sabato 9 marzo 2013

IL CONSIGLIO DI STATO HA ACCOLTO IL RICORSO DEL MINISTRO CLINI IL NO INC CHIEDE CONTROLLI SUI CAMION DELLA MONDEZZA DI ROMA


Il Consiglio di Stato si è espresso relativamente al decreto Clini di fatto “spalma” la mondezza di Roma in giro per la provincia e anche da noi nella discarica di Roncigliano.
A questo punto ci appaino ancora più fondate le richieste del No Inc che chiede all'amministrazione di Albano maggiori controlli sui camion della nettezza urbana in entrata e in uscita dalla discarica e domanda esplicitamente: “Ma perché le risultanze giornaliere della pesa degli automezzi in entrata ed uscita dalla discarica di Albano non vengono rese pubbliche? C'è forse qualcosa da nascondere?” Del resto i viaggi degli automezzi AMA e Co.La.Ri. (gruppo Cerroni), continuano senza alcuna sosta o interruzione. Anche di sabato, come mostra la foto scattata proprio oggi alle 13,15.

Conosciuto l'esito del CdS il sindaco Nicola Marini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Certamente non possiamo essere soddisfatti per una sentenza che ci dà torto. Restiamo, infatti, profondamente convinti della validità e della fondatezza delle nostre istanze. Non possiamo, però, non riscontrare con soddisfazione che il Consiglio di Stato abbia accolto il ricorso del Ministero dell'Ambiente esclusivamente sull'unico presupposto del possibile aggravarsi della situazione emergenziale della Città di Roma. E non solo non entra nel merito, di fatto legittimandole, delle motivazioni che avevano portato il TAR ad accogliere il nostro ricorso, ma indica proprio in quella del TAR la sede deputata a discutere ed entrare nel merito. Per questo chiederò l'immediato anticipo della camera di Consiglio del TAR (fissata per il 22 giugno) per poter discutere al più presto delle nostre ragioni. Insomma se da una parte riceviamo uno spiacevole colpo, peraltro piuttosto scontato, dall'altra troviamo conferma implicita nella fondatezza delle ragioni che stiamo sviluppando nella complessiva battaglia sulla gestione dei rifiuti, inceneritore compreso, sul nostro territorio".

giovedì 7 marzo 2013

8 Marzo

Certamente non basta un giorno, un mazzetto di mimosa o qualche cioccolatino. L'8 marzo deve essere anche un'occasione di riflessione.
Oggi se si pensa alla condizione femminile in Italia una delle prime parole che viene in mente è una parola terribile: “femminicidio”. Ogni due o tre giorni in Italia viene uccisa una donna e di solito la violenza avviene fra le mura domestiche. Una strage vera e propria che solo nel 2012 ha visto l'uccisione di 124 donne. L'introduzione della parola “femminicidio” nella lingua italiana è merito di una campagna promossa dell'associazione “Se Non Ora Quando” e certamente consigliamo a tutti di andare a vedere il sito: http://www.senonoraquando.eu/ .

Da LA DOMENICA DEL CORRIERE del 6 Giugno 1948
Ma ci sono anche dati positivi e che fanno ben sperare per il futuro e primo fra tutti il risultato scaturito dalle ultime elezioni. Ovviamente non parlo dei partiti politici ma della grande presenza di donne elette nel nuovo Parlamento: circa il 32 % degli eletti è donna. Un dato storico che surclassa quello della legislatura precedente dove le donne elette erano intorno al 20%.

Molto c'è ancora da fare nel mondo del lavoro dove la discriminazione è ancora troppo presente e grave. Diventa importante, allora, il ruolo di associazioni come Valore D che riunisce un'ottantina di imprese per promuovere la leadership femminile: “In Europa siamo ancora fanalino di coda per la presenza di donne ai vertici in azienda, e perdiamo
 sistematicamente ogni paragone. In più nel nostro paese, sono
 ancora troppo poche le donne che lavorano, e dobbiamo invertire
 questa rotta” dichiara Alessandra Perrazzelli, presidente dell'associazione.

Dicevamo, un fiore domani potrà sicuramente andare bene, ma sicuramente ancora meglio sarà adoperarsi per una convivenza più giusta, più rispettosa, senza discriminazioni e violenze.

