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venerdì 1 marzo 2013

DOMANI, Sabato 2 marzo, di fronte la discarica di Roncigliano con il NO INC


DOMANI, Sabato 2 marzo, di fronte la discarica di Roncigliano con il NO INC per la lotta contro la discarica e contro l'inceneritore. Nell'occasione verranno portate tre importanti richieste all'Amministrazione Marini.

La protesta contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, contro l’ampliamento della discarica di Roncigliano (distante 175 metri dalla prima casa contro i 1000 previsti dalla Legge della Regione Lazio n. 27 del 1998 ), contro il decreto “spalma monnezza” di Clini ed a favore della riduzione, del riciclo e del riuso dei rifiuti urbani, troverà un nuovo punto di sintesi domattina, sabato 2 marzo, dalle ore 08,00 alle ore 14,00, davanti l’ingresso della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale, Via Ardeatina km 24,650. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.”
Come previsto recentemente dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio, entro e non oltre giovedì prossimo 7 marzo, dovrebbe partire il cantiere per la costruzione del famigerato Inceneritore dei Castelli Romani.
Come se non bastasse, appena pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha sbloccato, con tempistiche singolari, il decreto Clini. Un’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini dei Castelli Romani. Già a marzo 2012, difatti, il Ministro Clini aveva rivelato alla commissione parlamentare eco-mafie ed alla stampa, con ben una settimana d’anticipo, l’esito d’una “sentenza annunciata” relativa all’inceneritore di Albano. Sentenza che, però, ancora non era stata pubblicata. Il Ministro all’Ambiente Corrado Clini si beccò, nell’occasione, una denuncia per violazione del segreto della camera di consiglio, violazione del segreto istruttorio ed abuso d’ufficio e di potere. Anche in merito al recentissimo decreto “salva Roma”, il Ministro all’Ambiente Clini ha depositato al Consiglio di Stato, nella mattinata di venerdì 22 febbraio, i ricorsi contro la decisione del Tar Lazio, ed appena dopo poche ore, senza neanche convocare le controparti per una legittima difesa, è arrivata una nuova decisione “sinistra”. Con un sol colpo è stata negata la parola, difatti, alla provincia di Frosinone, al Comune di Colfelice (ed altri 87 comuni dell’area) ed a quello di Albano. Tutto ciò, a nostro avviso, scardina, da un punto di vista strettamente sociale, il rispetto che i cittadini debbono mantenere nei confronti del sistema giustizia e del sistema istituzionale. E mette a repentaglio, con decisioni “sinistre”, la salute pubblica e l’ambiente.
L’impegno del No Inc contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, contro il VII invaso della discarica di Roncigliano, contro il decreto “spalma monnezza” di Clini, ed a favore della riduzione, del riciclo e riuso dei rifiuti urbani, troverà un nuovo punto di sintesi sabato prossimo, 2 marzo, ore 08,00 – 14,00 davanti l’ingresso della discarica di Roncigliano, Via Ardeatina km 24,650. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Nell’occasione, chiederemo all’Amministrazione Marini di Albano di:
  1. Convocare, quanto prima, un consiglio comunale straordinario ed urgente, attinente le problematiche relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti ai Castelli Romani - come avvenuto mercoledì 27 febbraio scorso a Colfelice (Frosinone) - aperto alla cittadinanza, da tenersi davanti l’ingresso della locale discarica di Roncigliano.
  2. Di avviare, con estrema urgenza, presso la Regione Lazio, il procedimento di riapertura, revisione ed annullamento dell’Autorizzazione Ambientale n. B-3694 del 13 agosto 2009 relativa all’Inceneritore dei Castelli Romani, come previsto dalla legge n. 59 del 2005.
  3. Convocare, come richiesto dagli Uffici Competenti della Regione Lazio, una conferenza dei servizi, con la presenza della società Pontina Ambiente (gruppo Cerroni) proprietaria della discarica di Albano, per richiedere gli adempimenti relativi alla CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA INTERNA alla discarica di Roncigliano richiesti nel novembre 2011 dall’Arpa Lazio.

mercoledì 9 gennaio 2013

Via Bettino Craxi: il tempo è scaduto e il MoVimento 5 Stelle di Albano chiede una risposta

Si fa sentire il MoVimento 5 Stelle di Albano che lo scorso 27/09/2012  ha presentato una petizione popolare n°di protocollo 0043607 con cui oltre 500 cittadini di Albano richiedevano il cambio di denominazione per l'attuale Via Bettino Craxi, optando per il ripristino del precedente nome, Viale Inghilterra.
Come da Regolamento di partecipazione (Art. 3, comma 1 e 4) un gruppo di attivisti ha consegnato le suddette firme di cittadini residenti a sostegno della proposta. Lo Statuto comunale prescrive infatti (Art. 57) che "tutti i cittadini possono rivolgersi in forma collettiva agli organi dell'amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni di interesse generale" aggiungendo che la petizione va esaminata "entro sessanta giorni dalla presentazione".
Ma il tempo ormai è scaduto, ci fanno notare dal Movimento, e da più di un mese: "L'amministrazione Marini e la giunta comunale, che pure sulla carta plaudiva all'impegno dei movimenti sul territorio e promuoveva il suo fantastico Regolamento, supposto strumento di partecipazione democratica: fantastico nel senso più letterale, relegato, come sembra, nel mondo della fantasia piuttosto che nella realtà. Chiediamo all'amministrazione dei fatti concreti che diano veramente accesso alla democrazia in questo comune, tra censure ed epurazioni: l'impegno e le firme dei cittadini di Albano esigono che si discutano le loro richieste nei luoghi di competenza, perché non c'è peggior presa in giro di un'amministrazione che finge di aprire le porte del comune ai cittadini per poi sbattergliele in faccia quando questi vengono a bussare. 
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Chiediamo che lo strumento democratico, parola tanto cara al comune, venga realmente attuato e non sia solo l'ennesimo slogan pubblicitario della solita amministrazione sorda e menefreghista nei confronti delle tematiche presentate dai cittadini".

E su Facebook, Massimiliano Borelli, presidente del Consiglio Comunale, fu interpellato da Andrea Pulcinelli, come si mostra nell'immagine inviataci dal MoVimento 5 Stelle di Albano

martedì 20 novembre 2012

VIDEO INTERVISTA (in 2 parti) A SIMONE CARABELLA - NO ALLA POLITICA DEGLI SLOGAN SI ALLA POLITICA DEI FATTI

Simone Carabella, fra i leader del movimento No Inc, primo dei non eletti ad Albano per un solo voto, responsabile ambiente e territorio del PD nel Comune di Albano, dirigente del PD di Ardea, membro della commissione ambiente della Provincia di Roma, parla dei rapporti con l'amministrazione Marini e auspica che si possa fare una politica migliore, per i cittadini per l'ambiente: una politica di FATTI.



una sintesi dell'intervista sarà pubblicata anche sul prossimo numero di ECO 16

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...