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domenica 11 febbraio 2018

Un libro per caso - Lettera al dottor Hyde di Robert Louis Stevenson

di Francesca Senna

Robert Louis Stevenson visse gli ultimi anni dal 1889 al 1894, anno della sua morte, nelle isole dei Mari del Sud, soggiornando qualche mese nelle Hawaii, dove ebbe modo di incontrarsi con l’opera umanitaria di Padre Damiano.
Il dottor Hyde (da non confondersi con il personaggio immaginario nato dalla penna dello stesso Stevenson) reverendo protestante delle Hawaii, aveva calunniato in un breve scritto la memoria del santo missionario Padre Damiano, conosciuto appunto dallo stesso autore durante una delle sue visite al lazzaretto degli isolani lebbrosi.
Hyde, infangando un'anima grande, dava voce all'ipocrisia e superbia dei bianchi impegnati nella “civilizzazione” delle popolazioni isolane, dove si era diffuso il credo che la recente piaga della lebbra fosse l'effetto di una vita selvatica e dissoluta, pigra nell'assimilarsi alla sana civiltà dell'uomo bianco.
La narrazione si svolge nel 1888, nell'ultimo periodo della vita di Stevenson, quando l'autore, per guarire dalla malattia che lo minava, decise di noleggiare un panfilo con cui viaggiare, il più a lungo possibile, nei Mari del Sud. L'aria balsamica delle isole del Pacifico si rivelò in effetti un toccasana: lo scrittore riuscì a vivere fino 1894, portando con sé la famiglia che gli rimase vicina per tutto il tempo. Durante questo periodo visse alcuni mesi alle Hawaii, dove scrisse molti dei suoi più bei racconti brevi, e volle andare a visitare l'isola lebbrosario di Molokai. Lo fece a suo rischio e pericolo convinto di dover vedere personalmente quel luogo di dolore, sinceramente colpito da quanti vi lavoravano per assistere gli sfortunati che vi erano confinati. Conobbe qui, assieme alle fantastiche meraviglie tipiche di questi posti esotici, il morbo che accompagnerà la lenta e inesorabile sottomissione degli isolani.
Recandosi sul posto conobbe la storia del missionario, Padre Damiano, che aveva lasciato il segno nei cuori di tutti. Costui era riuscito, con metodi talvolta non ortodossi, a ottenere aiuti per i suoi assistiti e a costruire ricoveri, a migliorarne le condizioni, condividendone la vita e poi morendo anche lui contagiato. Tuttavia, le invidie e le maldicenze, nate anche per il carattere poco accomodante che Padre Damiano manifestava nei confronti delle autorità, avevano dato vita a una campagna di discredito.
A Stevenson capitò di leggere un articolo pieno di queste dicerie scritte dal dottor Charles McEwen Hyde, direttore di una scuola di teologia che istruiva i giovani hawaiani al ministero protestante. Era noto per i suoi sermoni severi e castigati nei quali accusava senza mezzi termini la promiscuità propria degli indigeni: esattamente il contrario dell'atteggiamento di Padre Damiano, con cui era entrato in conflitto, al punto da indire una crociata epistolare contro di lui.
E' dunque contro Hyde che Stevenson si scaglia nella sua lettera scritta in difesa di padre Damiano, argomentando punto per punto e smontando tutte le accuse. L'efficacia narrativa e descrittiva dello scrittore raggiunge in questa lettera il massimo splendore permettendo di far risaltare la sua enorme sensibilità e la sua fresca curiosità, attraverso uno stile fortemente caratterizzato dalla delicatezza dei ritmi e dalla limpidezza delle frasi.

