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sabato 19 novembre 2016

Castelli Romani - Il Pane, uno dei prodotti migliori del nostro territorio. Ma in Italia molti acquistato pane venduto in modo abusivo

 Se c'è una cosa di cui possiamo andar fieri ai Castelli Romani è il pane che ogni giorno tanti bravi artigiani sfornano per noi e per i tanti visitatori che, specie il sabato e la domenica, vengono ai ristoranti per la gita fuori porta o proprio per fare scorta dei nostri prodotti più famosi e golosi: la Porchetta di Ariccia, il Vino e appunto il meraviglioso pane, specie quello di Lariano e di Genzano che sono fra i più famosi. È si, qui ai Castelli si mangia piuttosto bene e il cibo, in particolare le produzioni tipiche, non solo è buono ma anche controllato e garantito.

Ma in Italia , secondo una ricerca Format Research per Assipan, accade anche che il 13% degli italiani acquisti pane venduto abusivamente da venditori posizionati lungo la strada su mezzi privati non a norma, nei casolari di campagna e in altre tipologie non specificate, che si traduce in un danno economico per la categoria dei panificatori pari a un valore di 25 milioni di euro al mese sottratti al circuito legale della distribuzione panaria. 
Oltre al settore della panificazione, tale drammatica situazione reca un grave danno anche ai consumatori che non hanno tracciabilità del prodotto che si accingono a consumare, all'erario, sfuggendo tali vendite alla regolare contribuzione tributaria, per non parlare dei problemi di salute pubblica posti dalla vendita abusiva del pane.

Il pane è fondamentale nella nostra alimentazione e conviene sempre acquistarlo in modo sicuro e controllato: ne guadagna la salute e il palato!

mercoledì 31 agosto 2016

Ariccia - “La dea Cerere nella Valle di Ariccia e l’origine della porchetta”

(Clicca sull'immagine per ingrandire)

 In occasione della 66° Sagra della Porchetta di Ariccia non mancheranno gli appuntamenti con la cultura e domenica 4 settembre, dalle ore 18.30, si svolgerà la rievocazione storica in costume romano del Corteo di Cerere a cura delle associazioni Archeoclub Aricino-Nemorense, Associazione Tyrrhenum e Legio Secunda Parthica, che costituiscono il comitato promotore delle Feriae Latinae, e in collaborazione con il comitato festeggiamenti del Comune di Ariccia.
Il corteo, come nell’edizione 2014, uscirà dal portale dello splendido Palazzo Chigi di Ariccia e si snoderà tra la Piazza di Corte e il corso della città con decine di personaggi in costume romano, che impersoneranno i devoti alla dea Cerere, con offerte votive e prodotti della terra e con l’immancabile maialino votivo che sarà al centro di tutto il corteo.
Un cibo ‘divino’ dunque la porchetta, eccellenza culinaria del Lazio e uno dei simboli del gusto della romanità nel mondo. Ma la porchetta di Ariccia, in età romana Aricia patria della madre dell’Imperatore Augusto, non solo è la più famosa (ha ottenuto nel 2011 il riconoscimento IGP) ma è anche molto antica e ce lo dice l’archeologia. Nel 1927 proprio nella Valle di Ariccia vennero alle luce una serie di statue in terracotta, tra cui alcune offerenti con un maialino tra le mani, che ora sono esposte al Museo Nazionale Romano, e che si potranno ammirare dal 2 al 4 settembre nella mostra “La dea Cerere nella Valle di Ariccia e l’origine della porchetta” (a cura degli archeologi Maria Cristina Vincenti e Alberto Silvestri) presso la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour che si trova sulla Piazza di Corte al civico 4.

Gli orari di apertura saranno i seguenti: venerdì/sabato 18.00-19.30; domenica 11.00-12.30 con visite guidate e proiezioni video a cura di Archeclub Aricino-Nemorense (per informazioni: archeoclubaricia@alice.it; cell. 3883636502).

venerdì 15 maggio 2015

Il Lazio all'EXPO: una lunga serie di errori

Sono sette i milioni di euro spesi per il Padiglione Lazio per l'Expo di Milano, una spesa notevole alla quale sembrerebbe non corrisponda un'adeguata presentazione dei prodotti cosa che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno, tanto che la Camera di Commercio di Frosinone ha deciso di prendersi un stand tutto suo per promuovere la propria enogastronomia.


Alla gran quantità di soldi spesi non solo non è corrisposta un'accurata presentazione dei prodotti della nostra regione, ma sono anche stati compiuti una serie di errori grossolani e che ha elencato il consigliere Aurigemma nell'aula del Consiglio regionale dove ha posto un'interrogazione nella quale, tra l'altro,  è detto anche che nell'allestimento della mappa delle produzioni regionali la rota reatina sta posizionata a Gaeta (numero 88); il pane di Genzano collegato a Gaeta (numero 60);  la porchetta di Ariccia a Formia (70); il pane di Veroli a Formia (64); l’acqua di Rieti a Roma (6). E non è finita qui: al numero 107 il vino dei colli lanuvini ad Acquapendente; al 65 il pangiallo romano a Frosinone e al 74 il prosciutto amatriciano ad Ariccia (vedi il link della mappa allegato)


Fonte: Affari Italiani

Qui la mappa con gli errori

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...