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giovedì 30 aprile 2015

Ambiente - L'aria inquinata danneggia il cervello, specie dei più piccoli.

Uno studio pubblicato sulla rivista americana JamaPsychiatry e firmato da Lilian Calderón-Garcidueñas, dell’Università del Montana, sostiene che l’inquinamento dell’aria, lo smog, non solo fa male alle vie respiratorie ma può danneggiare anche il cervello, soprattutto nei più giovani e nelle bambini ai primi mesi di vita.  Gli inquinanti, come le polveri sottili o gli idrocarburi, hanno la capacità di penetrare nel circolo sanguigno dal quale giungono fino al cervello dove possono fare danni gravi, vista la loro tossicità. Nell’articolo non si esclude la possibile responsabilità in patologie quali psicosi, demenze precoci, depressione, con una possibile correlazione con i suicidi.




Fonte notizia QUI

L'inquinamento dell'aria non è qualcosa di astratto o di lontano. Purtroppo siamo costretti a respirare inquinati ogni giorno, con tutti i rischi che ne conseguono per la nostra salute. Le fonti degli inquinanti non sono sempre facili da individuare ma quelle più grandi ed evidenti sono sotto gli occhi di tutti: lo smog prodotto dalle automobili, i fumi della ciminiere delle industrie, le polveri sottili frutto della combustione dei rifiuti negli inceneritori. Fonti di inquinamento grave sono poi de discariche, che emettono nell'aria gas nauseabondi (triste esempio ai Castelli Romani è la discarica di Roncigliano). Altra fonte di inquinamento dell'aria è il fumo di sigaretta, specie nei luoghi chiusi. Se fumare fa male a chi fuma, il fumo passivo non è da meno e può essere fonte di gravi disturbi e causa di patologie specie nei per i più piccoli.

mercoledì 25 giugno 2014

TUTTI NEL SACCO! Storie di rifiuti, inquinamento e possibili soluzioni

Venerdì 27 giugno alle ore 21,00 a Zagarolo, presso la sala del Teatrino di Palazzo Rospigliosi, il Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani e l’Associazione Retuvasa Rete per la Tutela della Valle del Sacco  propongono un incontro aperto sul tema dei rifiuti: dalla cattiva gestione ad alcuni esempi  di buone pratiche applicate.
Un viaggio attraverso il Lazio, dal frusinate al viterbese passando per la capitale che scarica la sua immondizia nei paesi laziali. Alla scoperta di come vengono gestiti i rifiuti: quali i danni ambientali, economici  ed i rischi per la salute dei cittadini che da anni vivono tra fumi, discariche e incenerimenti e quali invece le possibili alternative.
Le tappe intermedie siamo noi, i nostri Comuni, da quelli che continuano a sversare nella discarica di Colle Fagiolara a Colleferro, a quelli che invece si uniscono per muovere delle istanze ben precise, in una direzione che sembra andare incontro ad una gestione più oculata del rifiuto che salvaguardi l’ambiente e la salute pubblica.

L’incontro si sviluppa tra i racconti di Carlo Ruggiero, autore del libro “CATTIVE ACQUE storie della Valle del Sacco”e di Alberto Valleriani, presidente di Retuvasa  Rete per la Tutela della Valle del Sacco. Inoltre le video interviste realizzate dal Comitato di Difesa del Territorio, raccontano come i Comuni potrebbero risparmiare risorse economiche e traffico veicolare, tutelando anche la salute dei cittadini.

mercoledì 9 aprile 2014

Il Nemico Invisibile

L’INQUINAMENTO UCCIDE 7 MILIONI DI PERSONE ALL'ANNO

Secondo uno studio dell’OMS, Organizzazione  Mondiale della Sanità, nel 2012 circa 4,3 milioni di persone sono morte a causa dell'inquinamento interno, per le emissioni di stufe a legna e a carbone, soprattutto in Asia. Altri 3,7 milioni hanno
perso la vita per l'inquinamento esterno e il 90% delle vittime è in Paesi in via di sviluppo. Molti sono esposti sia all'inquinamento interno che esterno e non si possono sommare le vittime delle due fonti. Quindi l'Oms ha abbassato la stima da circa 8 a 7 milioni di morti nel 2012.

