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lunedì 28 aprile 2014

1° Maggio a 5 Stelle ad Albano Laziale

Se di 5 stelle si tratta, non c’è stella più importante di quella legata all’ambiente, il che vuol dire salute ed anche lavoro. Occorrono costanza e coerenza nella lotta per la tutela di una stella che i cittadini di Albano conoscono bene: contro l’impianto d’Incenerimento di Albano, contro il SISTEMA Cerroni, contro l’avvento del Biogas, contro la cementificazione del territorio, contro l’elettrosmog,  a difesa di un luogo simbolo dei Castelli Romani, come il lago Albano, tra le prime  vittime del disastro ambientale in corso.
Piazza Pia ad Albano Laziale

Il prossimo 1° maggio sarà una lunga  giornata ad Albano laziale. Sarà la giornata del Lavoro, il lavoro che i cittadini di Albano hanno portato avanti in questi anni e che proseguirà nei prossimi, fin quando ci saranno cittadini e territori da difendere.

Appuntamento alle ore 10 a Piazza Pia per dirigersi poi verso un luogo simbolo di Albano laziale, per una operazione civica di ripulitura; alle ore 13,30 circa è previsto il pranzo a 5 stelle nella tipica tradizione castellana, (fave, pecorino, ma non solo, anche altre  degustazioni rigorosamente a km 0). 
Alle ore 18 poi, di nuovo tutti a Piazza Pia, insieme ai portavoce 5 stelle in Parlamento (“strumento in mano ai cittadini”) Federica Daga, Alessandro di Battista e Stefano Vignaroli, daremo il via al dibattito pubblico. Sarà il momento anche dei saluti delle realtà pentastellate che hanno contribuito alla  organizzazione della giornata: avremo anche occasione di conoscere gli Eurocandidati 5 stelle alle prossime Europee, tra cui Dario Tamburano e Giovanni Ghirga.


i deputati Federica Daga, Stefano Vignaroli, Alessandro Di Battista
La battaglia contro l’impianto d’Incenerimento di Albano è stata solo una battaglia vinta.  Molte altre ce ne saranno da combattere con tenacia. In questi anni ad Albano ci sono stati cittadini e cittadine, quindi persone, coinvolte in prima linea nel e con il Movimento NOINC ed altre associazioni a difesa del territorio. Obiettivi comuni, unione nel fare, condivisione delle competenze e messa a disposizione delle esperienze possono far sì che si costruisca un metodo che non guarda alle bandiere, ma guarda dritto agli occhi delle persone come la storia dei Movimenti dovrebbe insegnare. Anche di questo parleremo il prossimo 1 Maggio ad Albano laziale.

giovedì 25 aprile 2013

MUSICA CON CASCIANO - E DI NUOVO PRIMO MAGGIO … E DI NUOVO TRA POLEMICHE E CENSURE … FABRI FIBRA INVITATO COME SUPER OSPITE E POI ESCLUSO



