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martedì 2 luglio 2013

12 LUGLIO: SIT-IN NO INC SOTTO LA SEDE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

I SINDACI DI BACINO DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO RISPONDERANNO ALLA LETTERA DEL COMITATO NO INC PER PER UNA RICHIESTA ESPLICITA AL MINISTRO ZANONATO DI NON CONCEDERE AL CONSORZIO CO.E.MA. I FONDI PUBBLICI CIP-6 E CERTIFICATI VERDI PER LA COSTRUZIONE DELL'INCENERITORE, QUELLO PER IL QUALE CHIESERO NEL 2007 AL COMMISSARIO MARRAZZO DI DARE IL VIA-LIBERA ALLA COSTRUZIONE? RICORDIAMO CHE DUE DEI SINDACI DEL 2007 SONO ANCORA IN CARICA:
EMILIO CIANFANELLI DI ARICCIA e PASQUALE BOCCIA DI ROCCA DI PAPA.

In vista del prossimo SIT-IN in programma sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico per venerdì 12 luglio, il comitato No Inc ha richiesto stamattina al sindaco di Albano, Nicola Marini, di farsi promotore, con urgenza, della convocazione d’una nuova conferenza dei sindaci di bacino – pubblica, da tenersi presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli - in cui tutti e dieci gli attuali amministratori di bacino sottoscrivano una lettera al Ministro Flavio Zanonato per rimarcare ciò che è, da tempo, sotto gli occhi di tutti i cittadini. Ovvero che i termini per costruire l’Inceneritore dei Castelli Romani a spese dell’erario pubblico sono ampiamente scaduti. Mostrando una precisa volontà politica non così lontana dalla società civile. Il comitato No Inc ha anche messo a disposizione dei dieci sindaci di bacino una proposta/bozza di lettera (doc. n. 1: clicca sopra “doc” per leggere).
Sarebbe un modo, questo, per sanare un grave errore politico che rischia, ancora oggi, di costare caro all’intera comunità dei Castelli Romani. Ovvero quello d’aver firmato, nel lontano luglio 2007, un documento (doc. n. 2: clicca sopra “doc” per leggere) in cui gli allora “primi cittadini” richiedevano al Commissario Marrazzo di dare il via-libera alla costruzione dell’Inceneritore di Albano. In questo modo, i sindaci di bacino potrebbero chiedere al Ministro Zanonato, ufficialmente e collegialmente, di non concedere, nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale, ed in continuità con le sentenze n. 36740 del 15.12.2010 del Tar del Lazio e n. 1640 del 22.03.2012 del Consiglio di Stato, i fondi pubblici per costruire e poi gestire l’Inceneritore i Albano. Un modo per auspicare che tutti questi fondi invece vengano dirottati verso la diffusione ed il radicamento dei processi di raccolta differenziata porta a porta, riduzione, riciclo “a freddo” e riuso dei rifiuti urbani.
Certo che lo stato della vertenza in fieri contro l’Inceneritore dei Castelli Romani mostra ora, senza alcun dubbio, che la “battaglia civile” contro il folle progetto s’è spostata, almeno per il momento, dalle aule dei Tribunali amministrativi al “campo politico”.
Non è un caso, difatti, se le “pressioni” del consorzio Co.E.Ma. per ottenere dal governo, ancora oggi, i soldi pubblici e costruire il contestatissimo forno brucia-rifiuti, continuano senza sosta. E sono dirette ora, attraverso alti dirigenti del G.S.E., niente meno che nei confronti del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e della direttrice generale per le energie rinnovabili per conto del Ministero, Dott. ssa Rosaria Fausta Romano.
Proprio a proposito dell’Inceneritore dei Castelli Romani, difatti, alti dirigenti del G.S.E., hanno recentemente inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, una lettera (doc. n. 3: clicca sopra “doc” per leggere) con richiesta tanto chiara quanto esplicita: “… il consorzio Co.E.Ma. ha richiesto al G.S.E., più volte, l’aggiornamento della convenzione preliminare Co.E.Ma. – GSE di giugno 2009 … in relazione a quanto successo sino ad ora (ndr, circa l’Inceneritore di Albano), si richiede a codesto Ministero se considerare ancora operativa o meno, con riferimento alla Convenzione stessa, la deroga di cui al combinato disposto di legge … (ndr, relativa sia ai termini di avvio del cantiere entro e non oltre il 31 dicembre 2008 sia alla prospettata conclusione del cantiere e avvio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011) … visto in particolare l’ulteriore procrastinarsi del termine di conclusione dei lavori. E se, conseguentemente, il GSE possa procedere o meno all’aggiornamento della Convenzione Preliminare così come richiesto dal consorzio CO.E.Ma.”
Il Ministro Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto ai dirigenti del G.S.E. né, tantomeno, alla richiesta d’incontro dei cittadini dei Castelli Romani, formalizzata con raccomandata A/R ben due settimane fa.
Proprio per questo stamattina Federica Daga, membro della commissione ambiente per il 5-Stelle presso la Camera dei Deputati, ha depositato un’interrogazione urgente (e una domanda diretta nello spazio “question time”), a risposta orale (ndr, direttamente in aula) e scritta, indirizzata al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. L’Interrogazione riguarda, in modo particolare, la ormai ben nota vicenda dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione del’Inceneritore di Albano. I termini per accedere a questa pioggia di contributi statali, come noto, erano legati a due vincoli: 1) l’avvio delle attività di cantierizzazione del sito entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2008; 2) l’ultimazione del cantiere ed il collaudo/messa in esercizio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011. Entrambi questi termini, come verbalizzato e certificato da ben due verbali della Polizia Municipale di Albano, sono venuti meno, facendo sfumare la possibilità per il Co.E.Ma. di accedere, legittimamente, agli aiuti di Stato.
In ogni caso, il comitato NO INC ha organizzato un Sit-In per venerdì mattina 12 luglio 2013, dalle ore 09,00 alle ore 12,00, sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma, in Via Molise n. 2. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

