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sabato 17 settembre 2016

Un libro per caso – "Appia" di Paolo Rumiz

di Fabio Ascani

Quando qualche tempo fa ho preso fra le mani Appia, l’ultimo libro di Paolo Rumiz, credevo di sapere a cosa sarei andato incontro. Su La Repubblica avevo letto, a puntate, il racconto del suo viaggio “Alla ricerca dell’Appia perduta”, un reportage che già allora non mi lasciò indifferente, e suscitò in me il desiderio di andare a vedere, anzi, rivedere tanti luoghi ricchi di storia e di magia che purtroppo, nella quotidianità, rischiano di diventare “scontati”, perché ci passi sopra tutti i giorni, di solito con la macchina e non ci fa più neanche caso.
Invece mi sono emozionato e arrabbiato e poi calmato e di nuovo emozionato. Mi sono emozionato nel ritrovare i luoghi in cui vivo e ho vissuto e passeggiato e giocato da ragazzino; arrabbiato e indignato nella descrizione dell’abbandono di una Via che è un tesoro incommensurabile sotto il cielo, alla portata di tutti, un tesoro depredato nei secoli e poi dimenticato; calmato nella descrizione del percorso che andava ricostituendosi sotto i piedi del reporter e dei suoi compagni di viaggio; emozionato ancora una volta al pensiero della riscoperta di un cammino ricco e pieno di meraviglie e che si può e si deve ripercorrere per fa si che non svanisca di nuovo nell’oblio.

Da romano orgoglioso e da oltre vent’anni cittadino di Ariccia, contento di esserne stato adottato, con il privilegio di poter vedere dalla finestra di casa la Regina delle vie, come la chiamavano gli antichi, non potevo non appassionarmi ad Appia. E così è stato.

È una lettura per chi ama la storia, ma anche per chi ama il giornalismo vero, quello del reportage autentico, con penna e taccuino. È un libro per chi ama camminare e vuole rompere i soliti schemi, quelli che portano sui percorsi di Santiago o le strade di San Francesco. Qui si è andati alla ricerca, e la si è trovata tutta, di una via laica, percorribile, con significati diversi, nei due sensi di marcia. È un libro “scritto con i piedi” che battono la polvere e si muovono al ritmo del passo dei legionari, come scrive l’autore.
 Così, oltre alla narrazione dell’avventura che ha portato il manipolo di coraggiosi da Roma a Brindisi, passo dopo passo sull’antica Via Appia, il percorso che puntava verso Oriente e che fu fondamentale per l’espansione dell’impero, ci sono le cartine delle 29 tappe, disegnate  ad arte e riportate al centro del libro, e poi quelle scaricabili da internet sul sito della Feltrinelli, che ridisegnano il percorso dell’Appia Antica avvalendosi di Google Map e quindi molto facili da seguire. C’è poi la descrizione scritta delle singole tappe: con gli incroci, i cartelli, i bivi, le salite, le discese, i nomi dei luoghi e tutto quanto serve per orientarsi e ripercorrere la strada.  La grande direttrice ora esiste di nuovo, è visibile e recuperata”.
Ma la parte più emozionante del libro è il racconto di luoghi e personaggi, di incontri e narrazioni, che rimangono nella memoria e segnano il lettore. Alla fine ci viene ridonato il percorso di una strada che “abbiamo ricoperto di tangenziali, parcheggi, supermercati, campi da arare, cave, acciaierie, sbarrata con cancelli, camuffata con cento altri nomi, presa talvolta a picconate peggio dell’Isis”. 
Passo dopo passo, pagina dopo pagina, permane nel lettore stesso un sentimento contrastante: ciò che lo scrittore, Rumiz il camminatore amante dell’Italia, della storia, dell’immenso patrimonio del nostro Paese, ha descritto e provato, imparando “a masticare, con l’incanto, l’indignazione”.


Mercoledì 21 settembre alle ore 18.00 a Palazzo Chigi, in collaborazione con l’Archeoclub Aricino-Nemorense, ci sarà un incontro lo scrittore Paolo Rumiz.

È una bella occasione per parlare di un tesoro inestimabile che passa a pochi metri dalle nostre case ed è stato deturpato e poi dimenticato e oggi finalmente riscoperto e ripercorso nella sua interezza. Da non perdere.

A Pordenonelegge il mio caro amico Andrea Mattei della Gazzetta dello Sport ha incontrato Paolo Rumiz. QUI si può leggere l'articolo completo e sotto potete vedere il video dell'incontro tratto dall'articolo stesso.

mercoledì 9 gennaio 2013

Via Bettino Craxi: il tempo è scaduto e il MoVimento 5 Stelle di Albano chiede una risposta

Si fa sentire il MoVimento 5 Stelle di Albano che lo scorso 27/09/2012  ha presentato una petizione popolare n°di protocollo 0043607 con cui oltre 500 cittadini di Albano richiedevano il cambio di denominazione per l'attuale Via Bettino Craxi, optando per il ripristino del precedente nome, Viale Inghilterra.
Come da Regolamento di partecipazione (Art. 3, comma 1 e 4) un gruppo di attivisti ha consegnato le suddette firme di cittadini residenti a sostegno della proposta. Lo Statuto comunale prescrive infatti (Art. 57) che "tutti i cittadini possono rivolgersi in forma collettiva agli organi dell'amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni di interesse generale" aggiungendo che la petizione va esaminata "entro sessanta giorni dalla presentazione".
Ma il tempo ormai è scaduto, ci fanno notare dal Movimento, e da più di un mese: "L'amministrazione Marini e la giunta comunale, che pure sulla carta plaudiva all'impegno dei movimenti sul territorio e promuoveva il suo fantastico Regolamento, supposto strumento di partecipazione democratica: fantastico nel senso più letterale, relegato, come sembra, nel mondo della fantasia piuttosto che nella realtà. Chiediamo all'amministrazione dei fatti concreti che diano veramente accesso alla democrazia in questo comune, tra censure ed epurazioni: l'impegno e le firme dei cittadini di Albano esigono che si discutano le loro richieste nei luoghi di competenza, perché non c'è peggior presa in giro di un'amministrazione che finge di aprire le porte del comune ai cittadini per poi sbattergliele in faccia quando questi vengono a bussare. 
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Chiediamo che lo strumento democratico, parola tanto cara al comune, venga realmente attuato e non sia solo l'ennesimo slogan pubblicitario della solita amministrazione sorda e menefreghista nei confronti delle tematiche presentate dai cittadini".

E su Facebook, Massimiliano Borelli, presidente del Consiglio Comunale, fu interpellato da Andrea Pulcinelli, come si mostra nell'immagine inviataci dal MoVimento 5 Stelle di Albano

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...