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mercoledì 30 marzo 2016

Si avvicina il giorno delle elezioni amministrative. Sarà il 5 giugno. Ma prima il Referendum

Ariccia è migliorata o peggiorata negli ultimi decenni? Come sono le condizioni di vita dei cittadini? Come va la viabilità? È giusto affidare ancora la città a chi è costretto a subire lontane logiche di partito, a chi ci ha portato al punto in cui siamo ora? 

Ormai non dovrebbero esserci più dubbi: la data per le prossime elezioni amministrative dovrebbe essere domenica 5 giugno (vedi anche qui). Per quel giorno, e forse si voterà anche la mattina del lunedì successivo, tutti i cittadini chiamati alle urne dovrebbero avere le idee il più chiare possibile sulla scelta da fare all’interno della cabina elettorale. Non è una banalità: è fondamentale informarsi perché il diritto al voto si esercita davvero liberamente quando è espresso nella consapevolezza di compiere una scelta libera, meditata e fondata.
Dal nostro punto di vista le idee su Ariccia sono ormai ben chiare e traspaiono senza problemi da ciò che scriviamo: siamo per una totale “inversione di marcia”. Dopo decenni dello stesso governo è, a nostro avviso, ora di cambiare, e la soluzione la fornisce un uomo che per Ariccia e gli ariccini ha speso tutta la sua vita: Roberto Di Felice.
Ma con queste poche righe non voglio fare una sorta di spot elettorale, voglio spingere i cittadini a guardarsi in torno e fare un po’ di confronti con il passato. È importante verificare se la città sia davvero migliorata rispetto al passato o se invece sia addirittura peggiorata, almeno in alcuni aspetti importanti, anzi fondamentali: viabilità; rapporto dell’amministrazione con i cittadini; consumo del suolo; servizi; trasparenza; commercio e via dicendo.
un particolare della pavimentazione del corso di Ariccia
Voglio però dare solo un piccolo consiglio a coloro che leggeranno questo post: non lasciatevi ingannare dai pifferai, dai divulgatori di veline tutte uguali e, non fidatevi neanche di ciò che leggete qui! Ariccia non è una megalopoli e le cose possiamo constatarle in prima persona. Durante la precedente campagna elettorale l’ex sindaco disse che sarebbero arrivati dal Ministero i soldi il Ponte Monumentale ma il ponte è ancora lì con tutti i suoi problemi, veri o esagerati che siano, ma l’unica certezza, visibile ad occhio nudo da chiunque si avvicini alla struttura, è il risultato dell’indolente mancata manutenzione ordinaria di cui avrebbe avuto bisogno e che era compito delle amministrazione che si sono pigramente succedute. Questo lo dico solo per fare un esempio. Se dovessi farne un altro suggerirei di andare a dare un’occhiata al centro storico di Ariccia, con i suoi locali chiusi, simbolo del fallimento delle politiche per il commercio, e la pavimentazione  del corso, “nuova”, in travertino vietnamita, già logora e pericolosa dopo pochi anni. Ma quanti altri esempi potrei fare ancora! Avremo tempo.
Intanto, ribadisco, i cittadini si informino, con tutti i mezzi a loro disposizione, ma poi vadano alla fonte a verificare di persona come stanno realmente le cose. È facile e costa poco. Il 5 giugno si avvicina: facciamo una scelta libera: scegliamo chi ha deciso di essere totalmente svincolato da logiche di partito, da ricatti e ordini delle segreterie di Roma, dove vedono il territorio solo come bacino di voti piuttosto che come qualcosa da tutelare.

Solo un’ultima cosa. Prima del 5 giugno, il 17 aprile, si voterà per il referendum contro le trivellazioni in mare, per una politica energetica sostenibile. Ancora una volta i partiti si mostrano legati alle logiche dei poteri forti, delle multinazionali dell’energia, e la cosa si riflette anche nelle “piccole” comunità come la nostra. Chi senza dubbio ha scelto liberamente di salvaguardare l’ambiente è proprio chi con questi vecchi partiti non ha nulla a che fare e ha già fatto una scelta netta e decisa: al referendum votiamo “SI”.

Fabio Ascani

venerdì 9 novembre 2012

IL CORSO DI ARICCIA: BUCHE, DISLIVELLI, TRANSENNE, CREPE, MACCHIE... DOPO SOLO POCHI ANNI

  Intorno a settembre /ottobre 2007, circa 5 anni fa si stava completando la pavimentazione del corso di Ariccia, la strada più prestigiosa della città, che si volle rendere pedonale. I vecchi sampietrini furono sostituiti con delle lastre di un materiale che si pensava, noi ingenui, sarebbe durato a lungo, anche considerato che l'amministrazione aveva previsto che gli automezzi non lo calpestassero. Ora, pur giovane, la pavimentazione dimostra un'età veneranda: sporca macchiata in modo indelebile e soprattutto disconnessa e scheggiata in moltissimi punti. Le foto che pubblichiamo a seguire lo dimostrano e poi chi volesse rendersene conto non dovrà fare altro che fare una passeggiatina nel centro della nostra bella città e constatare con i propri occhi. Evidentemente la scelta dell'amministrazione Cianfanelli non fu lungimirante, il tipo di pavimentazione usata in sostituzione dei sampietrini non ha dato i risultati auspicati. 

(clicca sulle foto per ingrandire)
La zona transennata è di fronte all'entrata del comando dei vigili urbani, in uno dei punti turistici più importanti della città, il Belvedere di Piazza Mazzini, ed è in queste condizioni, con tanto di transenne, da moltissimi mesi, da prima ancora che l'ex sindaco Cianfanelli venisse sostituito dal commissario prefettizio dott.ssa Caporale. Ci domandiamo come mai da allora, ne l'uno ne l'altra abbiano fatto nulla per sanare almeno questo punto.

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