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lunedì 16 maggio 2016

Ariccia - Emilio Tomasi: "Serra Bellini è l’avatar di Emilio Cianfanelli". " Sarà chiamato a rispondere delle sue dichiarazioni mendaci e diffamatorie dinanzi alle competenti autorità"

riceviamo dal candidato consigliere Emilio Tomasi
Il delirio apologetico di Serra Bellini reitera i toni psico-drammatici del suo suggeritore. La sua polemica è già carica di odio e di risentimento nei confronti dei cittadini nel cui interesse vorrebbe amministrare. Nel suo recente intervento è arrivato a definire i cittadini selezionati dall’elenco deli scrutatori “sherpa” e rivolge ai propri avversari accuse false e diffamatorie. L’accusa di Serra Bellini è infamante e destituita di fondamento in quanto la commissione ha operato nel rispetto della legge selezionando gli scrutatori con l’unica modalità prescritta dal legislatore, vale a dire la nomina.
Del resto Serra Bellini è l’avatar di Emilio Cianfanelli, parla con le sue parole e persegue pedissequamente i suoi progetti. Anche la maniera dell’insulto non è originale. Serra Bellini attacca personalmente il sottoscritto affermando cose dal sapore fiabesco, alla stregua del suo dante causa. Nessun terreno appartenente alla mia famiglia è interessato da interventi urbanistici e, pertanto, Serra Bellini sarà chiamato a rispondere delle sue dichiarazioni mendaci e diffamatorie dinanzi alle competenti autorità.
Certo è che Serra Bellini porta avanti una campagna elettorale, il cui unico fine, occorre ricordarlo, è riportare Emilio Cianfanelli in consiglio comunale, facendo finta che la coalizione del 2011 sia ancora integra e ci sia stata solo qualche defezione o il mio “tradimento”. La realtà è che quella coalizione ha perso nel complesso ben 6 consiglieri comunali su 10. Evidentemente Serra Bellini soffre della sindrome dell’arto fantasma. Gli sono state amputate le gambe ma vive la sensazione anomala della loro persistenza.
Mi si dice però che nel tentativo scomposto di recuperare consenso elettorale abbia assicurato “guarantigie” a dei mercenari della politica. Se così fosse, Serra Bellini non solo avrebbe finito di disintegrare quel centro sinistra ma lo avrebbe anche definitivamente squalificato.

In ogni caso, il 5 giugno saranno gli elettori di Ariccia a giudicare chi ha assunto atteggiamenti leali e trasparenti rispetto alla Città ed ai programmi di governo. Sono questi i temi su cui i candidati dovrebbero confrontarsi, non le infami diffamazioni.

domenica 15 maggio 2016

Ariccia - Esiste un metodo per eleggere gli scrutatori, quello definito dalla legge e la legge è stata applicata di fronte al commissario prefettizio Di Matteo

Dallo staff di comunicazione del candidato sindaco di Ariccia Roberto Di Felice sulla vuota polemica sul mancato sorteggio degli scrutatori in vista delle elezioni comunali del prossimo giugno.

Una cagnara senza fondamento! E portata avanti con vomitevole ipocrisia! Ma di che cosa hanno paura Serra Bellini e Cianfanelli?
La commissione elettorale che ha scelto gli scrutatori per le prossime elezioni comunali era stata nominata durante la passata amministrazione guidata da Cianfanelli. Persone scelte fra le file della sua compagine politica, che evidentemente erano giudicate degne di far parte di questa importante commissione. Quelle stesse persone, finché erano nella loro vecchia maggioranza, erano degne della massima fiducia, oggi che hanno aperto gli occhi e hanno scelto di sostenere Roberto Di Felice non sono più affidabili e le loro scelte diventano improvvisamente sospette e metterebbero a rischio la democrazia. Ipocrisia grossolana! Esiste un metodo per eleggere gli scrutatori, quello stabilito dalla legge, e la legge è stata applicata di fronte al commissario prefettizio Di Matteo che, a quanto pare, non si è opposto alla decisione dei membri della commissione. Tutto il resto sono vuote e offensive, soprattutto nei confronti del commissario prefettizio, eruzioni verbali di chi vuole insinuare dubbi e gettare fango sulle future elezioni comunali. È il metodo che ha scelto Serra Bellini, che evidentemente non ha, per incapacità acclarata, null’altro da dire, dal momento che in un’intera legislatura non ha mai fatto una proposta in consiglio comunale: completamente muto. Evidentemente hanno tanta paura di perdere! Del resto, non ci pare proprio che per passate elezioni, durante le amministrazioni condotte da Cianfanelli, si sia mai ricorso al sistema del sorteggio degli scrutatori oggi tanto invocato.

