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venerdì 10 novembre 2017

I ragazzi del Cidma, Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e del Movimento Antimafia, di Corleone criticano lo scrittore Roberto Saviano

di Fabio Ascani

I ragazzi del CIDMA di Corleone hanno pubblicato su Facebook un post diretto a Roberto Saviano che aveva associato i fatti di Ostia a Corleone e Scampia.  Ecco quanto scrivono:
Il risveglio di stamattina ci lascia un po’ l’amaro in bocca. Ci dispiace constatare che la nomea di Corleone città della mafia, non riguarda solo persone andate avanti a pane e Padrino ma anche Roberto Saviano che da anni "combatte" contro la camorra e incontra quotidianamente persone che a causa della camorra hanno perso parenti, sorrisi e speranza. L' avevamo invitato a venire: se solo avesse accolto l’invito, si sarebbe reso conto che Corleone si, ha da raccontare storie di lupare e dolore, ma oggi può raccontare storie di grandi lotte e di riscatto.
Grazie  Roberto saviano per l’ennesima spinta indietro che ci costringi a fare. Noi barcolliamo un po’, ma non perdiamo l’equilibrio e andiamo avanti camminando sulle idee dei giudici Falcone e Borsellino.
Per l'ennesima volta, vergognosamente, a distanza di pochissimo tempo dagli ultimi avvenimenti a cui hanno fatto seguito provvedimenti di tutela legale, l'immagine di Corleone e dei suoi cittadini onesti, viene diffamata e additata.
La legalità ci ha insegnato e ci insegna ancora a splendere di luce propria...non riflessa "caro Saviano".
Buona giornata da chi ogni giorno lotta per sentire il fresco profumo di libertà che non ha colore politico!!!
I ragazzi del CIDMA - Corleone 

Condivido pienamente il pensiero dei ragazzi del CIDMA di Corleone. Non mi piacciono le stigmatizzazioni e penso che ogni generalizzazione, ogni semplificazione, specie su temi così importanti, non spiega nulla ma anzi getta un velo di opacità su una realtà già tanto complessa.  Corleone, come Ostia e Scampia sono luoghi che sono stati o sono sotto attacco della criminalità, ma sono anche posti dove vivono e lavorano tantissime persone che ogni giorno si muovono nel rispetto della legalità.


Nel caso di Corleone poi, dove un paio di estati fa ho potuto visitare il Cidma (Centro internazionale di documentazione sulle mafie e del movimento antimafia), ci sono persone che ogni giorno lavorano e lottano a viso scoperto per mostrare che la vera Corleone non è quella dei film di Coppola (e non lo è proprio!), ma oggi, grazie all’impegno di molti, è un luogo rinato, che può raccontare storie di grandi lotte e di riscatto
La biglietteria del Cidma di Corleone

Link al sito del CIDMA: 

mercoledì 20 aprile 2016

Un libro per caso - Gramsci e Turati le Due Sinistre - di Alessandro Orsini

Ripropongo qui parte di un articolo che pubblicai su ECO16 qualche anno fa.
di Fabio  Ascani

Roberto Saviano, non senza attirarsi le antipatie di qualche studioso e di alcuni "quotati politologi", in un piacevole articolo su Repubblica definì il libro di Orsini "la più bella riflessione sulla sinistra fatta negli ultimi anni", altri, invece, lo hanno attaccato con toni simili a quelli lo stesso Orsini racconta nel libro usasse Gramsci. Insomma, in ogni caso, "Gramsci e Turati Le Due Sinistre" non ha lasciato indifferenti, ma anzi ha acceso veri e propri fuochi e il perché di tutto questo è presto detto: l'analisi di Orsini mette in discussione il pensiero e il metodo di colui che è ritenuto il padre della Sinistra italiana, l'autore italiano più letto e tradotto nel resto del mondo, Antonio Gramsci, e lo fa mettendo a confronto il suo pensiero con quello dell'Altro Padre sella Sinistra, Filippo Turati.
Di fatto a Gramsci e Turati, mostra Orsini, sono riconducibili le due anime della sinistra italiana, rivoluzionaria e violenta quella di Gramsci, riformista e tollerante quella di Turati e l'autore basa questa sua conclusione prevalentemente sulla lettura, alle volte sinottica degli scritti dei due e sull'analisi di atti congressuali. Ne viene fuori che Gramsci e Turati, parole di Orsini, "hanno rappresentato due modi opposti di essere sinistra. Due modi opposti di sentire, di parlare, di agire. Due culture politiche in irriducibile contrasto".

L'obiettivo che vuole raggiungere l'opera è "sociologico", con lo scopo di "portare alla luce due modelli pedagogici che concepiscono in maniera opposta il rapporto con la diversità culturale e con gli avversari politici".

Un libro da leggere e rileggere con attenzione, come mi disse l'amico e studioso Roberto Di Felice che mi fece scoprire questo piacevole testo, ma aggiungo, per i più vogliosi e appassionati di politica e storia della politica, di andare a documentarsi direttamente alle fonti leggendo direttamente le parole di Gramsci e Turati, così da poter condividere o dissentire consapevolmente con l'autore del saggio.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...