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domenica 29 maggio 2016

Il futuro di Ariccia dipende dalla scelta collettiva che si compirà il 5 giugno. Per contribuire a risanare Ariccia ecco le proposte di Roberto Di Felice su Agricoltura, Commercio, Industria, e altro ancora.

Lasciamo pure che gli avversari di Roberto Di Felice, ormai a corto di idee e di persone che li seguano sui social o nelle piazze, si perdano in polemiche sterili. Andiamo invece a parlare di qualcosa di concreto.
Dal programma amministrativo di Di Felice ecco di seguito alcuni punti importanti riguardanti le attività economiche. Proposte serie per il futuro di Ariccia e che saranno utili per il vero rilancio economico della città. Si, perché Ariccia è fatta di persone: gente in carne ed ossa che ogni giorno deve scegliere come vivere nel modo più dignitoso e costruire il futuro (quello vero) in una città più accogliente e vivibile PER TUTTI. Le nostre vite sono il risultato delle nostre scelte e la vita della città sarà determinata dalla grande scelta collettiva che si compirà il 5 giugno. Oggi è quindi inutile perdersi in chiacchiere e in fatti che ben poco hanno a che vedere con il futuro di Ariccia.
Piuttosto leggete le proposte della COALIZIONE DELLE SETTE LISTE CIVICHE su agricoltura, commercio, artigianato, industria e altro ancora. Non troverete di meglio cercando altrove. Provate pure.

DAL PROGRAMMA DI ROBERTO DI FELICE

AGRICOLTURA


Il nostro primo impegno sarà quello di orientare, anche aiutandole a reperire contributi finalizzati mediante la Sezione per le Imprese nel sito internet comunale, le aziende agricole che operano nel territorio ariccino verso un􏰀agricoltura di maggiore qualità, rappresentata da:
• prodotti biologici, ottenuti senza l􏰀impiego di prodotti di sintesi e organismi geneticamente modificati (OGM) secondo le regole stabilite dalle normative europea, nazionale e regionale;
• prodotti da agricoltura integrata, ovvero ottenuti con tecniche codificate con ridotto uso di prodotti di sintesi e a basso impatto ambientale.
Inoltre, è nostra intenzione dare piena attuazione alle leggi regionali del Lazio n. 28 e n. 29 del 2008, finalizzate, la prima, alla promozione di mercati riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e, la seconda, alla organizzazione dei produttori, agli accordi regionali per le integrazioni delle filiere e alle filiere corte. A tal proposito, la nostra azione di governo sarà tesa ad attivare un progetto di 􏰁Filiera corta􏰂, al fine di mettere in moto un processo virtuoso finalizzato alla valorizzazione delle produzioni locali tipiche e di qualità e all’avvicinamento dei produttori e dei consumatori, favorendo e sostenendo finanziariamente intese commerciali tra tutti i soggetti interessati, e alla creazione di eventi locali in grado di attrarre turisti e consumatori interessati alle peculiarità agroalimentari del nostro territorio. Tale progetto avrà, quindi, come obiettivi:
• promuovere e sostenere quelle attività agricole che prevedono un rapporto più diretto tra produttori e utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori e consumatori), per far sì che il valore aggiunto creato vada a beneficio di tutti i soggetti coinvolti;
• inserimento delle attività promosse dalla filiera corta nei vari contesti seguenti: vendita diretta nell’ambito di mercati all’aperto o in locali appositamente attrezzati; accordi tra produttori e commercianti, ristoratori, albergatori, gruppi di acquisto, associazioni di consumatori o cooperative di consumo;
• conoscenza dei prodotti tipici del territorio da parte del consumatore;
• agevolazione delle imprese che partecipano al progetto di 􏰁Filiera corta􏰂, sostenendole attraverso il
reperimento di finanziamenti sovracomunali;
• agevolazione del consumo in zona delle produzioni locali, anche allo scopo di ridurre l􏰀impatto
ambientale dei trasporti e migliorare il consumo stagionale dei prodotti.
Gli strumenti del progetto di 􏰁Filiera corta􏰂 destinati a favorire la commercializzazione dei prodotti locali sono:
• mercato dei produttori: evento periodico locale (almeno una volta al mese) all’aperto, per la vendita diretta dei prodotti agroalimentari locali, specialmente di qualità;
• spacci locali: punti di vendita diretta al chiuso, gestiti in forma singola o associata da produttori agroalimentari sull’esempio dei farmet􏰀s market americani;
• patti di filiera: accordi tra produttori e operatori di altri settori (ristorazione, commercio e turismo), per la vendita dei prodotti locali;
• agricoltura in piazza: manifestazione organizzata in coincidenza con le feste tradizionali più importanti (Sagra della Porchetta e Fiera di Pentecoste), allo scopo di presentare e valorizzare i prodotti agroalimentari tipici del territorio;
• sito internet del comune: creazione di una sezione con una banca di dati in cui il consumatore possa trovare i recapiti dei produttori con la presentazione dei loro prodotti;
• arte e cibo: inserimento all’interno del Palazzo Chigi di uno spazio dedicato alla cultura e alla tradizione enogastronomiche locali, con esposizione promozionale e fornitura di materiale informativo di prodotti del luogo.
Per il piano di utilizzazione aziendale (P.U.A.) si rimanda alla parte dedicata alla pianificazione territoriale e urbanistica.
Un􏰀altra azione che riteniamo importante e per la quale ci attiveremo è la pulizia dei fossi di competenza del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, affinché avvenga periodicamente, e dei lavori di loro sistemazione idraulica.
ARTIGIANATO
Oltre alla realizzazione della zona artigianale, trattata nella parte relativa alla pianificazione territoriale e urbanistica, la nostra alleanza metterà in campo le seguenti azioni:
• concessione di incentivi economici per impiantare attività artigianali tipiche nei locali sfitti del centro storico e di altre zone (Galloro, Villa Ferrajoli) in cui queste attività sono scomparse, compatibili con gli insediamenti abitativi, anche alla luce del progettato piano di classificazione acustica;
• ricorso ad imprese artigianali locali per lavori e manutenzioni comunali di importo tale da poter ricorrere alla modalità di affidamento diretto.

