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mercoledì 1 aprile 2020

Emergenza coronavirus - Iniziativa di solidarietà ad Ariccia

Sul profilo Facebook di Enrico Indiati e di altri cittadini di Ariccia è presente da ieri sera una bella iniziativa di solidarietà tesa a dare aiuto alle fasce più deboli della nostra piccola città in questo momento così difficile per la pandemia da coronavirus.
Si tratta di portare un aiuto, ognuno secondo le proprie disponibilità, agli studenti arriccini acquistando dei dispositivi informatici per la formazione scolastica a distanza. 
Le donazioni in denaro potranno essere fatte tramite bonifico bancario o in contanti presso le edicole e le tabaccherie aderenti all'iniziativa che è supportata da ATS, associazione Tuscolana solidarietà.

mercoledì 8 agosto 2018

Un libro per caso – Storie di Mastro Francesco. Di Francesco Antonio Gisondi

di Fabio Ascani
Al mio primo vero Maestro

Non ricordo esattamente quale sia stato il primo libro che abbia letto da ragazzino, potrei sbagliarmi, ma sicuramente, se non il primo, Storie di Mastro Francesco è stato uno dei primissimi che ho letto tutto. E non è un caso, l’autore di questo piccolo capolavoro di letteratura per ragazzi è Francesco Antonio Gisondi, mio maestro in quarta e quinta elementare alla Giacomo Leopardi di Roma.
La prima volta che il maestro entrò in classe, classe numerosissima e chiassosa, eravamo abituati ad una maestrina anziana ed ora ci trovavamo di fronte quest’uomo che era preceduto dalla sua fama di persona severa e dura, con il vocione capace di far tremare le pareti delle classi, se solo lo si faceva arrabbiare! 
In realtà il maestro Gisondi era un uomo dolce e gentile che amava profondamente il suo lavoro e certamente non era un insegnate qualsiasi. Era un uomo con grande personalità, una mente vulcanica, una persona di spicco nel corpo insegnati di quei tempi: erano i primi anni ’70.
Ricordo moltissime cose del suo modo insegnare e forse ne parlerò in un altro articolo su un altro suo libro, infatti di libri ne scrisse diversi, non solo per ragazzi.

Le Storie di Mastro Francesco sono racconti molto brevi, perfetti per il livello di attenzione di un bambino di nove o dieci anni che narrano le avventure di un ciabattino ambulante in un paesino di provincia di un’Italia d’altri tempi, dove si sentiva la fame vera e dove gli espedienti erano arte del vivere quotidiano.
Mastro Francesco è un giovane uomo che ogni giorno deve “sudarsi il pane” e quando il lavoro non basta fa uso della sua scaltrezza, della sua fantasia e della sua notevole furbizia. Così, come una sorta di Bertoldo, riesce sempre a far fessi ricchi commercianti, uomini potenti ed anche un tiranno, un uomo politico di cui non si fa il nome ma che assomiglia tanto ad un certo duce. Tutto questo riuscendo sempre a cavarsela senza mai svendere la propria libertà e dignità.

È stato davvero un piacere rileggere questo libro dopo circa 45 anni dalla prima volta che lo ebbi tra le mani, allora bambino scettico e un po’ svogliato che invece in quella lettura trovò una prima scintilla per un fuoco che ancora vivacemente arde: il piacere di leggere.

Storie di Mastro Francesco è semplice e divertente, ma sicuramente ormai un libro difficile da trovare (forse on line), certo uno scrigno ricco di sorprese, in grado di far sorridere i bambini come gli adulti.

martedì 1 novembre 2016

Castelli Romani - META MAGAZINE E UICI PRESENTANO IL PROGETTO SCUOLE OLTRE LA DISABILITA'

Andrea Titti: "La disabilità non è un problema

 clinico ma una questione sociale"