Cogliamo l'occasione per segnalare l'iniziativa del Maxxi di Roma: per la Festa della donna, tutte le visitatrici potranno entrare al museo con il biglietto ridotto (8 €), ricevendo in omaggio un dono speciale: la “bag” in tela della mostra William Kentridge. Un modo diverso, colto e piacevole di festeggiare.

mercoledì 6 marzo 2013

IL COMUNE DI GENZANO SI FA SEMPRE PIÙ SOCIAL

Il comune di Genzano adotta di un nuovo strumento di partecipazione cittadina al quale tutti possono accedere gratuitamente e facilmente per segnalare situazioni che "colpiscono ì" il territorio e la città.
(clicca sul link per accedere a Decoro Urbano http://www.decorourbano.org/)

C. S. Comune di Genzano
DOPO FACEBOOK E TWITTER, ARRIVA ORA L’ATTIVAZIONE DELLA PIATTAFORMA “DECORO URBANO”, UNO STRUMENTO GRATUITO PER LA SEGNALAZIONE DI PROBLEMATICHE SUL TERRITORIO


Il Comune di Genzano si dota di un nuovo strumento di comunicazione, “Decoro Urbano”, una piattaforma digitale basata su una mappa interattiva dove i cittadini in modo semplice e intuitivo possono segnalare le criticità di decoro che colpiscono il territorio: rifiuti, segnaletica, dissesto stradale, vandalismo, affissioni abusive, degrado delle zone verdi. Una volta inviate tali segnalazioni, che possono anche essere corredate di foto, queste vengono automaticamente agganciate ad una mappa che localizza esattamente il punto in cui si dovrebbe intervenire. A quel punto il Comune ha il compito di prendere in carico la segnalazione e comunicare, sempre tramite il social network e in maniera altrettanto semplice e intuiva, lo stato di lavorazione della pratica.
Decorourbano.org – ha detto il Sindaco Gabbarini – è uno strumento totalmente gratuito sia per l’Amministrazione comunale che per i cittadini che intendano interagire. Dopo Facebook e Twitter abbiamo deciso di attivare anche questa piattaforma in quanto la segnalazione di alcune problematiche avviene in maniera molto più rapida e diretta e gli uffici, di volta in volta chiamati in causa, hanno la possibilità di gestirle direttamente e di comunicare, con un semplice clic, lo stato di lavorazione”.

UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO


Giorni fa, su un canale del digitale terrestre, in occasione dell’anniversario dei dieci anni dalla scomparsa del grande Alberto Sordi, hanno trasmesso il film “Un borghese piccolo piccolo” diretto dal grande Mario Monicelli. La ri-visione di questo film, che vidi per la prima volta tanti anni fa, mi ha segnato di nuovo nel profondo, come allora. Mi ha scosso, lasciandomi dentro tanti interrogativi e perplessità.
E’ la storia di Giovanni Vivaldi, impiegato al ministero, in prossimità della pensione. Conduce la sua vita sempre allo stesso modo da anni, dividendola tra lavoro e famiglia. Il suo giovane unico figlio Mario, un ragazzo non molto brillante, si è appena diplomato in ragioneria, con il minimo. Il compito di questo padre è di sistemarlo al ministero prima che vada in pensione. L’obiettivo è che questo ragazzo possa avere, come lui, una posizione modesta ma sicura, aspirando ad una tranquilla pensione. Per fare questo Giovanni si raccomanda in modo più o meno velato ai suoi superiori, arrivando addirittura ad iscriversi ad un movimento massonico, su consiglio del suo superiore. Si umilia, ma l’importante è sistemare il suo amato ragazzo prima di andare in pensione.
Tutto si rompe quando, recandosi nel luogo dove si tiene il concorso pubblico, per un caso fortuito, il figlio viene ucciso da dei rapinatori in fuga, inseguiti dalla polizia.
E’ qui che si rompe tutto uno schema ben consolidato, la serenità scompare, e tutto diventa drammatico, anche per la moglie, che per lo shock si paralizza completamente e perde l’uso della parola, ma non la lucidità mentale.
Stiamo parlando di un film del 1977. Un’Italia che, da racconti fatti, pur essendo io del ’72 non ho memoria del periodo, era in crescita. Eppure nel film si sottolinea una città, Roma, caotica, con il traffico e tante automobili; le discussioni continue per accaparrarsi un parcheggio. La necessità di abbonirsi i propri superiori al fine di ottenere favori. La sensazione di avere sempre e solo diritti, pochi sono i doveri. La non comunicabilità tra le persone perché incapaci di ascoltare l’altro e gli altri. E soprattutto la voglia di farsi giustizia da sé, perché non si crede nelle istituzioni; infatti il protagonista del film, riesce a sottrarre l’assassino del figlio alla polizia, facendolo rilasciare, fingendo di non riconoscerlo davanti agli inquirenti, per giustiziarlo con le proprie mani.
Se tutti questi punti, sottolineati nel film, li riportiamo al 2013, subito dopo le elezioni nazionali, ci rendiamo conto che quel film è una fotografia dell’Italia di oggi, nonostante i 35 anni trascorsi. Un’Italia in cui i diritti sono sacri, e i doveri no; un’Italia in cui una volta che si accaparra una poltrona, per quelli che ancora possono accaparrarsela, non si molla più. Un’Italia in cui non esistono valori, etica e moralità. Un’Italia in cui si vota per convenienza, non pensando al futuro delle nuove generazioni. Un’Italia in cui non si ascolta, ma si ha l’arroganza di sapere quello che è buono per gli altri. Un’Italia in cui la corruzione è sempre protagonista. Un’Italia che però, almeno questa volta, ha saputo dare voce ad una parte consistente della popolazione che forse si è stancata di vedere la stessa foto da troppi anni.