Se ne ricava l'impressione che l'autore, piuttosto che trasmettere al lettore un qualche senso della seduzione di quel mondo, si sia preoccupato di dare piuttosto una mano per arginare il disfacimento di questa cultura. Robert Louis Stevenson, uomo benevolo come pochi, per tale motivo spesso era accusato di mostrare nelle sue opere il male trionfante: in realtà, ciò che maggiormente lo interessava all’interno delle sue opere era dar voce a qualcosa di più profondo del bene e del male, qualcosa come l'innocenza: era questo il suo modo di consegnare ogni cosa al suo valore vero. Da qui il suo appartenere a quello che fu poi definito un verismo sui generis all’interno della letteratura di epoca vittoriana.

venerdì 7 dicembre 2012

“A PORTE APERTE”


COSÌ CHIEDONO AL SINDACO MARINI CHE SIA LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SUL TEMA INCENERITORE I RAPPRESENTANTI DEL COORDINAMENTO NO INC

Il No Inc ha richiesto, oggi 7 dicembre, al Sindaco di Albano, Nicola Marini, che la prossima conferenza dei Sindaci di bacino sul tema Inceneritore dei Castelli Romani, in programma per lunedì prossimo 10 Dicembre alle ore 12,00 presso Palazzo Savelli, si tenga a “porte aperte”, affinché tutti i cittadini e le cittadine, le associazioni, i movimenti, i comitati di quartiere, i rappresentanti di partito e la stampa abbiano modo di partecipare, ascoltare ed intervenire alla discussione.”

Lunedì prossimo 10 Dicembre 2012, alle ore 12,00, presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, si terrà una nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema inceneritore dei Castelli Romani.
Questa settima conferenza relativa al “ciclo dei rifiuti” convocata dal Sindaco Nicola Marini, è la prima, però, che segue le notizie emerse nel mese di Ottobre scorso sulla stampa nazionale e locale sulle indagini della Procura di Roma, della Procura di Velletri, , della D.I.A. (Direzione Investigativa Antimafia) e della Commissione Parlamentare sulla Legalità del Ciclo dei Rifiuti, in merito al cosiddetto “Sistema Cerroni”. Gravi, come ricorderete, i capi penali d’imputazione: truffa, estorsione, sovrafatturazione ai danni dei comuni dei Castelli per una cifra superiore ai nove milioni di euro, associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, etc. Reati per i quali è previsto anche l’arresto. Sarebbero coinvolti, a vario titolo, tra gli altri, anche ex Presidenti, funzionari, dirigenti e dipendenti della Regione Lazio nonché dirigenti, funzionari e dipendenti di Enti pubblici e privati.
Questa nuova convocazione, inoltre, segue anche la recentissima e controversa lettera (14.11.2012) inviata dal magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove Sindaci di bacino, in merito alla partecipazione di “Sindaci e/o Assessori del comprensorio” al corteo No Inc dello scorso 20 Ottobre. Una missiva inaccettabile, nei toni e nei contenuti, che costituisce una nuova pressione indebita esercitata, questa volta, nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali locali e loro delegati. Una pressione ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa da alcune testate di informazione (cartacee ed on line), giornalisti ed attivisti locali.
Preme sottolineare, a questo proposito, come nonostante siano passate, da quel giorno, diverse settimane, la lettera del monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni non ha ancora ricevuto alcuna risposta ufficiale e pubblica se non quella del comitato No Inc.
Affinché, in ogni caso, questa nuova conferenza dei Sindaci di bacino sul tema inceneritore dei Castelli Romani abbia la forza di rappresentare l’espressione corale e condivisa di un’intera comunità; ed affinché diventi anche la risposta più forte e coraggiosa di tutti e dieci i Sindaci di bacino, abbiamo inoltrato stamattina al Sindaco di Albano, Nicola Marini, la richiesta di tenere la conferenza a “porte aperte”. In modo tale che tutti i cittadini e le cittadine, i rappresentanti del No Inc, le associazioni, i movimenti, i comitati di quartiere, i rappresentanti di partito, la stampa e, in definitiva, l’intera società civile, abbia modo di partecipare, ascoltare ed intervenire alla discussione.
Abbiamo chiesto, inoltre, che la diretta della conferenza possa essere trasmessa su “Radio Alba”, la radio comunale, nonché su tutte le web-tv, web-radio, e le tv e radio locali disponibili ad una trasmissione in diretta dell’evento.
Il Comitato No Inc, infine, ha inoltrato al Sindaco Marini e, per conoscenza, agli altri nove Sindaci di bacino, cinque richieste ritenute straordinariamente importanti, necessarie affinché la vertenza contro l’inceneritore dei Castelli Romani sia ancora più efficace e tempestiva. Richieste del No Inc rimaste ancora, nonostante i ripetuti solleciti, totalmente inevase.
In particolare:
  1. Richiesta di definizione urgente della “Caratterizzazione geologica ed idrogeologica del sito ove insistono discarica ed annesso impianto TMB” (Arpa Lazio, prot. 92747 del 18.112011).
  2. Richiesta urgente, da parte dei dieci Sindaci di bacino, al Gestore del Servizio Elettrico, della copia della “Convenzione preliminare stipulata tra il Co.E.Ma. ed il GSE per l’acquisizione dei cosiddetti certificati verdi”, stipulata sulla base dell’ordinanza del Presidente della Regione Lazio Marrazzo prot .n. Z-0003 del 22.10.2008.
  3. I dati relativi alle qualità delle acque ad uso potabile degli ultimi 5 anni di tutti e dieci i Comuni dei Castelli Romani per predisporre una relazione tecnica da inviare a sostegno del recente ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali.
  4. Riapertura, da parte del Comune di Albano Laziale, ai sensi del D.Lgs. 59/2005, della procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale con richiesta alla Regione Lazio di convocazione di una nuova conferenza dei servizi sul tema Inceneritore dei Castelli Romani.
  5. Richiesta di esperire, quanto prima, considerati i nove mesi già trascorsi invano, tutte le azione giuridiche ancora percorribili contro l’inceneritore di Albano, tra cui l’ormai noto ricorso alla CEDU.

