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lunedì 22 dicembre 2014

Claudio e Simone DUE GLADIATORI PER UN'ITALIA A MISURA DI DISABILE

Alla partenza a
Piazza del Popolo
Sabato 19 dicembre, berretti da Babbo Natale in testa, Simone Carabella e Claudio Palmulli hanno corso la maratona più dura, da Piazza del Popolo a Roma fino a Piazza Frasconi a Genzano. È stata un'impresa difficile, estenuante, con Simone che, nonostante la febbre ad oltre 38°, non ha mai neanche pensato di rinunciare.



momenti della corsa
Sono giunti al traguardo, in piazza a Genzano, accolti da una delegazione del Comune Castellano con l'assessore allo sport Emanuele Sabatini e il Consigliere Luca Lommmi, più un drappello di amici e cittadini che seguono con passione il faticoso ed eroico percorso di Claudio e Simone per sensibilizzare gli Italiani sulla questione delle barriere architettoniche.

Molto bello è stato l'entusiasmo delle persone, conoscenti o no, che durante il lungo percorso li hanno incitati ad andare avanti, fotografandoli e postando poi le loro foto su Facebook (come alcune di questo articolo), o magari aiutandoli, come ha fatto Ettore, che avendo letto sul social network della febbre di Simone, li ha raggiunti in strada portando la Tachipirina, gesto generoso e importantissimo che ha contribuito a a far si che l'impresa venisse conclusa.

l'assessore alo Sport di Genzano, Emanuele Sabatini dona
due pergamene a Claudio e Simone per la testimonianza e
l'impegno nella lotta contro le barriere architettoniche
Ma questa è soltanto l'ultima, in ordine di tempo, delle loro imprese per spostare la luce dei riflettori sul problema delle barriere architettoniche. Come abbiamo scritto su ECO16 in articoli precedenti, i due hanno già fatto altre maratone, questa era la quarta, e hanno percorso in autobus e metropolitana tragitti lunghi e difficili, mostrando quante fossero le difficoltà che incontra chi è portatore di un handicap, ma anche una persona anziana o che può trovarsi ad affrontare una mamma che spinge un bimbo in passeggino.
Simone al telefono con il Sindaco
che si congratula per l'impresa. 
Lo scopo di Simone e Claudio è combattere questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a loro disposizione, senza arrendersi o mai e Simone Carabella, che è anche candidato Sindaco per le prossime elezioni al Comune di Albano Laziale, si impegna da anni come attivista in importanti lotte per la tutela dell'ambiente (con il comitato No Inc contro l'inceneritore di Roncigliano, per esempio) e a fianco di tutti quei cittadini meno fortunati che in lui vedono un paladino dei diritti.

Sono due gladiatori Caludio e Simone e nella video-intervista che segue ascoltate quali sono il loro prossimi progetti.

A seguire la foto dei ringraziamenti postati su Fb da Claudio e Simone 
(kliccaci sopra per ingrandire e leggere meglio)







venerdì 19 settembre 2014

QUESTO È SIMONE CARABELLA

Simone Carabella
In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi più volte con Simone Carabella. Abbiamo parlato, come fanno gli amici, dei mille argomenti che ci stanno a cuore e ho pensato di rendere partecipi i lettori di ECO16 dei contenuti più interessanti di queste conversazioni.

La prima cosa, quella che molti già sanno ma della quale vorrebbero una conferma ufficiale, è che Simone si candiderà alle prossime elezioni comunali ad Albano come sindaco. “Sono anni che i cittadini mi fermano per strada, mi telefonano, mi scrivono per chiedermi di correre come sindaco di Albano Laziale.” Simone è estremamente popolare ai Castelli Romani, e non solo, per via delle tante battaglie di civiltà nelle quali è impegnato “Per percorrere il corso di Albano mi ci vogliono due ore perché tutti mi fermano, vogliono parlarmi dei loro problemi o progetti”; ha migliaia di contatti sui social network, molti sono di concittadini delusi dalle precedenti amministrazioni comunali: “Simone dei fare il sindaco di questa città, mi ripetono”.

