lunedì 12 gennaio 2015

Succede ai Castelli Romani - DA LANUVIO A CAVE PASSANDO PER SAN CESAREO: CONTINUA L'ABBANDONO ILLECITO DI AMIANTO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

A circa due mesi di distanza dall'avvio della campagna ETERNITY: UN AMIANTO E' PER SEMPRE, proseguono le segnalazioni dei cittadini per l'abbandono illecito di amianto.
Vi proponiamo un breve excursus di quanto accaduto in questo periodo.

Il 14 novembre 2014 abbiamo segnalato al comune di Zagarolo la presenza di lastre di cemento amianto presenti a VALLE MARTELLA dal lontano 2011. Il comune ha provveduto alla rimozione nel mese di dicembre.
Il 17 novembre, sempre con la collaborazione dei cittadini residenti, ci siamo spostati a , per segnalare lastre di cemento amianto in Via del Bottino. Rimozione effettuata dall'amministrazione.


LANUVIO
Il 18, sempre di novembre, è stata la volta di San Cesareo, con l'abbandono di un cassone in Via Colle De Fora. Cassone che, ad oggi, continua a stazionare serafico nella medesima posizione.
Con l'inizio del nuovo anno, siamo tornati a Lanuvio, questa volta in Via Valle Verta, per la denuncia - effettuata il 2 gennaio - ancora una volta, di un cassone abbandonato.
Siamo poi giunti fino a Cave, con ben tre segnalazioni da parte dei cittadini, tutte correttamente inoltrate alle amministrazioni il 12 gennaio.
La prima in via Cesiano, la seconda in Via Matteuzzo  e la terza in Via Spirito Santo.

Questa la MAPPA aggiornata delle discariche abusive di amianto.


Quanto ancora vogliamo vederla crescere? Quanto veleno ancora dovremo respirare? Quando impareremo un pò di senso civico e il rispetto per l'ambiente? E quando verranno prese, al livello comunale, regionale e nazionale, delle misure che aiutino economicamente e burocraticamente i cittadini nel corretto smaltimento di questo materiale così pericoloso?

Per le vostre segnalazioni, potete scrivere, inviando foto ed esatta ubicazione del luogo, a: comitatodifesaterritoriale@gmail.com



Comitato di Difesa del Territorio
Colli Prenestini - Castelli Romani

Succede a Velletri - Giorgio Greci (Live) sul Polo dei Rifiuti a Lazzaria: ‘qualcuno vi ha individuato il proprio eldorado: lo fermeremo’

Riceviamo con richiesta di pubblicazione.