    VEDI LETTERA CERRONI DEL 14 11 2012 (QUI)
    Vedi anche ECO 16

martedì 20 novembre 2012

IL NO INC CHIEDE COPIA DELLA LETTERA RECENTEMENTE INVIATA DA CERRONI AL SINDACO MARINI.

"...la lettera inviata dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Marini, subito dopo il Corteo No Inc dello scorso Sabato 20 Ottobre, sarebbe “arricchita” da un plico, composto da numerosi documenti..."


Ieri pomeriggio (lunedì 19 novembre 2012), note agenzie giornalistiche hanno battuto la notizia delle “dimissioni irrevocabili” di Francesco Rando Amministratore Delegato Unico della Società Pontina Ambiente srl (Gruppo Co.La.Ri.), di proprietà del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, per “difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla Procura di Roma”. Già giovedì 18 ottobre 2012, e nei giorni a seguire, lo stesso Avvocato Manlio Cerroni era finito al centro d’un’indiscrezione giornalistica (cfr., articolo su L'Espresso di E. Fittipaldi del 25.10.2012) in cui si parlava di “gravi capi d’imputazione” ed, in modo particolare, di “associazione a delinquere, estorsione, truffa, traffico illecito di rifiuti: sono queste le ipotesi di reato di un’inchiesta segreta portata avanti dalla Procura di Roma che sta facendo tremare mezza città …” A tal proposito, proprio ieri pomeriggio, il Comitato No Inc ha depositato all’Ufficio protocollo del Comune di Albano una richiesta di “accesso agli atti e copia” relativa ad una lettera che sarebbe stata inviata proprio dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, nei giorni immediatamente successivi al noto corteo contro l’inceneritore dei Castelli, sfilato lungo le vie di Albano Sabato 20 Ottobre. La notizia della lettera è stata rivelata, di persona, dal portavoce ed addetto stampa del Sindaco, Dott. Luca Faenza, ad un noto e stimato rappresentante del No Inc, solo giovedì pomeriggio 22 Novembre, ai margini d’un incontro pubblico avvenuto presso Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, tra rappresentanti del Comitato e Sindaco Marini. Nella lettera il magnate dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, avrebbe palesato tutto il suo disappunto per la partecipazione, al corteo contro l’inceneritore, di alcuni noti sindaci dei Comuni dei Castelli Romani. Comuni, come noto, che sversano i propri rifiuti indifferenziati proprio all’interno della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale), da settimane al centro delle reiterate e clamorose indiscrezioni giornalistiche. Ma perché, ci chiediamo, il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ancora non ha reso pubblica la lettera? Eppure, proprio di recente, anche noti attivisti e giornalisti locali hanno denunciato, davanti la pubblica opinione e agli organi giudiziari competenti, le missive “critiche ed intimidatorie” ricevute dall’Avvocato Manlio Cerroni. Riteniamo, a questo punto, che sia assolutamente necessario fugare ogni dubbio sul contenuto della missiva sia di fronte alla cittadinanza, sia di fronte alla stampa ed alla pubblica opinione. Prima di tutto per rendere reali i principi di trasparenza e legalità su cui pretende di fondarsi l’attività dell’Amministrazione Marini e in secondo luogo, perché soltanto attraverso la condivisione e la circolazione di questo genere di informazioni è possibile uscire, realmente, dal monopolio attuale di gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ancora legato all’Avvocato Manlio Cerroni ed ancora basato su raccolta indifferenziata, discariche ed inceneritori.