Fino a qualche tempo fa Carabella non aveva nessuna intenzione di scendere direttamente nell’agone politico della città castellana ma riteneva sufficienti le iniziative portate avanti con il coordinamento del No Inc, di cui è un attivista, ma poi le cose sono velocemente cambiate.

Simone è un atleta coraggioso ed ha scelto in questi anni
di tuffarsi nel Tevere  ogni Capodanno per accendere i
riflettori sulle tematiche dell'ambiente e della salute
Primo dei non eletti nelle liste del Pd alle precedenti elezioni comunali Simone decise di svincolarsi da questa forza politica che lo ha deluso: Il mio modo di fare Politica è troppo distante da quello che vede burattini lasciarsi manovrare dal burattinaio di turno senza tener minimamente conto delle esigenze del Territorio” scriveva l’anno scorso proprio su questo blog (vedi QUI ).
Oggi Simone non si sente vincolato e non si riconosce in nessuna forza politica: “Ciò che conta sono solo le persone. C’è chi si impegna anima e corpo per fare le cose che servono alla gente e al territorio e chi pensa solo a fare annunci e chiacchiere, con l’unico fine di salvaguardare la propria posizione politica. L’unica cosa che conta sono i fatti e per questo la mia candidatura a sindaco non può che essere supportata da liste civiche che con la vecchia politica non devono avere nulla a che spartire”.
Ma alle prossime elezioni potrebbero esserci anche altre liste civiche con altri candidati sindaco e allora Simone propone qualcosa di assolutamente innovativo: “Penso che se ci sono più candidati che si presentano al di fuori dei partiti, sulla base di programmi concordati che mettano le priorità del territorio e delle persone avanti a tutto, si potrebbero svolgere elezioni primarie fra i candidati delle liste civiche. Sottolineo, sulla base di programmi concordati, sarei pronto ad appoggiare qualsiasi candidato che mi battesse alle primarie, così come pretenderei di esserlo se le primarie le vincessi io”.
Primarie fra liste civiche: è un’idea nuova, potenzialmente dirompente. Mi domando se ci saranno ad Albano movimenti, associazioni, liste che vanno oltre i partiti, pronte ad accettare la sfida.
Certo è che Simone è un uomo sempre pronto a mettersi in gioco, a scommettere su se stesso, sulle sue qualità di persona che si dona agli altri. Lo sanno bene coloro che chiedendogli aiuto hanno sempre ricevuto una risposta positiva e propositiva, anche su tematiche spesso spinose o delicate, come la libertà di cura; i diritti per i contaminati da sangue infetto; la disabilità.



Simone con l'amico Claudio Palmulli
dal sindaco Marino
Su ECO16 abbiamo raccontato, e continueremo a farlo, le lotte di Simone contro le barriere architettoniche che rendono le città luoghi non a misura di disabile. Spingendo l’amico Claudio costretto su una sedia a rotelle, ha percorso chilometri e chilometri di maratone, è salito in metro e sugli autobus, affrontando percorsi difficili, faticosi e lunghi, sempre spingendo, o alle volte sollevando, una carrozzella. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua sconcertante forza fisica e di volontà è riuscito ad accendere i riflettori della stampa su queste tematiche spesso dimenticate: “Ogni persona se vuole veramente una cosa giusta può e deve impegnarsi per farla e noi abbiamo intrapreso una lotta sacrosanta contro le barriere architettoniche che impediscono ai disabili di potersi muovere liberamente nelle città”.  Questa lotta ha portato Simone e Claudio di fronte al sindaco di Roma Ignazio Marino che ha preso impegni concreti per migliorare la vivibilità della città. (Vedi QUI) E questo è solo il principio hanno detto Claudio e Simone, ormai simboli di una lotta per i diritti dei diversamente abili perché il loro intento è andare oltre e portare questa battaglia in tutto il Lazio e in tutta Italia.

