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mercoledì 1 giugno 2016

Ariccia - In risposta al comunicato apparso oggi on-line di Serra Bellini - SERRA BELLINI SI RITIRI IMMEDIATAMENTE INDEGNA È LA SUA CONTROFIGURA DI CANDIDATO

Serra Bellini parafrasando una frase di Rosy Bindi evidentemente rivolta ai comuni infiltrati dalla mafia e dalla camorra lancia gravissime contumelie nei confronti delle liste avversarie.
Come può una persona che si candida a primo cittadino di una città offendere i suoi concittadini solo perché avversari politici, etichettarli come impresentabili. Ma si rende conto che questi cittadini hanno già avuto il consenso degli elettori che hanno sottoscritto le liste elettorali e che coloro che saranno eletti siederanno nei banchi del consiglio comunale e rappresenteranno esattamente come lui la Città di Ariccia? Non offende solo i candidati offende l’intera Città.
Peraltro è fin troppo agevole rivoltare le contumelie di Serra Bellini nei confronti delle sue stesse liste in un gioco al massacro veramente indegno di una società civile.
Nessuno dei candidati nelle liste di Roberto Di Felice ha problemi con la giustizia, ribadiamo che l’unico soggetto con una condanna penale passata in giudicato e candidato alle prossime elezioni amministrative di Ariccia è Emilio Cianfanelli, senza parlare di persone che hanno avuto un ruolo non secondario nei sanguinosi anni settanta e persone coinvolte in traffico internazionale di stupefacenti.
Quanto all’accusa di trasformismo ricordiamo a Serra Bellini che Roberto Di Felice è riuscito a ricomporre gran parte della squadra che nel 2006 fermò i patti territoriali e firmò l’accordo di programma del nuovo ospedale dei Castelli Romani ritrovandosi coerentemente anche in queste elezioni in una compagine che intende ancora opporsi al consumo del territorio. Quindi scelte di merito sicuramente coerenti mentre nella lista del PD milita niente meno che il fondatore di Forza Italia di Ariccia.
Quanto al conflitto di interessi invitiamo il Serra Bellini a contare i numerosi candidati delle sue liste che hanno ottenuto posti di lavoro, appalti, consulenze, contratti, in gran parte ancora in corso con l’amministrazione comunale.
Per quanto concerne i ricorsi elettorali Roberto Di Felice si è rimesso alla magistratura nei cui confronti nutre grande fiducia, ma evidentemente, gli esponenti dei partiti continuano a nutrire un grande sospetto nei confronti della magistratura anche nelle occasioni, rare, in cui ottengono una pur discutibile ragione.
Insomma Serra Bellini, prima di guardare la pagliuzza del vicino perché non comincia a togliere le travi che ha nei propri occhi, perché non spiega ai cittadini di Ariccia come si fa a dare posti di lavoro ai propri amici, perché non spiega come mai un suo terreno è incluso nelle perimetrazioni dei nuclei abusivi, perché non spiega come si fa a realizzare in giardino manufatti senza essere inclusi nell’elenco degli abusi.
Un aspirante primo cittadino non dovrebbe mai muovere accuse nei confronti dei propri concittadini soprattutto se avversari politici ma se proprio deve farlo sarebbe meglio prima dare un’occhiata in casa propria.


sabato 28 maggio 2016

Ariccia - IL VANAGLORIOSO CHE APRE BOCCA E GLI DA FIATO

di Emilio Tomasi (candidato consigliere con Alternativa Democratica per Roberto Di Felice)
Ramingo per l’Ariccia sproloquia e sopraffatto dal terrore di perdere la rendita che l’ha pasciuto negli ultimi 20 anni lancia vaticini improbabili. Al menagramo ricordiamo:
DURATA DELLA CONSIGLIATURA
Emilio Cianfanelli è stato cacciato dai suoi stessi consiglieri nel 1999 e di nuovo nel 2016. Nel 2008 è stato abbandonato da 3 consiglieri di maggioranza e si è salvato dalla sfiducia solo grazie ad un rimpastone degno delle peggiori cronache della prima repubblica. Con quale autorità giudica la stabilità dei suoi avversari?

