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venerdì 16 settembre 2016

Ambiente - QUALCUNO FERMI LE BIOMASSE A GENZANO

Continua sul nostro territorio la preoccupazione per un possibile proliferare di centrali a biomasse. I cittadini non si fidano di questi impianti che producono energia dalla digestione anaerobica di biomasse o dalla loro combustione. Oggi si parla di un nuovo impianto a Genzano, come dal comunicato che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo. Siamo disposti a pubblicare eventuali repliche o approfondimenti. L'argomento è di nostro interesse e crediamo lo sia di molti.

da Genzano SOStenibile – Comitato Spontaneo, riceviamo e pubblichiamo senza tagli. 

Nel consiglio comunale del 13 settembre era stato annunciato in ordine del giorno, poi approvato in sede collegiale, la modifica del SEAP o PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile), ossia il documento che illustra le modalità con cui l'amministrazione intende affrontare il tema dell'energia proveniente da fonti alternative.
A noi del comitato Genzano Sostenibile questa azione politica ha fatto innalzare l'attenzione. Il contenuto del nuovo SEAP, assolutamente in linea con le linee per cui il nostro comitato è nato, quindi zero consumo di territorio e lontano dall'impiantistica che prolifera nel Lazio, ha fatto il pari con alcune voci di corridoio che ci sono arrivate e che parlano di un Impianto di cogenereazione di energia a biomassa animale sito nella Zona Artigianale a cui era stato dato parere favorevole dalla precedente amministrazione ma che la Provincia aveva bloccato. Solo momentaneamente però, a causa dell'intervento di un decreto esecutivo del Ministero dell'Ambiente che ha fatto venire meno le motivazioni della stessa provincia e ha rimesso in moto l'iter.
Dunque anche a Genzano qualcuno ha fatto entrare gli interessi privati legati al ciclo dei rifiuti. Si parla di un piccolo impianto che nel caso però non venisse bloccato, darebbe l'apertura anche a potenziali altri creando un danno ambientale enorme.
In Italia gli impianti a biomassa animale vengono costruiti per prendere gli incentivi, dando vita a un mercimonio di grassi animali anche provenienti dall'estero cui la Commissione Europea ha già inviato comunicazione di ammonimento di tale pratica.
Un impianto a biomassa animale brucia grassi e carcasse per generare energia che in teoria dovrebbe essere immessa in rete oppure utilizzata dal privato.
Tale impianto è stato costruito a ridosso di abitazioni e della Villa degli Antonini. L'impatto ambientale è potenzialmente enorme, sia in termini di contaminazione derivante dall'uso dei prodotti primi immessi nel processo, sia per la combustione degli stessi che producono sostanze nocive.
Il rischio sanitario e ambientale è ancor più evidente se si considera che per il funzionamento di tali impianti viene usato un gran quantitativo di Gasolio e che le temperature richieste per ridurre (non azzerare) i rischi della BSE (la famosa "mucca pazza") sono di 1100o in una caldaia per 0,2 secondi o a 850o per 2 secondi. Che tipo di motori o caldaie ha questo impianto?
Sul territorio non vogliamo questo tipo di ecomostri, de facto mini inceneritori che andrebbero a minare salute e ambiente, nonchè vocazione agricola e turistica della zona.
Sembra che ci siano stati nei mesi precedenti alle elezioni, pressioni e richieste di autorizzazioni da diverse aziende legate al ciclo dei rifiuti.
I cittadini genzanesi devono opporsi con tutte le forze a questo tipo di impiantisca sperando che la nuova amministrazione faccia tutto quanto in potere per poter stigmatizzare e interrompere questo scempio nel rispetto del bene comune, ovvero della salute pubblica.
I cittadini devono essere informati ed è per questo che il comitato spontaneo Genzano sostenibile invita tutti i cittadini, i partiti e le associazioni a riunirci il giorno 17 settembre presso l'anfiteatro dell'oasi alle ore 19 per organizzare la campagna di reperimento informazioni e di protesta su questo impianto. 

venerdì 21 febbraio 2014

Servizio del Tg3 del 21 febbraio 2014 sul Coordinamento dei Comitati Energia Rifiuti del Lazio



Il Tg3 del 21 febbraio sul coordinamento dei comitati energia rifiuti del Lazio. 
Si deve lavorare per una vera politica ambientale, sostengono gli attivisti, e Simone Carabella del Comitato No Inc di Albano,  lancia un appello perché il territorio venga salvato dalla morte per mala gestione dei rifiuti, e chiede con forza una bonifica di tutti i siti che sono stati irrimediabilmente danneggiati dalla gestione dei rifiuti degli ultimi 20 anni.




