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domenica 11 ottobre 2020

Gli antichi miti greci ci portano alle radici della nostra cultura

Qualche indicazione di lettura per approcciarsi al mondo della mitologia


La riscoperta dei miti non è una cosa banale, è un passo nella direzione delle origini della nostra cultura.

La nostra storia ha origini in quella greca, dove ha cresciuto parte delle sue radici e attinto linfa vitale.

La conoscenza della mitologia era integrata nella vita quotidiana degli antichi greci che la consideravano parte della propria storia. Con i miti potevano spiegare i fenomeni naturali, dare un fondamento alle vicende personali e di un popolo intero.

La cultura greca, le storie fantastiche della mitologia, sono ormai patrimonio dell’umanità, entrate lentamente e inconsciamente nel sapere comune, arricchendo il linguaggio di forme, espressioni ed immagini.  Molti dei personaggi mitologici sono ancora oggi parte dell’immaginario collettivo conosciuti universalmente, da sempre fonti di ispirazione nell’arte e ancora oggi presenti in racconti anche televisivi e cinematografici, più o meno degni di reale considerazione.

Per meglio capire, almeno in parte, la nostra storia ed evoluzione intellettuale e artistica, la rilettura critica degli immortali classici greci è fondamentale.

Iliade e Odissea non sono noiosi testi scolastici ma pozzi inesauribili di conoscenza, di idee, di sapere. Accompagnarci nella loro lettura e rilettura con un buon Dizionario di Mitologia è senz’altro utile.

Così può essere utile la lettura di alcuni testi quali “Olypos Vizi, amori e avventure degli antichi dei” di Giorgio Ierano; “I Miti Greci” di Giuseppe Zanetto: “I Miti Greci” di Robert Graves; “Gli Dei e gli eroi della Grecia” di Karoly Kerenyi.



E se si vuole avere una prospettiva originale, moderna e piacevole al mondo del mito ed in particolare alle storie delle donne della mitologia greca, consiglio la lettura di MITICHE di Giulia Caminito, con le illustrazioni di Daniela Tieni, di cui ho  da poco scritto sul sito vedoleggoscrivo.

venerdì 17 luglio 2020

Economia e Cultura - L'EMERGENZA COVI-19 HA COLPITO DURAMENTE CINEMA E TEATRI DI FATTO ANCORA NELLA "FASE1"


Uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia da covid-19 è senz’altro quello delle imprese culturali. Già qualche giorno fa avevamo potuto leggere i dati relativi al settore delle librerie, oggi una nuova ricerca condotta da Format Research per Confcommercio Roma mostra come i cinema e i teatri siano di fatto ancora nella “fase 1”  della crisi.

La ricerca è stata articolata su due indagini:
un’indagine rivolta ad un campione statisticamente rappresentativo delle imprese culturali (esclusivamente cinema e teatri) che insistono nella provincia di Roma;
un’indagine rivolta ai consumatori che risiedono in provincia di Roma, di età superiore ai 18 anni, che prima del COVID-19 avevano l’abitudine, sia pure con livelli di frequenza diversi di andare al cinema o a teatro.
Durissimo l’impatto del lockdown sulle imprese culturali che temono che la situazione sia destinata a peggiorare negli ultimi mesi dell’anno. Crollo degli introiti di cinema e teatri, che in molti casi hanno visto azzerare le proprie entrate.
Oltre il 90% dei cinema e dei teatri a Roma segnala una riduzione, quando non un azzeramento, dei ricavi nei primi sei mesi del 2020. Oltre il 91% dei cinema della provincia di Roma e oltre il 95% dei teatri sono in difficoltà nel riuscire a far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Pochissimi i cinema che sono riusciti ad aprire e oltre il 70% è in difficoltà a causa dei pesanti costi derivanti dall’applicazione dei nuovi protocolli di sicurezza.
Bassissima l’affluenza attesa in autunno dai cinema: oltre il 68% si aspetta un numero minimo di spettatori. Oltre l’80% dei teatri avranno enorme difficoltà a riaprire ad ottobre a causa degli ingenti costi e saranno fortemente penalizzati dal limite massimo di spettatori e dal distanziamento. Il 75% dei cittadini romani nell’estate del 2020 andranno meno al cinema o non ci andranno affatto.
Nel 2020 si corre il rischio che l’indotto delle imprese culturali (bar, ristoranti, negozi, operatori della mobilità) perda oltre il 50% dei ricavi legati al consumo di spettacoli cinematografici.
Situazione difficile anche per i teatri: questo autunno il 49,7% dei consumatori andrà meno al teatro o non ci andrà affatto, e tale fatto potrebbe comportare una perdita di oltre il 60% dei ricavi legati al consumo di rappresentazioni teatrali (cene, shopping, taxi).

