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domenica 27 gennaio 2013

CONVERSAZIONE CON ROBERTO DI FELICE - UNA SENTENZA CHE LASCIA PERPLESSI

Questa che mostriamo in video è una conversazione con Roberto Di Felice nella quale ha affrontato i punti salienti delle sentenze del T.A.R. e del Consiglio di Stato.  Ineccepibile appare la sentenza del TAR che aveva di fatto annullato le elezioni di Ariccia. Lascia invece perplessi quella del Consiglio di Stato. Ascoltate le spiegazioni di Di Felice e leggete le sentenze originali i cui link sono a seguire e fatevi una vostra opinione, nel rispetto della Legge. Accettare una sentenza non vuol dire che non si possa parlare di essa o che non ci si possa fare un'idea diversa da quella espressa dai giudici. Certo i punti che non ci convincono sono davvero molti ed importanti e vale la pena approfondire e cercare di capire, come abbiamo fatto noi con Roberto Di Felice, che è stato chiaro e preciso nell'esporre le sue tesi.

Pubblichiamo, di seguito, le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, evidenziando in giallo per una lettura più agevole, i passi importanti di cui parla Di Felice nel video. Inoltre pubblichiamo il link ad una articolo (da il Fatto Quotidiano) dove si parla del presidente della quinta sezione che ha deciso su Ariccia.

Al "dinuovoneosindaco" Cinafanelli va il nostro augurio di svolgere il suo mandato nel modo migliore e più limpido possibile, a Roberto Di Felice auguriamo di avere sempre, come ha oggi,  la forza e il coraggio di fare la migliore delle opposizioni e di continuare nella ricerca della giustizia, in ogni ambito.

CONVERSAZIONE CON ROBERTO DI FELICE (video curato e montato con l'aiuto di Giulio Mignucci)

SENTENZA DEL TAR SU ARICCIA

ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU ARICCIA (riggetto di sospensiva)

SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU CASAMARCIANO

SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU ARICCIA



Per completezza d'informazione leggi anche l'articolo tratto dal FATTO QUOTIDIANO dove si parla del giudice del Consiglio di Stato, Carmine Volpe (definito dal giornalista "invalido maratoneta"), presidente della Quinta Sezione che ha deciso su Ariccia. (vedi QUI l'articolo)

LEGGI ANCHE ECO 16

lunedì 21 gennaio 2013

CIANFANELLI SI INSEDIA E PARLA DEL FUTURO E DEL PASSATO RECENTE - 2 SENTENZE A CONFRONTO


Il Consiglio Di Stato ha rimesso Emilio Cianfanelli sulla poltrona più autorevole di Ariccia ed oggi il “dinuovoneosindaco” ha tenuto una conferenza stampa nella Casa delle Associazioni.
Cianfanelli ha parlato dell“Appia Bis, che ha un finanziamento di 25 milioni di euro, ma “non è andata avanti l'Appia Bis e non è andato avanti il finanziamento”. Ha ricordato che la presidente della regione, Renata Polverini, è venuta, oltre che all'inaugurazione dell'ascensore, anche all'inaugurazione dei lavori per l'Ospedale dei Castelli. In questi mesi di interruzione del mandato, ha sottolineato Cianfanelli, “i dirigenti del comune di Ariccia hanno lavorato in maniera tale che il Comune non è stato colpito”. Ed elenca una serie di fatti e tra questi: Ace che ha avuto ordinanza di demolizione; Panorama che potrà terminare i lavori e riaprire. “Quindi i dirigenti hanno fatto in modo che la comunità non pagasse pesantemente l'interruzione dell'amministrazione”. E questo secondo il sindaco “è un dato importate di tutta questa vicenda, ovvero che se la politica mette su enti locali che hanno una pianta organica decente, sufficiente, poi l'ente locale cammina con le sue gambe”.
Ma l'obbiettivo, ora come anche precedentemente, ha detto il Cianfanelli, è la costruzione dell'Ospedale dei Castelli e per questo sarà massimo l'impegno del sindaco che, ha ricordato, presiede il collegio di vigilanza sull'attuazione dell'opera.
E adesso Cianfanelli confida che alle prossime elezioni nazionali e regionali il centrosinistra possa avere la meglio e possa continuare il rapporto instaurato con il presidente Zingaretti.