COMPOSIZIONE DELLE COALIZIONI
Cianfanelli Voltagabana per eccellenza ha attraversato tutto l’arco della legislatura ha pubblicamente attaccato i partiti del centro sinistra accusandoli dei più turpi reati, per opportunismo è approdato nel centro sinistra e si è avvinghiato al senatore PD che più è stato oggetto dei suoi attacchi. Nelle sue maggioranze è passata praticamente tutta la classe politica di Ariccia. Oggi si candida con il fondatore di forza italia e con il segretario del PD con cui è notoria la disistima reciproca. Come si permette di giudicare le coalizioni avversarie? 

LA “ROBBA MEA” E LA “ROBBA DELL'ATRI”
Cianfanelli da 20 anni lucra, insieme al suo nutrito cerchio magico composto da professionisti ed amici strapagati, sulle spalle degli ariccini. Non si accontenta della roba sea vuole comandare sulla roba degli altri (dare posti di lavoro, incarichi, appalti, decidere le destinazioni d’uso dei terreni, la fortuna di pochi e la sfortuna di molti. Non si trattiene neppure dall’appropriazione dei terreni altrui. Nella sua coalizione militano, in patente conflitto di interessi, imprenditori che hanno contratti con l’amministrazione comunale. Come si permette di giudicare la legittima aspirazione di altri cittadini di governare la Città?

LA SPECULAZIONE DEL TERRITORIO
Nel 2006 è stato votato per opporsi alle Colline Romane di Astorre & Co. nel 2016 con Astorre & Co. tenta il saccheggio della Città il suo piano di indirizzo sono migliaia di metri cubi di cemento a Fontana di Papa, via Lega Latina, supermercati nei boschi e la distruzione del centro storico. Roberto di Felice ed i consiglieri dei suoi gruppi ha coerentemente votato contro ogni tentativo di cementificazione del territorio. Senza contare quanto è costato ai cittadini il desiderio di Cianfanelli di giocare a monopoli con la Città di Ariccia (il PRG del 1997 500.000 milioni, e il piano di indirizzo 1 milione di euro) Come quale coraggio si ripropone al governo della città? Invece di cercare la pagliuzza negli occhi dei suoi avversari dovrebbe vedere il trave che ha nei suoi?

IL SERRA BELLINI
Che dire di Serra Bellini: è stato in consiglio comunale per 10 anni e non ha aperto mai bocca, per la campagna elettorale gli hanno dato l’accompagno e Cianfanelli in ogni dove parla per lui. Nella migliore delle ipotesi è la testa di legno di Cianfanelli.

INFINE 
Per quanto riguarda il Nostro ROBERTO DI FELICE gode di ottima salute. Grazie.

lunedì 16 maggio 2016

Ariccia - Emilio Tomasi: "Serra Bellini è l’avatar di Emilio Cianfanelli". " Sarà chiamato a rispondere delle sue dichiarazioni mendaci e diffamatorie dinanzi alle competenti autorità"

riceviamo dal candidato consigliere Emilio Tomasi
Il delirio apologetico di Serra Bellini reitera i toni psico-drammatici del suo suggeritore. La sua polemica è già carica di odio e di risentimento nei confronti dei cittadini nel cui interesse vorrebbe amministrare. Nel suo recente intervento è arrivato a definire i cittadini selezionati dall’elenco deli scrutatori “sherpa” e rivolge ai propri avversari accuse false e diffamatorie. L’accusa di Serra Bellini è infamante e destituita di fondamento in quanto la commissione ha operato nel rispetto della legge selezionando gli scrutatori con l’unica modalità prescritta dal legislatore, vale a dire la nomina.
Del resto Serra Bellini è l’avatar di Emilio Cianfanelli, parla con le sue parole e persegue pedissequamente i suoi progetti. Anche la maniera dell’insulto non è originale. Serra Bellini attacca personalmente il sottoscritto affermando cose dal sapore fiabesco, alla stregua del suo dante causa. Nessun terreno appartenente alla mia famiglia è interessato da interventi urbanistici e, pertanto, Serra Bellini sarà chiamato a rispondere delle sue dichiarazioni mendaci e diffamatorie dinanzi alle competenti autorità.
Certo è che Serra Bellini porta avanti una campagna elettorale, il cui unico fine, occorre ricordarlo, è riportare Emilio Cianfanelli in consiglio comunale, facendo finta che la coalizione del 2011 sia ancora integra e ci sia stata solo qualche defezione o il mio “tradimento”. La realtà è che quella coalizione ha perso nel complesso ben 6 consiglieri comunali su 10. Evidentemente Serra Bellini soffre della sindrome dell’arto fantasma. Gli sono state amputate le gambe ma vive la sensazione anomala della loro persistenza.
Mi si dice però che nel tentativo scomposto di recuperare consenso elettorale abbia assicurato “guarantigie” a dei mercenari della politica. Se così fosse, Serra Bellini non solo avrebbe finito di disintegrare quel centro sinistra ma lo avrebbe anche definitivamente squalificato.