COMMERCIO
Per quanto riguarda il commercio al dettaglio in sede fissa, considerato che la legge ha liberalizzato le aperture e i trasferimenti di sede degli esercizi fino a 250 metri quadrati (cosiddetti esercizi di vicinato), intendiamo razionalizzare, con un apposito Piano regolatore da inserire negli strumenti urbanistici del comune di Ariccia, l􏰀apertura delle medie e grandi strutture di vendita, in quanto si è ormai raggiunta una saturazione di supermercati, specialmente lungo l􏰀asse della via Nettunense, e puntare sull’insediamento e sulla valorizzazione degli esercizi di vicinato di qualità, in modo da offrire all’utenza esercizi specializzati su prodotti di fascia di difficile reperimento nei supermercati.
Circa il commercio al dettaglio su aree pubbliche (commercio ambulante), è nostra intenzione attivare:
• un mercato settimanale nella zona di Fontana di Papa-Piani di Santa Maria;
• regolarizzare diversamente, con minori oneri economici per chi vi opera, quello attivato a
Vallericcia.
In quanto agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, il loro sviluppo numerico, soprattutto di quelli denominati fraschette, ha registrato negli ultimi anni, specialmente nelle vie contigue con il centro storico e a causa delle scriteriate scelte dell􏰀amministrazione comunale, un incremento esagerato che ha determinato innumerevoli episodi di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblici, oggi in realtà ridotti per la contrazione dei consumi determinati dalla difficile situazione economica.
Non va dimenticato però che tali esercizi hanno creato occupazione, anche se non sempre stabile, e quindi contribuito in maniera significativa al prodotto interno lordo della nostra città.
Le soluzioni che abbiamo in animo di adottare, per superare queste criticità tenendo conto sia delle esigenze imprenditoriali degli esercenti e dell’interesse al mantenimento dei livelli occupazionali da essi creati sia dei diritti dei residenti a non subire disturbi della loro quiete o danneggiamenti di loro beni nelle ore notturne, sono:
• blocco immediato del rilascio di nuove autorizzazioni per esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico nel centro storico e nelle vie contigue; sia la legge regionale n. 21 del 2006, che disciplina lo svolgimento di tali esercizi, sia la legge statale n. 59 del 2010, che disciplina i servizi nel mercato interno, consentono ai comuni di adottare provvedimenti di limitazione all’apertura di nuovi esercizi in una zona nei casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico in quella zona, senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo in particolare per il consumo di alcolici e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità, restando, in ogni caso, ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale;
• introduzione, attraverso un regolamento, di un sistema premiale per i comportamenti virtuosi e punitivo per quelli trasgressivi, nei confronti degli esercenti per quanto riguarda le occupazioni di suolo pubblico o privato assoggettato a uso pubblico: esso consisterà in riduzioni o incrementi del canone per l􏰀occupazione di suolo pubblico in rapporto al comportamento che terranno nel rispettare le regole loro imposte da leggi, regolamenti, ordinanze o dalla loro autorizzazione all􏰀occupazione del suolo e, nei casi più negativi, potrà comportare la pronuncia di decadenza della medesima autorizzazione;
• accettazione volontaria di un codice di autodisciplina. Gli esercenti che accetteranno il codice si impegneranno a rispettare il vicinato, mantenendo relazioni positive e costruttive, vigilando, per quanto sia possibile, anche sul comportamento dei clienti nelle vicinanze dei loro esercizi. Tra gli altri impegni, gli esercenti avranno quello di indicare alla fine del menù la provenienza dei prodotti utilizzati nella preparazione dei pasti. Il comune di Ariccia rilascerà il bollino di qualità 􏰁Cucina trasparente􏰂 agli esercizi che accetteranno e rispetteranno il codice.

