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giovedì 9 giugno 2016

Ariccia - Chiusura in musica dell'anno scolastico

Si è chiuso l’anno scolastico e come di consueto gli alunni delle scuole elementari di Ariccia hanno messo in scena uno spettacolo musicale che si è svolto sul Belvedere della città di fronte ad un folto pubblico di genitori, insegnati e bambini.

al centro della foto il sindaco
Roberto Di Felice seduto fra il numerosissimo pubblico
al Belvedere di Ariccia
I bambini sono il futuro di questa città e meritano il meglio che la vita possa offrire loro, meritano attenzioni e competenza da parte degli insegnanti e anche da parte di un’amministrazione attenta a tutte le principali loro necessità.

Il neosindaco di Ariccia Roberto Di Felice, che ieri sera era presente allo spettacolo dei bambini con alcuni dei suoi collaboratori, ha potuto constatare di persona l’impegno e la passione di tanti insegnati che amano il loro lavoro; dei genitori, che con il loro amore, impegno  e spesso sacrificio, seguono i propri figli; dei bambini stessi, veri protagonisti di una scuola che certamente ha bisogno di maggiori attenzioni da parte della Cosa pubblica e di persone che sappiano essere sempre all’altezza del loro fondamentale compito di educazione.

domenica 16 dicembre 2012

MANIFESTAZIONE AD ARICCIA -QUALE FUTURO PER LA SCUOLA PUBBLICA...


Sabato 15 dicembre si è svolta ad Ariccia una delle più imponenti manifestazioni di piazza mai organizzate. Genitori, insegnati e studenti, almeno cinque o seicento persone, hanno sfilato per le vie della città, da Piazza di Corte fino alla scuola Vito Volterra. L'intento era quello di protestare contro i tagli alla scuola pubblica, tagli che non permettono più un pieno e regolare svolgimento delle attività didattiche. E quindi com'è accaduto nelle settimane e nei giorni passati a Roma e nel resto d'Italia, anche qui ai Castelli Romani, gli insegnati, gli studenti e i genitori rivendicano il diritto allo studio e alla formazione, una formazione che sia piena e per tutti, realmente e pienamente scuola pubblica!
Il corteo, come dicevamo è approdato alla scuola Vito Volterra, dove, nella grande palestra, le persone che sono riuscite ha prendere posto hanno potuto assistere ad una spettacolo dei ragazzi fatto di coreografie su musiche dei Pink Floyd, l'appropriato Another Brick in the Wall, una scena di “vita scolastica”, la lettura di poesie. Il professor Luigi Severi, ha invece avuto il compito di spiegare ai presenti, attraverso l'ausilio di diapositive (alcune delle quali mostriamo sotto), la situazione odierna della scuola, dalla Riforma Gelmini (2009) ad oggi, un periodo durante il quale c'è stato un gravissimo impoverimento della scuola stessa, come se l'Italia non volesse più puntare sul suo futuro, sui giovani. Una scelta scellerata della quale rischiamo di pagare, come cittadini e come nazione, conseguenze gravissime negli anni presenti e futuri.
Fabio Ascani

VEDI LE DIAPOSITIVE PROIETTATE DURANTE L'INCOTRO ALLA SCUOLA VITO VOLTERRA

Il video seguente mostra il partecipato e lunghissimo corteo del 15 dicembre 2012



LEGGI ANCHE ECO 16... e fra qualche giorno il nuovo numero.