sabato 26 gennaio 2013

Sit in contro la monnezza di Roma per salvare i Castelli Romani


Il freddo non ha spaventato i numerosi cittadini che oggi hanno partecipato al Sit in di fronte i cancelli della discarica di Roncigliano per protestare contro il decreto del ministro Clini, un decreto pensato per riuscire a “mettere una toppa” all'incapacità di Roma, e dei suoi amministratori degli untimi vent'anni, di pensare e portare avanti una sana politica dei rifiuti. Così i danni della Capiate ricadono sui comuni vicini e certamente Albano Laziale è uno di quelli che più di altri ne risentirà. È ora che anche Roma adotti misure serie in grado di rispettare i parametri europei relativi alla gestione dei rifiuti! Ma oltre ai cittadini, ai rappresentati dei comitati No Inc, oggi erano presenti anche molti dei sindaci di bacino della discarica e molti politici (siamo in campagna elettorale!). Ci si aspettava che qualcuno di questi Primi cittadini prendesse la la parola e dicesse qualcosa di forte, magari che desse un annuncio relativo alla gestione dei rifiuti nel proprio comune. Invece a parlare sono stati solo i rappresentati del No Inc, Paolo Cappabianca, Peppe Galluzzi, Daniele Castri, Simone Carabella... che hanno usato parole dure, non smentite da alcuno dei presenti, raccontando come, anche in seguito alle politiche e ai comportamenti degli amministratori locali (anche quelli presenti oggi), si sia giunti alla situazione odierna. Poi i Sindaci sono entrai nell'area della discarica, con le mascherine sul volto, e quando sono riusciti Nicola Marini, Sindaco di Albano, ha preso la parola per dire che aveva accompagnato gli altri amministratori in un giro conoscitivo dell'impianto. Tutto qui.



(clicca sulle foto per ingrandirle.
foto di D. Castri e A. Avagliano)







Oggi i cittadini dei Castelli Romani, tutti i cittadini dei comuni che sversano a Roncigliano, come anche quelli di Roma che sono per un ambiente migliore e pulito, pretendono che i loro amministratori si applichino nel migliore dei modi vero l'unica via possibile, la sola per la gestione dei rifiuti, che è quella del riciclo, del riutilizzo e della riduzione, con la raccolta differenziata porta a porta spinta. È una via possibile e praticabile, come ci è stato insegnato anche con le conferenze “Progetto Riciclo”, a cura dell'associazione Differenzia-ti, dove abbiamo potuto ascoltare le testimonianze di chi c'è riuscito.

