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mercoledì 12 agosto 2015

CERRONI VUOLE ALBANO! GIOCHI SPORCHI ALLE SPALLE DEI CITTADINI DEI CASTELLI ROMANI!

Nessuno in Regione Lazio o nei Comuni dei Castelli Romani pensi di fare il furbetto nascondendosi dietro alla legge cosiddetta “Sblocca Italia”: l’eventuale costruzione dell’Inceneritore di Albano dipende ESCLUSIVAMENTE dall’Autorizzazione Regionale (A.I.A.) n. B.3694 del 13 agosto 2009, voluta dalla Giunta Marrazzo, e poi prorogata dalla Giunta Polverini con determina n. B.0266 del 28 gennaio 2013. Come riportato testualmente in questi due documenti, la possibilità di avviare il cantiere per costruire il mega forno brucia-rifiuti di Albano scadrà INDEROGABILMENTE il prossimo 22 novembre 2015 e potrà essere eventualmente rinnovata solo ed esclusivamente dalla Giunta Zingaretti: punto!


 Detto ciò, l’articolo 6 di un nuovo decreto (attuativo) proposto lo scorso 29 luglio dal Consiglio dei Ministri, collegato alla legge detta “Sblocca Italia”, pretende di trasformare la discarica dei Castelli Romani, detta di Roncigliano, in un “infrastruttura strategica di preminente interesse nazionale utile a garantire la sicurezza nazionale.” Si tratta , per il momento, “solo” di una bozza preliminare. La versione definitiva verrà discussa il prossimo 9 settembre alle ore 11,00 presso il Ministero dell’Ambiente e poi votata nella Conferenza Stato-Regioni, la “tavola” rotonda cui partecipano tutti i deputati, senatori e delegati delle Regioni italiane. Il Governo, detto in parole povere, per legge non avrebbe potuto e non potrebbe autorizzare di nuovo, in sede nazionale, un impianto già autorizzato, e per ben due volte, in sede regionale!

 Non c’è nessun interesse nazionale da difendere, ovvero salute umana e ambiente (!), nel cimitero dei rifiuti di Roncigliano, ma solo biechi interessi di bottega, visto e considerato tra l’altro il gravissimo e forse irreversibile stato di inquinamento delle falde acquifere e dell’aria, come certificato recentemente da Arpa Lazio e Ispra-CNR. Ed alla faccia di un processo penale storico nei confronti del Gruppo Cerroni, in pieno e veloce corso di svolgimento, che coinvolge anche due ex importantissimi dirigenti regionali: Luca Fegatelli e Raniero De Filippis. I capi d’accusa fanno tremare le vene dei polsi: associazione a delinquere, truffa aggravata, falso, sovrafatturazione di oltre 11 milioni di euro nei confronti di 10 Comuni, traffico e interramento illegale di rifiuti, reati ambientali, eccetera eccetera. Processo che riguarda principalmente l’Inceneritore dei Castelli Romani e il VII invaso di Roncigliano. Ma questo, forse, i membri del Consiglio dei Ministri, lo ignorano. Ma cosa ne pensano, di tutto ciò, i sindaci dei Castelli Romani?
Daniele Castri



mercoledì 27 maggio 2015

Speranza in un Futuro Migliore - Ecco cosa rappresenta Simone Carabella

Alcuni mesi fa abbiamo scritto un articolo intitolato Questo è Simone Carabella, oggi, a pochi giorni dalle prossime elezioni che designeranno quale sindaco governerà la città di Albano Laziale per i prossimi anni, vogliamo parlare ancora di Simone e di cosa rappresenti nel panorama politico della città che vede il contendersi della poltrona di primo cittadino da ben otto candidati, con una quantità altissima di liste, fra politiche e civiche, che porta gli aspiranti consiglieri allo stratosferico numero di circa 700, cosa che pone in un'incertezza notevole i pronostici su chi potrebbe avere la meglio in questa contesa elettorale.

Simone Carabella, nella confusa battaglia elettorale, che spesso ha visto toni particolarmente accesi, rappresenta un futuro di speranza per i cittadini che credono nel cambiamento, nella tutela del territorio, nella difesa dei più deboli, nella tutela della legalità.

