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martedì 9 giugno 2015

Simone Carabella: Devo rispondere ai miei elettori. Domenica segneremo la Storia.

(Da Simone Carabella riceviamo e volentieri pubblichiamo)



Il mio impegno politico e sociale è sempre stato dettato da saldi  valori  etici e morali, tuttavia in una società che ristagna nell’immobilismo, dove spesso contano più le chiacchiere che i fatti, chi si assume la responsabilità di fare scelte e prendere decisioni spesso diventa il bersaglio di critiche infondate e gratuite alle quali voglio iniziare rispondendo con le parole di un grande uomo: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni , contano i fatti, non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili.”  (cit. Giovanni Falcone) …

In questi anni ho dato il mio contributo nel portare avanti importantissime battaglie sociali; la lotta contro l’inceneritore al fine di tutelare il territorio e la salute di ogni singolo cittadino, l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere vivibile a tutti il nostro meraviglioso paese, il grido di giustizia per i malati del sangue infetto e per le cure compassionevoli. Tutte queste battaglie non hanno colore, non sono né di destra né di sinistra, sono  battaglie di tutti e per tutti. Quello che Simone Carabella ha fatto non ha bisogno di essere ulteriormente raccontato né scritto, è evidente; evidente come la scelta di appoggiare Gino Benedetti che nasce dalla profonda esigenza di ripristinare  la LEGALITA’, legalità che va perpetrata con i fatti e non solo con slogan;  la politica è partecipazione attiva e responsabile. La gestione Marini si è distinta per l’incapacità di amministrare il nostro paese secondo il principio di LEGALITA’  dal quale si è progressivamente ed esponenzialmente allontanata.

Chi mi ha dapprima chiesto di essere il suo sindaco ora mi sta chiedendo d’impedire che Albano venga riconsegnato nelle mani di Nicola Marini e della sua coalizione. 
Proprio quella coalizione che col perbenismo e la politica delle chiacchiere ha di fatto distrutto la Nostra bella Albano, non c è un solo Cittadino contento di come Marini abbia governato  in questi 5 anni.  È ai miei elettori che devo rispondere, è al  volere del proprio elettorato che ogni Buon Politico dovrebbe sottostare ; a chi oggi mi attacca in maniera strumentale per la scelta di appoggiare Gino Benedetti rispondo ancora  una volta con le parole dello stesso grande uomo: “Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno.”  (cit.Giovanni Falcone).  Non lascerò morire questo paese, la nostra coalizione darà un’opportunità ad Albano e ad ogni suo cittadino.
Domenica segneremo la Storia. 
Domenica faremo la nuova Storia di Albano, libereremo la Nostra bellissima Città dal governo della   finta sinistra.

mercoledì 27 maggio 2015

Speranza in un Futuro Migliore - Ecco cosa rappresenta Simone Carabella

Alcuni mesi fa abbiamo scritto un articolo intitolato Questo è Simone Carabella, oggi, a pochi giorni dalle prossime elezioni che designeranno quale sindaco governerà la città di Albano Laziale per i prossimi anni, vogliamo parlare ancora di Simone e di cosa rappresenti nel panorama politico della città che vede il contendersi della poltrona di primo cittadino da ben otto candidati, con una quantità altissima di liste, fra politiche e civiche, che porta gli aspiranti consiglieri allo stratosferico numero di circa 700, cosa che pone in un'incertezza notevole i pronostici su chi potrebbe avere la meglio in questa contesa elettorale.

Simone Carabella, nella confusa battaglia elettorale, che spesso ha visto toni particolarmente accesi, rappresenta un futuro di speranza per i cittadini che credono nel cambiamento, nella tutela del territorio, nella difesa dei più deboli, nella tutela della legalità.

Certamente Simone si distingue da tutti gli altri candidati per la sua forza fisica e mentale. Campione di Culturismo, atleta e maestro, mental coach, rompendo con qualsiasi tipo di schema, ha saputo mettere queste sue qualità al servizio delle battaglie che ha ingaggiato nel bene della collettività e dei più deboli. Memorabili i suoi tuffi nel Tevere a Capodanno (in primo fu per sottolineare la vittoria del Comitato No Inc contro la costruzione dell'Inceneritore di Albano); memorabili le sue maratone spingendo la carrozzella dell'amico Claudio Palmulli (candidato in una lista per Simone), per rivolgere l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione delle barriere architettoniche, ottenendo dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, l'impegno a migliorare l'accessibilità per i disabili alla metropolitana e la costruzione di un montacarichi per la stazione Flaminio della Metro A.

