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sabato 4 giugno 2016

Ariccia Castelli Romani - ULTIME SULLO STATO DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO (ARSENICO)

Qual è la qualità dell’acqua che beviamo ad Ariccia e negli altri Castelli Romani?
Non sempre buona a quanto pare. La segnalazione arriva da Aldo Garofolo, amico e chimico del No Inc, che è andato a leggere le analisi delle acque pubblicati sul sito della ASL RmH e ha scoperto che, specie nei comuni di Ariccia e Lanuvio, la situazione è davvero al limite.
Ecco cosa scrive: Le analisi della ASL-RMH di fine anno 2015 non riscontravano acque fuori limite. Allora va tutto bene? Direi di NO - stiamo parlando sempre di limiti "legali".
Se andiamo a vedere i dettagli scopriamo che alcune zone di Ariccia e Lanuvio ricevono ancora da ACEA acqua intorno a NOVE MICROGRAMMI (il limite è dieci)
Per Anzio e Nettuno è ancora peggio, in quasi tutti i punti prelevati l'arsenico è tra OTTO E NOVE MICROGRAMMI.
Come si può leggere acqua al limite della potabilità (limiti legali) ad Ariccia.
Particolarmente preoccupanti i prelievi fatti fra gennaio e marzo dalle fontanelle
di Via della Strada Nuova e Largo Savelli.

Situazione pesante a Lanuvio in via Giovanni XXIII










Sopra i dati pubblicati in un Pdf scaricabile dove si possono leggere anche i dati degli altri comuni di Albano, Frascati, Grottaferrata, Ciampino, Anzio, Nettuno, Rocca di Papa, Genzano, Nemi, ecc..

martedì 11 marzo 2014

Acqua all'arsenico: ci vuole un reale cambio di mentalità. Non si può agire solo nella fase emergenziale. Una questione che riguarda anche i Castelli Romani

Arsenico nell’acqua, Geologi del Lazio: “Ennesimo esempio di cattiva amministrazione”

Per il presidente dell’Ordine, Roberto Troncarelli, c’è una grave carenza “culturale” e di approccio alle problematiche ambientali: “È molto grave infatti che lo Stato, in tutte le sue ramificazioni, non abbia acceso un “warming” sulla salute della cittadinanza. La questione arsenico va risolta a monte e non agendo nella fase emergenziale”

“Purtroppo i valori di arsenico riscontrati a Roma Nord non ci sorprendono. Molti acquedotti della zona incriminata presentano anche problematiche legate alla presenza di radon. C’è poco da fare: siamo di fronte all’ennesimo esempio di cattiva amministrazione”. È duro il commento del presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, all’indomani dei disagi idrici che stanno colpendo migliaia di famiglie del XIV e XV Municipio: territori in cui è stata riscontrata acqua che, per le caratteristiche chimiche e batteriologiche, non risulta idonea al consumo umano. “Quanto accaduto a nord della Capitale - rimarca Troncarelli - è solo la punta dell’iceberg di una situazione critica, che denunciamo da anni. Quello dell’arsenico infatti è un problema con cui ci si confronta da decenni eppure gli amministratori pubblici hanno sempre mostrato la deprimente tendenza a sottovalutare le questioni ambientali. Tendenza che assume connotazioni pericolose quando, come in questo caso, investe aspetti afferenti la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini”. Nella nostra regione molte aree presentano concentrazioni di arsenico superiori a 10 microgrammi/litro, valore massimo che devono avere le acque per poter essere destinate al consumo umano. Tali concentrazioni sono peculiari delle aree dei distretti vulcanici del Lazio centro-settentrionale, Sabatino, Vulsino, Vicano, Cimino e Colli Albani: “Questi valori – sottolineano i Geologi del Lazio - non sono in aumento rispetto al passato poiché non dipendono dalle attività umane ma dalla naturale “contaminazione” che subiscono le acque attraversando i terreni vulcanici. Ma sono valori che hanno classificato tali acque "fuorilegge", in quanto le soglie di accettabilità, definite da alcune direttive europee, attualmente attestato a 10 microgrammi/litro, sono abbondantemente superate dai valori delle acque prodotte da acquiferi vulcanici.  Eppure tutto questo agli amministratori non è mai interessato. Mentre le nazioni più virtuose si sono organizzate mettendo in campo programmi strutturali a lungo termine, investendo sulla qualità dell’acque attraverso impianti di trattamento e abbattimento di elementi nocivi, sulla questione arsenico l’Italia si è dimostrata miope: anziché puntare sulla prevenzione, su infrastrutture e su ricerca, si è pensato bene di chiedere deroghe alla Comunità Europea. Ma l'ultima è scaduta e non ci è stato più concesso di proseguire sulla strada dei rinvii e delle irresponsabilità. Veramente un pessimo esempio di gestione amministrativa. È molto grave infatti che lo Stato, in tutte le sue ramificazioni, non abbia acceso un “warming” sulla salute della cittadinanza”. Per Troncarelli, inoltre, sussiste una grave carenza “culturale” e di approccio alle problematiche ambientali: “I sindaci, i primi ad essere investiti da fenomeni igienico-sanitari locali, spesse volte lamentano casse comunali vuote salvo poi non farsi mancare risorse per la festa del santo patrono o i giochi pirotecnici di ferragosto o iniziative senza alcuna valore sociale. Così non va – sollecitano i Geologi del Lazio -: serve anche e soprattutto un cambio di mentalità. La questione arsenico va risolta a monte e non agendo nella fase emergenziale. Anche perché l’emergenza ha costi economici elevati e la soluzione tampone non ha certo gli stessi effetti benefici di una pianificazione infrastrutturale a carattere preventivo”. Eppure qualche modello positivo c’è: “Per un problema di emissione di anidride carbonica dal sottosuolo, tempo fa la Regione Lazio ha  approvato una delibera, che vieta ai comuni di Castel Gandolfo, Ciampino, Marino e a tre Municipi di Roma, a seconda della concentrazione di anidride carbonica, la realizzazione di piani interrati. Una iniziativa - spiega Troncarelli – secondo molti impopolare ma a mio giudizio lungimirante, poiché diretta preventivamente alla tutela della pubblica sicurezza”.

