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domenica 15 maggio 2016

Ariccia - Esiste un metodo per eleggere gli scrutatori, quello definito dalla legge e la legge è stata applicata di fronte al commissario prefettizio Di Matteo

Dallo staff di comunicazione del candidato sindaco di Ariccia Roberto Di Felice sulla vuota polemica sul mancato sorteggio degli scrutatori in vista delle elezioni comunali del prossimo giugno.

Una cagnara senza fondamento! E portata avanti con vomitevole ipocrisia! Ma di che cosa hanno paura Serra Bellini e Cianfanelli?
La commissione elettorale che ha scelto gli scrutatori per le prossime elezioni comunali era stata nominata durante la passata amministrazione guidata da Cianfanelli. Persone scelte fra le file della sua compagine politica, che evidentemente erano giudicate degne di far parte di questa importante commissione. Quelle stesse persone, finché erano nella loro vecchia maggioranza, erano degne della massima fiducia, oggi che hanno aperto gli occhi e hanno scelto di sostenere Roberto Di Felice non sono più affidabili e le loro scelte diventano improvvisamente sospette e metterebbero a rischio la democrazia. Ipocrisia grossolana! Esiste un metodo per eleggere gli scrutatori, quello stabilito dalla legge, e la legge è stata applicata di fronte al commissario prefettizio Di Matteo che, a quanto pare, non si è opposto alla decisione dei membri della commissione. Tutto il resto sono vuote e offensive, soprattutto nei confronti del commissario prefettizio, eruzioni verbali di chi vuole insinuare dubbi e gettare fango sulle future elezioni comunali. È il metodo che ha scelto Serra Bellini, che evidentemente non ha, per incapacità acclarata, null’altro da dire, dal momento che in un’intera legislatura non ha mai fatto una proposta in consiglio comunale: completamente muto. Evidentemente hanno tanta paura di perdere! Del resto, non ci pare proprio che per passate elezioni, durante le amministrazioni condotte da Cianfanelli, si sia mai ricorso al sistema del sorteggio degli scrutatori oggi tanto invocato.

E, parlando di trasparenza e correttezza, ci domandiamo come mai Serra Bellini non si sia scandalizzato quando, qualche giorno fa, qualcuno dello staff dell’ex sindaco sfiduciato e, quindi, sodale di Serra Bellini, ha usato un mezzo telematico del Comune di Ariccia per fare propaganda elettorale a favore di quest’ultimo!
Ecco la vicenda: un membro dello staff dell’ex sindaco ha usato una pagina ufficiale del Comune di Ariccia per invitare a votare il candidato a sindaco Serra Bellini e, quindi, facendo un danno, nell’uso di un mezzo telematico dell’amministrazione comunale che dovrebbe essere impiegato solo per fini istituzionali e senza faziosità, a tutti gli altri candidati a sindaco e a tutte le altre coalizioni in campo.
Sembra che un importante e risolutivo provvedimento sia stato preso nei confronti dell’autore deprecabile di questo fatto.
Alla faccia della correttezza, allora, e di chi, anche in passato, ha fatto di tutto per gettare fango sui propri avversari politici, dimenticando che a giocare con il fango prima o poi ci si sporca!


Noi siamo per la correttezza e la legalità. Di loro sicuramente non si può dire lo stesso.

mercoledì 30 marzo 2016

Si avvicina il giorno delle elezioni amministrative. Sarà il 5 giugno. Ma prima il Referendum

Ariccia è migliorata o peggiorata negli ultimi decenni? Come sono le condizioni di vita dei cittadini? Come va la viabilità? È giusto affidare ancora la città a chi è costretto a subire lontane logiche di partito, a chi ci ha portato al punto in cui siamo ora? 

Ormai non dovrebbero esserci più dubbi: la data per le prossime elezioni amministrative dovrebbe essere domenica 5 giugno (vedi anche qui). Per quel giorno, e forse si voterà anche la mattina del lunedì successivo, tutti i cittadini chiamati alle urne dovrebbero avere le idee il più chiare possibile sulla scelta da fare all’interno della cabina elettorale. Non è una banalità: è fondamentale informarsi perché il diritto al voto si esercita davvero liberamente quando è espresso nella consapevolezza di compiere una scelta libera, meditata e fondata.
Dal nostro punto di vista le idee su Ariccia sono ormai ben chiare e traspaiono senza problemi da ciò che scriviamo: siamo per una totale “inversione di marcia”. Dopo decenni dello stesso governo è, a nostro avviso, ora di cambiare, e la soluzione la fornisce un uomo che per Ariccia e gli ariccini ha speso tutta la sua vita: Roberto Di Felice.
Ma con queste poche righe non voglio fare una sorta di spot elettorale, voglio spingere i cittadini a guardarsi in torno e fare un po’ di confronti con il passato. È importante verificare se la città sia davvero migliorata rispetto al passato o se invece sia addirittura peggiorata, almeno in alcuni aspetti importanti, anzi fondamentali: viabilità; rapporto dell’amministrazione con i cittadini; consumo del suolo; servizi; trasparenza; commercio e via dicendo.
un particolare della pavimentazione del corso di Ariccia
Voglio però dare solo un piccolo consiglio a coloro che leggeranno questo post: non lasciatevi ingannare dai pifferai, dai divulgatori di veline tutte uguali e, non fidatevi neanche di ciò che leggete qui! Ariccia non è una megalopoli e le cose possiamo constatarle in prima persona. Durante la precedente campagna elettorale l’ex sindaco disse che sarebbero arrivati dal Ministero i soldi il Ponte Monumentale ma il ponte è ancora lì con tutti i suoi problemi, veri o esagerati che siano, ma l’unica certezza, visibile ad occhio nudo da chiunque si avvicini alla struttura, è il risultato dell’indolente mancata manutenzione ordinaria di cui avrebbe avuto bisogno e che era compito delle amministrazione che si sono pigramente succedute. Questo lo dico solo per fare un esempio. Se dovessi farne un altro suggerirei di andare a dare un’occhiata al centro storico di Ariccia, con i suoi locali chiusi, simbolo del fallimento delle politiche per il commercio, e la pavimentazione  del corso, “nuova”, in travertino vietnamita, già logora e pericolosa dopo pochi anni. Ma quanti altri esempi potrei fare ancora! Avremo tempo.
Intanto, ribadisco, i cittadini si informino, con tutti i mezzi a loro disposizione, ma poi vadano alla fonte a verificare di persona come stanno realmente le cose. È facile e costa poco. Il 5 giugno si avvicina: facciamo una scelta libera: scegliamo chi ha deciso di essere totalmente svincolato da logiche di partito, da ricatti e ordini delle segreterie di Roma, dove vedono il territorio solo come bacino di voti piuttosto che come qualcosa da tutelare.

Solo un’ultima cosa. Prima del 5 giugno, il 17 aprile, si voterà per il referendum contro le trivellazioni in mare, per una politica energetica sostenibile. Ancora una volta i partiti si mostrano legati alle logiche dei poteri forti, delle multinazionali dell’energia, e la cosa si riflette anche nelle “piccole” comunità come la nostra. Chi senza dubbio ha scelto liberamente di salvaguardare l’ambiente è proprio chi con questi vecchi partiti non ha nulla a che fare e ha già fatto una scelta netta e decisa: al referendum votiamo “SI”.

Fabio Ascani

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...