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martedì 18 dicembre 2012

PROVARE A SALVARE L'AMBIENTE (da una strategia perversa, folle e autodistruttiva) COMINCIANDO DA UNA DIVERSA GESTIONE DEI RIFIUTI

Seppellire i rifiuti, alle volte bruciarli, comunque nasconderli, distruggerli come fossero testimonianza ingombrante del nostro passato iniquo, non ci salva da essi che invece tornano, come spiriti maligni, sotto forme cattive e minacciose: percolato, liquami viscidi e velenosi che si insinuano nelle falde acquifere; metalli pesanti, sotto forma di nano particelle si mescolano nell'aria sfuggendo ad ogni filtro di qualsiasi inceneritore e si fermano soltanto nei nostri polmoni; diossine arsenico e veleni indicibili si depositano sul terreno, vengono assimilati dagli animali dei quali ci nutriamo, dalle verdure che dovrebbero farci solo bene (Vedi QUI). E così i rifiuti tornano a noi, in modo subdolo e nascosto. Pensavamo di essercene liberati ed invece li abbiamo fatti diventare parte stessa di noi, li abbiamo assimilati trasformandoci in discariche noi stessi. La mancanza di rispetto per la natura, l'avidità di molti e la follia di alcuni hanno trasformato il mondo degradandolo a discarica di se stesso.
Seppellire i rifiuti, bruciarli, è solo il fallito tentativo di disfarci del nostro passato, delle azioni assurde e violente commesse contro l'ambiente, e nel fare ciò si da il colpo di grazia!
Ma c'è ancora speranza per l'umanità. Bisogna agire pensando che le nostre azioni avranno ripercussioni importanti nel futuro del pianeta e delle generazioni che verranno, nel bene o nel male. Si tratta di scegliere e bisogna scegliere la via migliore, quella “pulita”.
Per quanto riguarda i rifiuti, freddi testimoni del nostro vivere quotidiano, conseguenze delle nostre azioni, la soluzione è decisamente semplice: consumare meno, recuperare, riciclare... Decisamente semplice... a dirsi... e difficile a farsi. Bombardati da decenni di pensiero consumista, in una società dove “si è ciò che si ha”, si è persa la filosofia del risparmio: le cose non si aggiustano più , si comprano nuove. Nulla è più costruito per durare ma per essere sostituito velocemente. Invece ognuno, nel suo piccolo, dovrebbe compiere azioni finalizzate ad un mondo più sano (non fumare, mangiare meno e meglio, consumare meno, non inquinare...). Ma ciò, è evidente, non può essere sufficiente: bisogna fare pressione su chi gestisce la cosa pubblica perché non dimentichino uno dei compiti più importanti: la salvaguardia dell'ambiente e dei cittadini che li hanno scelti.
In questo senso le lotte civiche dei comitati sono fondamentali per indirizzare le amministrazioni nella direzioni che alle volte sembrano aver smarrito. Ai Castelli Romani incombe la costruzione di un mega inceneritore, in un luogo già martoriato dalla discarica di Roncigliano e dove da anni si beve acqua con arsenico. Questa è una cosa che non si può accettare!
I Castelli Romani sono un posto bellissimo per vivere ma le criticità ambientali si stanno facendo sempre più pressanti e allora ci vogliono amministratori attenti e forti, capaci di decisioni coraggiose, di dire no alle logiche folli del profitto, che non abbiano nulla da temere, e che mettano al primo posto il benessere dell'ambiente e dei cittadini.
Consigliamo, per chi volesse approfondire, la lettura di quest'articolo di Andrea Palladino che certo fa pensare (vedi qui).
Ed invece, in mancanza dell'inceneritore si pensa di costruire, qui nei Castelli, due centrali elettriche che per produrre energia bruceranno olio vegetale esausto una e gas da biomassa (compost) l'altra. Tanto per non farsi mancare niente (puoi approfondire qui e qui).
E che dire dell'impianto di Colonna? (vedi l'articolo qui)
Consigliamo anche la lettura dell'articolo del Sole 24 Ore L'Italia che arranca nel riciclo dei rifiuti (clicca sul titolo per leggere).