SITI E-COMMERCE E LORO REALIZZAZIONE
i siti e-commerce sono piattaforme virtuali tramite le quali è possibile vendere e acquistare una pluralità di prodotti.
È volontà della nostra coalizione realizzare dei corsi gratuiti per la creazione di tali siti, che hanno, come obiettivo, quello di insegnare, in particolar modo ai giovani, come si realizzano siti di questo tipo con i quali è possibile ottenere dei buoni margini di guadagno.
Essendo i corsi gratuiti, l􏰀unico investimento che i soggetti interessati dovranno affrontare sarà quello relativo alla realizzazione del sito.
INDUSTRIA
Fermo quanto detto in precedenza sul riordino e sulla riqualificazione ambientale della zona, una volta fiorentemente industriale, a ridosso della via Nettunense e sul potenziamento del reticolo viario formato da questa strada e da quelle che vi sboccano, intendiamo promuovere, con gli edifici industriali dismessi e non destinati ad altro uso, un Parco di attività produttive innovative.
SEZIONE PER LE IMPRESE NEL SITO INTERNET COMUNALE

Nel sito internet comunale sarà creata una Sezione per le Imprese, attraverso la quale gli imprenditori possano trovare facilmente normative e bandi di finanziamento di interesse del mondo delle imprese artigianali, industriali, agricole, commerciali e turistiche.

venerdì 20 maggio 2016

Ariccia - IN QUESTI GIORNI SI RESPIRA ARIA NUOVA, LA VOGLIA DI TRASFORMAZIONE E DI RICOSTRUZIONE. Intervista a Francesca Monosilio e Maurizio Ghignati, candidati con Patto Sociale per Roberto Di Felice


Francesca Monosilio e Maurizio Ghignati sono entrambi candidati con Patto Sociale a sostegno di Roberto Di Felice sindaco per le prossime elezioni amministrative di Ariccia del 5 giugno.
Francesca Monosilio è laureata in Scienze dell'Educazione e della Formazione presso la Sapienza, impegnata nel sociale, collabora principalmente con scuole e istituti di istruzione. Maurizio Ghignati è uno dei commercianti storici di Ariccia dove possiede una frutteria, proprio di fronte al palazzo del comune, sul Corso Garibaldi.

 Quant'è importante per voi essere in una coalizione composta da sole liste civiche a sostegno di Roberto Di Felice?

Francesca Monosilio: Ho scelto il progetto di Roberto proprio perché fondato su una concezione politica che non vuole imposizioni partitiche esterne che si sovrappongano in maniera coercitiva alle reali esigenze territoriali. Siamo tutti più o meno consapevoli che le antiche ideologie legate alle tendenze partitiche, ormai sono diventate solo uno strumento attraverso il quale i partiti attuali cercano di attrarre consensi. Ariccia ha bisogno dell' "Uomo" e Roberto Di Felice, supportato e dalle persone che credono con altrettanta tenacia in questo progetto, sarà in grado di restituire nuova luce al Paese. Onestà e competenza, di questo abbiamo bisogno. 
Maurizio Ghignati: I partiti hanno fallito, non solo ad Ariccia ma in tutta Italia. Essere una coalizione di sole liste civiche ci permetterà di amministrare senza che nessuno, dall'alto, ci imponga come governare il nostro Paese. Ariccia deve rimanere degli ariccini e non dei politici di palazzo. Credo nella forza ricostruttrice della nostra coalizione di liste civiche che persegue un obiettivo unico, per il quale mi sto impegnando da dieci anni insieme a Roberto.