Simone rappresenta la speranza in un futuro diverso. Rompendo qualsiasi vincolo con la "politica dei partiti" (Esco dal PD), Carabella ha scelto di essere un semplice cittadino al servizio di altri cittadini, senza compromessi, senza servitù verso alcuno, libero da ogni logica spartitoria o di casta, rappresenta anche quella fetta di popolazione che non si riconosce nelle attuali compagini politiche, ponendosi come portavoce di coloro che cercano giustizia e legalità.

La questione legalità è molto importante nel programma di Simone e spesso è stata fraintesa. Carabella ha un motto: PRIMA I CITTADINI ITALIANI. Intende con ciò che le limitate risorse del nostro paese devono essere impiegate prima di tutto per andare in contro a tutte le esigenze di coloro che onestamente vivono e lavorano nel nostro paese rispettando le leggi ed il prossimo. Non è una questione di razza ma di legalità e di priorità: non si possono trascurare, sostiene Simone, le esigenze di chi è svantaggiato, non ha una casa o un posto fisso, non riesce a trovare un letto d'ospedale ma paga le tasse in Italia da sempre per andare in contro a coloro che invece vivono nell'illegalità, che fanno carte false per entrare in graduatoria delle cose popolari, o che evadono il fisco. Così come non è concepibile pensare di poter accogliere tutti sul nostro territorio. Meglio sarebbe una politica che facesse seri e concreti passi per una reale gestione internazionale dell'emergenza emigrazione.

Come avevamo accennato Simone Carabella è anche un simbolo per tutti coloro che lottano per la difesa dell'Ambiente. Da anni è impegnato in primissima fila nel comitato No Inc, sacrificando ore e ore del proprio tempo, spesso sottraendolo alla propria famiglia che pure lo ha sempre supportato nelle sue battaglie, anche quando è stato oggetto di "attenzioni" non proprio amorevoli, ma anzi intimidatorie, da parte di poteri forti che hanno trovato in Lui, e in tutto il Comitato, un ostacolo insuperabile.

In Simone vedono un barlume di speranza coloro che hanno in famiglia un diversamente abile, o un malato grave. La sua generosità lo ha portato ad abbracciare, non solo la questione delle barriere architettoniche (memorabile la partita di rugby organizzata al Palacesaroni di Genzano fra atleti in carrozzella), ma anche le battaglie per coloro che sono stati vittime delle trasfusioni da sangue infetto o le lotte per la libertà di cura. E fra i punti fondamentali del programma di Simone c'è proprio la sanità, che deve rimettere al centro della propria attenzione il cittadino più del calcolo economico, e quindi la razionalizzazione e il buon funzionamento dei pronto soccorsi dei Castelli Romani, a cominciare da quello di Albano Laziale.

È la vita che viviamo tutti i giorni come semplici cittadini che sta a cuore a Simone. L'economia della città non può essere affossata da tasse e balzelli che andranno a pesare sempre e come al solito sui meno fortunati. E allora come primo atto concreto Simone toglierà i parcheggi a pagamento che stanno contribuendo alla sofferenza degli esercizi commerciali del centro e sono un vero colpo sulle finanze dei residenti.
Al centro Simone Carabella durante la giornata
 della chiusura  della sua campagna elettorale
A destra Claudio Palmulli

Simone, infine, più di ogni altro candidato alla poltrona di sindaco ad Albano, rappresenta la differenza tra un passato che è sotto gli occhio di tutti e che ha portato la città nelle condizioni che possiamo vedere oggi, e un futuro di speranza, fuori dalle logiche di potere e dagli accordi di partito. La sua candidatura è sinonimo di libertà, di rottura degli schemi tradizionali. Il suo non sarà un compito facile. Ma quando mai Simone ha scelto strade in discesa? E quando mai Simone si è fermato prima di un traguardo?

Simone rappresenta la speranza di coloro che gridano al cambiamento, che voglio il bene della città, progettano per un futuro dove l'aria sia respirabile e l'acqua bevibile, liberi da discariche, inceneritori, barriere architettoniche e  barriere mentali, dove ogni onesto cittadino torni filamenti al centro dell'attenzione, priorità reale per la buona politica.






venerdì 27 febbraio 2015

Claudio e Simone alla Mezzamaratona contro le barriere architettoniche.