E POI C'È LA CRIMINALITÀ. IL CASO DI ACERRA È SPAVENTOSO.
L'uomo si sente forte e padrone del mondo, lo domina e lo sfrutta a piacimento, senza rispetto perché il mondo è il suo oggetto, servo e schiavo.
Il genere umano, in progressione geometrica, ha sempre avuto bisogni maggiori, fino ad arrivare a svuotare il pianeta delle sue risorse più importanti e a riempirlo sempre più dei propri rifiuti, che sono diventati, nel tempo, più inquinanti e tossici, al punto da contaminare l'acqua che beviamo e il cibo che mangiamo . La realtà è che l'uomo si è sempre sentito il padrone del mondo e non parte di esso e alcuni uomini si sentono più importanti e forti di altri e si arrogano il diritto di violentare la natura a loro piacimento e vantaggio personale. Prepotenti. Criminali ingegnosi e perversi, metà uomini d'affari, metà vili assassini. Avvelenatori del mondo, paragonabili a chi commette un genocidio. (Il caso di Acerra: vedi QUI)

Ai Castelli Romani, in Campania, in Italia, nel mondo intero c'è una strategia perversa, folle e autodistruttiva: è ora di cambiare! Prima che sia troppo tardi.
Fabio Ascani
sfoglia anche ECO 16

domenica 11 novembre 2012

PROGETTO RICICLO



(cliccare sulle immagini per ingrandire)
L'INCONTRO A GENZANO CON EZIO ORZES ASSESSORE ALL'AMBIENTE DEL PRIMO COMUNE RICICLONE D'ITALIA 2010 2011 2012


Sabato 27 ottobre a Genzano, nell'aula consiliare, si è svolto l'importane convegno con l'assessore all'Ambiente di Ponte Nelle Alpi Enzo Orzes. Si tratta del primo di tre incontri dal titolo PROGETTO RICICLO, assemblee pubbliche relative alle eccellenze nella filiera della raccolta differenziata porta a porta e delle tecniche per la riduzione, il riciclo e il riuso dei rifiuti solidi urbani.