In ogni caso, il 5 giugno saranno gli elettori di Ariccia a giudicare chi ha assunto atteggiamenti leali e trasparenti rispetto alla Città ed ai programmi di governo. Sono questi i temi su cui i candidati dovrebbero confrontarsi, non le infami diffamazioni.

lunedì 11 aprile 2016

Ariccia - LE MANI SULLA CITTÀ - Tomasi ed Ermini sono FIERI DI AVERLI MANDATI A CASA!

Non sempre le scelte sono semplici. Emilio Tomasi e Paolo Ermini, dopo  anni di governo con l’amministrazione Cianfanelli, hanno deciso di lasciare e uscire da una situazione che era diventata piano piano sempre più insostenibile. Hanno fatto questo passo nella piena consapevolezza che sarebbero diventati immediatamente bersaglio, da un lato per i “vecchi alleati” e dall’altro per i “vecchi avversari” politici. Una scelta coraggiosa la loro, difficile e disinteressata, dettata dai continui conflitti che maturavano all’interno di una coalizione dove era sempre più arduo far valere le proprie opinioni e i propri pensieri e dove si era perso il genuino rapporto con i cittadini.

Nel corso di questi ultimi giorni sono stati pubblicati da parte di Ermini e Tomasi alcuni importanti manifesti che spigano la loro scelta. Al fine di riuscire a comprendere meglio la loro uscita dalla maggioranza, cosa che ha fatto  “cadere” il sindaco, pubblichiamo in una unica soluzione, il testo dei due manifesti che ci sembrano i più importanti: “LE MANI SULLA CITTÀ” prima e seconda parte. Descrivono in modo lucido le mosse della vecchia maggioranza nel curare, senza troppi scrupoli, interessi e affari in cui il cemento ha un ruolo fondamentale e viene prima del rispetto di norme e cittadini.



LE MANI SULLA CITTÀ

Sui falsi della coalizione guidata da Serra Bellini che parla per conto di Emilio Cianfanelli: punto per punto

NOCCHIENTI (impatto di 90.000 mc)
Confessano che la Società Silvia è rimasta totalmente inadempiente, ma non dicono che tale inadempimento ha comportato la decadenza dei titoli e quindi della stessa convenzione.
Dichiarano che la nuova convenzione ci ha permesso di uscire dai contenziosi legali, ma non dicono che il Comune aveva già vinto tutti i contenziosi in essere.
Affermano che la legge Letta ha prorogato le convenzioni vigenti (solo per tre anni), ma non dicono che la NUOVA CONVENZIONE ha una durata di cinque anni rinnovabile per altri tre.
La verità è che con due delibere successive dapprima è stata dichiarata l’insussistenza dell’interesse pubblico alla realizzazione della vecchia convenzione e l’inadempimento di Silvia Immobiliare e poi, anziché opporsi al patto territoriale per questi motivi, è stata approvata una convenzione nuova, sia per contenuti che per durata (8 anni totali).
Lamentano che un consigliere di opposizione (parente di un socio di Silvia) nonostante la sottoscrizione della nuova convenzione abbia determinato lo scioglimento del consiglio comunale. Perché si meravigliano? pensavano di aver comprato il suo consenso?
Per la cronaca. Emilio Tomasi e Paolo Ermini non erano presenti alla seduta consiliare che ha approvato la nuova convenzione

SUPERMERCATO A MONTE GENTILE
Tenendo allo scuro i consiglieri di maggioranza l’assessore all’urbanistica e Cianfanelli hanno dato seguito al desiderio di un imprenditore di realizzare un supermercato in zona boscata facendo atterrare su un lotto a servizi sportivi cubature provenienti da lotti con destinazione a parco pubblico, ciò contro la vigente normativa urbanistica e la stessa convenzione di monte gentile. Rispondono alle nostre accuse ammettendo l’esistenza del patto scellerato ma affermano che si farà: “...se l’Ufficio tecnico, la Soprintendenza, la Provincia e la Regione lo consentiranno..”.
E’ ridicolo! Dicano intanto loro che ne pensano!!! Vogliono o no un supermercato con annessi parcheggi al posto di un bosco ed al quale tutti i cittadini dovranno recarsi con la propria autovettura?

