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mercoledì 1 febbraio 2023

Pillola di economia - Crediti deteriorati delle imprese


Cosa sono i crediti deteriorati delle imprese

I crediti deteriorati delle imprese sono debiti che le imprese hanno verso altre aziende o individui che non sono stati pagati nel tempo previsto. In altre parole sono debiti in sofferenza.

Questi possono essere causati da una serie di fattori, come la difficoltà del debitore a pagare, la perdita di entrate o la difficoltà economica. Per le aziende che concedono prestiti, i crediti deteriorati rappresentano un rischio finanziario, poiché c'è il rischio che non vengano recuperati.



 

Il ruolo delle banche

Per le banche i crediti deteriorati possono essere visti sia come un rischio sia come un'opportunità. Da un lato c'è il rischio che non vengano recuperati, il che significa che la banca potrebbe perdere denaro. D'altro canto, le banche possono acquistare crediti deteriorati a prezzi scontati e cercare di recuperare il denaro che non è stato pagato e trarre profitto dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore recuperato. 

Molto varia della capacità della banca di gestire questi crediti. 

venerdì 20 ottobre 2017

Economia - Eevento - Presentazione dell’Osservatorio Finanza Italia presso il Circolo del Commercio di Milano

L’orizzonte di fiducia delle imprese. Il credito che crea sviluppo
Il nuovo orizzonte di fiducia delle imprese italiane, lasciata alle spalle la crisi del 2008. Il ruolo del credito che crea sviluppo, le attese degli operatori sul mercato domestico e sui mercati internazionali nella relazione con le Banche e le Assicurazioni, tendenze congiunturali recenti e prospettive per il prossimo anno.

Siamo certi che sia un importante appuntamento per gli operatori del settore bancario e per il mondo imprenditoriale. Da non perdere.



Martedì 24 ottobre 2017, ore 17.00 Circolo del Commercio, Palazzo Bovara Sala Aquila - Corso Venezia 51, Milano

PROGRAMMA

ore 17.00
Registrazione

ore 17.20 
Saluti del Presidente
Umberto Bellini, Presidente di Asseprim

ore 17.30
Sintesi dei risultati dell'osservatorio
Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research

ore 17.45 - 18.15
Andamento della relazione Banca/Impresa sul mercato domestico
Daniele Serio, Direttore di Ricerca Format Research

ore 18.15 – 18.30
Andamento della relazione Banca/Impresa sui mercati internazionali
Gaia Petrucci, Direttore di Ricerca Format Research

ore 18.30
Aperitivo
Per Iscriversi clicca sul link seguente

Nel video Pierluigi Ascani, presidente Format Research.


Per informazioni o esigenze di altro tipo si prega di contattare la Dott.ssa Stefania Tucci Tel: 06 86328681 E.mail: stefania.tucci@formatresearch.com

martedì 29 settembre 2015

XIV EDIZIONE INVITO A PALAZZO ARTE E STORIA NELLE BANCHE E NELLE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA


Tra i Palazzi che aprono per la prima volta
Palazzo Koch sede della Banca d'Italia
Col patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sabato 3 ottobre dalle 10.00 alle 19.00 ingresso gratuito e visite guidate in 108 palazzi delle banche, delle Fondazioni di origine bancaria ed anche, per la prima volta, della Banca d’Italia in 55 città su tutto il territorio nazionale.

È la quattordicesima edizione della manifestazione che apre al pubblico le sedi storiche delle banche.

Quest’anno per la prima volta grazie alla collaborazione con l’Acri, all’iniziativa partecipano anche numerose Fondazioni di origine bancaria.