Tra gli aspetti più pericolosi c’è il fatto che piccole particelle, il particolato fine e ultrafine, possono arrivare in profondità nei polmoni e provocare irritazioni. Gli studiosi sospettano anche che l'inquinamento atmosferico possa essere causa di infiammazioni al cuore, che comportano problemi cronici oppure causare attacchi cardiaci. L'anno scorso l'Oms aveva classificato l'inquinamento atmosferico come un agente cancerogeno, legato a tumori al polmone e alla vescica.  
nello tabella alcuni degli inquinanti più diffusi che possiamo
trovare soprattutto dentro casa, in ufficio o in auto

L’ambiente interno delle case può essere particolarmente pericoloso: l’inquinamento indoor viene frequentemente sottovalutato per fattori di natura squisitamente culturale, psicologica o storica. Diverse ricerche hanno dimostrato che nei luoghi interni l’esposizione ad inquinanti di varia natura può essere addirittura superiore a quella relativa agli inquinanti in ambiente esterno o industriale.  


Prima regola allora è aerare il più possibile… sempre che non si viva nei pressi di una discarica (vedi qui cosa abbiamo scritto su chi vive vicino la discarica di Roncigliano)  o di un inceneritore che emette quantità industriali di quel particolato fine e ultrafine così pericoloso.

sabato 3 novembre 2012

CHI FUMA INQUINA DENDRO E FUORI DI SE. NON FUMATE!





Da non fumatore, personalmente ho smesso di fumare 15 anni fa, il giorno che è nata mia figlia, e ancora sono pentito per tutte le sigarette che ho acceso negli anni di spensierata incosciente giovinezza, ogni volta che vedo dei ragazzi fumare, ma anche gli adulti, penso a quanto sciocco autolesionismo ci sia dietro a quel gesto. Incosciente è chi fuma che avvelena se stesso e il mondo. Fumare è piacevole, lo so perché fumavo, e smettere non è stato facile, ma ad un certo punto il fumo diventa dipendenza, non se ne può fare a meno se non a costo di forzarsi. 

Per smettere di fumare ci vuole una grande motivazione.
le immagini in alto sono tratte da Vanity Fair
questa da ECO 16
cliccare sulle immagini per ingrandire
Allora pensiamo che chi fuma non solo si fa del male fisico, rischiando di procurarsi malattie gravissime dall'infarto al cancro, per non parlare del fatto che diminuisce cose come la capacità di percepire i gusti e gli odori, la resistenza fisica, la potenza sessuale, i soldi nel portafoglio... ma contribuisce ad inquinare l'ambiente circostante: dalla combustione di una sigaretta si sprigionano nell'aria particelle simili a quelle che escono dal camino di un inceneritore.


NON FUMARE E CONVINCI CHI FUMA A SMETTERE.
Si contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente e della salute anche così.

martedì 3 aprile 2012

L'INQUINAMENTO ACUSTICO È DANNOSO PER LA CRESCITA E DIFFUSIONE DELLE PIANTE.


Un motivo in più per non costruire una nuova grande strade a Vallericcia.
Non solo il traffico automobilistico è fonte di inquinamento per l'aria che respiriamo e di stress per tutti noi che dobbiamo sopportarne il rumore, ma compromette anche la crescita delle piante. Questo è stato evidenziato da uno studio americano del National Evolutionary Synthesis Centre del North Carolina, secondo cui l'inquinamento acustico di auto e moto allontana, nel lungo periodo, gli uccelli e gli insetti responsabili dell'impollinazione e, dunque, della vita della flora. Un motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per non costruire nuove strade all'interno di zone agricole, specie se queste sono importanti e di rilievo com'è Vallericcia che, come ha sancito e definito nel Piano Territoriale Paesistico Regionale la Regione Lazio, è Paesaggio Agricolo Primario.
Comitato di Quartiere di Vallericcia

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...