E le criticità non sono solo nelle grandi città come la Capitale, anche qui ai Castelli Romani, e in tutte le città del territorio, ci sono problematiche che devono essere risolte: “Lotto contro l’inceneritore da anni, lo abbiamo fermato, ma rimangono aperte questioni fondamentali come la discarica che emana nauseabondi odori e che inquina e avvelena persone e territorio. La discarica deve essere chiusa. Questo è un impegno che ho preso da tempo, prima di tutto con me stesso per il futuro dei miei figli e di tutti coloro che ancora voglio credere in una vita migliore e più sana”.


Durante un corteo contro l'inceneritore.
Le lotte per la salute del territorio, come quelle per chi è più debole, le lotte per la salvaguardia dei diritti fondamentali di tutti, la salute, il lavoro, la casa, un ambiente sano in cui vivere, sono gli unici argomenti che contano davvero: “la politica deve essere il mezzo per risolvere queste cose e non il fine”.

 Ecco, per chi ancora non lo conoscesse, questo è Simone Carabella: una persona forte che si impegna per gli altri, una persona semplice che parla e si confronta senza timori con chiunque, con le idee chiare per correre verso un futuro migliore.


Fabio Ascani

venerdì 5 settembre 2014

PER I DIRITTI DI CHI È PIÙ DEBOLE 52 KM SPINGENDO L'AMICO CLAUDIO IN CARROZZINA

L'IMPRESA DI CLAUDIO E SIMONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Domani, sabato 6 settembre, Simone Carabella compirà un'altra impresa per accendere ancora ancora una volta l'attenzione sulle tematiche legate alla disabilità, alle barriere architettoniche, e per l'accesso alle cure, anche le staminali con il metodo Stamina di cui tanto si sta parlando in questi giorni per le decisioni controverse della magistratura. 
Questa volta l'impresa consiste nello spingere di corsa, in una maratona di ben oltre 50 Km, l'amico Claudio Palmulli, disabile, con partenza da piazza Montecitorio e arrivo ad Ostia fino alla spiaggia dove li accoglierà Mister OK, il papà di Claudio, l'uomo famoso per tuffarsi ogni primo dell'anno nel Tevere, negli ultimi anni con Simone stesso.

Di seguito il video dove Simone, in compagnia di Mr Ok, annuncia la corsa di domani.
Simone, Claudio: FACCIAMO TUTTI IL TIFO PER VOI.




Claudio e Simone
in Campidoglio a Roma


 Simone e Claudio non sono nuovi ad imprese di questo tipo e già altre volte sono riusciti a porre l'attenzione su problemi così importanti, l'ultima volta è stato quando sono riusciti a farsi ricevere dal sindaco di Roma Marino e dal quale hanno ottenuto importanti migliorie per la linea della metropolitani a favore dei diversamente abili.

martedì 29 luglio 2014

Claudio e Simone Incontro con il sindaco di Roma Ignazio Marino

Claudio e Simone in un momento
difficile della traversata di Roma
con i mezzi pubblici
Tutto è cominciato con una lettera che Claudio Palmulli scrisse ad ECO 16 (vedi QUI) per raccontare della terribile giornata trascorsa a Roma tra le mille difficoltà che deve affrontare un disabile che voglia utilizzare i mezzi pubblici ed in particolare la metropolitana. Quella lettera è stata molto letta ed ha avuto una notevole risonanza fino a giungere alle orecchie di alcuni consiglieri capitolini. Daniele Frongia, consigliere M5S, si è impegnato in prima persona prendendo a cuore la vicenda di Claudio ed organizzando con lui e con l'amico Simone Carabella, l'attraversamento di Roma, con autobus e metropolitana, da casa di Claudio ad Acilia fino al Campidoglio (vedi QUI), cosa che anona di più ha evidenziato le tante difficoltà che incontra un disabile nella Città.
Ma Claudio e Simone non sono tipi che si fermano o si accontentano e pochi giorni dopo fecero una maratona Dragoncello Montecitorio per aumentare ancora di più l'attenzione sulla questione "barriere architettoniche". Il risultato è che il 1° agosto Claudio e Simone sanno ricevuti dal sindaco di Roma Marino. Un buon risultato che, tutti si augurano, porterà buoni frutti.
(f.a.)