Certamente Simone si distingue da tutti gli altri candidati per la sua forza fisica e mentale. Campione di Culturismo, atleta e maestro, mental coach, rompendo con qualsiasi tipo di schema, ha saputo mettere queste sue qualità al servizio delle battaglie che ha ingaggiato nel bene della collettività e dei più deboli. Memorabili i suoi tuffi nel Tevere a Capodanno (in primo fu per sottolineare la vittoria del Comitato No Inc contro la costruzione dell'Inceneritore di Albano); memorabili le sue maratone spingendo la carrozzella dell'amico Claudio Palmulli (candidato in una lista per Simone), per rivolgere l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione delle barriere architettoniche, ottenendo dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, l'impegno a migliorare l'accessibilità per i disabili alla metropolitana e la costruzione di un montacarichi per la stazione Flaminio della Metro A.

Simone rappresenta la speranza in un futuro diverso. Rompendo qualsiasi vincolo con la "politica dei partiti" (Esco dal PD), Carabella ha scelto di essere un semplice cittadino al servizio di altri cittadini, senza compromessi, senza servitù verso alcuno, libero da ogni logica spartitoria o di casta, rappresenta anche quella fetta di popolazione che non si riconosce nelle attuali compagini politiche, ponendosi come portavoce di coloro che cercano giustizia e legalità.

La questione legalità è molto importante nel programma di Simone e spesso è stata fraintesa. Carabella ha un motto: PRIMA I CITTADINI ITALIANI. Intende con ciò che le limitate risorse del nostro paese devono essere impiegate prima di tutto per andare in contro a tutte le esigenze di coloro che onestamente vivono e lavorano nel nostro paese rispettando le leggi ed il prossimo. Non è una questione di razza ma di legalità e di priorità: non si possono trascurare, sostiene Simone, le esigenze di chi è svantaggiato, non ha una casa o un posto fisso, non riesce a trovare un letto d'ospedale ma paga le tasse in Italia da sempre per andare in contro a coloro che invece vivono nell'illegalità, che fanno carte false per entrare in graduatoria delle cose popolari, o che evadono il fisco. Così come non è concepibile pensare di poter accogliere tutti sul nostro territorio. Meglio sarebbe una politica che facesse seri e concreti passi per una reale gestione internazionale dell'emergenza emigrazione.

Come avevamo accennato Simone Carabella è anche un simbolo per tutti coloro che lottano per la difesa dell'Ambiente. Da anni è impegnato in primissima fila nel comitato No Inc, sacrificando ore e ore del proprio tempo, spesso sottraendolo alla propria famiglia che pure lo ha sempre supportato nelle sue battaglie, anche quando è stato oggetto di "attenzioni" non proprio amorevoli, ma anzi intimidatorie, da parte di poteri forti che hanno trovato in Lui, e in tutto il Comitato, un ostacolo insuperabile.

In Simone vedono un barlume di speranza coloro che hanno in famiglia un diversamente abile, o un malato grave. La sua generosità lo ha portato ad abbracciare, non solo la questione delle barriere architettoniche (memorabile la partita di rugby organizzata al Palacesaroni di Genzano fra atleti in carrozzella), ma anche le battaglie per coloro che sono stati vittime delle trasfusioni da sangue infetto o le lotte per la libertà di cura. E fra i punti fondamentali del programma di Simone c'è proprio la sanità, che deve rimettere al centro della propria attenzione il cittadino più del calcolo economico, e quindi la razionalizzazione e il buon funzionamento dei pronto soccorsi dei Castelli Romani, a cominciare da quello di Albano Laziale.

È la vita che viviamo tutti i giorni come semplici cittadini che sta a cuore a Simone. L'economia della città non può essere affossata da tasse e balzelli che andranno a pesare sempre e come al solito sui meno fortunati. E allora come primo atto concreto Simone toglierà i parcheggi a pagamento che stanno contribuendo alla sofferenza degli esercizi commerciali del centro e sono un vero colpo sulle finanze dei residenti.
Al centro Simone Carabella durante la giornata
 della chiusura  della sua campagna elettorale
A destra Claudio Palmulli

Simone, infine, più di ogni altro candidato alla poltrona di sindaco ad Albano, rappresenta la differenza tra un passato che è sotto gli occhio di tutti e che ha portato la città nelle condizioni che possiamo vedere oggi, e un futuro di speranza, fuori dalle logiche di potere e dagli accordi di partito. La sua candidatura è sinonimo di libertà, di rottura degli schemi tradizionali. Il suo non sarà un compito facile. Ma quando mai Simone ha scelto strade in discesa? E quando mai Simone si è fermato prima di un traguardo?