Ciò che abbiamo capito in questo primo incontro è una cosa fondamentale: se la raccolta differenziata a Ponte nelle Alpi è arrivata rapidamente a risultati di eccellenza, tanto che Ponte è il primo comune “riciclone” d'Italia, la ragione è che tutto è stato fatto mirando a rendere la vita delle persone, artefici di fatto di tale successo, più semplice ed economica. La raccolta della mondezza a Ponte nelle Alpi ha portato immediatamente a premiare i cittadini con una sostanziale riduzione del costo del servizio per le famiglie. È evidente che in un periodo di crisi, ma in realtà è un principio sempre valido, se le persone hanno un beneficio economico sono più portate a collaborare. E questo risparmio premia anche il servizio stesso, attraverso il principio “più differenzi meno paghi”. Non solo. Gli amministratori della città hanno gestito in proprio la raccolta, creando una struttura municipalizzata propria, la Ponte Servizi, società in house 100% pubblica, per la quale sono stati creati nuovi posti di lavoro, una decina, circa.
Chi ha seguito attentamente tutta la conferenza ha senz'altro recepito il principio che la raccolta differenziata funziona bene e da ottimi risultati soprattutto se questa comporta un immediato miglioramento della qualità della vita. Ci vogliono semplificazioni più che complicazioni per i cittadini, e allora, come ha detto l'assessore, più che alle multe per chi non differenzia bene, bisogna puntare su una buona informazione, sui vantaggi che la differenziata realmente porta alla gente, sulla semplicità e naturalezza con la quale si possono differenziare e conferire i rifiuti di ogni tipo, senza alcun particolare sforzo o ingegno. Per esempio anche la posizione dell'isola ecologica in un luogo facilmente raggiungibile e di passaggio, aperta in orari utili e convenienti per tutti, può aiutare moltissimo il servizio.
La conferenza è durata molto, anche per le molteplici domande che i cittadini dei Castelli, intervenuti numerosissimi, hanno posto all'assessore Orzes, che comunque ha sempre risposto a tutti con competenza e professionalità.
Dobbiamo prendere esempio dai migliori, questo ci è parso il messaggio di fondo del convegno, imparare da chi è stato capace di ottenere ottimi risultati, ed in questo senso l'iniziativa di Differenzia-ti (www.differenziati.it) e del comune di Genzano con il sindaco Gabbarini è stata ottima ed è stata premiata dalla grande presenza di pubblico e dalla notevole partecipazione al dibattito. È anche vero che ai Castelli l'argomento è molto sentito visto l'incombere sulle nostre teste del mega impianto di incenerimento dei rifiuti ad Albano e della presenza della discarica del magnate Cerroni, con tutte le conseguenze negative per la salute che ciò comporta. A tal proposito consigliamo di vedere la puntata di Blob non “nonsoloILVA”, andata in onda su Rai3 proprio il giorno della conferenza, e visibile QUI.
Unica nota che ci è parsa negativa del bell'incontro di Genzano, è stato lo stonato intervento dell'ex sindaco di Ariccia (uno dei pochi comuni che, pur non essendo riciclone, sta sotto il 65%, ha raggiunto risultati dignitosi nella raccolta differenziata in provincia di Roma) Cianfanelli, presente fra il pubblico, che ha sentito il bisogno, con un suo intervento, di ringraziare l'ex presidente della Regione Lazio Marrazzo e la sua giunta perché, ha detto, è grazie ai suoi finanziamenti che molti comuni hanno potuto iniziare la raccolta differenziata porta a porta. Daniele Castri, responsabile legale del No Inc, alle parole di Cianfanelli è sobbalzato sulla sedia ed è intervenuto per precisare, per chi non lo sapesse, che Marrazzo, insieme a Di Carlo (grande amico di Manlio Cerroni) allora con delega ai rifiuti alla regione, sono coloro che l'inceneritore dei Castelli lo vollero. 
Ricordiamo il celebre fuori onda di Report in cui il compianto Mario Di Carlo diceva che se si sarebbe fatto l'inceneritore era perché lui l'aveva voluto (di Carlo a Report, Rai3, sull'inceneritore diceva: “Albano doveva essere diciamo l’anticipo, di un’operazione più generale. Poi, Albano si farà, ma si farà sostanzialmente perché alla fine ci sono dovuto venire io lì farla" vedi i link:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-221f6c77-a322-477f-bd72-5e4b2722cbc8.html?refresh_ce e  http://www.report.rai.it/dl/docs/1316600615935oro_di_roma_agg_pdf.pdf).
E per i meno informati ricordiamo che Emilio Cianfanelli, legato al PD, ed ai tempi in ottimi rapporti con Di Carlo, fu uno dei firmatari di una lettera, quella detta il “papello dei Castelli”, in cui si sindaci di bacino della discarica di Roncigliano chiedevano a Marrazzo la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio con l'inceneritore.
(cliccare sulle immagini per ingrandire)
Invitiamo tutti, già da ora, a partecipare ai prossimi appuntamenti a Genzano il 1 dicembre 2012, quando interverrà la dottoressa Patrizia Gentilini, dell'ISDE Italia, oncologa ed ematologa, specializzata nello studio delle ricadute sanitarie derivanti da discariche e impianti di incenerimento rifiuti ed il 19 Gennaio 2013, quando interverrà Alessio Ciacci, Assessore all'ambiente del comune di Capannori, primo comune d'Italia ad aderire alla strategia “Rifiuti Zero”.
Fabio Ascani 




vedi anche ECO 16 su questione rifiuti e smaltimento in particolare  le pag 5, 6 e 7 dove si parla di nuovi impianti ai Castelli Romani per produrre energia  bruciando olio vegetale o gas da biomasse (compost) 

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...