C.S. A cura di Daniele Castri per il comitato No Inc
Ho appreso in giornata, (20,11,2012 n.d.r.) da fonte accreditata, che preferisce restare anonima, che la lettera inviata dal monopolista dei rifiuti della Regione Lazio, Avvocato Manlio Cerroni, al Sindaco di Albano Marini, subito dopo il Corteo No Inc dello scorso Sabato 20 Ottobre, sarebbe “arricchita” da un plico, composto da numerosi documenti. Proprio col sostegno di questi documenti il magnate dei rifiuti, Manlio Cerroni, punterebbe il dito su presunte responsabilità politico/amministrative di non meglio precisate figure istituzionali. Documenti, a mio avviso, di sicuro interesse per la cittadinanza, per la stampa, per la pubblica opinione e per l’Autorità Giudiziaria. Auspico che, quanto prima, la lettera ed il relativo plico, composto da numerosi documenti, venga reso assolutamente pubblico”
Daniele castri

martedì 13 novembre 2012

LA LETTERA - UNA STORIA DOLOROSA

Direttore, 
Il cimitero di Ariccia
le invio queste poche righe per metterla a conoscenza di uno spiacevole episodio avvenuto ad Ariccia, che con l’ uso del semplice buon senso poteva essere evitato. Una famiglia ariccina ha visto venir meno il suo capofamiglia all’incirca sei mesi fa, una persona in pieno delle forze vittima di “complicazioni” a seguito di un ricovero ospedaliero. I famigliari hanno avviato l’iter per la sepoltura con l’acquisto del loculo presso il cimitero di Ariccia, tutto si è svolto regolarmente fin quando circa un mese fa questa famiglia si è vista negare il permesso di porre la lapide. La contestazione è stata: “non è conforme al regolamento comunale”, in particolar modo venivano contestati il materiale e addirittura la dimensione della foto del defunto. Premesso che se esiste un regolamento va rispettato, mi domando: perché al momento dell’acquisto del loculo non è stata fornita nessuna indicazione in merito? Da quello che sono riuscito a sapere il regolamento è in vigore dal 2003 ma facendo un giro per il cimitero ci si rende conto che le lapidi, anche quelle più recenti, non sembrano rispettare le direttive del regolamento. Quindi la contestazione fatta da chi gestisce il cimitero è in controsenso con quello che è avvenuto fino ad ora. Ad aggravare ulteriormente la faccenda è la difficoltà che questa famiglia ha incontrato e sta incontrando nell’avere un chiarimento dal comune: orari di accesso al pubblico proibitivi per chi lavora e rimbalzi di responsabilità. La saluto e nel ringraziarla per lo spazio che vorrà concedermi sul suo blog spero che all’uscita dell’articolo tutta la faccenda sia risolta senza che la famiglia abbia provveduto all’acquisto di una nuova lapide “conforme”. Chiudo scusandomi se sono stato un po’ “crudo” nel trattare un argomento così delicato ma ho cercato di essere il più sintetico e esaustivo possibile, per far capire che il “BUON SENSO” viene prima dei regolamenti. Grazie mille 
 Daniele Silvi