Aveva scelto di candidarsi in una lista - Laboratorio Idee per Velletri - che già nel nome lasciava presagire la volontà di mettersi a testa bassa a caccia di soluzioni e proposte, che andassero oltre i fisiologici steccati tra maggioranza ed opposizione, ma tracciassero la linea di un impegno totale, a 360 gradi, in cui fare tesoro delle proprie ideologie per approntare una politica di servizio. Una volta eletto, e preso posto nell'aula consiliare, ha dimostrato, nei fatti, e non solo   a parole, di non voler transigere dall'imperativo di mettersi al servizio della città e dei suoi abitanti, generando idee, sempre nuove, che ne possano migliorare le prospettive future e la qualità della vita presente. 
E' un Giorgio Greci ben determinato a far la sua parte nel panorama politico cittadino, quello che in questo primo anno e mezzo di esperienza consiliare ha già messo in cascina numerose interrogazioni e mozioni, a dimostrazione della ferrea volontà di lasciare il segno anche dall'opposizione, con una serie di proposte e segnalazioni che spesso hanno trovato persino il plauso della maggioranza, come il progetto 'Salute e Vita  - Velletri Città cardioprotetta', che ha riscosso il via libera dell'intera assise.
Non solo i temi a lui già professionalmente cari al centro della sua attenzione, ma anche quelli riguardanti le tematiche più 'calde' dei mesi passati, non ultime le vicende del 'Centro Profughi' e della Discarica di Lazzaria. Temi che hanno visto il 41enne consigliere comunale veliterno esprimersi senza armarsi di politichese, andando dritto al punto delle questioni, con idee e soluzioni mirate (sua la proposta di chiamare i veliterni al voto con un referendum popolare che svelasse la reale volontà della popolazione circa le scelte ambientali nel triangolo dei rifiuti della zona dei Cinque Archi). 
Proprio sulla vicenda del mega polo dei rifiuti che potrebbe sorgere lungo la Cisterna-Campoleone il noto cardiologo veliterno ha sin dall'inizio palesato la propria contrarietà. Un'opposizione senza se e senza ma, la sua, con la ferrea volontà di evitare che Velletri potesse mai trasformarsi nella pattumiera dei Castelli. 
“Il nostro territorio – torna a ribadire a pochi giorni da un consiglio comunale straordinario, che verterà proprio sull'argomento – deve essere salvaguardato, tanto più su un’area di pregio ambientale ed agricolo. Bisogna farlo, in primis, ribadendo l’importanza di  tutelare le poche risorse agricole ancora presenti, ponendo un freno decisivo ad ogni tentativo di speculare alle spalle dei cittadini. Velletri ha bisogno di una risposta chiara e precisa da parte di chi la governa, ed invito tutta la maggioranza a mettere al bando ogni forma di ipocrisia e dire a tutti, definitivamente, qual è la posizione dell'Amministrazione, che nei fatti sembra procedere spedita verso il progetto del Biogas, ma che per accattivarsi il consenso dei cittadini camuffa certe prese di posizioni prediligendo un'ondivaga politica 'cerchiobottista', che sull'argomento rischia di creare un 'lasciapassare' che provocherebbe danni enormi al nostro territorio. Ed invece, visto che ne va la salute dei cittadini, e la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale ed immobiliare, è bene che su questo tema ognuno getti la maschera. Ribadisco - conclude Giorgio Greci - la volontà di oppormi fermamente ad ogni tentativo atto a calpestare la nostra terra per interessi meramente speculativi e nel farlo mi batterò al fianco dei cittadini e di tutti i gruppi politici che perseguiranno il mio stesso obiettivo”.
Proprio su questo tema si preannunciano novità piuttosto forti, che proprio Greci, non intendendo, per ovvie ragioni, anticiparle, esporrà ai componenti l'aula consiliare durante la seduta mattutina del ‘15 gennaio. Una seduta straordinaria del consiglio comunale da non perdere, nella quale verranno messi dei punti sulla vicenda, e in cui si capirà qualcosa di più su cosa abbia smosso tutta quest'attenzione su una tematica che, evidentemente, fa gola a molti, “tanto più a chi aveva individuato nelle campagne veliterne l'eldorado per i propri affari”. 

venerdì 9 gennaio 2015

Succede ai Castelli Romani - FUORI DALL'EURO, A LARIANO I 5 STELLE RACCOLGONO FIRME

Gli Amici di Beppe Grillo di Lariano si confermano come una delle realtà più attive sul territorio castellano.

Non perdono tempo a Lariano i pentastellati. In un paese ancora assopito per le libagioni festive e, diciamolo, per un programma natalizio di basso profilo che non ha incontrato il favore della cittadinanza, ad animare piazza S. Eurosia, disertata fino a quel momento, ci hanno pensato loro con l'iniziativa "Fuori dall'Euro", per ricordare ai Larianesi come sia possibile un'alternativa alla crisi economica che attanaglia l'Europa e l'Italia che, dall'ingresso nella moneta unica ha conosciuto una discesa nella recessione economica, un abisso del quale al momento non si vede ancora il fondo.
"Questa raccolta firme del 3 gennaio è stato un grande successo al di sopra di ogni piu' rosea aspettativa - racconta Francesco De Maria del Movimento Cittadino Lariano Amici di Beppe Grillo - Si  tratta della raccolta firme per attivare il referendum NO EURO. Un segnale positivo che, in momento così importante come le festività, i nostri concittadini abbiano voluto animare questa piazza e soprattutto questo paese quiescente per venire a porre una firma contro l'euro. Un segnale che oltre le coscienze si è risvegliata la sana consapevolezza che il potere d'acquisto dei salari si è più che dimezzato dall'entrata in vigore dell'euro. Continueremo a raccogliere firme -prosegue De Maria -  fino a chiusura quorum nazionale il prossimo appuntamento e previsto per il mese di marzo. Grandi ringraziamenti vanno a tutti gli associati del Movimento (vedi foto) che, sostenuti dalla passione, sono stati presenti tutto il giorno al gazebo per informare i cittadini e per raccogliere le loro firme"
 
