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mercoledì 21 giugno 2017

Lo IUS SOLI (temperato) in due parole

Si parla molto in questi giorni di cittadinanza italiana, delle regole in discussione in parlamento, dello IUS SOLI. Mi domando quanti siano coloro che sono sufficientemente informati su cosa dica la proposta di legge in questione.
 
Ci sono due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni nella proposta di legge in discussione in questi giorni in Parlamento: si chiamano ius soli (“diritto legato al territorio in cui si nasce”) temperato e ius culturae (“diritto legato all’istruzione”).
Lo ius soli “puro” prevede che chi nasce sul suolo di un certo stato ottenga automaticamente la cittadinanza, come accade negli Stati Uniti, cosa che non è prevista in nessuno stato dell’Unione Europea e non è in discussione per l’Italia. Lo ius soli “temperato”, nella legge presentata al Senato, contempla invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri:
– deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale;
– deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge;
– deve superare un test di conoscenza della lingua italiana (cosa che molti italiani, purtroppo, avrebbero serie difficoltà a superare).
L’altra strada per ottenere la cittadinanza è quella del cosiddetto ius culturae che passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.


Chi racconta che arriveranno carovane di donne incinta pronte a partorire in Italia per dare la cittadinanza al nascituro o che semplicemente basterà nascere sul nostro territorio per diventare italiani dice sciocchezze.

domenica 19 marzo 2017

21 marzo: si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il primo marzo scorso, all’unanimità, il Parlamento ha approvato in via definitiva l'istituzione di una giornata che ogni anno sarà dedicata all'impegno contro le mafie e alla memoria delle vittime degli assassini e delle stragi mafiose. Sarà il 21 marzo.

E già da molti anni, il primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera. (Vedi il sito di LIBERA)

In occasione di questa Giornata nazionale le scuole di ogni ordine e grado potranno promuovere, nell'ambito della propria autonomia e competenza nonché delle risorse disponibili a legislazione vigente, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie. Inoltre saranno organizzate manifestazioni cittadine in tutta Italia, anche ai Castelli Romani.

Questo il comunicato di Libera per la Giornata del 2017:

Il 21 marzo a Locri e in 4000 luoghi d'Italia

Si svolgerà a Locri il 21 marzo e in contemporanea in 4000 luoghi in tutta Italia la XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con la Rai Responsabilità Sociale, Conferenza Episcopale Calabra e con il patrocinio del Comune di Locri e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il tema della giornata, "Luoghi di speranza e testimoni di bellezza", richiama proprio l'importanza di saldare la cura dell'ambiente e dei territori con l'impegno per la dignità e la libertà delle persone. Esercitando al contempo le nostre responsabilità di persone, di cittadini, di abitanti - ospiti e custodi - della Terra.

mercoledì 5 febbraio 2014

Contro il decreto IMU-Banchitalia scendono in campo le associazioni dei consumatori e chiedono il sequestro preventivo

In seguito alla forte opposizione del M5S  hanno tentato di far credere agli italiani che si doveva approvare il decreto IMU-Bankitalia per non farci pagare l'odiosa tassa sulla casa, cosa smentita in diretta tv da Enrico Mentana, un giornalista imparziale e serio: vedi il breve video


Tramite l'utilizzo della da parte della presidente Boldrini della "tagliola" hanno tolto la parola all'opposizione privandola del diritto di praticare l'ostruzionismo, strumento democratico utile a non ridurre il Parlamento ad una sorta di votificio ed ed hanno approvato la conversione del decreto in legge. In questo modo,  è stato detto, le banche hanno ricevuto una sorta di aiuto di stato di ben 7,5 miliardi.

Ora entra in campo l'Adusbef, associazione a difesa dei consumatori e degli utenti, che ha deciso di portare la cosa in tribunale e chiedere il sequestro preventivo. Di seguito il comunicato stampa firmato anche da Federconsumatori .

 BANKITALIA: SE E’ ISTITUTO PUBBLICO, PERCHE’ SI TRASFERISCONO 7,5 MLD DI EURO AI PRIVATI ? NEGLI ESPOSTI-DENUNCE, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI HANNO CHIESTO SEQUESTRO PREVENTIVO.

    Se la “Banca d'Italia era e resta un istituto di diritto pubblico"- come ha affermato oggi il governatore di Bankitalia Ignazio Visco- aggiungendo che non "è stato fatto un regalo alle banche" e le riserve "non appartengono" alle banche partecipanti al capitale e il patrimonio "resta invariato", come mai si vogliono trasferire 7,5 miliardi di euro, da un soggetto pubblico a banche ed assicurazioni private ?    Le giustificazioni perfino di ordine giuridico non reggono,per questo Adusbef e Federconsumatori negli esposti denunce a 130 Procure della Repubblica, oltre a chiedere l’apertura di una indagine penale ipotizzando i reati di peculato ed appropriazione indebita di un bene pubblico trasferito surrettiziamente a soggetti privati, hanno chiesto di attivare un sequestro preventivo di 7,5 miliardi di euro, prima che vengano girati a banche ed assicurazioni.   Speriamo di trovare, tra le 130 Procure, un “Giudice a Berlino” !

                                        Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)


03/02/2014

Si consiglia anche la visione del video il cui il Vicepresidente della Camera Di Maio risponde alle accuse della Presidente Boldrini alla trasmissione Che Tempo che Fa e dove spiega chiaramente la questione della tagliola e il fatto che a norma di Costituzione non ci fosse affatto obbligo di convertire il decreto in legge come ha sostenuto la Presidente. (https://www.youtube.com/watch?v=_aj-iBs-_UU)

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...