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giovedì 26 maggio 2016

Ariccia - Intervista a Massimo Moretti a fianco di Roberto Di Felice con la lista Civica Ariccina Indipendente - RIGENERARE IL TESSUTO SOCIALE DELLA COMUNITÀ

Massimo Moretti vuoi presentati ai tuoi concittadini?
Massimo Moretti
Innanzitutto ringrazio Eco 16 per questa iniziativa e per lo spazio gentilmente concessomi, ho 55 anni, sposato con due figli, dipendente della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli. Da sempre impegnato nell'Associazionismo sportivo con due grandi passioni: il mio Paese e l'impegno civico.

Cosa ti ha convinto a metterti in gioco, nella Lista Civica Ariccina Indipendente, per la candidatura di Roberto Di Felice?
Come ti dicevo la Politica è da sempre la mia passione. Seppur non ho mai ricoperto incarichi pubblici, credo si possa servire la Politica a prescindere. Ho sostenuto Roberto anche nella passata Consultazione del 2011, seppur non direttamente, e credo che Roberto rappresenti una risorsa per il Paese. Oggi, vista la situazione drammatica in cui versa Ariccia, ho deciso di salire in Politica candidandomi, supportando Roberto con molte idee da mettere a disposizione della Comunità. Ariccia è un Comune sostanzialmente fermo, barricato sulla difesa dell'esistente, prigioniero di una idea di sviluppo fallimentare ed incapace di proiettarsi verso il futuro. Ostaggio di una politica conservatrice ed autoreferenziale, povera di passioni che ha prodotto una società appiattita ed impaurita che fatica a riaccendere il motore dello sviluppo. Ariccia è frammentato da pulsioni individuali che hanno fatto smarrire il senso di Comunità, dove la gestione del potere fine a se stesso ha favorito un sistema chiuso dove invece di garantire opportunità per tutti si è scelto di proteggere i privilegi per pochi. Colpa di una classe politica che entra a piedi pari su ogni settore della struttura sociale del Paese. Tutto questo ha prodotto una leadership solo apparentemente forte ma sostanzialmente debole. Il ciclo della soggettività sta esaurendosi, saremo costretti a sostituire l'IO con il NOI bisogna però convincersi che le nostre idee non bastano a se stesse ma hanno bisogno di relazioni, connessioni, reti. Questo è ciò che mi ha convinto a PARTECIPARE.

In cosa pensi che Ariccia abbia subito i maggiori danni in questi anni di amministrazioni Cianfanelli?
Non è mia abitudine esprimere valutazioni politico-amministrative umorali, cerco di entrare nei numeri del Paese e , come il manuale delle Giovani Marmotte per un provetto scaut, così per un buon Sindaco ed un buon Amministratore è utile attenzionare costantemente il termometro sociale del Paese avendo, per esempio, i dati del censimento ed i conseguenti aggiornamenti ISTAT in bella vista sulla scrivania. Sicuramente favorirà l'ottimizzazione di percorsi da intraprendere e priorità. Fornisco alcuni dati: la struttura demografica di Ariccia è definita dall'ISTAT di tipo REGRESSIVO, la popolazione anziana (19,8 %) è in costante crescita mentre decresce la fascia giovani (13.7%). proviamo a pensare il grave impatto futuro sul sistema sociale del Paese dal punto di vista del sistema lavorativo o sanitario. Per 100 giovani ci sono 144,9 persone anziane, su 100 persone in forza lavoro ci sono 50,4 a carico con una popolazione in età lavorativa molto anziana. Decresce la popolazione scolastica per fenomeni di mobilità ed abbandono scolastico. Con questi dati un buon Amministratore si deve misurare, senza scarica barile ma soprattutto senza l'imperante demagogia dell'effimero.

