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sabato 18 novembre 2017

Un libro per caso - IL SERPENTE DI FUOCO - Sara Bosi e Massimiliano Prandini

di Francesca Senna
Gli autori fanno parte del laboratorio di scrittura Xomegap, con cui hanno pubblicato alcune raccolte di racconti e la trilogia fantasy di Finisterra composta da "Le sorgenti del Dumrak", "Il risveglio degli Obliati" (vincitore del Premio Cittadella 2014) e "L'ultimo eroe" (vincitore del Trofeo Cittadella e finalista al Premio Italia 2015).
Il "Serpente di Fuoco" è la prima delle "Cronache di Murgo il Ramingo", una serie di romanzi autoconclusivi il cui filo conduttore è il diario in cui Murgo descrive i suoi viaggi e i popoli che vi ha incontrato.
Ciò che rende questo libro affascinante è che – potrebbe - sembrare un fantasy che segue i soliti canoni (una profezia, una principessa in pericolo, un regno da salvare, e l'eroe di umili origini …) ma, pagina dopo pagina vi stupirete e rimarrete increduli di fronte alla maestria con cui questi due autori sovvertono gli ordini precostituiti.
Il romanzo inizia con una leggenda, narrata senza una chiara collocazione spazio temporale. Gli autori in questo modo creano una sorta di mito, una avventura nell’ avventura che porta a credere che il contenuto di questo libro sia effettivamente reale.
Il presente si avvolge e confonde con il passato e viceversa.
La trama comincia dalla fine.
Continuo è il richiamo alla dualità: passato e presente, due protagonisti, due città/società (la città del sole/il popolo dei Koiko), due ambientazioni (il deserto/il giardino d’ombra), l’alternanza continua di chiaro (il sole, la luce) con lo scuro (l’ombra, la notte).

Ed è in questa alternanza, in questo vortice che si snoda il racconto, il mito e la tensione continua del lettore.  

Per mille anni il Popolo del Sole ha vissuto isolato nel deserto rifiutando la violenza del mondo, ma ora la sorgente che ha garantito loro pace e prosperità minaccia di prosciugarsi. Solo un antico rito li potrà salvare: sono necessari un sacrificio e un assassino e quest’ultimo dovrà vestirsi con la pelle del Serpente di Fuoco, un animale mitico che nessuno a memoria d'uomo ha mai visto.
La crisi di questo regno paradisiaco si ha quindi con l’improvvisa mancanza di acqua, un evento straordinario, inimmaginabile. Nel Palazzo però l'acqua, seppur poca, scorre ancora. Per il popolo invece sono i reali a decidere quando e quanto di questa misera fonte debba spettare loro, riducendone i quantitativi lentamente, giorno dopo giorno. L’equilibrio precario della non violenza su cui si basa il regno della Città del Sole si rompe quando nel popolo sorge il dubbio che i regnanti, egoisticamente, non soddisfino più uno dei bisogni primari dell'essere umano: quello di bere.
 Davvero quel muro di pietra era sufficiente per nascondere ciò che stava succedendo in città? O forse erano gli abitanti del palazzo ad aver costruito un muro intorno alla loro anima affinché i problemi del popolo non arrivassero a turbare le loro vite tranquille e ombrose?"

Una forte nota drammatica caratterizza e permea tutto il romanzo: la consapevolezza che vi dovrà appunto essere una morte e un sacrificio.
Lo stile del racconto è lineare e ordinato. La struttura schematica anche: i capitoli numerati progressivamente riguardano il presente di Dammar e Amber insieme; a seguire un capitolo sul protagonista Dammar nel passato, e un capitolo sulla protagonista Amber, sempre nel passato.
Poi, c'è sempre un intermezzo a cura di Murgo il Rammingo che approfondisce usi, costumi e tradizioni evidenziati nei capitoli precedenti.
La storia nella storia che viene raccontata dai libri del Ramingo ci porta a conoscere dettagli che altrimenti non avremmo; ci permette di conoscere la mitologia del popolo, l'evocazione delle ambientazioni principali e il modo di vivere degli stessi abitanti.