Gianni Casciano


Ricordiamo che in questi giorni, a dieci anni dalla scomparsa, il Complesso del Vittoriano ospita fino al 31 marzo 2013 la grande mostra “Alberto Sordi e la sua Roma” che vuole rendere omaggio al celebre artista mettendo in evidenza il suo straordinario rapporto con la capitale attraverso fotografie, filmati, lettere autografe, materiali audio e video, sceneggiature, installazioni, oggetti e documenti, molti dei quali inediti, provenienti dalla casa, dallo studio e dagli archivi privati.

Orario: dal lunedì al giovedì: 9.30 – 18.30; venerdì, sabato e domenica: 9.30 – 19.30 
L’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura
INGRESSO GRATUITO
Per informazioni: tel. 06/69202049

ALBANO LAZIALE, CONFERENZA DEI SINDACI DI BACINO: CONVOCAZIONE CONFERENZE DEI SERVIZI SUI “POZZI SPIA” E CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO


Si è svolta oggi una nuova conferenza dei sindaci di bacino della discarica di Roncigliano. A seguire il comunicato stampa del Comune di Albano Laziale.

Durante la odierna Conferenza dei sindaci di bacino, il primo cittadino di Albano Laziale ha comunicato l’accoglimento del ricorso al Tar, presentato dal Comune, contro l’avvio dei lavori per la costruzione dell’inceneritore a Roncigliano. Inoltre, è stata comunicata la volontà dell’amministrazione di Albano di convocare le apposite Conferenze dei servizi relativamente agli inquinanti organici e inorganici rilevati nei “pozzi spia” interni alla discarica di Roncigliano.
L’amministrazione, insieme ai propri legali, sta valutando anche l’eventualità di riaprire la Conferenza dei servizi del 2009 relativa alla concessione dell’AIA sull’inceneritore. L’obiettivo è quello di produrre documentazione, non ultima la sentenza del Tar di ieri contro l’inceneritore, che rimetta in discussione la validità dell’autorizzazione stessa, essendo evidentemente mutate le condizioni ambientali del sito.
Il Comune di Albano ha poi comunicato la propria intenzione di convocare un Consiglio comunale straordinario sulla tematica della gestione rifiuti. Consiglio a cui verranno invitati a partecipare tutti i sindaci di bacino.
Nel frattempo, come mostra la foto, pubblicata su decine di pagine
 facebook, nella discarica di Roncigliano viene immessa nell'aria
sostanza per attenuare gli odori della mondezza.
Parafrasando: "naso non sente cuore non duole".
La Conferenza ha inoltre deciso di convocare un Consiglio comunale congiunto di tutti i dieci Comuni del bacino di utenza della discarica di Roncigliano, per dare congiuntamente, da parte delle istituzioni locali, maggiore rilievo e forza alla lotta contro l’inceneritore. 


