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venerdì 14 ottobre 2016

Castel Gandolfo - Gli appartamenti del Papa diventano museo. La stanza dove nacquero 40 bambini: "i Figli del Papa"


Bergoglio alla Casa del Divin maestro
È da secoli, da quando all'inizio del '600 il Pontefice Urbano VIII la fece diventare la sua residenza per l’estate, che i papi si ritirano a Castel Gandolfo per le le vacanze o solo per staccare dall’ambiente di Roma, probabilmente alla ricerca di momenti di maggior serenità da dedicare alla preghiera, allo studio o alla stesura di un’enciclica, come spesso è avvenuto. Papa Francesco, invece, non vi si è mai recato in villeggiatura, e quando in pullman è venuto ai Castelli Romani per gli esercizi spirituali, ha preferito recarsi alla Casa del Divin Maestro ad Ariccia.
Ma è notizia di queste ore che Papa Bergoglio, dopo che agli inizi del suo pontificato rinunciò ad abitare al terzo piano del Palazzo Apostolico in Vaticano preferendogli le più modeste stanze della Casa di Santa Marta, ha deciso di rinunciare anche agli spazi di Castel Gandolfo che presto saranno accessibili a tutti i visitatori, come già lo sono da alcuni anni altri luoghi del Palazzo castellano, diventando museo.


Mamme e bambini e ebrei di Roma
 rifugiati nell'appartamento di Pio XII
 della Villa Pontificia di Castel Gandolfo, 
durante la persecuzione nazista del 1943-44. 
Tra i tanti i luoghi fino ad ora esclusivi della residenza che Bergoglio apre al pubblico c’è anzitutto la Camera da Letto, stanza meravigliosa, con le finestre che guardano il mare e che ha una storia davvero toccante e importante per il nostro territorio. Già dall’8 settembre del ’43 e poi con lo sbarco americano ad Anzio, nel gennaio del '44, i  Castelli e quindi anche i dintorni di Castel Gandolfo, divennero uno dei più sanguinosi teatri di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Molte furono, in quei giorni terribili, le persone che trovarono rifugio nella residenza papale e fra loro moltissimi ebrei. La Camera da letto fu riservata alle partorienti che, proprio sul letto del Pontefice, diedero alla luce circa quaranta bambini che furono poi chiamati "i figli del Papa". Se infatti il numero degli ebrei che trovarono rifugio a Castel Gandolfo, dentro le mura del Palazzo Pontificio è imprecisato, più definito è il numero di donne ebree, incinte, che ivi partorirono. “Una quarantina di bambini ebrei furono dati alla luce nella residenza di Castel Gandolfo, alcuni persino sul letto personale di Pio XII”, ha spiegato in una vecchia intervista padre Peter Gumpel, che dal 1965 studia la documentazione sul pontificato di Pio XII e dal 1983 è il relatore della causa di beatificazione.
 
Oltre alla stanza da letto, che come abbiamo detto è ricca di umana storia, saranno visitabili una piccola Cappella Privata utilizzata dai papi per ritirarsi in preghiera, la Biblioteca del Santo Padre e lo Studiolo dove i pontefici si sono dedicati alla scrittura e alla meditazione. Saranno visitabili inoltre due ambienti riservati al segretario particolare e al segretario aggiunto, il Salone degli Svizzeri e una Sala del Concistoro.



Il 21 ottobre, giorno dell’apertura ed inaugurazione del Palazzo a Museo, è previsto un coro di musica popolare cinese che, già dal titolo "La bellezza ci unisce", vuole suggerisce un ponte tra culture distanti com’è nello spirito ecumenico di questo Pontefice.

domenica 18 agosto 2013

Luca Nardi di SALVIAMO IL LAGO ALBANO si rivolge a PAPA FRANCESCO


Salviamo il Lago Albano!!! Basterebbe occuparsene ed eliminare le cause della perdita di livello delle acque (6 metri). Prelievi diretti e pozzi abusivi...Poi il resto..
Papa Francesco, basterebbe poco per stimolare una azione concreta ed efficace. Non so dove scriverti perche' non ho il tuo indirizzo.
Spero che in tanti condividano questo appello così che possa magari giungerti...San Francesco fu uno dei primi ecologisti della storia... chissà che tu non possa emularlo..
Se scrivo e' perche' credo veramente che un uomo che si mostra coraggioso e vicino alla gente possa capire il valore che questa nostra grande risorsa riveste per tutti noi.. Pertanto PAPA FRANCESCO... basterebbe un tuo intervento... sarebbe di grande importanza...
Luca Nardi




L'appello di Luca è stato pubblicato anche dal
prestigioso quotidiano "IL MESSAGGERO"
L'APPELLO DI LUCA SI STA DIFFONDENDO VELOCEMENTE E SIAMO CERTI SIA GIÀ GIUNTO ALLE ORECCHIE DEL PONTEFICE.

