Il giorno 7 luglio è stata presentata alle forze dell'ordine la denuncia riguardante la rottura del vetro anteriore della macchina operatrice Energreen. La Energreen è una macchina fondamentale per la buona manutenzione del verde cittadino, per la pulizia delle strade maggiori dalle erbe infestanti che tanti danni possono creare agli allergici, e che sono, specie in alcune zone della città, un vero rifugio per nidi di insetti e altri animaletti non sempre simpatici.
La nuova Amministrazione di Ariccia ha preso molto a cuore la questione del decoro e della pulizia delle strade e ha pubblicato sui social-network molte foto di strade prima e dopo la loro pulizia, mostrando con orgoglio che con un po' d'impegno Ariccia può tornare ad essere più pulita ed accogliente. Purtroppo questi lavori subiranno ora una battuta d'arresto con l'Energreen fuori uso, almeno finché non verrà riparata.
Forse a qualcuno non è piaciuta la rapidità e la solerzia con la quale la nuova amministrazione sta cambiando l'immagine della città? Forse è solo l'atto vandalico di un idiota. Non sappiamo, ma certo la comunità ha subito un danno.
Chi
ama la propria città vorrebbe che questa fosse sempre bella e funzionale.
Vorrebbe che le sue strade fossero sicure, con i marciapiedi ovunque serva, ben
illuminate e pulite, non solo nel centro storico o nel proprio quartiere,
perché chi ama la propria città la ama tutta e desidera che i suoi concittadini, che abitano un po’ distanti, stiano anch’essi bene e vivano in un ambiente sano e
dignitoso. Chi ama la propria città vorrebbe che questa fosse pulita e curata,
vorrebbe che non ci fosse neanche una cartaccia in terra, che non ci fossero
luoghi fatiscenti e pericolosi. Vorrebbe, chi veramente ama la propria
città, che ci fossero collegamenti efficienti fra i vari quartieri e desidera
che spostarsi sia semplice con i mezzi pubblici, a piedi o con l’automobile o
una due ruote.
Qualsiasi
cittadino che ami Ariccia vorrebbe che questa fosse un “salotto”, il “salotto
dei Castelli Romani” e le caratteristiche Ariccia avrebbe potuto averle, ma poi ci
si guarda intorno e ci si accorge che chi ha amministrato fino ad oggi questa
bella città evidentemente non l’amava affatto.
Oggi
Ariccia è una città sporca e insicura, con strade mal ridotte e per nulla
curate, alcune con transenne che stazionano da anni per via di situazioni
pericolose che dovrebbero invece essere risolte. Ci sono strade, vie, vicoli,
scalinate, completamente invase dalle erbacce infestanti, che oltre a creare
uno stato di disordine, con il tempo possono infiltrare le loro radici e creare
veri danni.
I
passati amministratori di Ariccia non si sono mai preoccupati di collegare
meglio la città a quelle vicine, ma hanno fatto di peggio, hanno lasciato
scollegati i quartieri che la compongono, così se qualcuno volesse recarsi con
i mezzi pubblici, per esempio con una navetta, direttamente da Villa Ferrajoli a Ramo D’Oro o a
Piani di santa Maria, o più vicino, a Vallericcia, avrebbe seri problemi.
Noi,
pensiamo proprio che chi aveva il compito di governare questa città, non solo
non lo abbia fatto con il cuore, ma non lo abbia fatto per niente bene. Il
commercio è esangue. Il Ponte Monumentale, che avrebbe avuto bisogno di
manutenzione nel corso degli anni non ne ha mai avuta e adesso è chiuso al
traffico pesante e forse verrà chiuso del tutto per un lungo periodo. Le strade
sembrano degne di un circuito rally e il corso Garibaldi, che un tempo era
percorribile dalle auto ed era pavimentato con dei sampietrini e aveva i
marciapiedi, dopo non molti anni che è stato chiuso al traffico automobilistico
e pavimentato con delle lastre di scarso valore è già in pessime condizioni,
conmattoni che si muovono, altri che
sono rialzati, creando delle fastidiose e pericolose barriere architettoniche
per tutti i cittadini. Se chi governava questa città l’avesse amata davvero
oggi questa sarebbe un luogo accogliente e vivace e tutti i cittadini potrebbero
sentirsi orgogliosamente parte di qualcosa di bello. Purtroppo non è così.
Perfino le quotazioni immobiliari sono calate ad Ariccia, e non solo per via
della crisi economica visto che sono scese più della media delle altre città
confinati, segno che Ariccia non è più attrattiva come lo era un tempo. Altro risultato
di una cattiva gestione della cosa pubblica.
Roberto Di Felice
Oggi
Ariccia merita di cambiare passo. Ci vuole una svolta reale in questa città. I
cittadini non hanno più voglia di sentirsi presi in giro dagli amministratori
ma vogliono essere governati da una persona onesta a capo di una squadra
competente di persone che non siano vincolate da logiche di partito ma da un solo
desiderio: fare di questa città un luogo migliore e farlo con il cuore e con il
cervello.