Il primo sabato di ottobre le porte dei palazzi storici delle banche italiane e delle Fondazioni di origine bancaria si aprono su tutto il territorio nazionale. È la XIV edizione di Invito a Palazzo, la manifestazione promossa dall’Abi che ogni anno, per un’intera giornata, mette in mostra opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche normalmente chiuse al pubblico perché luoghi di lavoro. Quest'anno la manifestazione vede anche la partecipazione per la prima volta della Banca d’Italia.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio artistico nazionale e a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese. Sono 26 i palazzi aperti per la prima volta, che portano a oltre cento il numero delle strutture accessibili su tutto il territorio nazionale. Per la prima volta in collaborazione con l’Acri, quest’anno all’iniziativa partecipano una ventina di Fondazioni di origine bancaria: soggetti filantropici, non profit, particolarmente attivi nei territori sul fronte dell’arte, della cultura e del welfare.
L’appuntamento con cittadini, appassionati e turisti è per sabato 3 ottobre.
Il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha dichiarato: “Il patrimonio culturale italiano è la più alta e tangibile testimonianza della storia della nostra Nazione. Sulla capacità di tutelarlo e valorizzarlo, promuovendone lo sviluppo e la conoscenza sul territorio, poggia la crescita culturale, civile e al tempo stesso economica del Paese, quindi anche il nostro futuro. Invito a Palazzo, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana, si conferma manifestazione capace di rinnovarsi costantemente e di coinvolgere ogni anno su tutto il territorio nazionale decine di migliaia di cittadini. Proprio in questi mesi di sforzi convergenti per la ripresa dopo la lunga crisi, con tale iniziativa giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, le banche suggellano l’impegno portato avanti negli anni a sostegno dell’arte, della cultura e del progresso del Paese, nel solco di una lunga tradizione che risale al Rinascimento”.

Il Presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, ha dichiarato: “Le Fondazioni di origine bancaria sono da sempre attente all’arte e alla cultura: una vocazione che hanno ereditato dalle originarie Casse di Risparmio, ma che nel tempo hanno profondamente innovato, nelle modalità e negli obiettivi, unendo alla salvaguardia delle bellezze del passato la creazione di occasioni per farne un volano per lo sviluppo socio-economico e l’occupazione giovanile. Dal 2012 le loro collezioni d’arte sono accessibili online tramite il catalogo multimediale realizzato dall’Acri “R’accolte”, che mette liberamente a disposizione del vasto pubblico di internet immagini e informazioni relative a oltre 12.000 opere d’arte. Partecipare a Invito a Palazzo sarà l’occasione per mostrarle dal vero all’interno dei magnifici edifici che le custodiscono e sempre più le valorizzano anche con mostre tematiche”.
LA XIV EDIZIONE: BEN 26 PALAZZI STORICI “IN MOSTRA” PER LA PRIMA VOLTA
Alla manifestazione di quest’anno partecipano 108 palazzi, di cui due della Banca d’Italia, 82 di 50 banche, e 22 di 20 Fondazioni di origine bancaria in 55 città su tutto il territorio nazionale. 26 le sedi “in mostra” per la prima volta, che rappresentano un’assoluta novità per i visitatori. 7 le città che per la prima volta aprono le porte dei loro palazzi: Fossano (Cuneo), Jesi (Ancona), Livorno, Matera, Rieti, Sora (Frosinone) e Terni.
Con Invito a Palazzo, decine di migliaia di visitatori potranno anche quest’anno accedere agli straordinari patrimoni artistici e architettonici, agli arredi e alle opere d’arte di ogni epoca, custoditi e tutelati dalle banche italiane e dalle Fondazioni di origine bancaria nelle proprie sedi.
L’evento è in collaborazione con Trenitalia e con l’Unione Nazionale Proloco d’Italia.
INFORMAZIONI UTILI
Invito a Palazzo 2015 si terrà sabato 3 ottobre. I palazzi saranno aperti al pubblico gratuitamente dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con visite guidate in italiano e inglese. L’elenco completo dei palazzi che partecipano all’iniziativa è disponibile sul sito http://palazzi.abi.it.
Si potranno ottenere informazioni sulla manifestazione chiamando dalle ore 10.00 alle 18.00 il numero 06-6767400, oppure inviando una e-mail all’indirizzo invitoapalazzo@abi.it.
È possibile seguire l’evento e ricevere informazioni anche sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/InvitoAPalazzo e su Twitter https://twitter.com/PALAZZI_ABI, inoltre scaricando gratuitamente l’applicazione dell’evento dall’App Store, dell’Unione Nazionale Proloco e delle proloco locali. 