Come ogni anno, si ripete il concertone del Primo Maggio, che si terrà in piazza San Giovanni a Roma e verrà trasmesso in una lunga diretta su Rai3, dal primo pomeriggio fino a tarda serata; regia di Stefano Vicario. Il regista ha avuto l’idea quest’anno di far diventare l’evento del Primo Maggio un film, che dovrebbe avere il titolo di ‘One million eyes, baby’. Sarà un social movie, ovvero saranno quelli del pubblico che realizzeranno una serie di filmati da 15 secondi l’uno, scaricando gratuitamente un’ applicazione creata appositamente per iPhone e Android. Grazie a questo software sarà possibile riprendere tutto ciò che si vuole, dall’arrivo alla piazza fino alla fine della rassegna, documentando il tutto da svariati punti di vista.
La conduzione del grande concerto sarà affidata a Geppi Cucciari.
Grande ospite d’onore, dopo Ennio Morricone nel 2011, e Mauro Pagani nel 2012, quest’anno sarà la volta di Nicola Piovani, premio Oscar per la colonna sonora de ‘La vita è bella’.
Il concerto si aprirà con l’inno di Mameli-Novaro, suonato da una orchestra composta esclusivamente da 100 violini, diretti da Giovanni Sollima.
Ci sarà anche una orchestra ‘rock’ composta da musicisti d’eccezione come Enzo Avitabile, Boosta dei Subsonica, Fabrizio Bosso, Federico Poggipollini, Andrea Mariano dei Negramaro e Maurizio Solieri; la band presenterà un vasto repertorio di musica italiana, assolutamente in chiave rock, di grandi artisti come Adriano Celentano, Lucio Battisti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori. Non ci sono dichiarazioni a riguardo, ma visto la recente scomparsa di due grandi artisti italiani, Enzo Iannacci e Franco Califano, tanto diversi artisticamente tra loro, ma entrambi sempre all’avanguardia nel contesto musicale italiano, credo e spero che ci sarà un grande omaggio dedicato a loro.
L’organizzazione del concerto del Primo Maggio, patrocinato da Cgil, Cisl e Uil, è affidata a Marco Godano, il quale ha polemizzato sul budget a disposizione, che a qualche settimana dalla rassegna non è ancora definito. La polemica riguarda il patrocinio del Comune di Roma e della Regione Lazio, e di alcuni sponsor come l’Enel che non investono in questo tipo di evento, mentre sembra che abbiano aderito come sponsor a trasmissioni come X-Factor, con circa 3,5 milioni di euro; secondo Godano, pur essendo una grande trasmissione televisiva, questo genere di spettacolo uccide la musica italiana.
Altra grande polemica è sulla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) il cui costo per i diritti dei brani che verranno eseguiti, si aggira tra i 70 mila e i 120 mila euro e che sembra verrà pagata due volte, una dall’organizzazione del concerto ed una dalla Rai che trasmette in diretta lo stesso evento.
Ma purtroppo, non per colpa di Godano, al concertone c’è anche il solito caso di censura, come già successo nelle diverse edizioni passate, tra “dirette televisive” in differita, e vari artisti a cui è stato tolto improvvisamente lo spazio televisivo. Questa volta è toccato a Fabri Fibra, rapper italiano molto famoso, voluto come super ospite proprio da Godano, al quale però la Cgil, la Cisl e la Uil gli avrebbero imposto di ritirare l’invito. Marco Godano non ha potuto fare altro, per non compromettere tutta l’organizzazione del concerto. La ragione di questa esclusione? L’associazione italiana D.i.re (Donne in rete contro la violenza), ha contestato al rapper di fomentare la violenza contro le donne in molti dei suoi testi. Fabri Fibra su Facebook, ci tiene a precisare che lui racconta con le sue canzoni delle storie e non per questo significa che farebbe ciò che racconta; cita Quentin Tarantino come esempio, che nei suoi film parla e racconta una violenza portata al limite, ma da qui a definirlo uno che incita alla violenza ce ne vuole.
Anche Jovanotti si è schierato a favore di Fabri Fibra, dicendo che tratta di una censura assurda.
A questo punto mi chiedo perché debba esserci qualcuno che filtra per noi le cose, impedendo agli spettatori di decidere con la propria testa e coscienza? Io credo che le 800 mila persone che assisteranno live al concerto sapranno decidere se Fabri Fibra è un artista che merita consenso o meno. Quale miglior giudice? E dalle vendite registrate di tutti i suoi album , credo che abbiano già deciso e capito l’intento e la posizione dell’artista.
La lotta contro la violenza alle donne è sacrosanta, ma andrebbe combattuta laddove la figura della donna viene sempre sminuita; non mi riferisco a film, canzoni o altro, ma ad una parte dei nostri politici (e ci metterei pure buona parte della nostra amata Chiesa), che sicuramente non hanno rispettato la donna per le sue capacità, per la sua intelligenza e la sua professionalità. Forse è il caso che in Italia si comincino a risolvere i problemi prendendoli alla radice, senza ipocrisie.
Gianni Casciano

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