Di seguito la lettera di Simone sul prossimo incontro con il sindaco di Roma


PEZZO DOPO PEZZO, RICOSTRUIREMO IL NOSTRO PAESE

Claudio e Simone davanti Montecitorio
In seguito alla giornata passata sui mezzi pubblici di Roma, nella quale con l,amico Claudio Palmulli (Figlio del famosissimo Mr Ok) colpito da tetraparesi spastica neonatale e del Consigliere Capitolino Daniele Forgia abbiamo constatato che la Città Eterna non è affatto a misura di Disabile. 
Conseguentemente alla Maratona " Dragoncello - Montecitorio" corsa da me spingendo Claudio sulla sua carrozzina proprio per accendere i riflettori sul problema BARRIERE ARCHITETTONICHE, il Sindaco di Roma Marino, ha deciso di incontrarci e lo farà venerdì 1 Agosto alle ore 17.00. Ormai lo sapete tutti, per me le parole hanno un valore prossimo allo zero, quello che contano sono i fatti.
Quindi da quella giornata cercheremo di ricavare il più possibile proprio in termini di FATTI, anche perché siamo stanchi di sentire promesse. Cercheremo di capire insieme al Sindaco di Roma cosa è possibile fare nell'immediato per rendere la Capitale una città il più vicino possibile a chi non è autosufficiente.
E naturalmente come al solito, non indietreggeremo di un passo.
Simone Carabella.

venerdì 6 giugno 2014

Per Claudio attraversare Roma può essere un'agonia. La Grande Bellezza tra barriere architettoniche e servizi inefficienti

Claudio è un ragazzo che ama la sua meravigliosa città, Roma, e vuole viverla come qualsiasi altra persona, poterla girare e attraversare come ogni cittadino ha il diritto di fare. Claudio è costretto su una sedia a rotelle e questo, come ci racconta nella lettera che pubblichiamo, lo mette di fronte a ostacoli che forse, a chi cammina distratto, prendono autobus e metropolitane, paiono piccole cose, ma che in realtà hanno un nome ben preciso: barriere architettoniche.
Una città moderna di queste barriere non dovrebbe averne: dovrebbe essere alla portata di tutti. Purtroppo non è sempre così. Leggiamo la sua storia.


DI CLAUDIO PALMULLI
Claudio Palmulli, autore di questa bella lettera
con l'amico Simone Carabella