Giuseppe Gambacorta

mercoledì 7 gennaio 2015

Appuntamento - LE MANI SULLA CITTÀ: 100 PASSI DA "COSANOSTRA"



Sabato 10 gennaio 2015 alle ore 17,00, presso i locali di "REA SALVATORE", in via Campania, 1 a Cecchina di Albano Laziale ci sarà l'incontro dal titolo "Le mani sulla città: 100 passi da "Cosa Nostra" - Storie ordinarie di criminalità, corruzione e "monnezza"-

Mafia-capitale non è qualcosa che si ferma all'interno del Grande Raccordo Anulare di Roma ma ha certamente toccato con i sui tentacoli tutta la provincia e di sicuro sarà andata anche ben oltre. Il "mondo di mezzo", come ha scritto Federica Nobilio sulla sua pagina Facebook passa anche per Albano Laziale... non a caso abbiamo scelto di ospitare questa iniziativa proprio a Cecchina: patria della discarica, del progetto di mega inceneritore dei Castelli, della colata di cemento di Cecchina2... Il mondo di mezzo è un sistema che riguarda almeno tutta la provincia, non solo Roma, passando dal litorale per arrivare ai Castelli Romani per allungarsi sulle province limitrofe... Quindi più che #mafiacapitale sarebbe il caso di parlare di #mafiaareametropolitana.


E poi sono diversi gli aspetti che si incrociano tra Roma e i Castelli Romani, di seguito annotiamo quelli di cui siamo a conoscenza.

Il consigliere regionale Eugenio Patanè, indagato nella vicenda, era un "assiduo frequentatore" di Ariccia e avrebbe anche dovuto partecipare all'inaugurazione dello spazio (vuoto e chiuso dal giorno dell'inaugrazione stessa), della biblioteca multimediale degli Stalloni, circa un mese fa, ed era caldamente appoggiato per la sua elezione in consiglio regionale dal sindaco di Ariccia che così diceva di lui: Perché propongo di votare per Eugenio Patane' nella lista del PD per il consiglio regionale :perché ha una buona cultura ambientalista ,perché anche se giovane ha fatto l'esperienza necessaria come consigliere comunale diRoma come presidente del PD romano come braccio destro diMario Di Carlo (l'assessore con maggior cultura di problemi di difesa dell'ambiente che ha avuto il Lazio).Perché non e' il sostituto di nessun consigliere regionale,perché siamo certi che risponderà alle nostre richieste di difesa del territorio e contrasto al degrado ambientale,perché siamo impegnati in politica con Lui da anni e ci siamo sempre confrontati su problemi politici e non sui pacchetti di tessere sui posti di potere clientelare che doveva occupare la corrente,perché pensiamo che a lavorare in consiglio debbano andare donne e uomini che considerano loro punto di riferimento NICOLA ZINGARETTI e non iCapibastone che li fanno eleggere con i loro pacchetti di voti Clientelari”. ( vedi Cianfanelli Patanè... che coppia!)

Inoltre dal profilo Facebook di Roberto Di Felice leggiamo quanto segue.

UNA NOTIZIA CHE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARICCIA NON HA RESO NOTA ALLA CITTADINANZA.
Ad Ariccia opera "Eriches 29 Consorzio di Cooperative Sociali – Società Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata", che appartiene alla galassia delle cooperative del gruppo facente capo al famoso Alessandro Buzzi, socio in affari dell'ancor più famoso Massimo Carminati, entrambi arrestati nell'ambito dell'indagine "Mafia Capitale".
Da quanto ho potuto sinora accertare "Eriches 29 Consorzio di Cooperative Sociali – Società Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata" gestisce, nella struttura - ignoro se sia stata data in locazione oppure venduta - una volta conosciuta come collegio "Padre Piamarta" e situata nella via Rufelli, un centro di accoglienza del "Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)", sistema che garantisce, con le risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, interventi di "accoglienza integrata" ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.

Sembrerebbe che attualmente in questo centro vi siano circa sessanta persone.

Il 5 dicembre 2014, con un provvedimento del giudice delegato dott. Guglielmo Muntoni, è stata autorizzata la sostituzione degli organi amministrativi ed è stato nominato un nuovo consiglio di amministrazione della "29 Giugno Società Cooperativa Onlus", gruppo del quale fa parte "Eriches 29 Consorzio di Cooperative Sociali – Società Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata". 