Per approfondire QUI
QUI

mercoledì 1 luglio 2020

Cultura ed Economia - In Italia 84% delle librerie in difficoltà dopo il Covid


Una ricerca dell'Associazione Librai Italiani, che aderisce a Confcommercio, indica che il settore soffre gli effetti del coronavirus. Oltre il 70% ha adottato la cassa integrazione e il 60% ha ridotto il personale o prevede di farlo.
Le librerie italiane (3.670 con oltre 11 mila addetti) sono state duramente colpite dall’emergenza sanitaria: oltre il 90% ha segnalato un peggioramento dell’andamento economico della propria attività e oltre l’84% è in difficoltà nel riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (pagare i propri dipendenti, saldare bollette e affitti, sostenere gli oneri contributivi e fiscali). Emerge dall’Osservatorio Ali 2020, realizzata da Ali – Associazione Librai Italiani, che aderisce a Confcommercio, in collaborazione con l’istituto demoscopico Format Research.
Secondo l'Ali, i momenti più duri della crisi saranno a ridosso dell’estate: oltre il 70% delle librerie ha dichiarato di avere adottato la cassa integrazione e il 60% delle imprese ha ridotto o prevede di ridurre il proprio personale.
Solo l’8,4% delle librerie indipendenti ha chiesto credito negli ultimi mesi. Di queste, il 72,7% ha ottenuto una risposta positiva (il 58,7% si è vista accolta interamente la domanda, il 14% si è vista concedere un ammontare inferiore a quello desiderato). Nonostante le criticità alcune librerie hanno fatto ricorso alla evoluzione digitale per far fronte alla emergenza sanitaria: il 27% ha iniziato ad utilizzare o ha intensificato l’utilizzo del commercio elettronico.
Secondo lo studio, circa il 25% delle librerie è localizzata al Nord Ovest, il 18% al Nord Est, il 26% al Centro ed il 31% al Sud Italia. Lazio, Lombardia e Piemonte sono le prime tre regioni per numero di librerie in Italia. Nel 2012 in Italia esistevano 3.901 librerie oggi ne esistono 3.670: c’è stata quindi una diminuzione di 231 librerie nel corso degli ultimi cinque anni. 
Le librerie danno lavoro a oltre 11 mila occupati in Italia (di cui il 42,7% opera in imprese con classe dimensionale superiore ai nove addetti). Tra gli addetti che lavorano nelle librerie, il 39,2% opera nel Nord Ovest, il 19,9% nel Nord Est, il 23,5% nel Centro e il 17,4% al Sud.
Secondo l'indagine, le librerie possono contare su una clientela di fiducia: sul totale dei clienti che nel corso dell’ultimo anno hanno acquistato almeno un articolo in libreria, quasi sette su dieci sono persone che appartengono alla clientela storica del negozio. Sei librerie su dieci ritengono che la figura del libraio sia il vero punto di forza della libreria per la sua capacità di fare da consulente al consumatore, consigliare i libri e diffondere cultura.
Tra le librerie che ritengono che la figura del libraio sia il vero punto di forza della libreria, il 95,5% ritiene che la propria libreria riesca a tradurre tale presenza in un vantaggio economico. In difficoltà le librerie indipendenti in merito all’assortimento dei libri: il 62,8% non riesce a mettere a disposizione dei consumatori un assortimento aggiornato.
Sul totale dei costi di gestione che le librerie indipendenti hanno sostenuto nel corso dell’ultimo anno, il 57,4% sono stati per «spese incomprimibili» (come affitti e utenze). Il dato si è ulteriormente aggravato a causa della pandemia. Cinque librerie indipendenti su dieci si sono servite dei distributori per rifornirsi di libri (50,1%), il 25,7% dei grossisti, solo il 5,3% dai distributori online.
Tra i canali della distribuzione libraria dei quali le librerie soffrono maggiormente la competizione il commercio elettronico rappresenta quello più temuto. Le librerie che soffrono di più a causa della concorrenza dell’e-commerce lamentano in prevalenza l’assenza di regolamentazione del mercato e della concorrenza (66,1%).

