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mercoledì 14 settembre 2016

Anche Ariccia è provvista del Piano di Protezione Civile

Emilio Tomasi, assessore al Bilancio dell’attuale amministrazione di Ariccia, mi segnala che il 21 ottobre dello scorso anno, quindi dopo la pubblicazione dei dati della Protezione Civile,  (vedi QUI), anche ad Ariccia è stato adottato dal Consiglio Comunale, con delibera n 49, il Piano di Protezione Civile, com’è visibile QUI. Un piano sicuramente migliorabile.


Bene. Speriamo sia così anche per tanti altri comuni italiani e della nostra regione che come si mostrava in questo nostro articolo, ne  apparivano sprovvisti, secondo i dati aggiornati a settembre 2015.
F.A.

lunedì 12 settembre 2016

Il Piano di Emergenza Comunale: gravi lacune ai Castelli Romani - Colonna ha il Piano di Protezione Civile.

Il Piano di emergenza comunale o piano di Protezione civile è un documento indispensabile per la prevenzione dei rischi e per le operazioni di emergenza in caso di calamità naturali e serve a cittadini e istituzioni per sapere come comportarsi e organizzarsi nel momento in cui si verificasse un evento nefasto come un terremoto.  Sarebbe anche consigliabile che questo piano di Protezione civile fosse consultabile sul sito del comune così che tutti i cittadini possano esserne a conoscenza.
La legge n. 100 del 12 luglio 2012 prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento i Comuni approvino il piano di emergenza comunale, redatto secondo i criteri e le modalità riportate nelle indicazioni operative del Dipartimento della Protezione Civile e delle Giunte regionali. Il 12 ottobre 2012 il Dipartimento ha inviato una nota alle Regioni e alle Province Autonome chiedendo una prima ricognizione sulla pianificazione di emergenza comunale.

Eppure sono davvero molti i comuni italiani che ancora non hanno o non hanno inviato il piano di Protezione civile per affrontare le calamità naturali e la cosa più inquietante è che molti di questi comuni inadempienti si trovano su un territorio a rischio sismico.

Solo il 40% dei comuni del Lazio è provvisto del Piano di emergenza
Per quanto riguarda la provincia di Roma i Comuni dotati di piano (i dati sono aggiornati a settembre 2015) sono: Allumiere; Arcinazzo Romano; Capranica Prenestina; Casape; Castel Madama; Castel San Pietro Romano; Cave; Ciampino; Ciciliano; Civitavecchia; Colleferro; Fonte Nuova; Formello; Frascati; Grottaferrata; Ladispoli; Marano Equo; Marcellina; Marino; Monteflavio; Montorio Romano; Moricone; Morlupo; Nerola; Nettuno; Olevano Romano; Palombara Sabina; Pisoniano; Poli; Pomezia; Rocca di Cave; Rocca di Papa; Rocca Santo Stefano; Roccagiovine; Roiate; Roma; San Cesareo; San Gregorio da Sassola; San Polo dei Cavalieri; San Vito Romano; Sant'Angelo Romano; Segni; Tolfa; Valmontone; Velletri.
Come si può notare i comuni dei Castelli Romani e del territorio limitrofo che hanno adempiuto all’obbligo di avere e trasmettere il piano di emergenza sono davvero pochi. Mancano all’appello Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Lariano, Rocca Priora, Monteporzio Catone, e poi Ardea, Artena e altri.

Per quanto riguarda il comune di Colonna, che non appare nella lista di quelli dotati del piano, possiamo precisare, secondo un comunicato inviato il 10 settembre, che in realtà il Consiglio Comunale di Colonna ha deliberato l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile - Prime Linee, con delibera n. 51, il 30 ottobre 2015 e adottato con delibera n. 21 il 3 ottobre 2013, proprio come è visibile​ sul​ istituzionale del comune.
Per un mero disguido tecnico, fanno sapere, tale Piano non è stato inviato al Dipartimento della Regione Lazio, così come necessario, affinché anche il Comune di Colonna comparisse nell’elenco dei Comuni dotati di Piano di Emergenza Comunale. Si è provveduto subito all'invio al Dipartimento della Regione Lazio di riferimento.
L’amministrazione coglie l’occasione per comunicare che è suo impegno sottoporre il piano ad un nuovo aggiornamento entro la fine dell'anno 2016 e successivamente anche nei prossimi anni.