Fabio Ascani
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mercoledì 9 gennaio 2013

ALBANO LAZIALE, LE LINEE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI: DENUNCIA ALL’EUROPA E RICHIESTA DI CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA ALLA REGIONE


Pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Albano Laziale in merito alle decisioni prese durante la Conferenza dei Sindaci di oggi

La Conferenza dei Sindaci di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano ha preso la decisione di ricorrere in Europa contro la costruzione dell’inceneritore. Due le strade che saranno percorse: denuncia alla Commissione Europea, su proposta degli stessi primi cittadini, e ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo. Nei prossimi giorni i legali che si occupano della materia, si riuniranno al fine di stabilire la procedura tecnico/legale.
Oltre a ciò, i sindaci hanno sottoscritto una lettera per richiedere alla Regione Lazio, come unico ente competente, la caratterizzazione interna ed esterna la discarica di Roncigliano. Contestualmente, i sindaci chiederanno l’accesso agli atti al GSE, nonostante il diniego dato alla richiesta già effettuata singolarmente dal Comune di Albano.
Il prossimo incontro è fissato per venerdì 18 gennaio alle ore 12.00, presso palazzo Savelli.

*Il presente comunicato è sottoscritto da tutti i Sindaci di bacino. 

martedì 11 dicembre 2012

LA CONFERENZA DEI SINDACI E LE REAZIONI DEI COMITATI NO INC


Si è svolta ieri 10 dicembre, a Palazzo Savelli, la Conferenza dei Sindaci di bacino sulla questione inceneritore. La conferenza non è stata a "porte aperte", come avevano chiesto i comitati (vedi QUI e QUI). Al termine c'è stato un incontro stampa, con un dibattito animato con l'amministrazione di Albano che parlava di passi avanti e i rappresentanti dei comitati cittadini, che si dicevano delusi.
Di seguito il comunicato stampa del comune di Albano Laziale e le risposte di Daniele Castri e Simone Carabella.

Le linee stabilite dalla Conferenza dei Sindaci contro l’inceneritore (C. S.)

Cinque i punti decisi in Conferenza dei Sindaci che sversano nella discarica di Roncigliano (e di Marino che non sversa più nella discarica) per continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore:
1. Adesione alla caratterizzazione idrogeologica e geologica dell’area di Roncigliano, così come stabilito dalla Convenzione firmata con il CNR-IRSA lo scorso venerdì dall'amministrazione di Albano Laziale;
2. Redazione di una lettera sottoscritta da tutti i Sindaci al fine di ribadire con fermezza che la caratterizzazione idrogeologica dell’area e la successiva eventuale bonifica sono di esclusiva competenza della Regione Lazio. Si sottolineerà, peraltro, come nonostante la norma preveda quanto appena stabilito, i Sindaci, per senso di responsabilità, hanno comunque inteso procedere nelle aree in cui la caratterizzazione è effettuabile (ovvero al di fuori della discarica). Si richiederà pertanto che la Regione Lazio intervenga all’interno della discarica operando la medesima caratterizzazione geologica ed idrogeologica;
3. Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla Commissione Europea per valutare l’esistenza di eventuali infrazioni dell’applicazione della norma nazionale al diritto comunitario;
4. Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei Diritti per l’Uomo.
Sugli ultimi due punti, vista il poco probabile successo di entrambe le azioni e l’impossibilità giuridica degli enti governativi di ricorrere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo, i sindaci si riservano di decidere definitivamente in una nuova Conferenza, dopo aver sentito ognuno i legali di propria fiducia.
Al termine della Conferenza i sindaci hanno incontrato una delegazione di cittadini presenti a palazzo Savelli per illustrargli la linea decisa.
La Conferenza dei Sindaci si è riaggiornata per il prossimo mercoledì 9 gennaio 2013.
Comunicato stampa Città di Albano Laziale, 10 dicembre 2012
*Il comunicato è sottoscritto da tutti i sindaci di bacino (escluso Ariccia perché non presente in Conferenza).