La Roma-Ostia è la mezzamaratona più partecipata d'Italia e una delle più famose e prestigiose del mondo.

Claudio e Simone al termine
della loro ultima impresa:
di corsa da Piazza del Popolo
a Genzano a Piazza Frasconi
Domenica prossima, 1 marzo 2015, ancora una volta una moltitudine di atleti scenderà in strada per questo grande evento sportivo che vedrà tra i partecipanti i nostri amici Simone Carabella e Claudio Palmulli che già tante volte si sono cimentati su percorsi anche molto più lunghi e accidentati.
Come sanno i lettori di ECO 16 che hanno seguito già altre volte le imprese dei nostri eroi, Simone spingerà Claudio, che è costretto su una sedia a rotelle, e lo farà come iscritto fra i partecipanti normodotati. Di certo avrebbero potuto iscriversi nella categoria degli atleti paraolimpici ed avere molte più possibilità di ottenere un ottimo piazzamento finale, se non di vincere, ma il loro obiettivo non è arrivare primi alla competizione, dove certamente metteranno tutte le forze a loro disposizione e tutto l’agonismo che merita l’evento, il loro obiettivo è partecipare, arrivare al traguardo e dimostrare, ancora una volta, che la volontà dell’uomo è superiore ad ogni avversità.
Simone, che neanche è in buona forma avendo un ginocchio quasi fuori uso, spingerà Claudio per tutti i 21 Km del percorso e, nonostante il dolore, lo farà nei tempi della maratona e con il sorriso sulle labbra. Questo gesto fuori dal comune deve far riflettere tutti coloro che si fermano; tutti quelli che trovano scuse per non compiere il proprio dovere; gli amministratori che abbandonano le nostre città al degrado; quelli che costruiscono barriere architettoniche invece di abbatterle perché questa è “la via più facile”; che inquinano l’ambiente solo perché più semplice che salvarlo… e magari in quel momento sembra che costi meno.
Simone è un attivista dalla parte dei “più deboli”, che si batte per un Paese alla portata di tutti, che vuole un’Italia a misura di disabile, perché un’Italia a misura di disabile e un’Italia per tutti, come ama dire l’amico Claudio.





Il programma della Gara:
08.00 – Ritrovo dei concorrenti alla partenza, Palalottomatica ( Roma Eur )
08.40 – Termine ultimo per la consegna delle borse personali
09.00 – Termine ultimo per entrare all’interno delle griglie di partenza
09.10 – Partenza della gara riservata agli atleti diversamente abili
09:15 – Partenza Prima Onda
09:22 – Partenza Seconda Onda
09:30 – Partenza Terza Onda
9:35 – Partenza non competitiva
10.15 – Primi arrivi
10.45 – Inizio della cerimonia di premiazione
11.00 – Ritiro premi in denaro e materiale sportivo presso lo stabilimento Sporting beach
12.40 Scadenza del tempo massimo di 3h 00
12.30 – Ripartenza Navette per gli ospiti degli Hotel
Partenza
Roma Eur Palalottomatica
Arrivo
OSTIA Piazzale Cristoforo Colombo (Rotonda)
Distanza
21,097 Chilometri / 13,112 Miglia
Percorso
Il percorso è vario, con lievi saliscendi, molto veloce.

Claudio e Simone
Claudio con me al Palacesaroni
di Genzano   





Claudio Palmulli, figlio del famoso Giuseppe Palmulli, Mr OK che da oltre trent’anni si tuffa nel Tevere a Capodanno, è un attivista impegnato contro le barriere architettoniche. Ha fondato l’associazione Italia a Misura di Disabile, ha organizzato con Carabella numerosi eventi eventi sportivi e sociali per accendere i riflettori sulle tematiche della disabilità. Importante la sua battaglia, iniziata propriodalle pagine di ECO 16, che denunciava le carenze dei trasporti urbani di Roma, in particolare della metropolitana e per la quale è stato ricevuto, con Simone e il consigliere Daniele Frongia (N5S) dal sindaco della Capitale.