giovedì 11 giugno 2020

APPELLO ALL'UNESCO PER UNICUM 'APPIA ANTICA-ANTICA BOVILLAE



(comunicato stampa


Un appello, tradotto in inglese e sottoscritto da un migliaio di cittadini, affinché si concluda, dopo 14 anni, l’iter con cui l’Unesco riconosca, quale Patrimonio dell’Umanità, l’Unicum "Appia Antica-Antica Bovillae". L’appello è stato inviato "to the kind attention of Unesco-Department of Competence" ed al governo italiano, nelle persone del premier Giuseppe Conte e del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha il compito di istruire e sostenere questa proposta, relativa all’intera Area Storico-Archeologica di Bovillae che va ad integrare e valorizzare l'originaria richiesta per l’intera Appia Antica (da Roma a Brindisi), inviata nel 2006 e più volte riproposta dalla Comunità di Boville. "Questa volta ci siamo rivolti direttamente all'Unesco e nella loro lingua, oltre che al governo Italiano", spiega in una nota il Comitato Promotore, composto da un centinaio di qualificati esponenti della comunità di Boville, tra cui Paolo Di Paolo (scrittore, giornalista), Stefania Studer (autrice, aiuto-regista Rai), Alessandro Valerio (avvocato), Stefania Barducci (farmacista), Massimo Caucci (commerciante), Gina Manzi (maestra in pensione) nonché del mondo accademico-archeologico, di primario livello nazionale, quali Rita Paris (già direttore Parco Archeologico Appia Antica) e Maria Teresa Di Sarcina (archeologa, Parco archeologico Appia Antica). Recentemente, l'Associazione-onlus "Sempre Boville" ha perorato la causa promuovendo cinque dirette su Facebook, con video-letture curate dall'attore e regista Luigi Tani, dalla scrittrice e giornalista Eleonora Persichetti, dallo scrittore e studioso di archeologia Paolo Montanari, dalla giornalista Debora Esposito, dallo scrittore, studioso di archeologia e presidente dell'Associazione "Sempre Boville" Marco Bellitto e da Pino Cardente, primo proponente della Legge Popolare per il Comune Autonomo di Boville. "Sono emersi diversi nuovi elementi storici, archeologici ed ambientali che completano la continuità storica da Albalonga al primo insediamento di Bovillae (fra Collepicchione, Monte Savello, Rio Petroso, S. Fumia) e la originaria genesi dell’Urbe da Bovillae, ove s’era insediata la Gens Julia (Romolo e Remo furono portati al Palatino, per essere allattati dalla Lupa, da una barca che vi discese dalla rete fluviale proveniente da Boville che s’immetteva nel Tevere)", ricorda il Comitato Promotore. Che fiducioso evidenzia: "Se l’Unesco ha riconosciuto, quale patrimonio dell’Umanità, la Transumanza, come non può riconoscere anche l’Unicum 'Appia Antica-Antica Bovillae', che nei millenni l’ha sempre ospitata?".

giovedì 16 agosto 2018

Albano Laziale, sabato 25 e domenica 26 agosto il Festival del Borgo Antico

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sabato 25 e domenica 26 agosto nelle vie del centro il Festival del Borgo Antico, a cura dell’Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Albano Laziale in collaborazione con le associazioni “XV Miglio”, “Luciano Pezzi”, “PICVS” e “Anbima”. All’interno dell’evento si svolgerà il tradizionale appuntamento con il Festival della Rotonda con concerti musicali presso l’androne esterno di Palazzo Savelli (Piazza Costituente, 1). Sabato 25 dalle 19 alle 20 si esibirà l’associazione culturale “Luciano Pezzi” con il progetto “Cantiere Musicale”. Dalle 21 alle 22 spazio a Maurizio Mosetti con lo spettacolo en-solo “Guerra”. Bis il giorno successivo, sempre dalle 19 alle 20, con l’associazione culturale “Luciano Pezzi”. Dalle 21 alle 22 Maurizio Mosetti metterà in scena lo spettacolo en-solo “Girodirè”. Nelle vie del centro spazio, invece, alla terza edizione di Borghi DiVini. Sabato 25 e domenica 26 dalle 20 alle 23 tour del centro storico, con partenza da Piazza Salvatore Fagiolo, che prevede la visita di Porta Pretoria, Palazzo Savelli, Palazzo Lercari, Cattedrale, Tridente Barocco, Cisterne Romane e Chiesa della Rotonda con possibilità di degustazioni a cura di “Civico 18”.