F. A.

domenica 16 agosto 2015

Ambiente - “Georischi, li (ri)conosco, mi difendo”

L’Ordine dei Geologi del Lazio aderisce all’iniziativa promossa dal Consiglio Nazionale dei Geologi
Il 6 Settembre nelle Piazze d’Italia con i geologi

Il prossimo 6 settembre i geologi scenderanno nelle piazze d’Italia per far conoscere e farsi conoscere. L’importante iniziativa, promossa dal Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG), vede l’adesione di numerosi ordini regionali, in primis quello del Lazio, guidato dal presidente Roberto Troncarelli. “Georischi, li (ri)conosco, mi difendo”, questo il titolo dell’appuntamento organizzato su scala nazionale, che punta a sollecitare l’interesse di comunità e istituzioni verso le tematiche connesse alla Geologia, ai suoi rischi e a stimolare l'interesse verso le corrette azioni di prevenzione che ogni persona dovrebbe conoscere. “Infatti - ha affermato il coordinatore della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Marina Fabbri - la straordinaria grande bellezza da una parte, e un territorio estremamente fragile dall’altra, sono le due facce di una stessa medaglia: il nostro Paese”. L’Italia d’altronde è un paese geologicamente “giovane” e ancora in piena evoluzione. La sua superficie si trasforma continuamente attraverso terremoti, eruzioni, frane ed alluvioni.
Immagine di una frana (foto dal web)

Nel Lazio oltre 10.000 frane censite.
“Per quanto riguarda le frane - ha continuato Marina Fabbri -  ad esempio, nella Regione Lazio ne sono state censite oltre 10mila e la provincia con un numero maggiore di frane è risultata Frosinone . Corrette politiche di governo del territorio, quindi, dovrebbero attribuire il giusto valore alla Geologia, inquadrandola quale materia fondamentale per la comprensione dei processi di evoluzione della superficie terrestre nonché per la valutazione degli effetti, nel tempo, delle scelte dell’uomo. Le continue modifiche del territorio, dovute dall’azione spesso distorta dell’uomo hanno incrementato la possibilità di accadimento dei fenomeni di rischio e aumentato il pericolo per beni e persone nelle, zone dove tali eventi sono possibili”.

Concetti e riflessioni, quelle sulla Geologia, che saranno appunto approfondite dai Geologi del Lazio nella campagna di sensibilizzazione del 6 settembre, quando attraverso l’esposizione di carte geologiche, di immagini degli eventi geologici del passato, di strumenti di indagine e di studio di cui si dota il geologo, oltre che di laboratori didattici, si intenderà far comprendere ai cittadini quanto “l’uomo possa essere difensore del proprio territorio  - sottolinea ancora  Marina Fabbri - ma anche artefice, concausa, e vittima dei fenomeni di dissesto . A Roma gli eventi meteorici particolarmente intensi di fine gennaio 2014, ad esempio, hanno innescato 68 frane nel settore nord ovest della città. Gli eventi franosi sono stati nella maggioranza dei casi superficiali, hanno però interferito con numerose strutture antropiche prevalentemente viarie . Oppure – conclude il coordinatore della Commissione di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi del Lazio - l’enorme espansione edilizia subita dalla Capitale negli ultimi decenni, avvenuta senza una conoscenza approfondita dello stato del sottosuolo, ha fatto sì che siano presenti numerose cavità storiche sotterranee in aree oggi altamente urbanizzate, con fattori di potenziale dissesto”.

domenica 17 febbraio 2013

Il terremoto vicino casa. SISMA IN PROVINCIA DI FROSINONE


Dal sito della Protezione Civile abbiamo letto il seguente articolo sul terremoto in provincia di Frosinone che, ieri sera (16-02-13), anche molti noi hanno avvertito. 

Vi consigliamo di prestare particolare attenzione all'ultima parte dell'articolo dove, responsabilmente, si rammenta che, ad oggi, non si possono fare previsioni certe, con data, ora e luogo di futuri eventi sismici.

FONTE ARTICOLO (QUI)

Registrata una scossa di magnitudo 4.8 con epicentro a Sora, Isola del Liri e Castelliri
Registrazione scossa simica
Un terremoto di magnitudo 4.8 si è verificato nella serata di ieri, 16 febbraio, alle ore 22.16 in provincia di Frosinone. L’ipocentro è stato localizzato a 11 km di profondità e le località vicine all’epicentro sono i comuni di Sora, Isola del Liri e Castelliri. L’evento è stato nettamente avvertito dalla popolazione, ma non risultano persone direttamente coinvolte dagli effetti del sisma.

Sono ancora in corso le verifiche da parte dei tecnici, ma al momento non si registrano danni rilevanti ad edifici. Le infrastrutture viarie e di trasporto e le reti di gas, acqua ed elettricità non hanno subito danneggiamenti ed è quindi garantita la funzionalità dei servizi essenziali.A seguito dell'evento, i sistemi regionali e locali di protezione civile del Lazio e dell'Abruzzo si sono attivati. Al momento in particolare, oltre alle strutture deputate al soccorso e ai tecnici, sono operative circa 40 squadre di volontari nella provincia di Frosinone per il supporto alle attività delle verifiche sugli edifici e per dare assistenza alla popolazione. È stata istituita un’unità di crisi presso il comando dei Vigili urbani di Sora, dove sono state allestite anche due palestre che potranno ospitare un centinaio di persone.
Il Dipartimento della Protezione Civile monitora l’evoluzione della situazione, in stretto raccordo con il sistema nazionale ed il territorio.
Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.

Leggi ECO 16

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...