Simone durante una manifestazione NoInc
Simone Carabella non ha bisogno di grandi presentazioni essendo un personaggio pubblico ben conosciuto, specie nei Castelli Romani, per il suo impegno nel Movimento NoInc con il quale insieme a Daniele, Emiliano, Federica, Andrea P, Aldo, Elena, Peppe, Andrea A e tantissimi altri è stato uno dei protagonisti della lotta contro l’inceneritore di Albano Laziale ed ora per la chiusura della discarica di Roncigliano e per la bonifica del territorio. Da cinque anni si tuffa nel Tevere ogni primo dell’anno per aumentare la platea di coloro che seguono le sue lotte per un  Paese migliore, per le vittime del sangue infetto, per il diritto alla cura, contro le barriere architettoniche, per una maggiore sicurezza dei cittadini. Simone, allenatore sportivo, mental coach e trainer, è un campione di culturismo, giunto quarto agli ultimi campionati mondiali ed oggi è uno dei candidati alla poltrona di sindaco di Albano Laziale. A questa competizione  per la poltrona di primo cittadino si presenta senza avere alle spalle nessuna forza politica ma la forza vera dei cittadini che lo conoscono, lo stimano e contano su di lui per un reale cambiamento nella vita della loro città, per la difesa del loro territorio.



Fabio Ascani

martedì 10 febbraio 2015

Simone Carabella risponde a Marco Silvestroni

nella foto Simone Carabella in un intervento al TGR
Riceviamo Da Simone Carabella e volentieri pubblichiamo

Apprendo dalle pagine di Osservatore d'Italia le esternazioni di Marco Silvestroni in merito alla situazione politica di Albano. Premetto che la mia decisione di candidarmi a sindaco della mia città è una naturale evoluzione del mio impegno sociale in campagne a favore delle cellule staminali, a sostegno delle vittime del sangue infetto, a favore delle persone diversamente abili e contro l'inceneritore e la discarica di Roncigliano. Nessuna di queste battaglie può essere classificata come appartenente ad una ideologia politica e, come dice anche Silvestroni, ben poco hanno di "moderato".
La premessa era necessaria per motivare anche la decisone presa insieme ai miei amici, di adottare lo slogan (divenuto anche il nome della mia lista): "né destra né sinistra, amo Albano".
Albano ed i suoi cittadini, soprattutto i più deboli, sono il cuore della mia attività sociale.
Vedo con molto favore quindi che una persona, da tempo impegnata politicamente, senta forte  il richiamo del sociale e dei problemi primari delle famiglie e che abbia compreso, unico forse ad Albano, il messaggio di  una persona che, da tempo impegnata socialmente, ha sentito di portare un contributo alla politica,
Accetto con piacere quindi la proposta di Marco Silvestroni di aprire un tavolo di lavoro che, pur mantenendo nei suoi protagonisti la propria identità, possa mettere a frutto le necessità che entrambi abbiamo colto: ascoltare la voce dei cittadini.
Non solo, quindi, accolgo la proposta di Silvestroni ma rilancio proponendo di organizzare, a breve, un primo incontro finalizzato alla raccolta dei dati necessari per l'avvio di un progetto comune da presentare in una conferenza stampa congiunta.

Albano farà scuola, saremo d'esempio in Italia.
Simone Carabella

martedì 6 gennaio 2015

Le Vittorie di Simone sono Vittorie per Tutti

Forse una delle differenze maggiori tra i tanti personaggi pubblici che orbitano ai Castelli Romani e Simone Carabella, amico del quale spesso amiamo parlare su ECO16, è l'ampiezza di sguardo. I tanti amministratori e politici del nostro territorio difficilmente riescono a vedere oltre i ristretti confini del proprio comune di appartenenza (e almeno facessero un buon lavoro). Simone va oltre, dove c'è da lottare Lui lotta con vigore. Se una causa ritiene sia giusta la sposa e si dona, nel modo che più gli è consono, per tentare di dare una mano e risolverla.
E così Simone è sceso nel campo di battaglia accanto ai malati per il sangue infetto, accanto ai disabili, ha portato il proprio sostegno per le cure compassionevoli, ha lottato in prima linea, per anni e anni nel No Inc, contro l'inceneritore di Albano, vincendo una battaglia che in tanti davano per persa in partenza. A Simone, e come a tutti gli attivisti del NO Inc, solo per questo, tutti i residenti dei Castelli Romani dovrebbero essere grati per sempre.

Proprio in occasione della prima vittoria contro l'avvocato Cerroni, il padrone indiscusso delle discariche e signore incontrastato dei rifiuti, Simone decise di fare il suo primo tuffo nel Tevere. Sulla schiena aveva scritto: Albano 1 Cerroni 0.