La suddivisione in capitoli ben definiti poi, parlandoci di un personaggio ciascuno, ci permettere di avere un quadro chiaro del lato psicologico e umano di ogni personaggio.

Una struttura architettonica del testo rigida ma necessaria per mantenere alte la curiosità e il coinvolgimento del lettore, preso nel vortice di che gli fa desiderare di arrivare al punto in cui le storie dei protagonisti si intrecceranno. Una tecnica abile a mostrare una visione completa sull'ambientazione e sul contesto in cui si svolgono le vicende, così che il lettore ha tutte le sfaccettature e punti di vista a portata di mano.
La descrizione paesaggistica della Città del Sole è talmente precisa che sembra di viverla e vederla: i dettagli rendono chiaramente l'idea dei luoghi sia per la forma sia per il colore e il racconto del percorso alla scoperta delle aree più interne e misteriose - come l'orto officinale del Giardino dell'Ombra – ne è una magnifica espressione.
Colpisce molto soprattutto perché tutti questi ricchi dettagli paesaggistici sono sviluppati su un terreno arido e polveroso come il deserto, dove la bravura degli autori – tra l’altro – è nel riuscire a farci “sentire” i granelli di sabbia sotto i piedi e l'arsura del sole.


A conti fatti l'unica cosa che non è del tutto chiara è la collocazione spazio temporale del racconto: calza bene sia un futuro post-apocalittico che una ambientazione anteriore allo sviluppo civile moderno… ma questo è solo un altro dettaglio che va ad accrescere il fascino di questa storia.

sabato 22 ottobre 2016

Un libro per caso - I guardiani delle anime, II° volume: Il veleno delle streghe - M. P. Black (Paola De Pizzol)

di Francesca Senna

"28 giugno 1681. La Duchessa Angélique de Fontanges muore avvelenata per mano della famigerata Marchesa di Montespan, che trama per ottenere l'immortalità, e per farlo dovrà impossessarsi di una potente pozione. Francia, oggi: Jean Luc Lemaire e Charlotte de Lavoisiers non si conoscono, ma il destino sta per farli incontrare, perché i due, in un lontano passato, hanno vissuto una tormentata, e purtroppo breve, storia d'amore. Nel Quartier Generale dei Guardiani delle Anime, la Strega Annette e Jacob Ross si trovano a dover affrontare una nuova, disperata missione. Quella di impedire alla Marchesa di Montespan di reincarnarsi nella sorellastra di Charlotte e di assassinarla, per ereditare ogni bene lasciato dal padre, morto qualche tempo prima. Un'altra Strega potente, intanto, trama alle loro spalle per proteggere la reincarnazione della Montespan e, con lei, assumere il controllo del potere politico mondiale. I Guardiani delle Anime si troveranno così ad affrontare la loro missione più difficile, dove il confine tra la vita e la morte sarà davvero sottile."

Leggo questa autrice per la prima volta e quello a cui mi trovo di fronte è un testo appassionante, caratterizzato da una scrittura scorrevole, lineare sì ma, assolutamente non banale. Il romanzo risulta un accattivante mix tra fantasy, avventura e un pizzico di thriller, dove le emozioni si susseguono le une sulle altre, senza respiro.
Dinamicità e azione sono quindi la caratteristica principale del racconto, impedendo alla lettura di essere recepita come noiosa, ma anzi rendendola avvincente tanto da spingere a leggere il libro tutto d'un fiato.
Ogni personaggio ha un suo ruolo chiave nell’ingranaggio del racconto; ha un suo spessore. Gli eventi si alternano in modo affascinante tra passato e presente; è un viaggio continuo, una andata e ritorno continua a sottolineare come il passato è assolutamente e inscindibilmente legato al presente.
Tra i personaggi caratterizzanti la storia abbiamo:
Jacob Ross: il Primo Guardiano, con le sue spade Katana e i capelli lunghi che lo fanno assomigliare un po' ad un personaggio tipicamente giapponese; continuamente combattuto tra le sue responsabilità e i suoi sentimenti;
Andrè: il Secondo Guardiano, esperto di tecnologie informatiche. In questa avventura ha il ruolo più importante nella missione fondamentale: impedire alla Marchesa di Montespan di reincarnarsi;
Jean Luc e Charlotte: sono le reincarnazioni di due giovani che nel passato, ai tempi del Re Sole, si sono amati profondamente senza tuttavia avere la possibilità di coronare il loro amore. Ora i loro Spiriti Antichi li hanno portati a ritrovarsi, ma la loro unione, e più ancora la loro vita, sono minacciate da una Strega molto potente.