mercoledì 19 giugno 2013

IL COMITATO PER I BENI COMUNI “GENZANO SOSTENIBILE” 
CHIEDE UN IMPEGNO CONCRETO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.


PER UN CONFRONTO SULLA SITUAZIONE IDRICA DELLA CITTÀ

Da troppo tempo non ci si confronta più sulla situazione idrica della cittadina. 
Apprendiamo della convocazione, da parte del sindaco di Genzano, di una conferenza stampa che si terrà Venerdì 21 giugno p.v. alle ore 11,00 presso l’aula consiliare del Comune su alcuni aspetti di questo tema; sebbene ben felici che alcune problematiche vengano affrontate avremmo auspicato un confronto più ampio coi cittadini, anziché una conferenza stampa, ma ci auguriamo che possa essere una prima occasione di chiarimento su una vasta gamma di criticità legate all'acqua. E' infatti noto che in una mozione sottoscritta all'unanimità dalla precedente consigliatura il Comune di Genzano si impegnava a fornire i dati sulla presenza di arsenico e di fluoruri nelle acque potabili con una cadenza almeno bimestrale. Con la scadenza dell'ultima deroga, inoltre, a fine anno 2012 risulta quantomeno opportuno che la cittadinanza rimanga informata sulle sostanze presenti nelle acque a uso civico. Risultano invece sporadiche e di scarso contenuto le pubblicazioni fatte da parte dell'Amministrazione in questi primi cinque mesi del 2013.
Troppo esiguo e inaccettabile dopo dieci anni di deroghe ottenere notizie così frammentarie, per di più riferite a pochi pozzi e/o fontanelle del nostro paese. Invitiamo quindi il Sindaco, primo responsabile sanitario dei cittadini, a effettuare maggiori ed più efficaci pressioni su ASL RMH e Arpa, affinché i pozzi e le fontanelle analizzate siano tutte e che queste analisi rispettino una periodicità che fughi ogni tipo di dubbio ed a fornire in piena trasparenza verso la Cittadinanza i risultati periodici delle analisi effettuate utilizzando il sito istituzionale del comune e ogni altro canale possibile per divulgare queste informazioni.
Inoltre, visti gli impegni presi nella mozione, non si limiti a farlo solamente per qualche mese, ma che vi sia un'azione costante nel tempo e sul territorio.
L'organizzazione mondiale della Sanità auspica un abbassamento ulteriore dei parametri di arsenico nell'acqua, paventando un livello zero nel futuro. Questo a dimostrazione dell'estrema nocività di tale sostanza e della sua non somministrabilità, soprattutto ai bambini. Serrati dovrebbero essere i controlli nelle scuole, rispetto alle quali si ritiene opportuno anche un monitoraggio più frequente di quello auspicato per altre erogazioni.
Il comitato “Genzano SOStenibile” chiede che si dia, quindi, seguito alle serie di richieste, avanzate dalla società civile, per avere un controllo più serrato della qualità delle acque e perché non ci si accontenti dei dati forniti dal gestore (Acea), ma si proceda a chiedere con maggior frequenza il controllo da parte della ASL di competenza.
Infine si chiede una maggiore pressione verso il gestore del servizio idrico Acea per risolvere definitivamente le problematiche legate all’ interruzione di fornitura o alla diminuzione di pressione, che con frequenza quasi quotidiana, da diversi mesi, interessano alcune zone di Genzano (Olmata, Selva, Montecagnoletto per citarne alcune note).
Come mai queste anomalie vengono risolte solo dopo la segnalazione del Comune o dei Cittadini, ma poi puntualmente si ripresentano? 
Quindi crediamo sia doveroso farsi rilasciare una dettagliata informativa che illustri le cause dei continui e ripetuti disservizi, fermo restando che il cittadino/utente dovrebbe essere informato tempestivamente.
I cittadini hanno diritto di ricevere un servizio costante e di sapere cosa bevono e ne hanno diritto sempre, non solo pochi mesi all'anno.