Ti conosco come una persona di cultura, appassionato di sport e competente nella santità, come vorresti mettere a servizio della città queste tue caratteristiche?
Rigenerare il tessuto sociale della Comunità favorendo il dialogo tra i corpi sociale, rigenerare le regole di convivenza democratica in un Paese dove troppo spesso si è serviti della politica piuttosto che servirla, mettere al centro del Progetto Ariccia i giovani cosciente del loro elevato valore sociale ed economico, sono le ragioni del mio impegno. Poi sceglie l'elettore: o rimanere attaccato alle vecchie logiche clientelari o far prevalere la forza delle idee. Le Elezioni si vincono, il Paese si Governa una Politica che sa guardare avanti si CONFRONTA, non predilige lo SCONTRO CAMPALE. In DEMOCRAZIA le teste si ascoltano non si tagliano. I CICLI politici hanno un inizio ed una fine il BUON POLITICO è colui che, nell'interessa della Comunità, quando non ha più nulla da dire o fare, ha il coraggio di dire " PASSO ", purtroppo il conservatorismo impera ad Ariccia come in Italia. Gli slogan provocatori che stanno caratterizzando la campagna elettorale della coalizione uscente, non mi entusiasmano ne mi coinvolgono, ci confrontiamo con una coalizione che ha Governato Ariccia per tre legislature sulle ultime quattro ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Consentimi due ultime riflessioni su quanto richiesto: lo sport e la sanità. Sul primo ti dico che l'Associazionismo sportivo è una risorsa per il Paese, l'Amministrazione uscente e la pletora di accompagnatori che in maniera altalenante l'hanno sostenuta, sono entrati a piedi pari sulle libere Associazioni, cercandole di renderle funzionali ai fini politici dell'opinione predominante. Privilegiandone alcune rispetto ad altre, con quali risultati? Società storiche sparite, impianti in degrado calo drastico degli utenti. La Sanità: da sempre impegnato nella difesa dello Spolverini eccellenza della Riabilitazione Italiana, svenduta a favore di un nuovo Ospedale che non sarà altro che il riassunto delle inefficienze già presenti sul nostro distretto sanitario. Leggo in questi giorni deliranti dichiarazioni in merito alla sua realizzazione, qualcuno, artefice dell’assassinio dello Spolverini, da sempre protagonista nei Comitati di Gestione USL che hanno perso un finanziamento fine anni 80 di 138 miliardi di lire per la sua ristrutturazione. Leggo di pronti soccorsi di secondo livello e di alte specializzazioni, il risultato sarà di altra natura: abbiamo perso posti letto, il Pronto Soccorso rimarrà il livello dell’attuale proprio per la mancanza delle alte specializzazioni che lo giustificano, la Riabilitazione sarà contemplata nel tanto decantato Parco della Salute, la mobilità verso altre ASL rimarrà invariata. Sarebbe bastata una corposa e coraggiosa riorganizzazione dell’esistente sul territorio magari smarcandosi, non a fasi alterne, dalle congiunture politiche by partizan che la fanno da padrone nella nostra ASL.
Per questo ho deciso di salire in Politica a fianco di Roberto Di Felice con la lista Civica Ariccina Indipendente, che ringrazio per avermi dato l’opportunità. Non conosco altri mezzi per aggregare il consenso se non la condivisione e la partecipazione. Metti le tue idee … in Comune.

sabato 29 giugno 2013

“SANITA' CLIENTELARE; IRRAZIONALE E TERRORIZZATA”

"Aleggia ancora il mistero di un policlinico di cui ci si domanda l'effettiva utilità"
La senatrice del Movimento 5 Stelle Elena Fattori visita gli ospedali dei Castelli Romani, prima Velletri ed oggi quello di Genzano. Alcune sue dichiarazioni e considerazioni