ECO 16 da spazio alle lettere dei lettori

venerdì 12 ottobre 2012

ALBANO E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: lettera aperta a Luca Andreassi. La risposta di Andreassi, la replica di Nardi


Ancora una volta Facebook è  piazza e luogo di incontro, di discussioni e di domante scottanti. Pubblichiamo di seguito la lettera aperta che Luca Nardi, di Salviamo il Lago Albano, ha scritto a Luca Andreassi, delega ai rifiuti del comune di Albano. Abbiamo messo anche la risposta di Andreassi e la replica di Nardi, concludendo con una nostra domanda. Non abbiamo inserito gli interventi di altri cittadini che comunque possono essere letti  qui.

Caro Luca,
non avrei voluto mai dover scrivere questa lettera. Devo confessarti che sulla DIFFERNZIATA ad Ottobre ad Albano ci ho anche scommesso contro ma sappi che speravo di perdere.
L'estate scorsa ti ho chiamato ad un incontro pubblico sul tema proprio perche' avevo dei dubbi e volevo che tu ci mettessi la faccia. Hai accettato, sei venuto, ti sei fatto riprendere senza problemi e hai detto delle cose molto impegnative con coraggio e convinzione. "A Ottobre parte la differenziata" dicesti..."Se non e' cosi' andro' io a fare la raccolta con la mia auto" dicesti ancora... Ottobre e' quindi giunto..e la differenziata non e' partita. Ed ora? Come la mettiamo?  Io penso ci siano 2 strade possibili: la prima e' quella di credere nella tua buona fede e pensare che questa ennesima promessa sia stata vanificata da altri nella tua giunta.
Se cosi' fosse dovresti sbattere la porta fragorosamente, dimetterti e fare opposizione dura denunciando chi vuole colpevolmente mantenere lo stato di emergenza per far strada all'inceneritore e per foraggiare ancora una discarica illegale. La seconda (ma personalmente non ci voglio credere) e' che la colpa sia tua perche' hai sottovalutato la cosa o perche' non hai fatto o saputo fare abbastanza?  Ripeto che non credo alla tua malafede ma comunque anche in questo caso dovresti dmetterti e contribuire a creare le condizioni affinche' qualcun altro porti a compimento qualcosa che necessariamente si pone come priorita' assoluta per la sopravvivenza del nostro territorio.
In ogni caso io sono convinto che la prima ipotesi sia quella piu' plausibile.
Pensa al tuo predecessore. Ha impostato una campagna elettorale sul NO all'inceneritore e sulla differenziata. Non ha inciso ne' sull'una ne' sull'altra. E' rimasto quindi al suo posto senza delega. Non ha denunciato nulla e nessuno ma e' rimasto al suo posto. A fare che? Non fare il suo stesso errore se vuoi essere credibile.
Sono passati 16 mesi dall'insediamento di questa giunta..., Cosa impedisce la differnziata ad Albano? Cosa c'e' che la fa rimandare ogni volta? Che dice il Sindaco? Non e' piu' accettabile dormirci su...Servono gesti e azioni forti...serve coraggio!
Che vogliamo fare?
La lettera e' pubblica perche' pubblico e' il tema e pubblico fu l'incontro...
Sono certo che saprai riflettere costruttivamente su queste mie parole.
Perdonerai il tono perentorio ma sinceramente non si puo' piu' ASPETTARE...
 Luca

