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sabato 17 novembre 2012

ELECTION DAY


Come era stato previsto già diverse settimane su questo blog molto probabilmente si andrà al voto con l'election-day. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha dato la data: è il 10 marzo per Lazio, Lombardia e Molise. Se ci saranno poi le condizioni, ovvero che venga prima approvata la legge di stabilità e la nuova legge elettorale,per le regioni si voterà insieme alle politiche. Al di la di qualsiasi calcolo su convenienze politiche di qualsiasi tipo, c'è da osservare che accorpare le elezioni regionali con quelle politiche comporterebbe per le casse pubbliche un notevolissimo risparmio economico, cosa certo da non sottovalutare in un periodo così difficile per l'economia e la vita stessa dei cittadini, che inoltre eviterebbero di essere sottoposti ad un susseguirsi di tornate elettorali che potrebbero stancare, anche se pensiamo che votare è il più importante momento di espressione democratica e non ci si dovrebbe mai preoccupare realmente di andare spesso allle urne, se questo serve.

ECO 16... A PRESTO IL PROSSIMO NUMERO

mercoledì 10 ottobre 2012

DATA DELLE ELEZIONI DI STRETTA COMPETENZA DELLA PRESIDENTE POLVERINI, PAROLA DEL MINISTRO CANCELLIERI


CIOCCHETTI: CON L'ELECTION DAY  SI RISPARMIEREBBERO
23 MILIONI EURO
ZINGARETTI: VOTARE SUBITO. REGIONE OSTAGGIO DELLA DESTRA"


Secondo i deputati del Pd, in base alla legge regionale numero 2 del 2005, le elezioni dovrebbero svolgersi entro 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale, interpretazione, ha sottolineato il ministro, che "potrebbe trovare conforto in una sentenza della Corte costituzionale, la 196 del 2003, che ebbe ad esprimersi in tal senso per analogo caso della legge regionale dell'Abruzzo. Anche l'avvocatura dello Stato ha dato evidenza a questo precedente". Tuttavia, ha detto ancora il titolare del Viminale, "la legge regionale della Regione Lazio, comunque successiva alla pronuncia della Consulta, per la sua formulazione letterale può prestarsi anche ad altre opzioni interpretative, come segnalato dalla stessa avvocatura generale. Infatti le stesse elezioni del 2010 vennero celebrate oltre i 90 giorni dallo scioglimento". "Non posso che limitarmi ad auspicare pertanto -ha concluso Cancellieri- che una decisione così importante possa maturare ed essere adottata dal presidente regionale uscente, che ne ha la piena ed esclusiva competenza, nell'ambito di un sereno e pacato confronto, alieno da ogni forma di strumentalizzazione, che tenga conto di tutti gli interessi che caratterizzano la vicenda. Desidero ribadire inoltre la disponibilità del governo e mia personale a valutare con leale spirito collaborativo ogni aspetto della questione, anche per le sue possibili interferenze con i processi di riforma in atto".
Il Vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti ha così commentato le parole del Ministro degli Interni: "Credo che facciamo finalmente luce sulla verità. Il ministro ha ricordato cos'è' accaduto in altre regioni, cos'è accaduto nel Lazio due anni e mezzo fa quando il vicepresidente della Giunta regionale Montino fissò le elezioni 170 giorni dopo le dimissioni di Marrazzo da presidente della Regione Lazio. Ha precisato una doppia interpretazione sulle norme: certamente c'è una sentenza della Corte Costituzionale del 2003 ma la legge elettorale regionale del Lazio è successiva alla sentenza. Il governo all'epoca non impugnò la sentenza e quindi è in legittimo vigore". Ed inoltre ha detto: "La legge regionale stabilisce che il presidente della Giunta Regionale è l'unico depositario del diritto e del dovere di indire le elezioni. Ha 90 giorni per l'indizione, poi le elezioni possono essere svolte in un tempo minimo di 45 giorni, quindi significa che può scegliere certamente sentendo le forze politiche, sentendo il governo per poter scegliere la data migliore per poter risparmiare più soldi possibile nello svolgimento di questo turno elettorale, visto che un'elezione del Consiglio Regionale da sola, staccata dalle altre elezioni, costerebbe 28 milioni di euro alla Regione. Diversamente avremmo un costo di 5 milioni di euro. Quindi 23 milioni di euro che sarebbero mantenuti ai servizi e non destinati alle spese elettorali. Quindi – conclude Ciocchetti - le polemiche di questi giorni fatte in particolare dal partito democratico, dal candidato Zingaretti sono fuori luogo".
Nicola Zingaretti invece dichiara che la destra tiene in ostaggio la Regione Lazio con il proprio immobilismo facendole perdere ben 600 milioni di euro di investimenti dall'Europa e, dice anche: “Fiorito in queste ore continua a ricevere lo stipendio da Consigliere regionale. Bisogna votare, subito. Facciamo sentire la nostra voce”, anche per questi motivi si dovrebbe andare subito al voto, secondo il Presidente della Provincia.Intanto è indagato dalla magistratura il capogruppo alla Regione Lazio dell'Idv Vincenzo Maruccio. Per lui l'accusa di peculato: si sarebbe impossessato di 700 mila euro che avrebbe dirottato su conti personali. Maruccio, che ha già rassegnato ad Abbruzzese le dimissioni irrevocabili, si difende sostenendo che le sue erano solo spese per attività politica. Zingaretti in proposito ha dichiarato Sostegno pieno alla magistratura affinché indaghi e faccia piena luce su tutto quello che è accaduto alla Regione Lazio. Politicamente, da parte mia, come ho già detto, non guarderò in faccia nessuno. Vado in Regione per cambiare tutto”.

lunedì 8 ottobre 2012

GIOCHI POLITICI IN REGIONE

La data delle elezioni regionali è una questione di opportunità, di fondi, come suggerisce il titolo del Messaggero di oggi con la dichiarazione dell'assessore al bilancio, o di convenienza politica?
Si dovrebbe votare entro Dicembre, così sentenzia il ministro Cancellieri, ma la Polverini con tutta la sua coalizione di maggioranza dice che non è possibile, non sarebbe il caso. Certo, comprensibile, visti gli scandali freschi freschi, non potrebbero avere possibilità di vittoria. Invece spostare tutto alla primavera, considerato il riassetto che si sta operando in seno al centro destra, farebbe tirare il fiato e dare loro una flebile chance. Il Pd invece non ha alcun interesse a rimandare, i sondaggi lo danno per vincente e allora preme che ci si sbrighi. Un paio di anni fa il “moralizzatore” ministro dell’interno Maroni appoggiato dal Pdl bocciò l’election day, ossia stesso giorno per il voto referendum/elezioni, allo scopo di minare la validità del pronunciamento anti nuclearista. Per colpa di quella decisione l’Italia ci rimise un sacco di soldi, un piccola finanziaria. Insomma, comunque la vogliono mettere, noi abbiamo capito che la politica si muove solo in base agli opportunismi del momento. Intanto i nostri ospedali sono stati chiusi perché, non c’erano denari..., i treni regionali offrono un servizio sempre peggiore, per non parlare della querelle rifiuti. Il popolo subisce, loro sprecano e rubano. Non è qualunquismo, sono fatti.
Giuseppe Ferraro

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...