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giovedì 11 febbraio 2016

Discarica di Roncigliano, revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale: le richieste del Comune di Albano

Riceviamo dal Comune di Albano Laziale e pubblichiamo


immagine area della discarica di Roncigliano
I lavori della Conferenza dei Servizi, attivata dalla Regione Lazio per la revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale  in merito all’impianto di trattamento meccanico biologico TMB e alla discarica di Roncigliano, vanno avanti ed ora, dopo aver preso atto della documentazione tecnica prodotta dalla Pontina Ambiente, società che gestisce il sito di Roncigliano, la palla passa ai vari Enti al fine di evidenziare eventuali necessità di integrazioni.
Dopo un’attenta valutazione dei documenti, l’Amministrazione Comunale di Albano Laziale ha formalizzato alla Regione Lazio quelle che, a proprio avviso, risultano essere le necessità principali ancora inevase (rif. Prot. N.5997 del 08.02.2016)

1)Ampliamento della rete dei piezometri (pozzi spia per misurazione sostanze inquinanti).
L’analisi della rete dei pozzi spia attualmente presente nella discarica di Roncigliano risulta essere profondamente disomogenea sia in termini di diametri dei piezometri sia in termini di profondità di captazione. Tale situazione, associata alle sensibili differenze nell’orientamento del flusso idrico, rende indispensabile un ampliamento dell’attuale rete di piezometri al fine di effettuare una copertura più capillare dell’area di discarica. Inoltre, va sottolineato come i diversi livelli delle falde acquifere nel sottosuolo e la diversa permeabilità delle falde stesse possano generare comparse “ritardate” degli inquinanti nei vari pozzi, giustificando ancora di più la richiesta di un ampliamento del la rete dei piezometri.

2)Emissioni inquinanti rete captazione biogas.
Non è ben chiaro quali siano i dispositivi di contenimento delle emissioni inquinanti a valle della combustione in torcia. Al fine di contenere le emissioni inquinanti a valle della combustione in torcia, si ritiene indispensabile  una implementazione impiantistica. Peraltro nelle analisi del biogas non risulta più prevista l’analisi di composti quali composti azotati e mercaptani, ad esempio.

3)Estensione dei controlli delle emissioni diffuse anche sui lotti esauriti più recenti, in particolare IV, V, VI invaso.

4)Campagna di indagine, sperimentazione e contenimento emissioni odorigene.
Anche in seguito al persistere di odore nauseabondo proveniente dalla discarica di Roncigliano, si richiede che l’impianto TMB della Pontina Ambiente sia oggetto di campagna di indagine e sperimentazioni. Si chiede pertanto che vengano periodicamente comunicati le quantità di rifiuti in ingresso all’impianto TMB e le quantità delle varie tipologie di materiali in uscita (CDR, vapori, materiali ferrosi, compost, ecc.). Tali considerazioni sono anche strumentali al fine di valutare in maniera specifica e dettagliata le quantità dei rifiuti sversati in discarica al fine di tenere sotto controllo il bilancio di massa dell’impianto TMB (valutazioni queste che hanno anche rilevanza penale).

5)Analisi del percolato.
Non è più prevista l’analisi del percolato, precedentemente pianificata trimestralmente. Si ritiene che tali controlli debbano riprendere con cadenza almeno semestrale.

6)Campionamento semestrale degli analiti critici.
Anche alla luce delle criticità riscontrate nei continui superamenti di composti organici ed inorganici quali 1,2 dicloropropano e ferro, ad esempio, si richiede che il campionamento degli analiti critici sia previsto non più con cadenza annuale ma semestrale.

Il Sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, ha commentato: «La conferenza dei servizi è in un momento cruciale. Stiamo infatti iniziando la discussione di quali azioni debbano essere svolte al fine di garantire l’adeguato funzionamento di impianto e discarica in termini, ovviamente, di legge ma soprattutto di rispetto ambientale. Insieme agli uffici abbiamo preso atto della copiosa documentazione prodotta dalla Pontina Ambiente, che, pure, a nostro avviso, risulta ancora carente in diverse parti. La certezza di quale sia la situazione ambientale delle acque e dell’aria è per noi una pregiudiziale insuperabile a tutela dei cittadini di Albano».