Luca Andreassi Caro Luca, ti rispondo e voglio risponderti. Lo faccio perchè ho stima di te, credo alle tue parole e soprattutto credo al tuo amore per Albano ed al fatto che davvero vuoi che la differenziata parta. Insomma, non ti annovero tra i tanti che oggi fanno un gran baccano, leoni da tastiera li chiama qualcuno, e che sono seduti dulla sponda del fiume ad aspettare il cadavere del proprio nemico. Solo per poter dire qualcosa. Perchè loro, di loro, da dire noin hanno proprio nulla. Veniamo a noi. Le affermazioni che riporti sono vere. E le rifarei se tornassi indietro. Perchè sono state fatte sulla base di programmi e ragionamenti concordati con gli uffici. Ufficio, che ricordo, aveva allora come Dirigente l'ing. Rosatelli e come responsabile di servizio l'arch. gatti. Nessuno dei due oggi lavora più su questa materia. L'uno è Dirigente in altro Comune, l'altro si occupa di energia. Avrei un libro di spiegazioni per giustificare questo ennesimo ritardo di qualche settimana. E sono certo che tu le spiegazioni le capiresti e concorderesti anche sulla scelta di ampliare il primo segmento di rd (passiamo a 10000 abitanti) a scapito di un leggero ritardo. Ma troverei inopportuno giustificare. Ormai possono parlare solo i fatti. Ad ottobre partirà la campagna di comunicazione. Il compostaggio sta andando alla grande (pensa, lo striscione davanti al comune del compostaggio neanche si accartoccia). A novembre ci saranno, in collaborazione con l'assessore Alessandra Zeppieri numerose iniziative nelle scuole. Insomma è difficile credere che il progetto si sia arenato e che, invece, non stia semplicemente partendo. Ma capisco le tue parole. E, ti confesso, le apprezzo. Spero, tu abbia apprezzato le mie. Quello che c'è scritto e quello che scritto non c'è.

Luca Nardi Luca, grazie per la tua risposta. Mi viene subito in mente una domanda: perche' su un tema cosi' delicato e prioritario il Dirigente e il Responsabile di servizio non ci sono piu'?
E' anche questo uno dei motivi del ritardo? 
Sull'ampliamento del pri
mo segmento mi viene un'altra considerazione da fare: sprechiamo soldi e carta per scrivere dei manifesti assurdi...allora perche' non comunicare tempestivamente alla cittadinanza questa decisione con annessa tempistica? 
Perdonami ma qui ogni giorno che passa va a vantaggio di chi vuole l'inceneritore e inoltre, come sai, abbiamo una situazione discarica da incubo. 
Quindi io come sempre sono molto diretto: cosa significa tutto cio'?
Gennaio? Oppure?

INSOMMA, CI PERMETTIAMO DI INTERVENIRE IN QUESTO DIBATTITO CHE IN FONDO E' PUBBLICO CON UNA DOMANDA: LUCA ANDREASSI PUO' DARE UNA DATA SICURA E DEFINITIVA, PUBBLICA ED UFFICIALE, CON UN CRONO-PROGRAMMA DEFINITIVO, E I SUCCESSIVI STEPS, CHE POSSA GARANTIRE I CITTADINI DI ALBANO SULL'INIZIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DIRE CHE SI DIMETTERA' SE NON RISPETTERA' ANCORA UNA VOLTA IL TEMPO STABILITO?

venerdì 20 aprile 2012

Lettera aperta di una cittadina al sindaco Marini


Cecchina, 16 aprile 2012

(Il post del sindaco Marini cui fa riferimento la lettera della lettrice)
Egregio Sindaco,
mi chiamo Elena Taglieri, sono cittadina di Albano Laziale e Le scrivo quale mia personale ed autonoma iniziativa. La Sua 'riflessione' da Lei scritta oggi su facebook riguardante il corteo No-Inc di sabato 14 aprile mi lascia sconcertata, rammaricata, amareggiata, tradita.