Vedi la registrazione del servizio del Tg3 Lazio

domenica 23 dicembre 2012

DIMINUISCE LA RICHIESTA DI ENERGIA ELETTRICA MA AUMENTA IL NUMERO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA


C'È UNA RICHIESTA DI ENERGIA SEMPRE MINORE EPPURE SI COSTRUISCONO SEMPRE PIÙ NUMEROSE CENTRALI E IMPIANTI DI PRODUZIONE. BISOGNA RIFLETTERE SU QUESTO.

Continua a diminuire la domanda di energia elettrica così come accaduto in tutto il 2012. La tendenza del calo della domanda di energia elettrica, come da Rapporto mensile del sistema elettrico di Terna (vedi QUI per consultare il rapporto di Terna), è stata costante, più o meno, per tutto l'anno, con picchi particolarmente negativi, come a settembre scorso: 26,4 miliardi di kwh contro i 29,2 dello stesso mese 2011, pari a un meno 9,6%.
Sarà che la crisi economica influenza negativamente i consumi in modo importante, sarà che i cittadini tendono a risparmiare in modo serio, sarà l'influenza delle temperature medie, generalmente più alte, sta di fatto che si consuma meno energia.
Eppure tutto questo appare essere in netto contrasto con i progetti, sempre più frequenti e sempre più insistenti di costruzione di nuove centrali per la produzione di energia elettrica (vedi i link a fine articolo). Solo dalle pagine di ECO 16 abbiamo già segnalato l'intenzione da parte di imprenditori ed amministrazioni di costruire ai Castelli Romani, ma un po' in tutta la provincia di Roma, nuove centrali elettriche a biomasse, a Velletri, ad Albano, a Colonna, a Roma... Ci domandiamo: c'è davvero bisogno di tutte queste centrali che, peraltro, produrranno energia da combustione di oli esausti o gas da compost, contribuendo ad inquinare il nostro ambiente?! Forse lo scopo recondito e neanche troppo nascosto, è approfittare dei contributi statali, i certificati verdi.
Ora, anche se è vero che bruciare biomasse produce una quantità di CO2 (anidrite carbonica) davvero bassa e in linea con il Protocollo di Kyoto, ricordiamoci che ogni volta che si produce combustione, specie ad alte temperature, si producono sostanze pericolose, ceneri, polveri, nanoparticelle, quest'ultime davvero dannose e gli unici filtri capaci di fermarle sono i nostri polmoni!
Le biomasse sono assimilate (per legge) alle energie rinnovabili, come si può vedere nel nel link tra parentesi (biomasse), ma anche intuitivamente si capisce che c'è una bella differenza tra il ricavare energia dal sole, dal vento o dalle maree e il ricavarla attraverso la combustione di sostanze organiche.
Dunque, piuttosto che inquinare, visto che la richiesta di energia elettrica tende a diminuire, forse sarebbe il caso di studiare piani energetici mirati, a livello locale e nazionale e, invece di costruire impianti industriali di produzione di energia, a macchia di leopardo sul territorio, si dovrebbe prima verificare di quanta elettricità c'è davvero bisogno e, nel caso, scegliere sistemi di produzione realmente sostenibili.


mercoledì 17 ottobre 2012

COMPOSTAGGIO O DEPISTAGGIO? Comunicato stampa del Movimento 5 Stelle



Dal Movimento 5 Stelle di Albano Laziale riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, supportato da una ricca documentazione: il “Progetto definitivo per un impianto per la digestione anaerobica di rifiuti” a Velletri, ossia un impianto industriale per il trattamento del compost a caldo per trarne energia e una determina della Provincia di Roma per un “impianto di produzione di energia elettrica” alimentato ad olio vegetale. Noi ci poniamo una sola domanda: come mai di questi impianti, così importanti e impattanti sul territorio, non si sapeva nulla?
Compostaggio o depistaggio?
I camini di Marini!