Andrea Titti, direttore ed editore di Meta Magazine

La testata giornalistica online Meta Magazine (www.metamagazine.it) diretta da Andrea Titti e Morena Mancinelli, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Roma e Provincia, si fa promotrice di: “Scuole Oltre La Disabilità”, un progetto sui temi dell’integrazione dei soggetti con disabilità visive rivolto agli studenti degli Istituti superiori del territorio. Il fulcro dell’iniziativa consiste nell’organizzazione di incontri all’interno delle scuole, all’interno dei quali persone affette da disabilità visive di ogni tipologia, si confronteranno con gli studenti, parlando di come si può arrivare ad una vita pienamente normale, sotto ogni punto di vista, pur avendo una disabilità altamente ostativa. Raccontare le proprie storie, confrontarsi con i ragazzi e le ragazze, rispondere alle loro domande, introducendo un comune linguaggio e condivisi canali di comunicazione, illustrando anche tutti quegli strumenti tecnologici e multimediali che oggi permettono al disabile visivo di poter effettuare tutte le azioni quotidiane proprie di un giovane studente o di ogni altra persona; il rapporto tra persone ed animali ed in particolare il ruolo dei cani guida, la pratica sportiva, agonistica e non, saranno alcuni dei temi affrontati con gli studenti, tutti aventi un medesimo filo conduttore, quello per cui la disabilità non è un problema clinico ma una questione sociale.
"La principale problematica che - dichiara Andrea Titti, ipovedente Editore di Meta Magazine - il disabile, non vedente o ipovedente, si trova a dover superare, non sta nella eventuale cura medica della sua patologia ma nel suo personale inserimento all’interno della comunità in cui vive, partendo dalla sua stessa famiglia, dalla scuola, dalla cerchia di amici, per arrivare al posto di lavoro ed all’impiego del suo tempo libero. L’essere ed il sentirsi pienamente integrato nella società in cui vive, da cui consegue una completa e matura accettazione della sua condizione. Tutto ciò non è dipendente soltanto dalla volontà del disabile, o dal suo livello di consapevolezza di se, ma è strettamente connesso al livello di accettazione che gli altri hanno rispetto alla disabilità - conclude Titti - di cui il soggetto è portatore".
Partendo da questo assunto il progetto in questione si propone di aprire una fase di ascolto e consapevolezza del significato della disabilità visiva, non tanto da chi è portatore di tale condizione, ma verso chi questa condizione non la conosce, o peggio, ne ha una visione distorta e stereotipata. Ogni disabilità, quella visiva in questo caso, non è ostacolo ad una piena realizzazione di se, in ambito privato o pubblico, è soltanto una condizione che richiede strumenti diversi rispetto alla “normalità”, affinchè la realizzazione possa essere ottenuta, in un sistema che fornisca realmente una parità di opportunità. Il progetto si propone di partire da un’opera culturale di conoscenza verso il mondo che è più aperto ad integrare e che rappresenta il futuro di ogni comunità e gruppo sociale: i giovani ed in particolare gli studenti.
Per meglio calibrare e valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, agli studenti delle classi partecipanti verranno somministrati dei questionari individuali a fini statistici e non valutativi, uno prima dell’incontro, ed uno successivo ad esso, in modo tale da poter verificare la reale penetrazione e recepimento del messaggio sui temi trattati tra i ragazzi.

Al termine del calendario degli incontri nelle scuole i promotori del progetto organizzeranno un convegno ove presentare gli esiti dello stesso, e fare il punto sul reale tasso d’integrazione del disabile visivo nelle nostre comunità. In quella occasione verrà lanciata altresì la proposta di dotare ogni Istituto Scolastico di strumenti tiflotecnici che permettano una reale parità di accesso al diritto allo studio per gli studenti ipo e non vedenti che, fino ad oggi, debbono provvedere con le loro famiglie nel dotarsi di ausili tecnologici per lettura, scrittura e studio.


L'Editore Andrea Titti presenta il progetto di Meta Magazine in collaborazione con Uici Roma e Provincia, unitamente alla Sezione Uici dei Castelli Romani, rivolto alle scuole superiori del territorio, atto a sensibilizzare giovani, docenti e studenti attorno alle tematiche dell'inclusione sociale dei disabili visivi.

giovedì 9 giugno 2016

Ariccia - Chiusura in musica dell'anno scolastico

Si è chiuso l’anno scolastico e come di consueto gli alunni delle scuole elementari di Ariccia hanno messo in scena uno spettacolo musicale che si è svolto sul Belvedere della città di fronte ad un folto pubblico di genitori, insegnati e bambini.

al centro della foto il sindaco
Roberto Di Felice seduto fra il numerosissimo pubblico
al Belvedere di Ariccia
I bambini sono il futuro di questa città e meritano il meglio che la vita possa offrire loro, meritano attenzioni e competenza da parte degli insegnanti e anche da parte di un’amministrazione attenta a tutte le principali loro necessità.