LABORATORIO INDUSTRIALE IN VIA DELLE GROTTE
Vale quanto detto sopra. L’imprenditore non ha colpa e ha la nostra comprensione. Ma anche in questo caso il presunto diritto del cittadino ariccino confligge con gli strumenti urbanistici e necessiterebbe di una variante al PRG.
A questo comitato d’affari Noi preferiamo informazione, trasparenza e regole valide per tutti

FONTANA DI PAPA (impatto cementizio per oltre 70000 mc)
Abbiamo aderito al programma del 2011 che prevedeva la riqualificazione urbana di Fontana di Papa, ovvero la delocalizzazione dell’imponente fronte delle attività produttive a ridosso della via Nettunense, la realizzazione di una piazza, di una sala teatrale e di alcuni servizi. Invece nel 2015 ci siamo visti costretti a respingere in Consiglio Comunale il tentativo del Sindaco di ottenere una delega in bianco per negoziare la trasformazione della Cantina Sociale in cubature residenziali da ricollocare sul mercato. La proposta di delibera pasticciata, non rappresenta alcun interesse pubblico, alcun piano industriale del privato promotore! I verbali della seduta del consiglio comunale testimoniano l’avventurismo ingordo e tradiscono il mal celato interesse di lucro.

ACE
La proposta di affidare all’ATER la struttura di 12 villette e 2 palazzine era illegale. Nel 2003 l’area è stata percorsa dal fuoco. La legge vieta per 15 anni (cioè fino al 2018) qualsiasi tentativo di variare la destinazione urbanistica dell’area (agricola speciale). Il TAR e il Consiglio di Stato nelle sentenze su ACE hanno affermato che il patto territoriale del 2005 non ha alcun effetto giuridico ed hanno confermato che per 15 anni è impossibile qualsiasi cambio di destinazione.
Il rispetto della legalità non è un optional ma un obbligo inderogabile!
Perché si voleva violare la legalità: per affidare incarichi progettuali? Per consegnare villette alle giovani coppie (del solito cerchio magico?); per promettere case popolari? La supponenza e l’ignoranza delle norme di legge del Sindaco hanno esposto il bilancio comunale al rischio di un rilevante debito.

COOPERATIVA RINASCIATA 72 GINESTRETO
La “CIANFANELLATA”: ovvero l’arte di ingannare i cittadini per finalità elettorali…
Questa la deliberazione n.8 dell’11.2.2016 del Consiglio Comunale (che tutti i cittadini possono esaminare sul sito internet del Comune) “il Consiglio Comunale ... delibera ... di recepire in toto quanto già deliberato con la delibera di Consiglio Comunale n.148 del 06.10.1997 e contestuale dichiarazione di non avere nulla a pretendere; per gli effetti prendere atto che il costo definitivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà della Cooperativa Rinascita 72 viene individuato in €.7.352,54 ... al lordo delle detrazioni del 45% da applicare allo stesso ...” Il testo della deliberazione conferma totalmente le nostre tesi:
1) Se con la delibera si è inteso cedere il diritto di proprietà senza nulla in cambio, ci troveremmo di fronte ad una delibera inefficace, alla stregua di quella del 1997 citata, o, peggio, ad un danno erariale di ca.300.000,00 euro, in quanto al Consiglio Comunale non è consentito donare la proprietà dei suoli.

2) se invece, come appare dal dato testuale, si è voluto applicare il corrispettivo di €.7.352,54 ad appartamento, comunicando loro l’atto di liberalità, si sono presi in giro i titolari del diritto di superficie della Cooperativa Rinascita 72 Ginestreto, mentre si sarebbero potute riconoscere in compensazione, come da noi proposto, le spese sostenute dalla Cooperativa per il riscatto dell’Area.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...