Secondo il vostro punto di vista in cos’è stata particolarmente carente la vecchia amministrazione nel governo della città?

Maurizio Ghignati: Sarebbe più semplice elencare gli aspetti dove non è stata carente. L'intero Paese versa nel degrado, ormai non è rimasto più niente: giovani fuggono nelle zone limitrofe, niente più servizi e abbiamo una percentuale di tassazione insostenibile, forse la più alta d'Italia. Ariccia non può andare avanti cosi, abbiamo  bisogno  di una nuova  classe dirigente con  idee per a  ripresa  della  città. 

Francesca Monosilio: la carenza maggiore è sicuramente riconducibile alla disattenzione perpetrata incessantemente nei confronti delle necessità quotidiane e specifiche dei cittadini. Ciò di cui gli ariccini hanno bisogno è, in primo luogo, tornare ad avere fiducia nei confronti di chi si assume la responsabilità di governare il Paese. Ariccia vuole strade percorribili in sicurezza e il decoro urbano degno della sua storia; ha bisogno che l'economia torni ad essere fluida e che si fondi sulle tradizioni che la caratterizzano. Il Paese ha bisogno di progetti contestualizzati che mirino a risolvere le problematiche specifiche di ogni zona.

Parlando con i cittadini quali sono le domande e le richieste che vi rivolgono più frequentemente?

Sinceramente? Più che domande, abbiamo ascoltato una serie infinita di lamentele. I cittadini denunciano l'abbandono in cui Ariccia ristagna ormai da troppi anni, evidenziando le profonde mancanze e la palese inefficienza della  passata  amministrazione. Ciò che ci motiva e ci entusiasma rispetto al lavoro che stiamo svolgendo e  è scoprire, tuttavia, la fiducia che molti ancora ripongono nel cambiamento. In questi  giorni  si  respira aria nuova, la voglia di trasformazione e di ricostruzione. I cittadini chiedono la diminuzione delle imposte, una ripartenza economica crescente, sostegno e sussidi sociali adeguati, riqualificazione della rete viaria e, soprattutto, che le opportunità di lavoro siano prima di tutto contemplate per gli ariccini. Tutto questo è realizzabile solamente attraverso un rapporto di trasparenza e partecipazione. È indispensabile che il territorio sia valorizzato e tutelato attraverso strategie generali, settoriali e paesaggistiche realmente necessarie, poiché le risorse economiche devono essere investite al fine di realizzare opere funzionali alle esigenze cittadine. Ogni richiesta trova risposta all'interno del nostro programma elettorale, realizzabile e sostenibile, poiché lo stesso è stato stilato solo dopo un lungo e sincero confronto da parte nostra con la popolazione. Efficienza dei servizi, diminuzione delle imposte, vivibilità, centri sportivi e ricreativi, ripresa economica, lavoro e vera relazione con i cittadini, questi sono i nostri obiettivi.

Se dovessi essere eletta consigliere, Francesca, quali sarebbero le tue priorità per la città e per il tessuto sociale di questa?