Il neosindaco di Ariccia Roberto Di Felice, che ieri sera era presente allo spettacolo dei bambini con alcuni dei suoi collaboratori, ha potuto constatare di persona l’impegno e la passione di tanti insegnati che amano il loro lavoro; dei genitori, che con il loro amore, impegno  e spesso sacrificio, seguono i propri figli; dei bambini stessi, veri protagonisti di una scuola che certamente ha bisogno di maggiori attenzioni da parte della Cosa pubblica e di persone che sappiano essere sempre all’altezza del loro fondamentale compito di educazione.

mercoledì 25 maggio 2016

Ariccia - Intervista a Barbara Calandrelli candidata consigliere con Patto Sociale a sostegno di Roberto Di Felice -IL PROGRAMMA DELLA NOSTRA COALIZIONE POTRÀ RIDARE LUSTRO E DIGNITÀ AD ARICCIA

Barbara Calandrelli vuoi presentarti ai tuoi concittadini?
Grazie Fabio per avermi dato l'opportunità di far conoscere il mio pensiero è le mie scelte. Sono imprenditrice nel settore immobiliare, vivo e lavoro ad Ariccia, quindi ho imparato a conoscere molto bene pregi e difetti della mia cittadina.

Hai deciso di scendere in campo e di candidarti con la lista civica Patto Sociale a sostegno di Roberto Di Felice, vuoi spiegarci questa scelta?
Da tempo, molto tempo, ovunque si parla dei disagi con cui si convive quotidianamente. Leggendo il programma di Roberto Di Felice ho trovato punto dopo punto ciò che non c'è più ad Ariccia.
Sono una mamma e donna che cerca di far utilizzare con molta devozione e fatica tutte le strutture malconce che abbiamo sul territorio ed ogni volta penso a ciò che potrebbe essere migliorato e, per coscienza, ho deciso di candidarmi perché queste elezioni dovrebbero far cambiare volto ad Ariccia.  Dobbiamo credere nelle persone per bene e capaci, volti nuovi con nessun interesse personale e abbracciare alla lettera il programma della nostra coalizione, che potrà ridare lustro e dignità ad Ariccia. Per fare questo si deve partire dalla base, dalle cose tangibili dai cittadini, a partire dalle strade, dai servizi....

Confrontandoti con i cittadini, in questi giorni di campagna elettorale, quali sono le domande e le richieste che ti vengono rivolte più spesso?
La cosa a mio avviso grave è che noi cittadini abbiamo necessità di cose semplici, vere, a volte banali, che non andrebbero chieste, dovrebbero far parte della nostra vita: strutture adeguate, personale negli uffici competenti che diano risposte. Non si può e non si deve gettare la spugna pensando "tanto è così non possiamo farci nulla".
Io mi sento chiamata in causa perché il pensiero dei cittadini rispecchia il mio, quello di migliorare, e in questo concordo pienamente con Roberto Di Felice, uomo di altissimo valore.

Se fossi eletta consigliere comunale quali sarebbero le tue priorità per Ariccia?
Se fossi eletta consigliere vorrei contribuire fortemente ad attuare molti punti del programma concentrandomi su ciò che già esiste e portarlo a livelli ottimali, non lasciandolo nel degrado in cui è capitolato negli ultimi anni.
Vorrei spendere la mia persona per le poche attività rimaste ad Ariccia e cercare di incentivarle poiché sono la vita del paese. Non accontentiamoci di essere un paese dormitorio o di passaggio, facciamo apprezzare le bellezze del nostro territorio.
Ripartiamo dalle scuole di ogni grado con servizi adeguati per i nostri figli, adeguare gli Istituti Scolastici potenziandoli, abbattendo le barriere architettoniche e renderle sicure.
Bisogna creare sinergia tra la scuola e i molteplici impianti sportivi, dare la giusta importanza ad un territorio ricco di flora ripulendo i nostri boschi diventati discariche.

Il mio è un impegno reale non di grandi promesse e non di progetti irrealizzabili ma piccoli passi per una vita migliore in un paese bello come il nostro!

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...