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mercoledì 4 settembre 2013

NEL VENTRE DI ARICCIA

L'entrata del locale, sotto il belvedere,
dal quale si accede alle
antiche grotte di Ariccia
Il video che vedrete qui di seguito mostra una parte di Ariccia fra le meno conosciute, quella sotterranea, fatta di grotte e cunicoli misteriosi che si diramano per decine e decine di metri nel sottosuolo e che, un tempo erano collegati fra loro in una vera e propria rete.
Oggi queste grotte che appartengono a privati e che qualche anno fa hanno subito dei lavori di consolidamento sulla cui qualità abbiamo forti dubbi (i lavori furono commissionati dall'amministrazione), sono sostanzialmente dimenticate e, anche per colpa di quei lavori, hanno perso gran parte della loro funzione, diventando estremamente umide per via della condensa che si forma su tutte quelle pareti (la maggior parte) che sono state ricoperte di uno strato massiccio di cemento armato. Un tempo le grotte erano usate per conservare il vino e i prodotti della campagna, come fossero un frigorifero naturale, fresco ed asciutto. Non solo, durante la guerra furono usate come rifugio dai bombardamenti e come nascondiglio. Oggi, nonostante tutto continuano ad avere uno loro fascino, avvolte, come sono da un alone di mistero. Noi le abbiamo visitate chiamati da Spartaco Schiaffini, dal cui  storico locale di Ariccia, vi si accede attraverso un arco che pare proiettarci in un mondo antico e ormai passato ma che purtroppo porta con se le ferite del mondo di oggi, in particolare quelle di un acquedotto colabrodo che fa acqua da tutte le parti. Un vero fiume d'acqua potabile scorre su una parete di queste grotte facendo finire nel sottosuolo ettolitri di acqua ogni giorno. Uno spreco indecente del quale Acea ed amministrazione sono state avvertite da tempo.

Buona visione.



martedì 11 giugno 2013

LA REGIONE LAZIO PRESENTE AL VINÒFORUM


Se c'è una cosa che per la quale ci distinguiamo nel mondo è il nostro vino, la nostra capacità di produrre e valorizzare la bevanda più nobile ed antica che, anche nei nostri Castelli Romani, è supportata da una grande ed arcaica tradizione.
Dal 7 al 22 giugno la Regione Lazio parteciperà alla manifestazione Vinòforum, dedicata al mondo vitivinicolo italiano e internazionale, con uno stand all’interno del villaggio allestito sul Lungotevere Diaz a Roma.
Vinòforum è un’occasione importante per promuovere e valorizzare il patrimonio vitivinicolo del Lazio, un momento di scambio e confronto tra produttori, addetti del settore e consumatori – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci – Una realtà che l’Amministrazione Zingaretti intende valorizzare con politiche mirate agli investimenti per il miglioramento della qualità e per l’innovazione del sistema produttivo, con lo sguardo rivolto ai mercati, nazionali ed esteri”.
Nel Lazio sono presenti diverse realtà produttive, molto importanti e con grandi potenzialità di crescita, motivo per cui sono certa che il settore vitivinicolo possa fare da traino allo sviluppo economico della produzione agricola di qualità della nostra regione”.
al centro l'assessore Sonia Ricci
Nell’ambito della manifestazione verranno coinvolti, con un momento a loro dedicato, oltre ai produttori delle singole aziende che hanno aderito all’avviso pubblico della Regione Lazio, i presidenti delle Strade dei Vini e i consorzi di tutela dei vini.
Il nostro impegno – conclude la Ricci - è focalizzato al rafforzamento del rapporto con il mondo della ricerca, attraverso l’introduzione di tecniche agricole innovative, sulla crescita dell’export dei nostri prodotti di eccellenza, garantendo la riconoscibilità dei prodotti laziali, e ad incentivare le imprese ad aggregarsi, condividendo strategie, infrastrutture e politiche di mercato”.

domenica 25 novembre 2012

IL VINO NOVELLO DELLE CANTINE PESOLI


Il novello quest'anno per effetto di una nuova normativa, si poteva vende dal 30 ottobre. Nelle cantine Pesoli è stato fatto con la tecnica della macerazione carbonica al 100%, quando in Italia la norma dice che già mischiando un vecchio vino con il 30% di vino fatto con la tecnica della macerazione carbonica, si ha la definizione di novello. Sono state prodotte 3000 bottiglie, in grandissima parte già vendute. Il Novello Pesoli è fatto con uve merlot, il grado alcolico è 13%, ed è molto simile ai novelli francesi: usando la macerazione carbonica completa si ottiene un vino molto fruttato. La macerazione carbonica, consiste nell'introdurre i grappoli di uva interi in un contenitore di acciaio, dove all'interno dell'acino stesso inizia una microvinificazione. Questo modo di vinificare fa si che la fermentazione si velocizzi, in quanto gli acini sono tutti piccoli contenitori, e il contatto con la buccia favorisce profumi e colore favolosi. Questo e' il novello Pesali. Sfatiamo il mito di dire che non è un vero vino, se arriva a un grado alcolico elevato è un vino vero, ma con caratteristiche di freschezza e fragranza , ottimo per il periodo autunnale, da assaggiare con gli amici, caldarroste, e bruschette.

vedi anche pag 11 di ECO 16

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...