Riguardo agli appalti affidati a tale gruppo cooperativistico del quale era presidente Salvatore Buzzi è utile leggere l'articolo (v. il post relativo) firmato dal giornalista Sergio Rizzo e pubblicato il 13 dicembre 2014 in  
http://archiviostorico.corriere.it/2014/dicembre/13/rete_fuorilegge_degli_appalti_Buzzi_co_0_20141213_e0de627e-8292-11e4-902d-3ca2866b3ee0.shtml

UNA BOMBA ECOLOGICA - Dal sito del NO Inc la pessima situazione della discarica di Roncigliano

Dal sito web del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano apprendiamo che ancora una volta le acque prelevate nei pozzi spia della discarica risultano contaminate.
Di seguito il comunicato del NO inc
Il VII° invaso della discarica di Roncigliano
(clicca sulla foto per ingrandire)

Per il quarto anno consecutivo le acque sotterranee dei pozzi spia della discarica di Roncigliano risultano contaminate da idrocarburi cancerogeni. L’ultimo accertamento comunicatoci a dicembre scorso, ma risalente al 18 marzo 2014, prot. 3589, è dell’Arpa Lazio che nel pozzo F1B ha trovato 1,2-dicloropropano quattro volte sopra il limite Sono ben tre anni consecutivi che il pozzo F1B (a valle del VII° invaso) risulta contaminato da questo idrocarburo.
Siamo in attesa dei dati di ottobre insieme alla relazione finale sulla verifica dell’AIA del 2009.
Già nel mese di aprile l’Arpa aveva confermato nero su bianco quanto noi sosteniamo da anni ovvero la gestione illegale e pericolosa per la salute dell’impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico) e dell’annessa discarica di servizio, in particolare del VII° invaso (500.000t). 
Infatti la relazione parziale inviata in Regione attestava che metà dell'invaso era occupata da due laghi di acque stagnanti e priva di adeguate canalizzazioni per le acque piovane. Portoni e finestre dell’impianto TMB erano totalmente spalancati anziché chiusi, con tanto di emissioni maleodoranti. 
Le misurazioni delle emissioni gassose da parte di Pontina Ambiente completamente assenti e mai eseguite. Pesanti difformità riscontrate nel bilancio di produzione e smaltimento del percolato. I pozzi di raccolta del percolato e del biogas risultavano due anziché sei. 
Tutto ciò è perfettamente compatibile e alla base dell’ipotesi di truffa milionaria della Pontina Ambiente di Manlio Cerroni a danno dei Comuni conferenti formulata dai magistrati romani.
Ormai sono quasi duecento i superamenti dei limiti di inquinanti organici e inorganici accertati da Arpa, EcoControl e CNR tra il 2010 e il 2014. La diffida Provinciale alla società di Cerroni non ha avuto effetti. La Conferenza dei servizi dopo sette convocazioni è naufragata nell’oblio. La caratterizzazione idrogeologica esterna ed interna, benché richiesta dall’Ente di controllo e obbligatoria, non è mai partita. 
Ce n’è abbastanza per chiudere definitivamente discarica e TMB ma l’amministrazione di Albano, responsabile quantomeno di ripetuti e continuati omessi controlli, tace.

martedì 6 gennaio 2015

Le Vittorie di Simone sono Vittorie per Tutti

Forse una delle differenze maggiori tra i tanti personaggi pubblici che orbitano ai Castelli Romani e Simone Carabella, amico del quale spesso amiamo parlare su ECO16, è l'ampiezza di sguardo. I tanti amministratori e politici del nostro territorio difficilmente riescono a vedere oltre i ristretti confini del proprio comune di appartenenza (e almeno facessero un buon lavoro). Simone va oltre, dove c'è da lottare Lui lotta con vigore. Se una causa ritiene sia giusta la sposa e si dona, nel modo che più gli è consono, per tentare di dare una mano e risolverla.
E così Simone è sceso nel campo di battaglia accanto ai malati per il sangue infetto, accanto ai disabili, ha portato il proprio sostegno per le cure compassionevoli, ha lottato in prima linea, per anni e anni nel No Inc, contro l'inceneritore di Albano, vincendo una battaglia che in tanti davano per persa in partenza. A Simone, e come a tutti gli attivisti del NO Inc, solo per questo, tutti i residenti dei Castelli Romani dovrebbero essere grati per sempre.

