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domenica 21 ottobre 2012

IN 1500 PER DIRE "NO" ALL'INCENERITORE "SI" ALLA SALUTE


(FOTO SOPRA DI ANDREA PULCINELLI)
Bella manifestazione quella di ieri ad Albano Laziale dove ben oltre le mille persone hanno sfilato in un lungo corteo pacifico per ribadire il loro NO all'inceneritore dei Castelli. Eravamo presenti anche noi di ECO 16, come cittadini partecipi e come testimoni dell'evento, del quale proponiamo alcune immagini. Prossimamente inseriremo anche qualche vide-intervista. 
Ci piace ricordare, intanto, alcune frasi e slogan che abbiamo sentito e letto durante la manifestazione:
"Nessuno vi ringrazierà per quello che state facendo oggi, che è importante: l'inceneritore non fuma! - dice Simone Carabella dal microfono ai manifestanti - ma si dice anche che un giorno i nostri figli ci rimprovereranno per la terra che gli abbiamo lasciato. No, noi vogliamo cambiare questo detto: i nostri figli ci ringrazieranno per la terra che gli abbiamo lasciato"!

Alcuni responsabili delle forze dell'ordine, che hanno supervisionato al corteo in modo perfetto, non si è registrato nessun disordine di nessun tipo, hanno detto: "Noi respiriamo la stessa aria di tutti, la stessa aria di chi manifesta, e certo ci piace che sia aria pulita"!
Gli slogan che ci sono piaciuti di più sono stati: 
"INFORMATI E NON DELEGARE" di  www.differenziati.com, "IL FUTURO E' NOSTRO NON LO INCENERITE" del liceo James Joyce e quello,  scritto sul cartello tenuto da un bambino: "DIO RICICLA. IL DIAVOLO BRUCIA"

vedi anche l'ultimo ECO 16

mercoledì 27 giugno 2012

FEDERICO ALDROVANDI… E NON SONO SOLO CANZONETTE Una canzone degli anni ’80. Un documento storico per non dimenticare.


La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole, fino alla condanna definitiva.”
(Costituzione della Repubblica Italiana, art. 27)
La Cassazione ha confermato la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per gli agenti di polizia Luca Pollastri, Paolo Forlani, Enzo Pontani e Monica Segatto, accusati di omicidio colposo, per eccesso dei mezzi di contenimento, dello studente Federico Aldrovandi.
Oggi possiamo dire che sono colpevoli.
In uno dei primi numeri dell’ECO 16, pubblicai l’articolo che segue, dove la canzone di Peter Gabriel racconta una storia, che sembra ancora oggi ripetersi troppo spesso.
Nell’articolo non nomino, ma lo faccio ora, il caso della scuola Diaz di Genova.
Come ribadito anche di seguito, ci tengo a sottolineare che l’articolo non vuole essere una denuncia contro le forze dell’ordine, che spesso mettono a rischio la loro vita in nostra difesa, per uno stipendio sicuramente non adeguato al rischio. L’articolo vuole essere una denuncia verso quelle persone (mele marce) che pensano di poter emettere sentenze di morte, coperti dalla loro divisa e da un potere che lo Stato Italiano sicuramente non gli ha dato.

L’articolo pubblicato il 30 ottobre 2010


Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...