Voglio concludere semplicemente dicendo che questo romanzo è stato una piacevolissima scoperta. E sinceramente non vedo l’ora di leggere anche gli altri capitoli di questa saga!

sabato 12 marzo 2016

Un libro per caso - Nessun Dove di Neil Gaiman

di Francesca Senna
Nessun Dove è un romanzo urban fantasy, piacevole ed interessante, con un’ambientazione estremamente curata, ed il cui punto di forza è l’originalità.
L’autore è consapevole dell’audacia del suo esperimento, di tutti i suoi esperimenti: egli mescola temi colti e temi popolari, fantasia e realtà, estendendo la contaminazione a stili e simboli, il tutto senza mai dimenticare che la storia, di qualsiasi genere essa sia, è sempre e soltanto al servizio del diletto del lettore. I suo romanzi sembrano seguire sempre lo stesso motivo: al di sotto della squallida umanità vi è un mondo fantastico, dove le persone strambe e solitarie possono trovare un loro posto, se si dimostrano abbastanza capaci.
Neil Gaiman si prodiga come difensore del valore della letteratura fantasy come “evasione dalla realtà” e fonte di nuove prospettive.
La magia del testo sta tutta nello stile lineare, neutro al punto che anche le situazioni più paradossali, i fatti più inspiegabili, i contrasti più assurdi appaiono al lettore come assolutamente normali. Ed è proprio grazie a questo stile che l’autore garantisce la credibilità di un’avventura incredibile. Con grande abilità, lo scrittore stabilisce le regole del gioco (perché di gioco si tratta) e il lettore, una volta che le ha accettate, non può fare a meno di arrivare in fondo alla partita. E tutti noi, proprio come accade a Richard, non vorremmo mai uscirne per tornare alla “realtà”.
La costruzione circolare della storia, si srotola in un perfetto gioco a incastri, che nasce dalla sua voglia di divertirsi e di divertire, senza mai avere l’intenzione di fare la morale al lettore. L’autore ribadisce la lezione che la fantasia può essere creativa e infinita anche quando è confinata tra spazi chiusi e quotidianità.
Richard Mayhew, protagonista di Nessun dove, è un antieroe, un uomo qualsiasi con una vita normale, la cui piatta quotidianità viene sconvolta nel momento in cui il gesto di soccorrere una misteriosa ragazza, Porta, rovescia ogni equilibrio. Una Londra oscura irrompe nella realtà di Richard, che viene trascinato in un viaggio oltre ogni limite, quasi un’iniziazione alla Londra di sotto, riflesso del tutto inaspettato della tranquilla Londra di sopra, quella in cui vivono le persone “normali”.
I protagonisti dovranno affrontare un labirinto che li condurrà a sconfiggere una terribile bestia, e Richard si troverà al bivio di una scelta che avrà il potere di cambiare radicalmente la sua vita. I personaggi: angeli e cacciatori, misteriosi e affascinanti personaggi compaiono sulla strada di Richard: la fascinosa cacciatrice Hunter, il raffinato e ambiguo marchese De Carabas, lo stralunato Old Bailey. Il percorso condurrà il tranquillo e anonimo ragazzo, di goffaggine in goffaggine, a sconfiggere inaspettatamente la Bestia che terrorizza gli abitanti della Londra parallela, a diventare l’eroe del mondo sotterraneo e a non essere più capace di tornare alla routine quotidiana.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...