Proprio in occasione della prima vittoria contro l'avvocato Cerroni, il padrone indiscusso delle discariche e signore incontrastato dei rifiuti, Simone decise di fare il suo primo tuffo nel Tevere. Sulla schiena aveva scritto: Albano 1 Cerroni 0.

Da allora ogni primo dell'anno è stato un tuffo nuovo con una scritta nuova. Le scritte sul corpo sono il modo che ha Carabella per aggiungere significato a quello che non è più solo un coraggioso gesto atletico ma un modo per "urlare al modo" una vittoria, incitare gli italiani ad essere padroni del proprio destino, richiamare l'attenzione dei media sui più deboli e, quest'anno, spronare lo Stato Italiano ad essere più incisivo in una vicenda che non solo ci rende poco credibili di fronte al resto del mondo, ma che ha anche un grande valore umano: la sortire dei nostri due Marò che rischiano la pena capitale in India e sono in attesa di processo da circa tre anni! ( Ricordiamo che proprio in queste ore Latorre è stato operato al cuore con esito positivo e il 12 gennaio scadrà il suo permesso e dovrà fare ritorno a New Delhi).

L'attivismo non può essere fine a se stesso ma deve portare risultati concreti: "bisogna fare i fatti e non le chiacchiere" ripete spesso Simone nelle interviste o nei post si Facebook. Questo è alla base della sua filosofia, comprensibile a tutti e dai risultai evidenti, come quando con l'amico Claudio Palmulli, figlio del famoso Mr OK, ha organizzato, al Palacesaroni di Genzano, un memorabile incontro di rugby tra una squadra di Lanuvio militante in un torneo regolare e una squadra di atleti costretti in carrozzella. E con Claudio di avventure ne ha avute molte e altre ancora stanno per giungere.
L'ultima è stata quando da Piazza del Popolo a Roma è giunto, nonostante la febbre, spingendo l'amico, fino a Piazza Frasconi a Genzano, e prossimamente parteciperanno alla Maratona di Roma e a quella, davvero prestigiosa, di New York! Per i pochi che ancora non lo sapessero il perché di queste imprese è accendere una luce sulla questione delle barriere architettoniche che affliggono la vita dei disabili. L'Italia deve essere A Misura Di Disabile! Un paese che sia alla portata di tutti, che sia attento ai bisogni di tutti, senza dimenticare nessuno dei suoi cittadini, ne chi è rimasto indietro, ne chi ha avuto meno doni,  o doni diversi, dalla natura, ne chi è stato sfortunato o chi, nel compimento del proprio dovere, è incappato nelle mani di una (in)giustizia straniera che prevede anche la pena di morte.

Per concretizzare ancora di più le sue azioni e i suoi propositi, Simone Carabella ha deciso di scendere  nell'agone politico e candidarsi a sindaco di Albano Laziale, la città sede della discarica di Roncigliano, fonte di odori nauseabondi, anche in questi giorni, tangibile simbolo del male che aggredisce il territorio e la salute delle persone che ci vivono. La candidatura di Simone è vista non senza preoccupazioni dai suoi potenziali avversari politici che ben conoscono la sua popolarità e determinazione. Tutti sanno bene che Simone si candida per vincere!

Auguriamo a Simone, ma anche a Claudio e a tutti coloro che lottano per un mondo migliore, i nostri migliori auguri per un 2015, appena iniziato, che sia foriero di grandi soddisfazioni e vittorie perché le loro vittorie saranno le vittorie di tutti.

A seguire alcune foto in sequenza del tuffo di Capodanno di Simone Carabella.
Italiani andiamo a riprenderci i Marò!













Simone al centro della foto con Mr Ok, gli altri tuffatori e l'amico Claudio Palmulli






Succede ad Ariccia - Via XX Settembre Lentezze nella raccolta del vetro e segnali di degrado.


Da un cittadino di Ariccia abbiamo ricevuto questa foto che mostra come sia rimasta indietro la raccolta del vetro in Via XX Settembre ad Ariccia. La foto ci è stata inviata ieri sera. Guardando bene si vede che anche il bidone accanto, sulla destra, quello della carta, è strapieno. Chi ci ha inviato l'immagine scrive che la via è da tempo in uno stato di degrado: i tombini che si otturano, il manto stradale sconnesso e una scarsa illuminazione notturna, con due soli lampioni per la strada.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...