venerdì 26 settembre 2014

L'Arte nei Palazzi delle Banche


Palazzo Zacchei Travaglini
CASSE DI RISPARMIO DELL’UMBRIA

Nei palazzi storici delle banche sono custoditi tesori artistici di valore inestimabile e, per tutto l’anno non sono visibili al grande pubblico, tranne che per un giorno: il 4 ottobre prossimo torna “Invito a Palazzo”, il classico appuntamento dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana. In questa XIII edizione della manifestazione organizzata sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica e con il patronage dei ministeri del Turismo, Beni e Attività culturali, Istruzione, Università e Ricerca, l’Associazione apre le porte dei palazzi storici delle banche italiane su tutto il territorio nazionale e per un'intera giornata, dalle 10 di mattina alle 19, mette in mostra i "gioielli" custoditi negli istituti bancari, ossia opere d'arte o capolavori normalmente chiusi al pubblico perché collocati in sedi di lavoro. Sabato 4 ottobre, ha annunciato il presidente dell'Abi Antonio Patuelli durante una conferenza stampa in corso a Roma nella sede di piazza del Gesù, verranno aperti 84 palazzi di 54 banche in città italiane. Fra le novità di questa edizione, ha aggiunto Patuelli, ben 9 nuovi palazzi storici in mostra oltre a concerti, mostre di fotografie, quadri, sculture e arazzi che arricchiscono l'offerta culturale delle banche.

mercoledì 5 febbraio 2014

Contro il decreto IMU-Banchitalia scendono in campo le associazioni dei consumatori e chiedono il sequestro preventivo

In seguito alla forte opposizione del M5S  hanno tentato di far credere agli italiani che si doveva approvare il decreto IMU-Bankitalia per non farci pagare l'odiosa tassa sulla casa, cosa smentita in diretta tv da Enrico Mentana, un giornalista imparziale e serio: vedi il breve video


Tramite l'utilizzo della da parte della presidente Boldrini della "tagliola" hanno tolto la parola all'opposizione privandola del diritto di praticare l'ostruzionismo, strumento democratico utile a non ridurre il Parlamento ad una sorta di votificio ed ed hanno approvato la conversione del decreto in legge. In questo modo,  è stato detto, le banche hanno ricevuto una sorta di aiuto di stato di ben 7,5 miliardi.

Ora entra in campo l'Adusbef, associazione a difesa dei consumatori e degli utenti, che ha deciso di portare la cosa in tribunale e chiedere il sequestro preventivo. Di seguito il comunicato stampa firmato anche da Federconsumatori .

 BANKITALIA: SE E’ ISTITUTO PUBBLICO, PERCHE’ SI TRASFERISCONO 7,5 MLD DI EURO AI PRIVATI ? NEGLI ESPOSTI-DENUNCE, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI HANNO CHIESTO SEQUESTRO PREVENTIVO.

    Se la “Banca d'Italia era e resta un istituto di diritto pubblico"- come ha affermato oggi il governatore di Bankitalia Ignazio Visco- aggiungendo che non "è stato fatto un regalo alle banche" e le riserve "non appartengono" alle banche partecipanti al capitale e il patrimonio "resta invariato", come mai si vogliono trasferire 7,5 miliardi di euro, da un soggetto pubblico a banche ed assicurazioni private ?    Le giustificazioni perfino di ordine giuridico non reggono,per questo Adusbef e Federconsumatori negli esposti denunce a 130 Procure della Repubblica, oltre a chiedere l’apertura di una indagine penale ipotizzando i reati di peculato ed appropriazione indebita di un bene pubblico trasferito surrettiziamente a soggetti privati, hanno chiesto di attivare un sequestro preventivo di 7,5 miliardi di euro, prima che vengano girati a banche ed assicurazioni.   Speriamo di trovare, tra le 130 Procure, un “Giudice a Berlino” !

                                        Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)


03/02/2014

Si consiglia anche la visione del video il cui il Vicepresidente della Camera Di Maio risponde alle accuse della Presidente Boldrini alla trasmissione Che Tempo che Fa e dove spiega chiaramente la questione della tagliola e il fatto che a norma di Costituzione non ci fosse affatto obbligo di convertire il decreto in legge come ha sostenuto la Presidente. (https://www.youtube.com/watch?v=_aj-iBs-_UU)

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...