Simone rappresenta la speranza di coloro che gridano al cambiamento, che voglio il bene della città, progettano per un futuro dove l'aria sia respirabile e l'acqua bevibile, liberi da discariche, inceneritori, barriere architettoniche e  barriere mentali, dove ogni onesto cittadino torni filamenti al centro dell'attenzione, priorità reale per la buona politica.






martedì 10 febbraio 2015

Simone Carabella risponde a Marco Silvestroni

nella foto Simone Carabella in un intervento al TGR
Riceviamo Da Simone Carabella e volentieri pubblichiamo

Apprendo dalle pagine di Osservatore d'Italia le esternazioni di Marco Silvestroni in merito alla situazione politica di Albano. Premetto che la mia decisione di candidarmi a sindaco della mia città è una naturale evoluzione del mio impegno sociale in campagne a favore delle cellule staminali, a sostegno delle vittime del sangue infetto, a favore delle persone diversamente abili e contro l'inceneritore e la discarica di Roncigliano. Nessuna di queste battaglie può essere classificata come appartenente ad una ideologia politica e, come dice anche Silvestroni, ben poco hanno di "moderato".
La premessa era necessaria per motivare anche la decisone presa insieme ai miei amici, di adottare lo slogan (divenuto anche il nome della mia lista): "né destra né sinistra, amo Albano".
Albano ed i suoi cittadini, soprattutto i più deboli, sono il cuore della mia attività sociale.
Vedo con molto favore quindi che una persona, da tempo impegnata politicamente, senta forte  il richiamo del sociale e dei problemi primari delle famiglie e che abbia compreso, unico forse ad Albano, il messaggio di  una persona che, da tempo impegnata socialmente, ha sentito di portare un contributo alla politica,
Accetto con piacere quindi la proposta di Marco Silvestroni di aprire un tavolo di lavoro che, pur mantenendo nei suoi protagonisti la propria identità, possa mettere a frutto le necessità che entrambi abbiamo colto: ascoltare la voce dei cittadini.
Non solo, quindi, accolgo la proposta di Silvestroni ma rilancio proponendo di organizzare, a breve, un primo incontro finalizzato alla raccolta dei dati necessari per l'avvio di un progetto comune da presentare in una conferenza stampa congiunta.

Albano farà scuola, saremo d'esempio in Italia.
Simone Carabella

mercoledì 24 dicembre 2014

Stefano Vignaroli (M5S) Personaggio Ambiente 2014


Come si può leggere sulla home del sito personaggioambiente.it, Stefano Vignaroli è il personaggio ambiente del 2014. Quanto segue è ciò che è riportato con orgoglio sul sito di Beppe Grillo:


"Complimenti! Il nostro Stefano Vignaroli, portavoce M5S alla Camera e vicepresidente della Bicamerale d'inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti, è il Personaggio Ambiente 2014. E’ stato appena nominato da una giuria composta dai più importanti esperti e giornalisti ambientali, votato in rete, ed è risultato vincitore tra altri 20 nomi di grande spessore.

Nelle foto Stefano Vignaroli in un paio di suoi 
interventi ad Albano Laziale in difesa del Territorio
Stefano è un vero “attivista in Parlamento”: non solo ha firmato due nostri emendamenti già approvati (vuoto a rendere e potere calorifero dei rifiuti), ma da tutta la vita si batte in prima persona contro la cattiva gestione dei rifiuti, gli inceneritori e le discariche, prima fra tutte la tristemente famosa Malagrotta a Roma. Un vero “cittadino con l’elmetto”, che anche nella sua vita quotidiana pratica i “Rifiuti Zero” e li insegna a titolo volontario ai ragazzi delle scuole.
Stefano dedica il suo premio a Roberto Mancini, il poliziotto della Terra dei Fuochi abbandonato dallo Stato e scomparso di recente per un tumore." M5S Parlamento


Anche noi di ECO16 abbiamo partecipato alla votazione e avevamo scelto proprio Stefano perché lo conosciamo di persona e sappiamo quanto si sia battuto contro un modo scellerato di trattare i rifiuti, contro l'uso indiscriminato di discariche e inceneritori. E diverse volte Stefano è venuto anche ai Castelli Romani, ad Albano Laziale, per dare sostegno alla battaglia contro l'inceneritore di Roncigliano  e contro la discarica che è ormai una fonte inesauribile di odori putrescenti.

Grazie Stefano siamo fieri di te, contenti che abbia vinto questo meritato premio.

lunedì 27 ottobre 2014

STORICA ORDINANZA DELLA PRIMA SEZIONE DEL TRIBUNALE PENALE DI PIAZZALE CLODIO DI ROMA.