E, parlando di trasparenza e correttezza, ci domandiamo come mai Serra Bellini non si sia scandalizzato quando, qualche giorno fa, qualcuno dello staff dell’ex sindaco sfiduciato e, quindi, sodale di Serra Bellini, ha usato un mezzo telematico del Comune di Ariccia per fare propaganda elettorale a favore di quest’ultimo!
Ecco la vicenda: un membro dello staff dell’ex sindaco ha usato una pagina ufficiale del Comune di Ariccia per invitare a votare il candidato a sindaco Serra Bellini e, quindi, facendo un danno, nell’uso di un mezzo telematico dell’amministrazione comunale che dovrebbe essere impiegato solo per fini istituzionali e senza faziosità, a tutti gli altri candidati a sindaco e a tutte le altre coalizioni in campo.
Sembra che un importante e risolutivo provvedimento sia stato preso nei confronti dell’autore deprecabile di questo fatto.
Alla faccia della correttezza, allora, e di chi, anche in passato, ha fatto di tutto per gettare fango sui propri avversari politici, dimenticando che a giocare con il fango prima o poi ci si sporca!


Noi siamo per la correttezza e la legalità. Di loro sicuramente non si può dire lo stesso.

venerdì 13 maggio 2016

Ariccia - Emilio Tomasi risponde alle dichiarazioni diffamanti di Serra Bellini e Cianfanelli sulle nomine degli scrutatori


Emilio Tomasi, ex membro dell'ex maggioranza, oggi convinto sostenitore della candidatura di Roberto Di Felice, risponde con stile alle diffamanti dichiarazioni che ieri hanno "urlato" sulla stampa on-line e sui social network i suoi avversari politici in relazione alla vicenda delle nomine degli scrutatori per le prossime amministrative di Ariccia.

In quanto membro della commissione elettorale provo disgusto per le affermazioni del candidato Serra Bellini.
Egli insinua il sospetto sull'operato della Commissione elettorale che opera sotto il controllo del Commissario Prefettizio perché evidentemente è abituato a truccare e falsare gli esiti delle consultazioni popolari. 
E’ d’obbligo ricordare che la candidatura di Mauro Serra Bellini è passata in violazione delle regole statutarie che imponevano le consultazioni primarie. 
Serra Bellini ha tacitato gli altri contendenti attraverso una raccolta di firme a dir poco non trasparente, fuori delle sedi a ciò dedicate e senza che che le stesse venissero autenticate. 
Mauro Serra Bellini evidentemente abituato a fare “impicci” pur di ottenere la poltrona rivolge agli altri l'accusa di violare le regole democratiche alla stregua di come egli è abituato a fare.
L'accusa, del resto, è nello stile arrogante e diffamante del suo dante causa (Emilio Cianfanelli). 
Va ricordato, infatti, che la commissione elettorale è stata eletta dal consiglio comunale uscente e che, esattamente come in precedenza (ultimi 5 anni), ha indicato i nominativi degli scrutatori da un elenco prestabilito di aventi diritto. 
La verità è che le parole di Serra Bellini tradiscono la patente frustrazione di non aver potuto imporre alla Commissione i nominativi di persone a lui gradite e la grottesca denuncia si risolve in una assunzione di grave responsabilità in ordine alle disfunzioni delle operazioni di scrutinio del 2011, perché Serra Bellini non fa che confessare che gli scrutatori allora vennero selezionati secondo una logica partitocratica di maggioranza.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...