Inizia oggi, mercoledì 17 Ottobre 2012, nella sede della circoscrizione di Cecchina, il primo appuntamento del ciclo di incontri pubblici relativi al progetto Compost - Ti Amo, organizzati dalla Provincia di Roma e dal Comune di Albano.Il Comune di Albano Laziale ritiene che lintroduzione della raccolta differenziata rappresenti un importante passo da compiere per la salvaguardia dellambiente e del territorio e la tutela della salute dei suoi cittadini. Dal momento che gli scarti alimentari domestici rappresentano circa un terzo dei rifiuti prodotti dalle famiglie, lAmministrazione Comunale ha scelto di sostenere e promuovere la pratica del compostaggio. Con il compostaggio, imitando in maniera controllata i processi naturali di decomposizione della sostanza organica, è possibile trasformare gli scarti organici della cucina, dellorto o del giardino in compost , un ottimo fertilizzante ecologico con caratteristiche molto simili allhumus del sottobosco. Grazie al progetto ed ai finanziamenti della Provincia di Roma i cittadini potranno richiedere in comodato ad uso gratuito una compostiera domestica”…(Lettera diffusa ai cittadini dal Comune di Albano Laziale e dalla Provincia di Roma).
«Listituzione dellAlbo dei compostatoriafferma il consigliere con delega ai rifiuti Luca Andreassirappresenta un altro passo verso la raccolta differenziata. Intendiamo dare ai cittadini la possibilità gratuita di differenziare unaltra frazione merceologica, lorganico appunto, che come è noto rappresenta in peso la percentuale più elevata del rifiuto domestico prodotto. Siamo certi che i cittadini ne apprezzeranno la convenienza e lutilità sia ambientale che economica, trasformando 1500 nuclei familiari (tante sono le compostiere) in provetti compostatori domestici». (“il Caffè dei Castelli” - 2.8.2012).
Ma in cosa consiste, veramente, questa iniziativa? È davvero il preludio allavvio sia della raccolta differenziata porta a porta spinta, sia del ciclo virtuoso del trattamentoa freddodei rifiuti urbani di Albano e dei Castelli Romani, tanto auspicati da cittadini ed associazioni?
Ogni anno il Comune di Albano (comprese le frazioni di Cecchina e Pavona) produce circa 23.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Un terzo è composto, per lappunto, dalla cosiddettafrazione umida: pari, quindi, a 8.000 tonnellate. Pur ammesso che, le 1.500 compostiere della Provincia di Roma vengano assegnate a famiglie con quoziente familiare pari a 3,5 persone (per famiglia), il progetto Compost Ti-Amo porterebbe ad una riduzione massima dellumido prodotto ad Albano - nellipotesi più ottimistica - di sole 950 tonnellate annue (secondo rapporti dati ISPRA 2009, organico procapite prodotto); cioè 950 tonnellate in meno rispetto alle 8.000 tonnellate che prodotte: una contrazione del 11,9 %.
Dove verrà trattato, ci domandiamo, il restante 89,1 % dellumido che produciamo, ogni anno, ad Albano (ovvero le restanti 7.050 tonnellate) che al momento finisce nella discarica di Roncigliano? Nellimpianto industriale della municipalizzata VOLSCA AMBIENTE SPA? La VOLSCA AMBIENTE SPA è compartecipata da Albano, Velletri, Lariano ed Anzio. Limpianto è stato progettato - con incarico diretto - niente meno che dallIng. Bruno Guidobaldi (SAIM SRL di Genzano); già progettista e direttore lavori del noto VII invaso (e terrapieno) della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano, di proprietà dellAvvocato Manlio Cerroni, monopolista dei rifiuti della Regio Lazio. Questo progetto di centrale industriale di produzione e combustione del cosiddetto Bio-Gas della VOLSCA AMBIENTE SPA, e relativo processoa caldo”, rappresenta lantitesi assoluta dellapratica naturale di decomposizione della sostanza organica per produrre il fertilizzante ad uso domestico e agricolo; ossia lantitesi assoluta del progetto Compost Ti-Amo. Un nuovo impianto industrialea caldo, cioè un altro piccolo inceneritore per i Castelli Romani, che costerà alla VOLSCA AMBIENTE SPA la bellezza di 16 milioni di Euro. Un impianto industriale, con annesso camino, che riceverà contributi pubblici sullenergia elettrica prodotta (denominati Certificati Verdi). Una nuova fonte di inquinamento per i nostri territori!
