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mercoledì 1 marzo 2017

Libro o e-Book? Formato elettronico o formato cartaceo?

  Essendo una persona curiosa e un buon lettore di libri, sempre alla ricerca di un romanzo che mi appassioni o di un saggio che mi aiuti a riflettere e aumentare le mie conoscenze, mi sono trovato, negli ultimi tempi, a maneggiare con piacere sia libri di carta che in formato elettronico. In realtà quando si legge un testo elettronico non lo si maneggia realmente, ciò che si ha fra le mani è uno strumento, un tablet, un smartphone, un note-book o un oggetto dedicato solo alla lettura degli e-book, un Kindle, per esempio. Io ho un tablet e mi ci trovo benissimo.

Come dicevo sono un discreto lettore e, oltre a ciò che leggo per lavoro, negli ultimissimi tempi, ho letto cinque libri: romanzi, racconti e un piccolo saggio. Tre di questi sono libri di carta e due elettronici.

Certo il libro tradizionale è meglio: stanca meno la vista e permette un rapporto fisico con l’oggetto che nell’altro caso è realmente assente. Un libro di carta possiamo stringerlo tra le mani, prendici appunti sopra con una matita, lasciarci i segni del nostro passaggio, possiamo conservarlo, quando ci è piaciuto fino ad amarlo, in un luogo che sia sotto il nostro sguardo… Eppure anche l’e-book ha i suoi considerevoli vantaggi e, primo fra tutti il prezzo che spesso è la metà del suo omologo cartaceo. Inoltre gli e-book non occupano spazio, ma memoria di un hard disc e noi possiamo realmente portare in tasca, sempre a portata di mano, un’intera biblioteca! Non sono considerazioni da poco.

Ultimamente ho letto di qualche studio secondo il quale leggere libri su un supporto elettronico non favorirebbe l’apprendimento e la memorizzazione del testo, mentre il contatto fisico con le pagine aiuterebbe la memorizzazione dei contenuti. Francamente non so proprio dire se ciò sia vero. Nel mio caso particolare non è certamente così anzi, secondo la mia esperienza, si può passare dal cartaceo all’elettronico senza particolari differenze nell’apprendimento e memorizzazione. Credo proprio che ciò che conti di più, in ogni caso, è il contenuto piuttosto che il contenitore.

Insomma, tra elettronico e cartaceo non ho particolari preferenze se non dal punto di vista affettivo. L’oggetto libro è bello e averlo tra le mani, toccarlo, sfogliarlo, aprirlo e richiuderlo, magari facendogli fare un bel suono dopo la lettura di qualcosa che ci è piaciuto e ci ha appagato particolarmente, è una vera goduria.

Poi c’è un’altra questione: le librerie. Adoro andare nei negozi che vendono libri, perdermi fra gli scaffali, cercare fra gli autori, provare a ritrovare un titolo letto molti anni prima solo per vedere se è ancora nel mercato. E adoro anche le bancarelle dei mercatini dove fra cento libri “inutili” può succedere di trovare quello che cercavi da anni o semplicemente sentirti “chiamato” da un titolo o da una copertina…

Allora è così: dovendo scegliere direi carta e sempre carta, ma la praticità, economicità, semplicità e anche sostenibilità dell’elettronico non può essere trascurata e sottovalutata. Quindi leggo libri indifferentemente dal formato e sono soddisfatto in questo modo. Ma se per caso dovessi innamorami di un libro in particolare, se in esso vi trovassi una magia strana e ne fossi conquistato, allora acquisterei il cartaceo, anche se già avessi l’edizione elettronica.

La conclusione? I libri sono ciò che vi è scritto, il contenuto, ma la loro forma non è cosa trascurabile. Cosa fare? Semplice: leggere, leggere, leggere, sempre e comunque, perché il piacere più grande è nel rapporto che si instaura tra le parole dell’autore e il lettore. Un piacere intimo e un rapporto unico e privilegiato che prescinde in toto dalla forma del contenitore.

Fabio Ascani

mercoledì 3 dicembre 2014

Schegge Liquide - La raccolta di Poesie di Roberto Maggi


Almeno 30 anni di Poesia sintetizzati e raccolti in un prezioso volumetto edito da Aletti. Schegge Liquide è Passione, Ricerca, Viaggio. Del resto cos’è la poesia se non tutto questo? Espressione lirica che fissa per sempre momenti altrimenti perduti. Viaggio e ricerca in sé stessi e nel mondo, attraversando un confine che è labile.

Roberto Maggi

Roberto Maggi è riuscito a racchiudere, in poco più di 70 pagine, una selezione delle sue poesie e le ha proposte in ordine temporale, da quelle giovanili, per certi versi sperimentali, dove il ruolo della parola, del suono, conquista per “importanza” e musicalità,  e prende il sopravvento su tutto il resto, fino a giungere, passando per i luoghi delle “Meditazioni” e dei “Disamori”, a giorni più vicini e maturi nei quali la riflessione del poeta si rivolge su di sé a mo’ di “Autoscatti”, istantanee fotografie, cattura di attimi e sensazioni personali, nell’adulta consapevolezza che ogni passo che compiamo è un mistero dove alla fine ci conduca realmente.
Allora tanto vale concentrarsi  “sul piede che avanza”, una sorta di Carpe Diem, tesi a cogliere il colore di quel raggio che accarezza per un istante il volto, mutevole.


Schegge Liquide è il titolo della raccolta dei versi di Roberto Maggi e si può acquistare su vari portali on line tra cui quello IBS a prezzo scontato (ma anche altri come Feltrinelli). E' disponibile anche in formato e-book (5 €).
Si può ordinare il volume presso  alcune librerie. A Roma sicuramente è ordinabile presso la Libreria Feltrinelli di Via V. Emanuele Orlando 78-81 (p.zza della Repubblica)

Dedicata a Schegge Liquide esiste anche una pagina Facebook per coloro che volessero commentare l'opera di Roberto Maggi, contattare l'autore o semplicemente parlare di Poesia.


 Fabio Ascani

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