venerdì 16 novembre 2012

TUTTI INSIEME PER LA SCUOLA PUBBLICA


I docenti del liceo J. Joyce di Ariccia organizzano per venerdì 16 novembre 2012 (dalle ore 19,00 in poi) un’apertura straordinaria della scuola per accogliere genitori, studenti, rappresentanze politiche e semplici cittadine e cittadini e discutere in merito alle scelte politiche che stanno interessando la scuola pubblica italiana negli ultimi anni.
In particolare il collegio docenti del liceo:
• esprime grave preoccupazione, profonda amarezza, indignazione e il più forte dissenso nei confronti di una politica governativa soltanto punitiva verso la scuola pubblica, caratterizzata da tagli, ormai da anni continui e ininterrotti, di risorse, di personale, di materie; tali tagli sono attuati in forme non trasparenti, come appunto il DDL (legge di stabilità) che arriva persino ad una svolta autoritaria imponendo per legge l’obbligo di lavoro a 24 ore frontali con conseguente cancellazione del CCNL vigente;
• esprime, inoltre, profondo disagio per come tutto è condotto, cioè mediante una martellante campagna di svalutazione dei lavoratori della scuola, peraltro non nuova, orchestrata anche attraverso un atto manipolatorio dei media e utilizzando continui confronti con l’Europa che forniscono un quadro falsato della realtà del personale scolastico.
Il Collegio Docenti del Liceo James Joyce afferma la sua netta e decisa contrarietà ai seguenti provvedimenti all’ordine del giorno dell’agenda politica:
• il Disegno di stabilità che aumenta l’orario di lavoro settimanale da 18 a 24, con 6 ore in più non retribuite in cambio della possibilità di usufruire di 15 giorni in più di ferie da maturare nel periodo estivo(?): un vero e proprio atto incostituzionale in violazione degli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/09, un provvedimento che avrà forti incidenze negative sulla didattica e l’apprendimento e che chiuderà, al pari del concorso a cattedre appena bandito dal Ministero, la porta all’insegnamento a circa 30.000 precari inseriti nelle graduatorie;
• il D.D.L 953 ex Aprea ossia il progetto di riforma degli organi collegiali che respinge gli spazi di democrazia, aprendo di fatto la strada all’autonomia statutaria di ogni singola scuola, con la conseguente messa in discussione di un sistema nazionale pubblico dell’istruzione e la pericolosa accelerazione sul ruolo dei soggetti privati che avranno la possibilità di entrare a far parte degli organi collegiali e, in ragione del loro finanziamento esterno, influenzare pesantemente il piano dell’Offerta Formativa;
• l’art. 13 del D.L. 95 del 06/07/2012, che prevede il declassamento dei docenti inidonei; provvedimento altrettanto grave per gli stessi motivi enunciati sopra. Non è giusto far pagare la crisi alle categorie più deboli.
Inoltre dopo la rottura del tavolo tra Miur e Organizzazioni Sindacali lo scorso 11 ottobre sul pagamento degli scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/2012, il Collegio dei Docenti del Liceo James Joyce chiede con forza che il Ministero stanzi subito tutte le risorse utili alla copertura degli scatti, senza ulteriori decurtazioni dal bilancio della scuola pubblica, soprattutto in considerazione del fatto che sono stati più di 200 milioni di euro per il comparto della scuola privata.
Il Collegio dei docenti attua le seguenti azioni di protesta con la sospensione delle attività non previste nel CCNL fino al ritiro dell’art. 3 comma 42 del DDL: 1. funzioni strumentali; 2. funzione di coordinatore e segretario; 3. referenti di dipartimento; 4. sportelli didattici per il recupero; 5. corsi di recupero; 6. ore eccedenti; 7. stage e scambi; 8. i progetti; 9.viaggi e visite di istruzione; 10.GLH operativi; 11.ricevimento genitori.
Inoltre il Collegio ha votato per la didattica essenziale nelle classi e assemblea permanente.

ECO 16... presto il prossimo numero

mercoledì 14 novembre 2012

MANIFESTAZIONE CON GRAVI DISORDINI A ROMA ma “LA CULTURA NON SI VENDE LE SCUOLE NON SONO AZIENDE”


LA CULTURA NON SI VENDE LE SCUOLE NON SONO AZIENDE
Immagine della manifestazione di Roma tratta da Youreport.it
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta Italia ed in Europa per manifestare su scuola e lavoro, contro le politiche di austerity dei governi che mortificano le aspirazioni di chi vuole studiare e di chi lotta per un lavoro dignitoso. Le ragioni c'erano tutte e purtroppo sono state soffocate nella violenza. Nessun media, o quasi, approfondirà i motivi del dissenso popolare ma tutti si tufferanno sulla notizia delle violenze fra polizia e manifestanti. Chi porta disturbo nei cortei, chi provoca, non fa altro che affossare la verità e le ragioni principali: tutto si tinge di rosso sangue e l'obbiettivo di chi voleva giustamente e pacificamente contestare è perso.
questa foto è un falso.
E nel frattempo i disonesti sono sempre pronti a spacciare il falso per vero, tanto per agitare ancor di più le acque, e sul web, Twitter e Facebook, in pochi istanti è stata condivisa la foto di un ragazzino con il volto striato di sangue. Foto vera ma scattata in Spagna e non a Roma come si voleva far credere (vedi QUI). E manco ce ne fosse bisogno: basta andare sui siti dei maggiori quotidiani per “crogiolarsi” nelle violenze di oggi (se volete guardate Qui o QUI).

Allora distinguiamoci, smettiamo di parlare di violenza e pubblichiamo la testimonianza che alcuni ragazzi hanno pubblicato sul Messaggero di Roma: “Dopo la lunga giornata di oggi, ci sentiamo purtroppo sconfitti... Una manifestazione durata più di quattro ore, piena di emozioni sincere e spirito di cambiamento, dove per una volta sembrava forte e consolidata l'unione tra studenti così da far pensare di poter rivoluzionare davvero le cose ed uscire da questo mondo corrotto, viene poco considerata. Gli scontri che ci sono stati da parte di persone che poco avevano a che fare con noi studenti, che vogliamo un futuro migliore anche a costo di perdere una giornata di studio, hanno danneggiato fortemente il senso di questa bellissima manifestazione non solo romana ma addirittura europea. Con queste parole speriamo che il messaggio che gli studenti volevano mandare arrivi perché davvero noi crediamo che le cose possano essere cambiate ma solo se questo cambiamento viene sostenuto in modo pacifico e dignitoso da tutti noi” (Per leggere l'articolo con la lettera clicca QUI). Un grazie al Messaggero per aver dato spazio alla parte migliore di chi manifestava.

ECO 16 del  20 ottobre 2012 . Fra qualche giorno il nuovo numero.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...