martedì 5 marzo 2013

IL TAR: L'INCENERITORE NON PARTIRÀ IL 7 MARZO COME PREVISTO


SODDISFAZIONE MA ANCHE SENSO DELLA REALTÀI CITTADINI PRESNTI AL PRESIDIO PERMANENTE STANNO CON I PIEDI PER TERRA E PONGONO AL SINDACO DOMANDE BEN PRECISE

Con giusta soddisfazione il Sindaco Nicola Marini annuncia su Facebook che il TAR ha accolto il ricorso dell'amministrazione contro l'inizio dei lavori per l'inceneritore previsti per il 7 marzo: “Accolto il ricorso al Tar presentato dal Comune di Albano Laziale contro la Determina dirigenziale della Regione Lazio che dava avvio al cantiere dell'inceneritore di Roncigliano.
Una vittoria importante che ci lascia soddisfatti ma che ci impone, comunque, di continuare ad essere vigili e attenti su queste tematiche visto quanto è successo con il Decreto Clini (prima con la sospensiva accettata dal Tar e poi con la bocciatura per mano del Consiglio di Stato).
Stiamo aspettando le motivazioni da parte dei nostri legali, ma ovviamente ora prevale la gioia. È tanta e non lo nascondiamo.” E rispondendo ad alcuni cittadini che si sono congratulati per la vittoria e che hanno richiamato l'importanza del porta a porta spinto, il sindaco ha scritto: “Ovviamente la raccolta differenziata è una scelta indispensabile, tant'è che finalmente a breve partirà. Ma continuare a pensare e affermare che la raccolta porta a porta basti ad eliminare l'eventualità che possa essere costruito l'inceneritore, vuol dire non aver capito a fondo il problema e gli interessi in gioco. Lo ribadisco: l'inceneritore di Roncigliano non sarà certo al servizio dei Castelli Romani e nemmeno del Lazio.
A maggiore chiarezza della sentenza, oggi il Tar ha accolto la nostra richiesta di sospensiva che ovviamente è temporanea (è la parola stessa che lo dice). Il 28 marzo ci sarà invece la discussione vera e propria sul merito del ricorso. Ad oggi, quindi, l'inizio dei lavori per l'inceneritore (previsto per il 7 marzo) è sospeso.
Siamo naturalmente fiduciosi, viste le motivazioni che abbiamo addotto, che anche il giudizio finale ci dia ragione”.