L'argomento è decisamente ampio ma cercherò di toccare brevemente i punti salienti. Purtroppo, è evidente come uno dei  problemi attuali più importanti sia il progressivo impoverimento delle famiglie. A dover fronteggiare difficoltà economiche quotidiane, sono soprattutto le famiglie numerose, i disoccupati e ragazze madri, nonché le giovani coppie con impieghi precari e lavoratori con nessuna qualifica professionale. Sono necessari interventi specifici volti al miglioramento della qualità di vita di queste categorie. Un'altra delle  categorie maggiormente trascurate è quella degli anziani che necessitano di un supporto costante e quotidiano, che sia in grado di alleggerire la loro condizione sotto ogni aspetto ( es. Ripristinare maggiori servizi di trasporto navetta, soprattutto nelle zone dislocate, che permettano loro di raggiungere autonomamente i centri di interesse). Per questo il Paese necessita di centri d'ascolto specifici per tutte le categorie disagiate, nonché centri di sostegno alla genitorialità e centri rivolti alle donne vittime di violenza.  Una questione di particolare importanza riguarda la formazione. È importante che il Comune, attraverso le politiche sociali, si attivi per promuovere corsi di formazione professionale specifici gratuiti, realizzando progetti competitivi che permettano di usufruire del supporto economico messo a disposizione dalla Regione. Sarebbe opportuno mettere a disposizione dei voucher per i cittadini con basso ISEE. Non meno importante è la "tutela dei minori". I servizi per l'infanzia devono operare in conformità con le norme dettate  dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti per l'infanzia. Confrontandomi da sempre e in prima persona con le realtà locali, mi rendo conto della necessità di organizzare interventi volti all'assistenza delle famiglie e dei minori che ne fanno parte, attraverso indicazioni che diano loro la possibilità di conoscere la rete dei servizi, consulenze che diano la consapevolezza dell'importanza del sostegno psicosociale. Sono necessari interventi socio-educativi individuali, interventi d'inserimento dei minori nei contesti educativi territoriali, bisognosi anche questi ultimi di maggiore attenzione e maggior promozione. Vorrei, infine, porre l'attenzione sull'insegnamento efficace ed obbligatorio dell'educazione civica nelle scuole. All'interno di una determinata politica o tradizione etica, l'educazione civica consiste nell'educazione dei cittadini e nell'elaborazione da parte dei ragazzi del concetto di diritto e giustizia, da attuare nella vita pubblica. L'insegnamento alla "Cittadinanza e alla Costituzione" comprende cinque argomenti: educazione ambientale, educazione stradale, educazione sanitaria, educazione alimentare e la Costituzione Italiana. L'educazione civica deve riguardare tutti gli istituti di ogni ordine  e grado. C'è troppo disinteresse da parte dei giovani nei confronti del territorio in cui vivono, nei confronti del senso di appartenenza e della volontà di condivisione. Terminando, mi permetto di dire che, l'obiettivo dell'amministrazione locale, qualora divenisse di nostra competenza, sarà quello di fornire risposte adeguate ed eque per le diverse utenze, nel rispetto di un livello di prestazioni minime e compatibilmente con la situazione finanziaria che troveremo.

Maurizio, una sfida importante per il futuro è far rinascere il commercio in questa città. Quali soluzioni si dovranno adottare a tuo parere?

Viviamo in un  periodo  di forte crisi e  la rinascita del piccolo commercio sembra un impresa difficile, tuttavia non è impossibile. Nell'ultimo decennio le attività del nostro Paese, ed in particolar modo quelle del Centro Storico, sono state tutt'altro che tra  le  priorità della  passata  amministrazione. Per  cinque  lunghissimi  anni  abbiamo avuto un  assessore  al  commercio (Ugo Piccareta) del tutto inesistente. Non ho mai avuto il piacere di partecipare ad  una  riunione  con  i  miei colleghi commercianti, nonostante le nostre richieste. Ci  piacerebbe  sapere  quali  sono  state  le  funzioni inerenti al  ruolo assegnatogli, oltre a quella del percepimento dello stipendio. L'economia del  Paese si fonda soprattutto sul piccolo commercio che, se  sostenuto  da  una  interessata amministrazione, può tornare a vivere e a rappresentare un polo di attrazione per cittadini e  turisti. Le soluzioni  possono essere molteplici, ad esempio, per quanto riguarda il  centro  storico (se  dovessimo diventare forza  di  governo), pensiamo ad  una  sospensiva dal lunedì  al venerdì della ZTL che  ha penalizzato  le  attività commerciali della zona. Per il  resto del paese le  soluzioni sono, in  primis, da individuare nell'alleggerimento della  pressione fiscale che vede le attività attanagliate dalle imposte comunali. In  ogni caso, una scelta intelligente sarebbe quella di creare un periodico tavolo di discussione con  gli  interessati, rilevare ed ascoltare le problematiche specifiche, cercando insieme le possibili soluzioni, istituendo una vera e propria Associazione dei Commercianti a tutela della categoria.    

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  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...