Da allora ogni primo dell'anno è stato un tuffo nuovo con una scritta nuova. Le scritte sul corpo sono il modo che ha Carabella per aggiungere significato a quello che non è più solo un coraggioso gesto atletico ma un modo per "urlare al modo" una vittoria, incitare gli italiani ad essere padroni del proprio destino, richiamare l'attenzione dei media sui più deboli e, quest'anno, spronare lo Stato Italiano ad essere più incisivo in una vicenda che non solo ci rende poco credibili di fronte al resto del mondo, ma che ha anche un grande valore umano: la sortire dei nostri due Marò che rischiano la pena capitale in India e sono in attesa di processo da circa tre anni! ( Ricordiamo che proprio in queste ore Latorre è stato operato al cuore con esito positivo e il 12 gennaio scadrà il suo permesso e dovrà fare ritorno a New Delhi).

L'attivismo non può essere fine a se stesso ma deve portare risultati concreti: "bisogna fare i fatti e non le chiacchiere" ripete spesso Simone nelle interviste o nei post si Facebook. Questo è alla base della sua filosofia, comprensibile a tutti e dai risultai evidenti, come quando con l'amico Claudio Palmulli, figlio del famoso Mr OK, ha organizzato, al Palacesaroni di Genzano, un memorabile incontro di rugby tra una squadra di Lanuvio militante in un torneo regolare e una squadra di atleti costretti in carrozzella. E con Claudio di avventure ne ha avute molte e altre ancora stanno per giungere.
L'ultima è stata quando da Piazza del Popolo a Roma è giunto, nonostante la febbre, spingendo l'amico, fino a Piazza Frasconi a Genzano, e prossimamente parteciperanno alla Maratona di Roma e a quella, davvero prestigiosa, di New York! Per i pochi che ancora non lo sapessero il perché di queste imprese è accendere una luce sulla questione delle barriere architettoniche che affliggono la vita dei disabili. L'Italia deve essere A Misura Di Disabile! Un paese che sia alla portata di tutti, che sia attento ai bisogni di tutti, senza dimenticare nessuno dei suoi cittadini, ne chi è rimasto indietro, ne chi ha avuto meno doni,  o doni diversi, dalla natura, ne chi è stato sfortunato o chi, nel compimento del proprio dovere, è incappato nelle mani di una (in)giustizia straniera che prevede anche la pena di morte.

Per concretizzare ancora di più le sue azioni e i suoi propositi, Simone Carabella ha deciso di scendere  nell'agone politico e candidarsi a sindaco di Albano Laziale, la città sede della discarica di Roncigliano, fonte di odori nauseabondi, anche in questi giorni, tangibile simbolo del male che aggredisce il territorio e la salute delle persone che ci vivono. La candidatura di Simone è vista non senza preoccupazioni dai suoi potenziali avversari politici che ben conoscono la sua popolarità e determinazione. Tutti sanno bene che Simone si candida per vincere!

Auguriamo a Simone, ma anche a Claudio e a tutti coloro che lottano per un mondo migliore, i nostri migliori auguri per un 2015, appena iniziato, che sia foriero di grandi soddisfazioni e vittorie perché le loro vittorie saranno le vittorie di tutti.

A seguire alcune foto in sequenza del tuffo di Capodanno di Simone Carabella.
Italiani andiamo a riprenderci i Marò!













Simone al centro della foto con Mr Ok, gli altri tuffatori e l'amico Claudio Palmulli






lunedì 22 dicembre 2014

Claudio e Simone DUE GLADIATORI PER UN'ITALIA A MISURA DI DISABILE

Alla partenza a
Piazza del Popolo
Sabato 19 dicembre, berretti da Babbo Natale in testa, Simone Carabella e Claudio Palmulli hanno corso la maratona più dura, da Piazza del Popolo a Roma fino a Piazza Frasconi a Genzano. È stata un'impresa difficile, estenuante, con Simone che, nonostante la febbre ad oltre 38°, non ha mai neanche pensato di rinunciare.



momenti della corsa
Sono giunti al traguardo, in piazza a Genzano, accolti da una delegazione del Comune Castellano con l'assessore allo sport Emanuele Sabatini e il Consigliere Luca Lommmi, più un drappello di amici e cittadini che seguono con passione il faticoso ed eroico percorso di Claudio e Simone per sensibilizzare gli Italiani sulla questione delle barriere architettoniche.