Importanti novità dal processo che vede imputato Manlio Cerroni Leggiamo e facciamo leggere il comunicato diffuso dal No Inc

Finalmente tutti i cittadini potranno ascoltare ciò che dicevano al telefono e di persona gli amministratori e funzionari pubblici infedeli che flirtavano col “sistema Cerroni”.”
Procede il “processo (a rito immediato) Cerroni”. Martedì 25 novembre la settima udienza.

Si è tenuta mercoledì scorso 22 ottobre alle ore 9,30 in punto, al piano-terra della palazzina A del Tribunale penale di piazzale Clodio di Roma, la sesta udienza del “processo (a rito immediato) Cerroni”.
Ad Albano, certi politici aspiranti amministratori straparlano, accecati dal riflesso della propria immagine. Gli amministratori pubblici tacciono di fronte ad evidenze gravi ed allarmanti per la salute dei cittadini. E i pennivendoli scrivono, a mezzo stampa e sui social network, davvero di tutto, fuorché la realtà dei fatti.
nella foto alcuni dei cittadini che dall'inizio lottano con il No Inc
contro l'inceneritore, per la bonifica della discarica di Roncigliano
 e per una migliore gestione dei rifiuti 
Ma in realtà, la prima sezione del collegio penale di Roma, presieduta dal dott. Giuseppe Mezzofiore, ha emesso alle ore 17,00 in punto, dopo oltre 6 ore di camera di consiglio, una ordinanza storica che ha decretato che tutte le intercettazione telefoniche e registrazioni ambientali effettuate dalle procure di Velletri e Roma dal 2008 al 2013, relative all’inceneritore di Albano ed al VII invaso della discarica di Roncigliano, rispettano i termini di legge e potranno essere utilizzate nel “processo (a rito immediato) Cerroni”, in pieno e veloce corso di svolgimento.
Finalmente, tutti i cittadini potranno ascoltare, con dovizia di particolari, cosa dicevano al telefono e di persona gli amministratori e funzionari pubblici che flirtavano col “sistema Cerroni”. A cominciare, certo, dall’ormai celeberrima intercettazione in cui (secondo il P.M. Alberto Galanti e il G.I.P. Alessandro Battistini) l’avvocato del Gruppo Cerroni, Avilio Presutti, avrebbe letteralmente “dettato” all’ex Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo l’ordinanza fuorilegge n. Z-0003 del 22 ottobre 2008, poi bocciata sia dal Tar Lazio sia dal Consiglio di Stato. Ordinanza necessaria a garantire, costi quel che costi, il mezzo miliardo di euro di soldi pubblici CIP 6 necessari al Coema - targato Cerroni, Acea ed Ama - per costruire l’Inceneritore più grande d’Europa a spese dell’erario pubblico.

In buona sostanza, il lavoro portato avanti dagli inquirenti ed investigatori delle Procure di Velletri e Roma era ed è tutto assolutamente corretto. Bravi, mille volte bravi. A tutti loro, va il plauso dell’intera comunità dei Castelli. Prossimo appuntamento del “processo Cerroni” per martedì 25 novembre ore 09,30, aula 3 palazzina B, per la settima udienza. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.  

venerdì 19 settembre 2014

QUESTO È SIMONE CARABELLA

Simone Carabella
In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi più volte con Simone Carabella. Abbiamo parlato, come fanno gli amici, dei mille argomenti che ci stanno a cuore e ho pensato di rendere partecipi i lettori di ECO16 dei contenuti più interessanti di queste conversazioni.

La prima cosa, quella che molti già sanno ma della quale vorrebbero una conferma ufficiale, è che Simone si candiderà alle prossime elezioni comunali ad Albano come sindaco. “Sono anni che i cittadini mi fermano per strada, mi telefonano, mi scrivono per chiedermi di correre come sindaco di Albano Laziale.” Simone è estremamente popolare ai Castelli Romani, e non solo, per via delle tante battaglie di civiltà nelle quali è impegnato “Per percorrere il corso di Albano mi ci vogliono due ore perché tutti mi fermano, vogliono parlarmi dei loro problemi o progetti”; ha migliaia di contatti sui social network, molti sono di concittadini delusi dalle precedenti amministrazioni comunali: “Simone dei fare il sindaco di questa città, mi ripetono”.

Fino a qualche tempo fa Carabella non aveva nessuna intenzione di scendere direttamente nell’agone politico della città castellana ma riteneva sufficienti le iniziative portate avanti con il coordinamento del No Inc, di cui è un attivista, ma poi le cose sono velocemente cambiate.