LE RISPOSTE DI DANIELE CASTRI E DI SIMONE CARABELLE
(Daniele Castri risponde con l'Eco-Balla di lunedì 1o Dicembre.)
Eco-Balla di lunedì 10 Dicembre 2012.
“Chi semina vento (di legalità?) …”
Il “MEMORANDUM SULLE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE ALL’ESITO DELLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO”, ovvero il “fantomatico” parere dello studio legale PAPARO, come già detto, è davvero singolare (http://vilfredopareto.wordpress.com/2012/12/06/eco-balla-di-mercoledi-5-dicembre-2012-due-pesi/) ...
E’ stato sottoscritto senza che ci fosse una determina d’incarico ufficiale della dirigente competente del Comune di Albano Laziale, Dott.ssa Mariella Sabadini. E’ stato, quindi, redatto gratuitamente? Su incarico “DIRETTO” di chi?
Come ricorderete, inoltre, è privo della data, del protocollo d’uscita e d’entrata, del timbro e della firma degli avvocati estensori.
Il "parere legale" non ha fatto menzione, per di più, come se non bastasse, di tutte le ULTERIORI e POSSIBILI azioni legali ancora praticabili. Infatti, pur ammesse le perplessità verso la riuscita d’un ricorso presso la “Corte di Giustizia Europea di Bruxelles” (Belgio), non è stata minimamente presa in considerazione la possibilità di ricorrere anche alla “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” (Francia). Né, tantomeno, l’altra opzione, non certo trascurabile, prevista dall’art. 111, 8º comma, della Costituzione Italiana, ossia il ricorso alla “Suprema Corte di Cassazione” contro la sentenza del Consiglio di Stato. Né, infine, della possibilità di effettuare una apposita denuncia presso la Commissione Europea. Un vero e proprio parere “mozzo” …
Nel comunicato stampa di ieri del Comune di Albano, invece, con un vero e proprio colpo di scena politico/istituzionale, si parla di:
1) “Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla Commissione Europea per valutare l'esistenza di eventuali infrazioni dell'applicazione della norma nazionale al diritto comunitario”
2) “Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei Diritti per l'Uomo.”
Ora, quindi, scopriamo che si è deciso di riesumare, a ben NOVE mesi di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano, le “questioni legali” ...
Ed i sindaci di bacino - in attesa della prossima conferenza in programma per mercoledì 9 Gennaio - stanno facendo valutare ai propri rispettivi legali comunali di fiducia il da farsi …
Qualcuno, forse, non si fida dello studio legale incaricato dal Sindaco di Albano, Nicola Marini, e dal delegato comunale ai rifiuti, Luca Andreassi?
Daniele Castri

Ieri si è svolta ad Albano, la conferenza dei Sindaci di bacino per "Decidere" come muoversi nei confronti della discarica di Roncigliano e dell'ormai famosissimo Inceneritore dei Castelli Romani .
Sono rimasto deluso per l'ennesima volta. Ho assistito ieri sera sui social network ai toni trionfalistici di chi in realtà ancora una volta ha deciso di non decidere.
La caratterizzazione si farà, ma solo fuori la discarica (ricordo che era stata proprio l'ARPA a chiedercela interna alla discarica stessa). Per tutto il resto: denuncia alla Commissione Europea, ricorso alla CEDU, e richiesta dei documenti al GSE , la decisione è stata rimandata alla conferenza dei Sindaci del 9 Gennaio. L'ennesima. Dove sono le decisioni per il territorio? Su cosa basiamo le "fanfare" di ieri sera!
No, cosi non va!
Dal portavoce del Sindaco, persona che tra l'altro stimo, mi sarei aspettato altro. Invece ancora allusioni, attacchi personali mirati alla delegittimazione di una battaglia che dovrebbe essere di tutti. Per fugare ogni dubbio dico subito che non mi candiderò alle Regionali ne tantomeno alle Politiche e non lo farà nessun membro del NOINC (anche se non ci sarebbe niente di sbagliato). Non e' una gara a chi fa di più, non siamo in competizione per dimostrare che gli altri sono i cattivi e chi amministra è il buono. In gioco c'e' molto di più, c'è la salute e la vita di un intero territorio al quale non resta più neanche l'acqua da bere.
E se ieri fosse stato "Deciso" invece di nascondersi dietro ad inutili rinvii sarei stato il primo ad uscire con un comunicato stampa col quale plaudevo al "Coraggio" di chi decide per il territorio.
Invece no, mi ritrovo a leggere i soliti attacchi strumentali di chi vedendosi in bilico fa di tutto per riaffermarsi.
Ma tutto cambierà, e presto.
In gioco c'è molto di più, la Politica è una cosa seria.
Simone Carabella

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venerdì 7 dicembre 2012

“A PORTE APERTE”


COSÌ CHIEDONO AL SINDACO MARINI CHE SIA LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SUL TEMA INCENERITORE I RAPPRESENTANTI DEL COORDINAMENTO NO INC

Il No Inc ha richiesto, oggi 7 dicembre, al Sindaco di Albano, Nicola Marini, che la prossima conferenza dei Sindaci di bacino sul tema Inceneritore dei Castelli Romani, in programma per lunedì prossimo 10 Dicembre alle ore 12,00 presso Palazzo Savelli, si tenga a “porte aperte”, affinché tutti i cittadini e le cittadine, le associazioni, i movimenti, i comitati di quartiere, i rappresentanti di partito e la stampa abbiano modo di partecipare, ascoltare ed intervenire alla discussione.”