Molto bello è stato l'entusiasmo delle persone, conoscenti o no, che durante il lungo percorso li hanno incitati ad andare avanti, fotografandoli e postando poi le loro foto su Facebook (come alcune di questo articolo), o magari aiutandoli, come ha fatto Ettore, che avendo letto sul social network della febbre di Simone, li ha raggiunti in strada portando la Tachipirina, gesto generoso e importantissimo che ha contribuito a a far si che l'impresa venisse conclusa.

l'assessore alo Sport di Genzano, Emanuele Sabatini dona
due pergamene a Claudio e Simone per la testimonianza e
l'impegno nella lotta contro le barriere architettoniche
Ma questa è soltanto l'ultima, in ordine di tempo, delle loro imprese per spostare la luce dei riflettori sul problema delle barriere architettoniche. Come abbiamo scritto su ECO16 in articoli precedenti, i due hanno già fatto altre maratone, questa era la quarta, e hanno percorso in autobus e metropolitana tragitti lunghi e difficili, mostrando quante fossero le difficoltà che incontra chi è portatore di un handicap, ma anche una persona anziana o che può trovarsi ad affrontare una mamma che spinge un bimbo in passeggino.
Simone al telefono con il Sindaco
che si congratula per l'impresa. 
Lo scopo di Simone e Claudio è combattere questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a loro disposizione, senza arrendersi o mai e Simone Carabella, che è anche candidato Sindaco per le prossime elezioni al Comune di Albano Laziale, si impegna da anni come attivista in importanti lotte per la tutela dell'ambiente (con il comitato No Inc contro l'inceneritore di Roncigliano, per esempio) e a fianco di tutti quei cittadini meno fortunati che in lui vedono un paladino dei diritti.

Sono due gladiatori Caludio e Simone e nella video-intervista che segue ascoltate quali sono il loro prossimi progetti.

A seguire la foto dei ringraziamenti postati su Fb da Claudio e Simone 
(kliccaci sopra per ingrandire e leggere meglio)







venerdì 19 dicembre 2014

Ancora elevata la quota di plessi scolastici con barriere architettoniche - i dati Istat - la corsa di Claudio e Simone

Domani Claudio e Simone compiranno la loro nuova grandissima impresa per convogliare l'attenzione dei media, dei politici ed amministratori e di tutti i semplici cittadini sulla questione delle barriere architettoniche nel frattempo l'ISTAT, l'Istituti Italiano di Statistica ha diffuso i dati su l'Integrazione degli alunno con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado grado statali e non statali.
È proprio  dalla scuola che si deve cominciare se si vuole educare ad un Paese che sia accessibile a tutti. È proprio nelle scuole che ogni barriera, architettonica, fisica o mentale deve essere abbattuta. 
Sono certo che domani Claudio Palmulli e Simone Carabella correranno anche per questo!
Nella scuola primaria, il 21% degli alunni con disabilità non è autonomo in almeno una delle attività indagate (spostarsi, mangiare o andare in bagno) e l'8% non è autonomo in tutte e tre le attività. Nella scuola secondaria di primo grado le percentuali sono rispettivamente del 15% e del 5%.
Ancora elevata la quota di plessi scolastici con barriere architettoniche
È il Mezzogiorno la ripartizione geografica che detiene la percentuale più bassa di scuole con scale a norma (62,4% di scuole primarie e 72,6% di scuole secondarie) e servizi igienici a norma (58% di scuole primarie e il 64% di scuole secondarie di primo grado); il Nord è, invece, la ripartizione territoriale con la percentuale più elevata (il 73,9% di scuole primarie e 79% di scuole secondarie ha scale a norma e il 73,7% di scuole primarie e 76,8% di scuole secondarie ha servizi igienici a norma).
Le scuole sembrano essere poco accessibili in tutto il territorio nazionale se si considera la presenza di segnali visivi, acustici e tattili5 per favorire la mobilità all’interno della scuola di alunni con disabilità sensoriali, oppure in generale la presenza di percorsi interni ed esterni accessibili. Solo il 27,8% delle scuole primarie del Nord ha segnali visivi acustici e tattili, la percentuale è ancora più bassa nelle scuole del Mezzogiorno (18,5%).
Lo stesso differenziale territoriale permane nella scuola secondaria con valori che, nel migliore dei casi, non superano il 30% (il 28,8% delle scuole secondarie di primo grado del Nord e il 18,8% di quelle del Mezzogiorno). I percorsi interni ed esterni accessibili6 sono invece presenti nel 24,5% di scuole primarie del Nord contro il 14,1% di quelle del Mezzogiorno; nelle scuole secondarie di primo grado le percentuali sono rispettivamente del 28,8% e 18,8%. 

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...