Simone è un atleta coraggioso ed ha scelto in questi anni
di tuffarsi nel Tevere  ogni Capodanno per accendere i
riflettori sulle tematiche dell'ambiente e della salute
Primo dei non eletti nelle liste del Pd alle precedenti elezioni comunali Simone decise di svincolarsi da questa forza politica che lo ha deluso: Il mio modo di fare Politica è troppo distante da quello che vede burattini lasciarsi manovrare dal burattinaio di turno senza tener minimamente conto delle esigenze del Territorio” scriveva l’anno scorso proprio su questo blog (vedi QUI ).
Oggi Simone non si sente vincolato e non si riconosce in nessuna forza politica: “Ciò che conta sono solo le persone. C’è chi si impegna anima e corpo per fare le cose che servono alla gente e al territorio e chi pensa solo a fare annunci e chiacchiere, con l’unico fine di salvaguardare la propria posizione politica. L’unica cosa che conta sono i fatti e per questo la mia candidatura a sindaco non può che essere supportata da liste civiche che con la vecchia politica non devono avere nulla a che spartire”.
Ma alle prossime elezioni potrebbero esserci anche altre liste civiche con altri candidati sindaco e allora Simone propone qualcosa di assolutamente innovativo: “Penso che se ci sono più candidati che si presentano al di fuori dei partiti, sulla base di programmi concordati che mettano le priorità del territorio e delle persone avanti a tutto, si potrebbero svolgere elezioni primarie fra i candidati delle liste civiche. Sottolineo, sulla base di programmi concordati, sarei pronto ad appoggiare qualsiasi candidato che mi battesse alle primarie, così come pretenderei di esserlo se le primarie le vincessi io”.
Primarie fra liste civiche: è un’idea nuova, potenzialmente dirompente. Mi domando se ci saranno ad Albano movimenti, associazioni, liste che vanno oltre i partiti, pronte ad accettare la sfida.
Certo è che Simone è un uomo sempre pronto a mettersi in gioco, a scommettere su se stesso, sulle sue qualità di persona che si dona agli altri. Lo sanno bene coloro che chiedendogli aiuto hanno sempre ricevuto una risposta positiva e propositiva, anche su tematiche spesso spinose o delicate, come la libertà di cura; i diritti per i contaminati da sangue infetto; la disabilità.



Simone con l'amico Claudio Palmulli
dal sindaco Marino
Su ECO16 abbiamo raccontato, e continueremo a farlo, le lotte di Simone contro le barriere architettoniche che rendono le città luoghi non a misura di disabile. Spingendo l’amico Claudio costretto su una sedia a rotelle, ha percorso chilometri e chilometri di maratone, è salito in metro e sugli autobus, affrontando percorsi difficili, faticosi e lunghi, sempre spingendo, o alle volte sollevando, una carrozzella. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua sconcertante forza fisica e di volontà è riuscito ad accendere i riflettori della stampa su queste tematiche spesso dimenticate: “Ogni persona se vuole veramente una cosa giusta può e deve impegnarsi per farla e noi abbiamo intrapreso una lotta sacrosanta contro le barriere architettoniche che impediscono ai disabili di potersi muovere liberamente nelle città”.  Questa lotta ha portato Simone e Claudio di fronte al sindaco di Roma Ignazio Marino che ha preso impegni concreti per migliorare la vivibilità della città. (Vedi QUI) E questo è solo il principio hanno detto Claudio e Simone, ormai simboli di una lotta per i diritti dei diversamente abili perché il loro intento è andare oltre e portare questa battaglia in tutto il Lazio e in tutta Italia.

E le criticità non sono solo nelle grandi città come la Capitale, anche qui ai Castelli Romani, e in tutte le città del territorio, ci sono problematiche che devono essere risolte: “Lotto contro l’inceneritore da anni, lo abbiamo fermato, ma rimangono aperte questioni fondamentali come la discarica che emana nauseabondi odori e che inquina e avvelena persone e territorio. La discarica deve essere chiusa. Questo è un impegno che ho preso da tempo, prima di tutto con me stesso per il futuro dei miei figli e di tutti coloro che ancora voglio credere in una vita migliore e più sana”.


Durante un corteo contro l'inceneritore.
Le lotte per la salute del territorio, come quelle per chi è più debole, le lotte per la salvaguardia dei diritti fondamentali di tutti, la salute, il lavoro, la casa, un ambiente sano in cui vivere, sono gli unici argomenti che contano davvero: “la politica deve essere il mezzo per risolvere queste cose e non il fine”.

 Ecco, per chi ancora non lo conoscesse, questo è Simone Carabella: una persona forte che si impegna per gli altri, una persona semplice che parla e si confronta senza timori con chiunque, con le idee chiare per correre verso un futuro migliore.


Fabio Ascani

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...