Al presidio permanente cittadini tengono alta
la guardia di giorno come di notte
Grande soddisfazione anche fra i cittadini che sono in presidio permanente, giorno e notte, sulla via Ardeatina, di fronte l'entrata della discarica di Roncigliano e che, sotto le bandiere del No Inc, tengono alta la guardia. E qui, certo, oltre alla contentezza c'è anche grande senso della realtà e si è consapevoli che questo del Tar è solo un passo. Dice Simone Carabella su facebook “È il momento di dimostrare coraggio. Non pensiamo di aver vinto, non abbiamo vinto nulla. La battaglia sarà vinta solo quando l'inceneritore sarà bloccato in maniera definitiva, la discarica sarà chiusa ed il territorio bonificato. I cittadini stanno morendo, non ci adagiamo su allori che non esistono. Qui non c 'è nessun carro dei vincitori. Bisogna pretendere , per VINCERE in maniera definitiva la revisione dell'AIA e la caratterizzazione idrogeologica INTERNA alla discarica. Questa vittoria ci permette di riprendere fiato, ma la guerra e' lunga.
Con Daniele Castri oggi pomeriggio al presidio.
I cittadini del No Inc stanno con i piedi per terra,
non si illudono e non si  arrendono
QUINDI LA GUARDIA RESTA ALTA, LA MOBILITAZIONE ATTIVA E LA PRESSIONE SULLE AMMINISTRAZIONI, AFFINCHE' FACCIANO QUELLO PER CUI SONO STATE VOTATE, AI MASSIMI LIVELLI”.
Al presidio, dove mi sono fermato un paio d'ore, ho avuto l'opportunità di parlare con la gente, persone concrete che conducono la battaglia scendendo in campo personalmente, spendendosi in prima persona. Come dice Danilele Castri “il presidio permanente, con la presenza di tanta gente locale e non, dimostra, ancora una volta, con una presenza fisica, in carne ed ossa, che il dissenso all’attuale gestione del ciclo dei rifiuti basato su raccolta in-differenziata, inceneritori e discariche, non è un dissenso di carattere ideologico o politico, come sostiene qualcuno, ma è un dissenso basato, prima di tutto, sulla tutela della vita umana e dell’ambiente”.
Ho chiesto a Daniele cosa pensasse del provvedimento del Tar e come tutti anche lui è contento, anche se perfettamente consapevole che si tratta solo di una sospensiva e poi precisa: “Il Comune di Albano non è un comitato od una associazione, che può limitarsi a presentare ricorsi al Tar Lazio, ma è un Ente pubblico titolare di poteri e competenze di carattere amministrativo, giudiziario, ambientale. Il Sindaco è autorità di Pubblica Sicurezza ed Autorità Sanitaria locale.
Chiediamo, quindi, che oltre ai ricorsi al Tar, il Comune di Albano proceda, quanto prima, a:
  1. Convocare un consiglio comunale straordinario ed urgente, attinente le problematiche relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ai Castelli Romani - come avvenuto mercoledì 27 febbraio scorso a Colfelice (Frosinone) - aperto alla cittadinanza, da tenersi davanti l’ingresso della locale discarica di Roncigliano.
  2. Di avviare presso la Regione Lazio il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dalla legge n. 59 del 2005.
  3. Convocare, come richiesto dagli Uffici Competenti della Regione Lazio, una conferenza dei servizi, con la presenza della società Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) proprietaria della discarica di Albano, per richiedere gli adempimenti relativi alla CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA INTERNA alla discarica di Roncigliano richiesti nel novembre 2011 dall’Arpa Lazio.
In attesa dell’esito dei ricorsi pendenti presso il Consiglio di Stato (8 marzo) ed al Tar Lazio (6 giugno) contro il decreto Clini, che si proceda, da subito, con la verifica DIRETTA e quotidiana del FORMULARIO DI REGISTRAZIONE degli automezzi AMA in entrata ed uscita dalla discarica di Roncigliano e con il CONTROLLO INDIRETTO (presso la sede della PONTINA AMBIENTE di Manlio Cerroni) del REGISTRO DI CARICO E SCARICO dei rifiuti presso la sede della Pontina Ambiente di Cerroni.
Delegati della Polizia Municipale e dell’Ufficio Ambiente del Comune di Albano, in qualità di ufficiali e/o agenti di polizia giudiziaria, amministrativa e dell’ambiente, potrebbero procedere da subito con controlli di questo tipo. In questo modo si potrebbe verificare, con facilità, che all’interna della locale discarica di Albano non vi sia illecito interramento di spazzatura romana, come previsto nel decreto “salva Roma” del Ministro Clini”.
Fabio Ascani

lunedì 4 marzo 2013

Ariccia al BUIO!

Via Laziale _ Belvedere
via Della Croce

Appare spettrale Ariccia buia e desolata: appena cala il sole sprofonda in medievali tenebre.
Ormai da giorni la strada che da via Laziale costeggia il palazzo del Comune è completamente spenta, così come piazza Mazzini e il Belvedere che, a dire il vero, da qualche sera, sarebbe meglio chiamare il "Nonvedere".
Sono al buio anche la rotatoria di Vallericcia sull'Appia Antica e via della Croce, dalla rotatoria a Ponte Monumentale.

rotatoria Vallericcia Appia Antica
Evidentemente deve esserci stato qualche guasto importante visto che questa situazione va avanti ormai da diversi giorni. Confidiamo che i tecnici del comune riparino al più presto ciò che c'è da riparare e ripristino la normalità: le strade buie sono pericolose e  il rischio di farsi male o di fare male a qualcuno  è grande. 

(clicca sulle foto per ingrandirle)

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...