Alle parole del primo cittadino Nicola Marini hanno fatto eco quelle del Consigliere comunale Luca Andreassi: «Stiamo discutendo di azioni concrete e di interventi specifici da farsi subito. Già di per sé questa è una grande notizia. La volontà della conferenza è di concludere i lavori con la certezza circa lo stato ambientale del sito di Roncigliano. Per troppo tempo si è dato per scontato che tutto funzionasse. I nostri dubbi e preoccupazioni, esternati in anni di lettere, ricorsi, solleciti oggi hanno avuto risposta in tutte le sedi».

mercoledì 11 febbraio 2015

Albano Laziale, Assemblea Pubblica - CHIUDERE E METTERE IN SICUREZZA LA DISCARICA DI RONCIGLIANO

I controlli 2014 di Arpa Lazio su impianti e invasi della discarica intercomunale di Roncigliano della Pontina Ambiente dell’inquisito Manlio Cerroni, benché parziali, hanno accertato un livello incredibile di violazioni delle prescrizioni previste nell’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2009.
E’ l’ennesima conferma delle nostre ripetute denuncie. Gli effluvi maleodoranti che si diffondono intorno alla discarica, l’inquinamento crescente delle acque di falda, gli effetti micidiali sulla salute dei residenti, erano e sono la conseguenza diretta della gestione criminale dell’intero impianto.
Non c’è una sola attività della discarica che sia risultata “normale”.
Rifiuti classificati come “non pericolosi” senza fare le analisi.
Smaltimento di rifiuti non autorizzati.
Mancate relazioni sui quantitativi in entrata-uscita dal TMB.
Porte e finestre aperte, anziché chiuse e in depressione. Libera uscita di puzze e veleni.
VII° invaso con due enormi laghi di acque stagnanti.
Mai monitorate le emissioni dei sei vecchi invasi.
Sistemi di captazione delle acque, del percolato e del biogas irregolari.
Per il terzo anno consecutivo trovato l’idrocarburo cancerogeno 1,2-diclorometano nell’acqua del pozzo F1B a valle della discarica, quattro volte il limite di legge.
L’acqua in uscita dal depuratore e destinata al fosso è fuori limiti per Solidi Sospesi, ferro, alluminio.
L’acqua in arrivo dal ruscellamento dei vecchi invasi è una miscela esplosiva: fuori limite Solidi Sospesi, ferro, alluminio, BOD5, COD, piombo, rame, Idrocarburi totali.
Fuori limite gli ossidi di azoto NOx emessi al camino dagli impianti di combustione della Marco Polo Engineering. (ennesima dimostrazione di quanto sono innocui gli impianti a biogas)
Adesso sappiamo da dove viene il ferro e altri metalli pesanti trovati in falda. Altro che “origine naturale”.
Mentre il sindaco del Comune di Albano riconvoca, dopo un letargo di un anno, una Conferenza dei Servizi ad oggi inconcludente, la Regione Lazio, ricevuto il dossier esplosivo dell’Arpa, anziché disporre la chiusura immediata per disastro ambientale e gestione illegale di tutto il complesso di Roncigliano, invia alla P.A. alcune prescrizioni per adeguare impianti e invasi entro un mese.
Delegato ai rifiuti Andreassi e sindaco Marini sono soddisfatti!!!!!!
Ci prendono per il culo. In trenta giorni i soldatini di Cerroni dovrebbero rimediare al disastro irreversibile provocato in decenni. Non accadrà mai.
L’UNICA SOLUZIONE È CHIUDERE E AVVIARE IMMEDIATAMENTE LA BONIFICA DEI SITI.
Sta a noi continuare con più vigore la mobilitazione fino alla chiusura. Partecipiamo numerosi

all’ASSEMBLEA PUBBLICA - VENERDI’ 20 FEBBRAIO 2015 - ORE 17,30
SALA GIUNTA – PALAZZO SAVELLI - COMUNE di ALBANO
CONFERENZA DEI SERVIZI GIOVEDI’ 5 MARZO - ORE 12

PALAZZO SAVELLI - COMUNE di ALBANO

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...