Seconda tappa nel sistema sanitario dei Castelli Romani da parte del Movimento 5 stella nella persona della portavoce al Senato Elena Fattori. Dopo l'Ospedale di Velletri, oggi (29 giugno ndr) è stata la volta del De Santis di Genzano, fresco dell'apertura del nuovo reparto maternità.
Inizio di giornata con visita proprio del settore neonatale di nuovo concepimento che poi è proseguita con l'assemblea nella sala riunioni dell'ospedale con il fine di ascoltare cittadini e operatori
“Ho avuto modo di apprezzare la ristrutturazione del reparto maternità che vedeva un cantiere in piedi oramai da due anni. Certo mi domando se riuscirà a soddisfare la domanda che ora include anche quella conseguente alla chiusura di Marino visto che a fronte di un miglioramento e ampliamento delle risorse, salta all'occhio la riduzione di posti letto che da tre a stanza sono passati a due”. Questo il primo commento di Elena Fattori dopo il giro, che aggiunge:” Il primario mi ha confermato che l'ospedale sarà in grado di garantire fino a 1500 parti all'anno. Me lo auguro vista la responsabilità che consegue per Genzano ad essere l'unico centro di Ginecologia e Pediatria insieme a Velletri”.
Subito dopo c'è stata l'assemblea alla richiesta implorante degli operatori ospedalieri:”Per favore non inquadrateci che rischiamo”.
“Un clima che purtroppo riscontro in tutte le strutture sanitarie in cui mi reco e che trovo assurdo. Non vogliamo una politica autoreferenziale, per cui questi momenti sono per noi preziosi per ascoltare e non pontificare. Dal momento in cui il clima di terrore psicologico impedisce un confronto aperto, il rischio è che le assemblee, momenti necessari di dibattito democratico, perdano di senso. E' inaccettabile vedere visi preoccupati alla presenza di telecamere” Dice la Senatrice 5 stelle che commenta anche lo stato attuale della sanità nel Lazio, descrivendolo come:”Il gioco di potere creato dall'alternanza di centro destra e centro sinistra nel disegno della spartizione clientelare dei posti che ha, in un a strategia evidente, spostato le risorse e l'attenzione verso il settore privato.” aggiungendo che:”Lo schema è chiaro, si usa la scusa dell'assenza delle risorse umane per chiudere i reparti, mentre quella della mancanza di attività viene tirata fuori per ridurre il personale. Oggi, parlando con gli operatori, è chiaramente emerso come nello stesso plesso ci siano categorie costrette a doppi e tripli turni di lavoro a fronte di altri che invece rimangono senza attività a causa di settori che vengono allocati altrove.”
Ovviamente assenti i sindacati se non con pseudo tattiche di controllo che risultano essere più famiglia con le dirigenze che con i lavoratori. Il plauso va invece a quegli operatori che si armano di coraggio e non rimangono inermi di fronte alle inefficienze oramai divenute insostenibili e che quindi non si sottraggono al confronto.
Insomma la situazione sembra essere critica e soprattutto inefficiente e disorganizzata, senza nessun piano programmatico e rimedi random che portano a collassi economici e sociali, come il caso di Marino, dove i milioni di euro spesi per le ristrutturazioni sono andati in fumo con le successive chiusure. Aleggia ancora il mistero di un policlinico di cui ci si domanda l'effettiva utilità e opportunità in termini di spesa economica, col continuo carosello di posa delle prime pietre che oggi sarebbero diventate almeno un muretto. A più voci arriva invece indicazione che non siano più sostenibili tanti presidi ospedalieri inefficienti e che sia più utile ridurne il numero e aumentare la qualità del servizio, proprio per evitare inutili spole ai pazienti cittadini.
Il prossimo passo sarà quello di un coordinamento con i cittadini del M5s in Regione per stimolare le Asl e la regione stessa verso provvedimenti seri di programmazione sana e non di una continua propaganda che si fonda su sperpero e salute pubblica. In Parlamento nel frattempo è stata presentata la riforma del titolo quinto della Costituzione per riportare a livello centrale la gestione del comparto sanità.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...