Le 1.500 compostiere inoltre sono nel deposito VOLSCA AMBIENTE SPA (Via Vivaldi snc, Albano Laziale) da più di un anno. Se ne sono ricordati, alloccasione, per lanciare la campagna elettorale al Presidente Zingaretti? O ad uso e consumo dellAssessore allambiente della Provincia Michele Civita? O per entrambi?
Il delegato ai rifiuti del Comune di Albano, Luca Andeassi, ha così giustificato lo slittamento della data di partenza della Differenziata porta a porta ad Albano (annunciata per il Primo Ottobre scorso): “I ritardi sono legati a fattori tecnici e operativi. Intanto siamo partiti con una serie di iniziative come la raccolta degli olii vegetali esausti e lintroduzione del compostaggio.(“il Messaggero” - 11.10.2012).
Liniziativa di Andreassi, relativa agliolii vegetali esausti, ci domandiamo: consiste forse nellimpianto industriale per il trattamento e la combustione di olii vegetali, autorizzato dalla Provincia di Roma e dal Comune di Albano, lo scorso 4 Giugno? Tale impianto industriale di combustione degli olii esausti è stato recentemente e, definitivamente, approvato e verrà localizzato a Cancelliera di Albano (civico n. 14/B)? Un nuovo impianto industriale, con annesso camino, per il trattamentoa caldodei rifiuti urbani? Un nuovo sperpero di fondi pubblici? Una nuova fonte di inquinamento?
La cittadinanza è stata informata di questo nuovo impianto? L’argomento è stato definito nella Prima Sagra Comunale della Bruschetta di Cancelliera del 4/5 Agosto scorso? Ricordate, inoltre, il recente titolo di Albano In Comune? Legalità e Trasparenza! Infine, chi ha preso questa decisione: il Sindaco Marini? Il delegato Andreassi o lAssessore allAmbiente Fiorani?
La Provincia di Roma inotre, in questi ultimi anni, non si è distinta certo per un percorso allinsegnadella salvaguardia dellambiente e del territorio e la tutela della salute dei suoi cittadini. Come è possibile constatare dai verbali delle conferenze dei servizi, la Provincia ha dato il proprio assenso sia allinceneritore dei Castelli Romani sia al VII invaso della discarica di Roncigliano. Provincia che non ha fatto mancare il proprio parere favorevole al collaudo del VII invaso di Roncigliano: 30 Luglio 2011 (1° lotto del VII invaso) e 19 Gennaio 2012 (2° lotto del VII invaso). L’invaso, come ricorderete, dista 178,5 metri dalla prima abitazione del Villaggio Ardeatino, nonostante la legge regionale imponga 1.000 metri di distanza minima. Adesso, come se non bastasse,mette lo zampinoanche nellapprovazione di due progetti industriali di combustionea caldodi frazione di rifiuti urbani di Albano e dei Castelli Romani.
In definitiva: ogni sorta di combustione è un danno per la salute e lo sono gli impianti sopra menzionati. Il compostaggio può essere si, domestico, ma a valle di una raccolta differenziata porta a porta spinta, il cui gestore non sia anche addetto al trattamento del differenziato. Sopratutto deve essere spinta per creare massa critica necessaria allinserimento di impianti di riciclo e di compostaggio aerobico, innocui alla salute e allambiente.
La Provincia di Roma ed il Comune di Albano promuovono sistemi virtuosi enaturali” di trattamento dei rifiuti urbani, tanto auspicati da cittadini ed associazioni territoriali o, viceversa, sistemi industrialia caldo, sull’esempio dell’inceneritore? La Provincia di Roma ed il Comune di Albano promuovono la raccolta differenziata porta a porta spinta, associata alla Riduzione, al Riciclo e al Riuso o impianti industriali ad uso e consumo dei soliti noti? 

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...