giovedì 31 gennaio 2013

CONTRO L'ARSENICO UN POTABILIZZATORE A LARIANO

POTABILIZZATORE DI COLLE GAGIOLI A LARIANO

Lavori a tempo di record a Lariano per installare e rendere operativo il potabilizzatore di Colle Cagioli (nella foto). Anche sotto le feste e di domenica gli uomini dell'Acea si sono prodigati per terminare entro gennaio l'impianto che, tramite un sistema di filtraggio e di osmotizzazione, abbatte la concentrazione di arsenico sotto la soglia prevista dalle più stringenti normative europee. Soddisfazione per il sindaco Caliciotti, che mette a segno un colpo positivo nella considerazione dei larianesi dopo lo spinoso caso delle mense scolastiche. L'impianto che sorge sopra il pozzo a ridosso della scuola elementare Galileo Galilei, consente a Lariano di uscire dalla lista nera dei comuni all'arsenico ed all'Acea di evitare pesanti penali. 

Giuseppe Gambacorta
Leggi anche ECO 16

giovedì 3 gennaio 2013

FINITO IL TEMPO DELLE DEROGHE PER L'ACQUA ALL'ARSENICO. UNO SGUARDO SULLA SITUAZIONE AI CASTELLI ROMANI


 ACQUA E ARSENICO - AI CASTELLI ROMANI BENE GENZANO, LARIANO, ARICCIA, CASTEL GANDOLFO. MALE LANUVIO E VELLETRI DOVE VENGONO EMESSE ORDINANAZE PER LIMITARNE L'USO

Il 31 dicembre è scaduta la deroga dell'Europa che consentiva di erogare l’acqua con concentrazioni di arsenico superiori a 10 microgrammi per litro, e sembrerebbe che in alcuni comuni, in Italia, nel Lazio e nella nostra provincia, la sostanza velenosa superi ancora il limite di guardia. Ormai però non ci dovrebbe essere più nessuna possibilità di ulteriore deroga, pena un sicuro intervento della Commissione Europea.
Per quanto riguarda il nostro territorio da alcuni dei Castelli Romani giungono notizie confortanti. In particolare da Genzano, commentando l'arrivo dei dati sulla potabilità dell'acqua che esce dai rubinetti dei cittadini, ha dichiarato il sindaco Flavio Gabbarini: "Dopo le nostre continue richieste sono finalmente arrivate le analisi delle acque dei pozzi di Genzano. I dirigenti di Acea Ato2 ci avevano più volte rassicurato sulla bontà delle nostre acque, affermando il rientro dei valori di arsenico in tutti i pozzi di Genzano. Nonostante questo, in qualità di garante della salute pubblica, ho insistito con il gestore per avere i dati ufficiali ed ora che sono arrivati possiamo dire con maggiore serenità che in tutti i pozzi di Genzano, anche in località La Villa, il livello di arsenico è abbondantemente sotto i 10 microgrammi per litro".