Lunedì prossimo 10 Dicembre 2012, alle ore 12,00, presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, si terrà una nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema inceneritore dei Castelli Romani.
Questa settima conferenza relativa al “ciclo dei rifiuti” convocata dal Sindaco Nicola Marini, è la prima, però, che segue le notizie emerse nel mese di Ottobre scorso sulla stampa nazionale e locale sulle indagini della Procura di Roma, della Procura di Velletri, , della D.I.A. (Direzione Investigativa Antimafia) e della Commissione Parlamentare sulla Legalità del Ciclo dei Rifiuti, in merito al cosiddetto “Sistema Cerroni”. Gravi, come ricorderete, i capi penali d’imputazione: truffa, estorsione, sovrafatturazione ai danni dei comuni dei Castelli per una cifra superiore ai nove milioni di euro, associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, etc. Reati per i quali è previsto anche l’arresto. Sarebbero coinvolti, a vario titolo, tra gli altri, anche ex Presidenti, funzionari, dirigenti e dipendenti della Regione Lazio nonché dirigenti, funzionari e dipendenti di Enti pubblici e privati.
Questa nuova convocazione, inoltre, segue anche la recentissima e controversa lettera (14.11.2012) inviata dal magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove Sindaci di bacino, in merito alla partecipazione di “Sindaci e/o Assessori del comprensorio” al corteo No Inc dello scorso 20 Ottobre. Una missiva inaccettabile, nei toni e nei contenuti, che costituisce una nuova pressione indebita esercitata, questa volta, nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali locali e loro delegati. Una pressione ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa da alcune testate di informazione (cartacee ed on line), giornalisti ed attivisti locali.
Preme sottolineare, a questo proposito, come nonostante siano passate, da quel giorno, diverse settimane, la lettera del monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni non ha ancora ricevuto alcuna risposta ufficiale e pubblica se non quella del comitato No Inc.
Affinché, in ogni caso, questa nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema inceneritore dei Castelli Romani abbia la forza di rappresentare l’espressione corale e condivisa di un’intera comunità; ed affinché diventi anche la risposta più forte e coraggiosa di tutti e dieci i Sindaci di bacino, abbiamo inoltrato stamattina al Sindaco di Albano, Nicola Marini, la richiesta di tenere la conferenza a “porte aperte”. In modo tale che tutti i cittadini e le cittadine, i rappresentanti del No Inc, le associazioni, i movimenti, i comitati di quartiere, i rappresentanti di partito, la stampa e, in definitiva, l’intera società civile, abbia modo di partecipare, ascoltare ed intervenire alla discussione.
Abbiamo chiesto, inoltre, che la diretta della conferenza possa essere trasmessa su “Radio Alba”, la radio comunale, nonché su tutte le web-tv, web-radio, e le tv e radio locali disponibili ad una trasmissione in diretta dell’evento.
Il Comitato No Inc, infine, ha inoltrato al Sindaco Marini e, per conoscenza, agli altri nove Sindaci di bacino, cinque richieste ritenute straordinariamente importanti, necessarie affinché la vertenza contro l’inceneritore dei Castelli Romani sia ancora più efficace e tempestiva. Richieste del No Inc rimaste ancora, nonostante i ripetuti solleciti, totalmente inevase.
In particolare:
  1. Richiesta di definizione urgente della “Caratterizzazione geologica ed idrogeologica del sito ove insistono discarica ed annesso impianto TMB” (Arpa Lazio, prot. 92747 del 18.112011).
  2. Richiesta urgente, da parte dei dieci Sindaci di bacino, al Gestore del Servizio Elettrico, della copia della “Convenzione preliminare stipulata tra il Co.E.Ma. ed il GSE per l’acquisizione dei cosiddetti certificati verdi”, stipulata sulla base dell’ordinanza del Presidente della Regione Lazio Marrazzo prot .n. Z-0003 del 22.10.2008.
  3. I dati relativi alle qualità delle acque ad uso potabile degli ultimi 5 anni di tutti e dieci i Comuni dei Castelli Romani per predisporre una relazione tecnica da inviare a sostegno del recente ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali.
  4. Riapertura, da parte del Comune di Albano Laziale, ai sensi del D.Lgs. 59/2005, della procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale con richiesta alla Regione Lazio di convocazione di una nuova conferenza dei servizi sul tema Inceneritore dei Castelli Romani.
  5. Richiesta di esperire, quanto prima, considerati i nove mesi già trascorsi invano, tutte le azione giuridiche ancora percorribili contro l’inceneritore di Albano, tra cui l’ormai noto ricorso alla CEDU.

    VEDI LETTERA CERRONI DEL 14 11 2012 (QUI)
    Vedi anche ECO 16

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  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...