Roberto
Di Felice è quest’uomo: un ariccino figlio di ariccini, un uomo colto che
intende la politica come servizio per la comunità e non come qualcosa di cui
servirsi, come molto spesso capita. Proprio per queste sue caratteristiche
Roberto che oggi, dopo gli scempi del passato, è il candidato più forte,
l’uomo da battere, incute timore agli avversari, che privi di argomenti sono
però ricchi di chiacchiere, spesso malvagie e diffamatorie. Per fortuna i tempi
sono cambiati e i cittadini sono cresciuti. Le informazioni viaggiano su più
canali e difficilmente si può nascondere lo stato delle cose. Le foto, in un filmato breve su Youtube al termine di quest'articolo, sono tutte state scattate ad Ariccia, prese dai social network e
dimostrano lo stato di abbandono della città. Ecco allora, nelle foto in veloce
sequenza, com’è stata ridotta da chi non l’ha mai amata, mettendo i bisogni dei
cittadini sempre al secondo posto, per non dire all’ultimo.
Per
Roberto Di Felice, e per i candidati che lo sostengono, il cittadino viene
prima di tutto, perché sono proprio i cittadini che fanno la città. Fare il
bene dei cittadini è fare il bene di Ariccia, amarla. Ariccia cambierà
realmente in meglio se cambierà davvero.
Nel video che segue una lunga serie di foto del degrado di Ariccia scattate dai cittadini stessi che nel corso del tempo ne hanno denunciato il degrado sui social network
Un bel colpo d'occhio gli spazi verdi rimessi a nuovo e ben curati grazie allo sponsor, la Banca di Credito Cooperativo. Un risparmio per l'amministrazione e un bel passo avanti per il decoro urbano.
A
chi è transitato negli ultimi giorni nel centro di Lanuvio non saranno passate
inosservate le novità che riguardano gli spazi verdi di piazza Carlo Fontana eLargo Vittime di Brescia, dove si sta
concretizzando un passo avanti storico, che promette di restituire decoro a
diversi spazi verdi.
A
compierlo è l'Amministrazione comunale di Lanuvio, che ha deciso di aprirsi a
nuove forme di partnership con privati, dando il là all'adozione di aree verdi
in cambio del diritto ad uno spazio espositivo. Una forma di sponsorizzazione,
che preveda la realizzazione, la cura e la manutenzione di specifiche aree
verdi da parte del privato interessato, che in cambio dell'opera manutentiva
potrà godere della visibilità dello sponsor, con l’esposizione di cartelli ad
hoc, realizzati secondo il formato standard approvato.
I
primi spazi individuati sono già stati affidati alla Banca di Credito
Cooperativo "Giuseppe Toniolo", che già da qualche giorno ha preso in
cura le aree verdi di piazza Carlo Fontana e Largo Vittime di Brescia. Gli
effetti, almeno per le aiuole nei pressi della fontana , sono stati tangibili
sin da subito, a conferma dell'ottima scelta intrapresa al momento di stringere
l'accordo col noto istituto di credito genzanese.
La
pensa in questo modo il consigliere delegato Mario Di Pietro, che ha sposato in
pieno la causa, certo che “questo tipo di sponsorizzazioni consentiranno di
mantenere elevati standard di decoro, contribuendo altresì a dare ossigeno alle
casse comunali, provate dai continui tagli del governo centrale". Proprio
Di Pietro, a nome dell'Amministrazione guidata dal Sindaco Galieti, svela le
peculiarità dell'accordo: "Finora potevamo contare su un impianto di
irrigazione ormai datato, che è stato completamente sostituito da centraline
che innaffieranno ad orari prestabiliti. Il miglioramento è ben evidente, come
lo sarà anche la cura e la manutenzione. Sino ad ora ci siamo arrabattati come
abbiamo potuto, contando su una 'borsa lavoro' che d'estate andava anche ad
annaffiare, cercando di fare il possibile, salvo potersi limitare al solo
taglio dell'erba. Oggi giorno è un dovere quello di ingegnarsi nel trovare
nuove soluzioni, e quella approntata con la 'Toniolo' crediamo sia la più
soddisfacente per entrambi, tanto da essere certi che i lanuvini apprezzeranno
la novità".
Notevoli
i risparmi per le casse comunali, tanto più che già si sta pensando ad
estendere il progetto in altre zone del vasto territorio lanuvino, a partire
dagli spazi verdi della rotonda di Piazza XXV Aprile, come anche all’incrocio
tra la via Appia Vecchia e via Papa Giovanni XXIII.Tutte soluzioni che restituiranno decoro a
zone cruciali del territorio, alleviando il peso dei bilanci comunali, che
saranno immuni da qualsiasi spesa, agevolando attività di promozione in cui
l’interesse di comunicazione del privato farà rima col miglioramento nella
gestione della cosa pubblica.