Siamo fiduciosi che Papa Francesco abbia già letto l'appello di Luca Nardi di Salviamo il Lago Albano e a questo appello facciamo ECO anche noi con la nostra piccola voce, del resto anche negli anni passati, dalle pagine di ECO 16, ci siamo appellati al Pontefice per il Lago. Questa volta pensiamo sia la volta buona, la volta che il grido dei cittadini per il loro territorio possa essere raccolto. Un territorio che, pur ancora bellissimo, soffre di eccesso di urbanizzazione; soffre per la presenza di impianti  come la discarica di Roncigliano; soffre gli abusi di chi senza scrupoli pensa solo al profitto. Un territorio che è minacciato da nuove costruzioni di strutture che porterebbero altro inquinamento e sfruttamento dell'ambiente e delle risorse idriche: il mega inceneritore dei castelli e le numerose centrali di produzione di energia elettrica da "biomasse". 
Caro Papa Francesco, un tuo cenno, almeno sul Lago Albano, sarebbe qualcosa di meraviglioso per tutte le persone che vivono e amano i Castelli Romani.
F. Ascani

sabato 15 giugno 2013

TORNA LA TRADIZIONALE INFIORATA DI GENZANO


VENERDÌ L’INIZIO DEI DISEGNI A TERRA, NELLA MATTINA DI DOMENICA 16 GIUGNO IL TAPPETO FLOREALE SARÀ PRONTO

Torna come ogni anno, il 15, 16 e 17 giugno, l'appuntamento dell'Infiorata. Una tradizione che va avanti ormai da 235 anni e che fa di Genzano la città dell'infiorata per eccellenza.
L’Infiorata fa parte del Dna della nostra città. Racconta la sua fede e il suo impegno civile trasmesse di padre in figlio lungo i secoli. La sua vocazione è di essere città che promuove e cura la bellezza e l'amore per la natura. “Siamo convinti – ha detto il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini - che la cultura possa essere fortissimo volano anche per l'economia. La nostra città si apre ai visitatori e ai turisti, si propone con le sue ricchezze culturali e storiche, presenta i suoi prodotti tipici. Mettendo in moto un circuito virtuoso che punta sulla qualità dei nostri prodotti e sulla bellezza del nostro territorio. D'altra parte oggi siamo anche stimolati proprio dalla crisi economica e rivedere le basi stesse su cui fondare lo sviluppo della nostra società. Non possiamo immaginare di continuare con uno sviluppo energivoro che brucia risorse non rinnovabili e che riempie la terra di rifiuti. Abbiamo bisogno di costruire un modello in grado di dialogare con la natura ricostruendo una sorta di città giardino dove sia bello abitare e convivere”.

In questa infiorata la nostra città celebra anche due eventi particolarmente significativi. Il primo è ben raffigurato nell'abbraccio fra Papa Francesco e Papa Benedetto, avvenuto proprio qui ai Castelli romani. Un evento storico che non poteva non essere ricordato nella nostra infiorata. Così come il ricordo della venuta a Genzano cinquanta anni fa di Paolo VI. Il secondo evento si riferisce a Michael Ende il quale quarant'anni fa dava alle stampe la sua famosa opera “Momo”. Scritta qui a Genzano, perché Ende ha abitato per tanti anni nella nostra città. Quest'anno celebriamo questo anniversario infiorando un quadro fatto appositamente per noi dal Pittore tedesco David Schnell. I nostri maestri infioratori si recheranno in agosto nella città Natale di Ende, Garmisch – Partenkirchen, per ricordarlo con lo stesso quadro infiorato.
L'evento dell'Infiorata ha una sua specificità. E' cultura, è bellezza, è arte. Ma tutto sotto il segno dell'effimero: nasce e muore nel giro di tre giorni. Un momento di contemplazione, che, certo finisce. Ma continua ugualmente dentro ogni persona che si sofferma a contemplarla. Risvegliando emozioni. Proponendo valori – conclude il sindaco -. Rendendo più facile la fatica di ogni giorno. Perché – e noi di Genzano lo sperimentiamo da oltre 200 anni – uno squarcio anche breve di bellezza diviene uno stimolo per tutti ad andare avanti, nonostante le difficoltà. È proprio vero: sarà la bellezza a salvare il mondo”. 

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...