Per quanto riguarda i ricorsi elettorali Cianafanelli, in conferenza stampa, ha parlato, riferendosi agli avversari politici, di “condotta insistente nel voler sovvertire l’esito elettorale ad ogni costo, con una crudeltà spietata da parte dei ricorrenti che non hanno guardato in faccia neppure i disabili certificati che avrebbero avuto la colpa di aver ricorso al voto assistito”. Certamente il Sindaco ha il diritto di dire quello che pensa ma certo, i ricorrenti hanno avuto la sentenza del TAR favorevole e siamo propensi a credere chi i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale abbiano agito secondo coscienza e crediamo si debba rispetto a qualsiasi sentenza, anche quelle che non ci piacciano o ci lasciano perplessi.
Sotto potete leggere, a confronto, due sentenze del Consiglio di Stato sempre della sezione quinta: la   N° 5670 del 2011,   Comune  di  Casamarciano (http://www.comune.casamarciano.na.it/images/stories/Sentenza.pdf)                                                      e la sentenza N° 00297 del 2013, Comune di Ariccia (http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201202132/Provvedimenti/201300297_11.XML). Tralasciando in questa sede di esaminare ogni singolo punto, focalizziamo la nostra attenzione sulla questione della mancanza delle schede, una a Casamarciano, due ad Ariccia.
Come si può leggere, per Casamarciano i giudici fanno una deduzione, nel caso di Ariccia, i giudici non ritengono di dover fare la stessa deduzione.
Non esprimiamo alcun giudizio in proposito e rispettiamo come sempre le sentenze, eppure leggendo le carte rimaniamo silenziosamente sbigottiti.
 Chiunque abbia un po' di buona volontà legga pure i due testi messi uno accanto all'altro e provi a farsi un proprio giudizio.

(CLICCA SOPRA PER INGRANDIRE)
Vedi e leggi anche ECO 16 n 34

venerdì 16 marzo 2012

ARICCIA - LA PRIMA SENTENZA PUBBLICATA PARLA CHIARO: ANNULLAMENTO DELLE OPERAZIONI ELETTORALI La Giustizia è una cosa seria - Il link alla sentenza


Dal TAR del Lazio la prima Sentenza sul ricorso numero di registro generale 5704 del 2011, proposto da Roberto Di Felice ed Enrico Indiati è chiarissima: il ricorso va accolto “con il conseguente annullamento delle operazioni elettorali. Detto annullamento ha effetto con riferimento non solamente alle sezioni n. 15 e n. 10, ma in primo luogo all’intero turno di ballottaggio”.
Oltre all'irregolarità nella sezione 15, evidenziata un po' da tutti gli articoli apparsi sulla stampa in queste ore, ed in particolare dalle dichiarazioni del Signor Cianfanelli, appare evidente dalla sentenza pubblicata dal TAR che gravi irregolarità sono sono state commesse anche in altre sezioni e in particolare nella sezione 10 e di seguito riportiamo il passo della sentenza che ne parla.
8 Le considerazioni che precedono (quelle sulla sezione 15 ndr) conducono, già di per sé, all’accoglimento del ricorso con conseguente annullamento delle operazioni elettorali.
Nondimeno, il Collegio ritiene opportuno esaminare – al fine di rendere una decisione più completa nella materia di che trattasi – il motivo riferito alla questione relativa al numero delle schede autenticate e non utilizzate nella sezione n. 10 nel turno di ballottaggio.
In sede di verificazione si è appurato che dette schede (contenute nella busta mod. 4 c) erano in numero di 212.
Secondo la prospettazione di parte ricorrente, a fronte di 845 schede autenticate (di cui 828 all’inizio, 1 per un elettore ammesso al voto in base ad attestazione del Sindaco e 16 per gli elettori ricoverati in casa di cura) e di 638 votanti effettivi nella sezione (avuto riguardo agli undici elettori della casa di riposo che hanno votato presso la stessa), avrebbero dovuto esserci 207 e non 212 schede autenticate e non utilizzate.
Il collegio rileva che questo calcolo appare plausibile.
Ne consegue la fondatezza della censura, in quanto ai fini della regolarità delle operazioni elettorali è necessaria l'esatta correlazione tra le schede autenticate e la somma delle schede adoperate effettivamente dagli elettori con quelle non utilizzate ed indicate nel verbale, ai sensi dell'art. 53 d.P.R. 570/1960 (T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 31 gennaio 2011 , n. 143; Consiglio di Stato, sez. V, 13 aprile 1999, n. 421).
9. Tutto ciò posto e considerato, il ricorso va quindi accolto con il conseguente annullamento delle operazioni elettorali, con assorbimento delle consure non specificamente esaminate.
Detto annullamento ha effetto con riferimento non solamente alle sezioni n. 15 e n. 10, ma in primo luogo all’intero turno di ballottaggio: al riguardo - a prescindere da ulteriori possibili considerazioni in ordine al carattere sintomatico del disordine delle operazioni elettorali ricavabile anche dall’irregolarità evidenziata nella sezione n. 10 - è sufficiente rilevare che il numero di votanti della sezione n. 15 (638), la cui attività è tutta inficiata dai sopradescritti profili di nullità, è ampiamente superiore alla differenza di soli 32 voti tra il candidato Di Felice, odierno ricorrente, e il Sindaco eletto”.
Noi non siamo giuristi ma pensiamo che se il Tar si esprime arrivando ad annullare le elezioni ad Ariccia evidentemente non può essere per motivi poco gravi, mere “irregolarità formali” le definisce il signor Cianfanelli, ma per questioni gravi, perché, quella che chi è vicino al Cianfanelli ha sempre detto di voler tutelare, la legge, è stata infranta e non una sola volta, ma più volte. Diciamo queste cose per aver letto la sentenza, di cui qui il link (201202550), aspettando che venga pubblicata anche seconda, quella relativa al ricorso, anch'esso accolto, presentato da Giorgio Fabi.


Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...