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mercoledì 21 marzo 2018

Velletri - “CAMELIE E MUSEI”


(riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Nell’anno nazionale del cibo Italiano, i Musei Civici di Velletri, in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo, metteranno in campo una serie di attività interdisciplinari, nelle quali il valore culturale, simbolico e rituale del cibo verrà narrato e sviluppato nei suoi molteplici usi e conformazioni, legate alla mitologia, all’arte e alle tradizioni enogastronomiche, antiche e moderne, del territorio dei Castelli Romani. Le attività che sono state progettate saranno in grado di soddisfare tutte le categorie di visitatori e fruitori museali: dagli studiosi agli appassionati, dai bambini alle famiglie.
In occasione della XXIV Festa delle Camelie, che si svolgerà nella Città di Velletri il 24 e il 25 marzo, diversi gli appuntamenti previsti presso il Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini, che vedranno la splendida ed eclettica pianta della Camelia come protagonista di narrazioni e viaggi, dal sapore antico delle mense ai profumi orientali del tè.
Il primo appuntamento è per sabato 24 marzo alle ore 17:00, presso la Sala Conferenze dei musei, dove il prof. Tommaso Lucchetti, docente e storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale, terrà una conferenza dal titolo: “I doni di Flora: dal giardino alla mensa.'  Un incontro che svelerà, a partire dalla cultura greco-romana, la presenza di piante, fiori e alberi nei riti e nelle feste, mettendo in luce la profonda simbologia, attraverso miti e leggende, che si cela nel loro uso in cucina o nella decorazione delle sale e delle mense.
Il secondo incontro si terrà domenica 25 marzo alle ore 17:00 e sarà tenuto dal dott. Roberto Libera, antropologo e direttore del Museo Diocesano di Albano. L' appuntamento dal titolo “La Camelia  Sinensis e la cerimonia del tè” ci racconterà dell’origine della pianta, nelle cui foglie si cela il prodotto fulcro della preparazione di una delle bevande più famose al mondo. Origini antiche, meticolose gestualità e ideali estetici, il tutto descritto nella tradizionale cerimonia del tè giapponese.
Al termine della conferenza sarà offerta ai presenti una degustazione di tè giapponesi  a cura de “La Piazzetta  Caffè” di Francesca  Pucci.
Saranno inoltre organizzate, nella giornata di domenica, alle ore 10:30 e 11:30 due visite guidate tematiche al Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”. Le visite, incentrate sul culto della primavera nell’antichità, riveleranno lungo il percorso museale le presenze vegetali e floreali raffigurate nei reperti e narrate nei miti e nelle testimonianze antiche
Le iniziative saranno a titolo gratuito e il biglietto d’ingresso ai musei sarà ridotto per tutta la durata della manifestazione.
Ad arricchire l’offerta culturale della città di Velletri, sarà l'apertura dell’Area Archeologica delle SS. Stimmate, grazie alla collaborazione con il Gruppo Archeologico Veliterno. Nelle giornate di sabato e domenica, sarà possibile visitare gratuitamente il sito con i seguenti orari: la mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:30,  il pomeriggio dalle  ore 16:00  alle  ore 18:30.



Museo  Civico  Archeologico  “Oreste  Nardini”
Via  Goffredo  Mameli , 4 – Velletri

Area  Archeologica  delle  SS . Stimmate
Via  delle  Stimmate,  15 – Velletri


martedì 16 settembre 2014

Sconfiggere la fame nel mondo

Dimezzare la fame nel mondo entro il 2015 è possibile. La notizia è buona ma certamente è doveroso guardare anche i dati che ci fanno meno piacere: sono ancora 800 milioni le persone sottoalimentate e una persona su nove nel mondo non ha ancora a sufficienza da mangiare, questo nonostante il numero di chi soffre la fame sia calato complessivamente di 100 milioni di unità.
È quanto viene affermato ne “Lo Stato dell'Insicurezza alimentare nel mondo”, rapporto redatto dalla FAO, dal Programma Alimentare Mondiale e dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo e presentato oggi a Roma.
L'obiettivo più ambizioso, quello di ridurre, entro il 2015, il numero assoluto di quanti soffrono la fame è stato raggiunto in 25 paesi, ma non in tutto il mondo.

Certamente è dovere dei governi impegnarsi seriamente per sconfiggere questa piaga, ma è anche dovere di ogni cittadino responsabile agire quotidianamente, anche nei piccoli comportamenti, nel rispetto dell'ambiente o quando si va a fare la spesa, pensare che in qualche modo possiamo contribuire a migliorare questa situazione. In un mondo globalizzato come ormai è quello nel quale viviamo  non possiamo pensare che un’azione compiuta in una ricca città europea non possa avere una ripercussione   anche nel luogo più remoto e povero del mondo. Prima di tutto, però, i cittadini hanno il dovere di spingere i propri governi verso scelte politiche etiche e sostenibili: i responsabili di Fao, Ifad e Pam hanno sottolineato “la necessità di rinnovare l’impegno politico per combattere la fame e per trasformarlo in azioni concrete”.


Siccome la fame nel mondo non è cosa che si risolve con le chiacchiere e non è certo questione semplice, tutti dovrebbero collaborare anche solo non dimenticando l’esistenza di questo problema terribile e, a livello massimo, come suggerito dai relatori dello studio, per arrivare alla soluzione c’è bisogno di coordinazione tra i soggetti interessati, i privati, la società civile e i governi.

per approfondire leggi QUI

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