I DATI DI GENZANO
A Castel Gandolfoi valori dell'arsenico ormai da tempo e su tutto il territorio sono al di sotto dei parametri europei” come ci ha dichiarato il sindaco Milvia Monachesi. Anche ad Ariccia i dati sono buoni e buona soddisfazione c'è anche a Lariano dove era presente una situazione particolarmente pesante nella zona di Colle Gagioli. Acea Ato2 ha comunicato che i valori dell'arsenico sono sotto la soglia limite di 10 microgrammi litro. “Una grande notizia sapere che i cittadini potranno bere l'acqua senza pericoli per la salute!” - ha commentato il sindaco Caliciotti.
Diversamente a Lanuvio la situazione non è buona e il sindaco Galieti ha emanato un'ordinanza per le zone in cui c'è da seguire una nuova disciplina nell'uso dell'acqua che non è potabile. In particolare queste le strade dove sono stati trovati valori eccessivamente alti di arsenico e fluoruri: 1. via Laviniense (dall’incrocio della Linea F.S. Roma-Velletri fino all’incrocio con via Solonio, civico n. 160) 2. via Piastrarelle (dall’incrocio di via Laviniense fino al civico n. 14) 3. via Palmiro Togliatti 4. via Bob Marley 5. via Scassati 6. via Foschetti 7. via Passo della Corte 8. strada comunale Due Colonne Pascolare (dall’incrocio di via Palmiro Togliatti all’incrocio con via Solonio, civico n. 48) 9. via Piammarano 10. via Cavoni 11. via Paolo Borsellino 12. via Jimmi Hendrix 13. via Pietrara 14. via dei Pini 15. via Casal Marini 16. via Selva Piammarano dal civico 1 al civico 50 17. via delle Ninfe 18. via Solonio 19. via delle Ginestre 20. via Sforzesca 21. via dei Piscari. E intanto alcuni cittadini, con l'associazione Strade d'Europa, stanno pensando ad una class action nei confronti del gestore Acea.
INDICAZIONI PER L'USO DELL'ACQUA
NELLE ZONE DOVE L'ARSENICO
è A VALORI TROPPO ALTI
Ordinanza del sindaco anche per il comune di Velletri in seguito alla comunicazione dell'Acea che, nonostante sia stato attivato lo stato di emergenza, nelle vie alimentate dal pozzo Le Corti di Velletri, non è stato possibile garantire il rientro dei limiti di legge del valore del parametro di arsenico entro i termini di scadenza dei periodi di deroga (31-12-2012).
E in base alle ordinanze dei Sindaci dei Comuni di Lanuvio e di Velletri, Acea ATO2 ha provveduto ad installare serbatoi mobili per la distribuzione di acqua potabile. Nelle pagine dei comuni di Lanuvio e Velletri sono consultabili i documenti, in formato pdf, con il dettaglio delle utenze interessate all’emergenza e le raccomandazioni per l’utilizzo dell’acqua.

venerdì 26 ottobre 2012

I Castelli non sono territorio di conquista

   I Castelli Romani, l'ambiente nel quale viviamo e dove dobbiamo stare nel modo migliore possibile, rispettoso dei luoghi, eco-sostenibile, mi mare venga sempre più spesso considerato un vero e proprio territorio di conquista da parte di personaggi senza scrupoli, speculatori, arrivisti, pirati dell'ambiente. A loro non importa se quello che era uno dei luoghi più belli e sani d'Italia potrebbe diventare un posto insalubre, non importa se al verde si sostituisce il grigio del cemento, non importa se i bei bacini lacustri vanno esaurendosi a velocità che non si sarebbe neanche sospettato, non importa se l'acqua diventa sempre meno e più inquinata da sostanze quali l'arsenico,  non importa se qui verranno costruiti impianti che tratteranno i rifiuti nel modo più miope, incenerendoli e inquinando l'aria per chilometri e chilometri. Una cosa, però,  questi moderni conquistadores non avevano preso in considerazione: su questo territorio c'è ancora chi vigila, chi sta con gli occhi aperti e le orecchie attente, c'è ancora chi è pronto a lottare con ogni mezzo legale per difendere la terra sulla quale camminiamo, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo.

Con l'occasione ricordiamo a tutti l'appuntamento di oggi 27 ottobre a Genzano in Aula Consiliare alle ore 17.00: PROGETTO RICICLO (clicca sulla locandina per ingrandire)










ECO 16 è per un ambiente pulito, sano e vivibile  




Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...