(Un momento della manifestazione)
A pochi giorni dall'avversa sentenza del Consiglio di Stato, nessun improrogabile 'impegno famigliare' avrebbe potuto trattenerla dal partecipare a questo corteo, in prima fila e con la fascia tricolore: solo la malaugurata ipotesi di un lutto, di un' incidente, di una malattia sarebbero valsi come motivi più che giustificabili di assenza. Neppure il matrimonio del miglior amico o di un parente. A nulla serve ora questa sua 'riflessione', che francamente mi trasmette solo una sensazione di pura formalità, nè serviranno quelle dichiarazioni che Lei nei prossimi giorni sicuramente rilascerà alle varie testate giornalistiche, e che la cittadinanza tutta si troverà a leggere sia sui vari "Cinque", "AlbanoTeam", "Eco16", "Albano In Comune", che su tutto quel sottobosco di giornalini locali, più o meno indipendenti politicamente, e in ultimo sullo stesso sito del Comune di Albano, nella sezione News. Lei ora commenta e commenterà un film raccontato da altri, un qualcosa che non ha vissuto in prima persona, 'mettendoci la faccia', al contrario di quanto scriveva in campagna elettorale fino a 2 anni fa. La sua 'faccia' non è stata vista al corteo, che, insieme alla cittadinanza che stava a guardare dietro le finestre, si è trovata come un gregge senza pastore. Questa sua assenza ha mandato un chiaro ma confuso messaggio: che la questione inceneritore non merita tanta importanza, nè lo scopo del corteo stesso.
Lei, signor Sindaco, non è sceso in campo 'arrabbiato' per la sentenza del consiglio di Stato, nè per le ultime dichiarazioni del ministro Clini, rassicurando la cittadinaza di Albano che le illegalità non avranno futuro. Gli altri sindaci, quelli veramente arrabbiati debbono essere per forza in altri comuni, come a Terzigno, a Monasterace? Ed uno spiegamento di Forze dell'Ordine così fin troppo abbondante non sarebbe stato necessario se Lei fosse stato presente, nè sarebbero occorse sofferte trattative all'ultimo minuto per strappare l'autorizzazione ad un percorso più lungo. Lei ci ha abbandonati a noi stessi!
E gli altri ci hanno scambiato per un manipolo di disperati, potenzialmente violenti.
Questo è emerso dai mass-media e questa è l'idea che lei forse continuerebbe a farsi senza documentarsi approfonditamente a riguardo. Ed uno spiegamento di Forze dell'Ordine, sprecate e strappate ad altri territori per la prevenzione della sicurezza in aree ben più critiche, non necessita di essere così sproporzionatamente massiccio laddove ci sia proprio il sindaco in persona, il primo cittadino, ad essere il primo a testimoniare con la propria presenza, a prendere parola al microfono, a fare un piccolo 'comizio', come quando ne teneva prima di essere eletto, stavolta però di incoraggiamento e di esempio a non mollare la speranza. A noi cittadini non bastano i suoi vice: due anni fa è stato votato lei come Sindaco, non l'Amministrazione. La Giunta l' ha formata Lei Signor Sindaco, si ricordi che tutto quanto di increscioso è accaduto ed è ancora in essere, quasi sicuramente non sarebbe capitato se Lei fosse stato in prima fila a capo del corteo, dall'inizio alla fine. Questo succede quando la gente esasperata trema al pensiero che un cantiere possa iniziare anche l'indomani. Ma forse per questo pensiero, per questa spada di Damocle, per questa imminente possibilità, ecco, forse Lei ancora deve concedersi una riflessione che ha bisogno ancora di una attesa.
Tanto era dovuto Cordialità
Elena Taglieri (del "Coordinamento NO-INC")

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...