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domenica 13 luglio 2014

Ariccia - La guerra dei manifesti

Sono apparsi nei giorni scorsi ad Ariccia due manifesti: prima uno dell'opposizione e poi in risposta uno della maggioranza.

In quello dell'opposizione, in modo chiaro e preciso, si accusa l'Amministrazione ariccina di non praticare, pur in tempi di crisi, i necessari tagli di spesa ma di spendere troppo. Vengono fatti tre esempi di spese eccessive : "pianificazione urbanistica", "telefonia mobile" e spese per segretari e dirigenti. Vengono anche riportate in neretto le somme spese.

Pochi giorni dopo è stato affisso il manifesto di risposta nel quale si dice che l'opposizione accusa l'amministrazione di dilapidare le economie del comune soltanto per screditarla mentre loro fanno "fatti concreti" ma poi non viene data alcuna risposta nel merito delle accuse rivolte in modo dettagliato nel precedente manifesto.

A voi il giudizio sui manifesti che per qualche giorno sono rimasti appesi uno accanto all'altro.
Clicca sulla foto per ingrandirla di più.

Per quanto riguarda i "fatti concreti" di cui parla l'amministrazione nel suo manifesto per ora stendiamo un velo, ricordiamo solo che l'Appia bis è un progetto regionale cha andrebbe da Albano fino a Genzano e che è ferma ad Albano e, per quanto riguarda la raccolta differenziata, che Ariccia pratica ormai da anni, pare proprio che i metodi di questa amministrazione non siano fino ad ora riusciti a portare la città a livello di un "comune riciclone". La classifica dei comuni ricicloni è visibile QUI e Ariccia, purtroppo, non c'è e non c'è mai stata.

sabato 1 marzo 2014

La crisi economica ha cancellato centinaia di migliaia di posti di lavoro

Anni di crisi pesantissima, crisi dalla quale ancora non siamo usciti,  hanno eroso,  giorno dopo giorno opportunità e  
posti di lavoro.


(clicca sui grafici per ingrandirli)
Sono stati pubblicati in questi giorni dall’Istat i dati sulla disoccupazione in Italia. Sono numeri impressionanti che si riferiscono al 2013 e che mostrano come negli ultimi 12 mesi abbiano perso il lavoro 478000 persone, quasi mezzo milione di donne e uomini in più che vengono a trovarsi nella grave situazione di dover trovare in qualche modo i soldi necessari per poter arrivare a fine mese.





Nel Lazio i disoccupati sono oltre 300000 e nella sola provincia di Roma oltre 214000 (fonte Istat)

(clicca sui grafici per ingrandirli)


Oggi i disoccupati italiani sono 3.225.000, numeri che non si registravano dal 1977, e che fanno davvero temere per il futuro del paese e per la tenuta della pace sociale.


Sarà compito prioritario della classe politica trovare soluzioni per la questione occupazione ma queste dovranno essere in sintonia con le forze locali, quelle presenti sul territorio, con le amministrazioni, con le imprese e con le “intelligenze” a disposizione.





(clicca sui grafici per ingrandirli)



Solo per fare un esempio: nel Lazio c’è una certa vocazione a trovare lavoro nel settore ricreativo e culturale allora, forse, dovrebbero esserci ulteriori agevolazioni a chi fa nuove assunzioni in quest’ambito e studiare, per altri territori e regioni soluzioni analoghe.





La crisi si può vincere se c’è il contributo di tutti e certamente non si può avere ripresa economica se non c’è prima ripresa dell’occupazione.
Fabio Ascani

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...