sabato 23 giugno 2018

ECO 16 da oggi in poi

ECO 16, nelle intenzioni di chi l’ha pensato, è un blog non più votato alle vicende più o meno limpide delle politiche locali dei Castelli Romani ma vuole indirizzarsi sempre di più verso argomenti slegati dal criterio di vicinanza fisica per abbracciare maggiormente quelli relativi al criterio di vicinanza intellettuale. Allora gli argomenti principe saranno l’ambiente, i libri, la salute, la musica, il cinema il teatro e, perché no la televisione, la radio, il web, la comunicazione in generale. Mi piacerebbe condividere anche qualche riflessione sull’attualità economica e politica in generale ma facendolo dal punto di vista etico ed estetico. 
Cosa fondamentale è che ECO 16 non è un blog scritto da una sola persona ma a più mani e per questo gli articoli, come solo alcune volte già accadeva, d’ora in poi saranno sempre firmati, a meno che non siano comunicati stampa (scelti sempre con i criteri sopra esposti) e allora avranno la dicitura “riceviamo e volentieri pubblichiamo”.

Fabio Ascani

venerdì 23 marzo 2018

Albano Laziale - Presentazione del volume “Il calcio nei Castelli Romani ieri, oggi e…”


(riceviamo e volentieri pubblichiamo)
Sabato 24 marzo alle ore 15.30 nella Sala Nobile di Palazzo Savelli (Piazza Costituente, 1) sarà presentato, con il patrocinio del Comune di Albano Laziale, il libro “Il calcio nei Castelli Romani ieri, oggi e…” di Walter De Bardi. Il testo ripercorre tutta la storia del calcio nei Castelli Romani, dal dopoguerra sino ai giorni nostri con un’appendice finale sulle attuali realtà. L’autore vuole illustrare il “modus vivendi” del calcio nel corso degli anni, con il supporto di classifiche complete, rosa delle squadre, articoli, foto e titoli dei giornali. Durante l’evento saranno premiate le personalità del luogo che si sono distinte nel corso degli anni nel mondo calcistico. Contestualmente dalle ore 9.30 fino alle 19, presso Palazzo Savelli, sarà anche visitabile la mostra fotografica che riprende il nome del libro di De Bardi. In questa occasione il testo “Il calcio nei Castelli Romani ieri, oggi e…” sarà distribuito gratuitamente.

venerdì 28 luglio 2017

Marino - Mostra d'Arte per la Madonna De U Sassu - La personale di Armando Zelinotti

di Chiara Ascani
(clicca per ingrandire
e leggere il programma)

Marino, 27 luglio, - Nella sala Lepanto del Comune di Marino, alla presenza dell’assessore alla Cultura Paola Tiberi, si è tenuta l’inaugurazione della 34 edizione “MADONNA DE U SASSU” con la presentazione della Mostra d’Arte di Scultura e Iconografia alla quale sono 
state dedicate due stanze.
(clicca sulle immagini
per ingrandirle)
Nella prima è possibile ammirare una personale del giovane artista e sculture Armando Zelinotti, nella seconda le icone realizzate dagli iscritti all’associazione “Scriptorium San Nilo” (scuola di iconografia antica). 

l'artista Armando Zelinotti
e l'assessore alla Cultura Paola Tiberi
Raccolte in un'unica mostra opere dal carattere fortemente diverso: in una stanza il richiamo alla tradizione e al sacro con le icone dell’associazione “Scriptorium San Nilo” affiancato, nella sala precedente, ad una nuova ricerca del surreale, legata all’uso della geometria e alla rottura degli schemi classici. Il giovane artista Armando Zelinotti, unisce nei sui lavori il figurativo all’astrattismo, attraverso l’utilizzo di nuove forme e nuovi materiali e oggetti legati a mondi lontani e diversi, apparentemente distanti da quello dell’arte, riuscendo così a trarre ispirazione e a sintetizzare, in un solo progetto, più idee.











Da non perdere.

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