Come tutte le grandi capitali, Roma presenta un’infinità di luoghi meravigliosi, ed è meta di milioni di turisti che costantemente vengono a visitarla. Nonostante le sue bellezze secolari, però, presenta una forte carenza nello sviluppo e nell’efficienza dei servizi. Capisco che non è semplice amministrare una città come Roma, soprattutto in seguito ai gravi disagi economici in cui versa. Tutto questo, però, si ripercuote sulla popolazione che ogni giorno per attraversala impiega ore a raggiungere le diverse destinazioni a causa dell'inefficienza del trasporto pubblico e dei servizi connessi. Non so bene quali siano i motivi di fondo, ma quello che è certo, è che i disagi provocati dalla scarsa manutenzione dei servizi pubblici crea profondi disagi a turisti e cittadini. E non ci fa fare una bella figura. 
Immaginate ora come un semplice disagio per una persona qualunque, in piena salute e forza fisica, può essere invece vissuto da una persona con una disabilita come me. Quello che mi ha spinto a scrivere questa lettera, è l’agonia che ho dovuto sopportare pochi giorni fa per attraversare il centro storico romano su una sedia a rotelle. In pieno centro storico! E vorrei anche specificare che per fortuna non mi trovavo da solo, ma accompagnato da alcuni colleghi che si erano presi la briga di aiutarmi e che hanno sopportato il mio stesso malessere. Il percorso che avremmo dovuto affrontare in breve tempo si è rivelato pieno di ostacoli e i pochi servizi funzionanti erano in pessime condizioni igienico sanitarie. Dovevamo recarci da piazza della Repubblica alla Stazione Termini, passando per la metropolitana B, precisamente dalla fermata Colosseo. Lì, davanti al monumento simbolo della città di Roma, in quella che dovrebbe essere una delle stazioni più curate della città, ci siamo al contrario trovati davanti ad una brutta sorpresa. A quanto pare i disabili non sono “abilitati” a prendere la metropolitana al Colosseo! Dico questo perché diversamente dalle aspettative, non c’era un ascensore che io potessi prendere per raggiungere il binario della metro. C’era soltanto un montacarichi malfunzionante e ho dovuto sopportare di usufruirne. Quando preciso che era malfunzionante, intendo che abbiamo impiegato ben 45 minuti per raggiungere il binario! Per chi conosce quella fermata e la attraversa ogni giorno, credo sia abbastanza chiaro quanto assurda ed ingiusta fosse la mia sofferenza. Ma non è finita qui. Una volta arrivati alla stazione Termini, saremmo dovuti salire in superficie per raggiungere il parcheggio. Semplice no? Basta prendere un ascensore. Peccato che dei due ascensori presenti, nemmeno un era funzionate. Questo ci ha costretto a perderci nel labirinto della nuova e ultra moderna stazione per trovarne un altro. Dopo un’ardua ricerca, siamo riusciti a trovare un ascensore che per fortuna funzionava ma.... all’interno siamo stati accolti da un forte fetore di urine e tanto per gradire c’erano anche degli escrementi. Non riesco a capacitarmi di come sia possibile che una città che gode di un enorme prestigio a livello internazionale possa permettersi di versar in simili condizioni. Si  parla tanto di pari opportunità per tutti e per tutte, ma a quanto pare, se sei diversamente abile certi argomenti non ti riguardano. So di non essere l’unico in queste condizioni e penso a tutti quelli che come me devono affrontare quotidianamente lunghe giornate di stenti, che non fanno altro che aggravare emotivamente la nostra situazione. Eppure conosco la mia città, la vivo e so che esistono persone meravigliose che ogni giorno lottano affinché questa diventi un posto a misura di tutti, aldilà delle singole specificità. A Roma ogni giorno vengono organizzate iniziative di solidarietà e raccolte fondi. So perfettamente che ci sono donne e uomini che desiderano cambiare la città e migliorarla. Da gennaio a dicembre girando per Roma potete incontrare queste persone ed imparare ad ammirarle. Loro mettono a disposizione le proprie abilità e talenti per sostenere chi è dotato di abilità diverse. Mi viene in mente Mister Ok, che ogni Capodanno salta giù dal Ponte Cavour e con quel tuffo, che, oltre ad offrire uno spettacolo meraviglioso agli occhi ammiranti che vengono lì appositamente per vederlo (potete visitare il sito www.misterokroma.it), porta con se nelle gelide acque del Tevere un messaggio: quello di una capitale più bella anche da questo punto di vista. La sensibilità di queste persone dovrebbe essere d’esempio a coloro che indirettamente godono delle loro performances e che dovrebbero avere il riguardo di ricambiare il loro impegno sostenendo le battaglie che portano avanti e prendendosi cura di coloro che questa città così bella, ma così difficile da attraversare su una sedia a rotelle, la vivono.
Claudio Palmulli

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