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mercoledì 2 settembre 2015

Musica con Casciano - Esce il nuovo progetto solista di David Gilmour “Rattle That Lock”

Il 17 luglio 2015 è uscito il nuovo singolo “Rattle That Lock” che apre le porte al nuovo album “Rattle That Lock” di David Gilmour, la cui  uscita è prevista per il 18 settembre 2015 in tutto il mondo.
Questo per Gilmour è il quarto progetto solista, l’ultimo risale al 2006 “On the Island”, mentre nel 2014 è uscito l’ultimo album con i

Pink FloydThe Endless River”.
L’album è composto da 10 tracce, delle quali 5 sono state scritte a quattro mani insieme a Polly Samson, storica collaboratrice nonché compagna di vita, le altre sono frutto della creatività di Gilmour, che ha anche prodotto il progetto insieme a Phil Manzanera dei Roxy Music, pubblicato dalla Columbia Records.
L’artwork è stato realizzato da Dave Stansbie
Per i live non bisogna aspettare molto visto che dal sito ufficiale www.davidgilmour.com si legge che nel tour europeo ci saranno due date italiane il 14 settembre 2015 a Verona ed il 15 settembre 2015 a Firenze. Sarà quindi possibile ascoltare i nuovi brani dal vivo prima dell’uscita effettiva del disco.

Gino Castaldo per Repubblica.it ha pubblicato una bellissima intervista fatta a David Gilmour proprio in vista dell’uscita del nuovo album. Di seguito alcuni stralci dell’intervista:

Possiamo definirlo un album concept? Quasi come l'Ulisse di Joyce, racchiuso nel corso di 24 ore?
"Beh, non era intenzionale questo riferimento, ma direi che sì, il paragone è giusto".
Come sempre nel suo stile si avverte una linea di sottile malinconia che accompagna il disco. E così?
"C'è sicuramente in alcuni passaggi, in alcune canzoni, ma alla fine non credo sia un disco triste, al contrario credo sia un disco ottimista".
E come riesce ad esserlo guardando quello che succede nel mondo?
"Per prima cosa sono un ottimista di natura, e poi credo piuttosto sia un problema di spingere se stessi a reagire alle brutte cose che succedono, realizzare che si può fare la differenza, si può pretendere qualcosa di meglio, anche dai governi che guidano i nostri paesi. Forse ottimismo non è la parola più giusta ma è questione di battersi per i propri diritti, afferrare i momenti migliori della nostra vita e vivere all'interno di quelli".
Ascoltando il suo inconfondibile stile chitarristico, viene da pensare che assomigli a una voce umana, come fosse un canto. E seguendo il viaggio suggerito dal disco si arriva a "A boat lies waiting", con le voci di Crosby e Nash, dedicato al compianto Rick Wright. Come definirebbe il suo legame con Rick?
"Incredibilmente avevamo una sorta di comunicazione telepatica. Non parlavamo molto, non ce n'era bisogno, ma quando ci trovavamo in studio o sul palco ci parlavamo attraverso la musica, era il nostro legame profondo. Sento la sua mancanza con molto dolore, come amico, ma mi manca molto anche quella intesa musicale. Il pezzo è come una pausa nel viaggio, un momento per riflettere e pensare a Rick".

Per leggere l’intervista integrale di Gino Castaldo su Repubblica.it il link è il seguente:


Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com)

mercoledì 12 febbraio 2014

ROGER WATERS AD APRILIA


Per il 70° anniversario dello sbarco di Anzio (1944-2014)



In occasione del 70° anniversario dello storico sbarco di Anzio (22 gennaio 1944-2014), la città di Aprilia, unendosi alle celebrazioni di Anzio e Nettuno, ha deciso di dedicare un monumento in memoria dei soldati che hanno perso la vita in quei giorni di battaglia. L’obiettivo è quello di tramandare alle nuove generazioni la memoria di quanti hanno lottato per la conquista della libertà e della democrazia. 
La data di inaugurazione della stele è il 18 febbraio, e alla cerimonia parteciperà anche Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd. L’artista partecipa come diretto interessato, avendo perso il padre, il tenente Eric Waters, proprio il 18 febbraio, nelle campagne di Aprilia, durante lo spostamento delle truppe alleate verso Roma. La zona in cui il padre di Roger è deceduto è stata scoperta di recente, grazie alla testimonianza di un reduce Henry Schindler e al lavoro di ricerca dello studioso Emidio Giovannozzi

Roger Waters ha sempre improntato gran parte del suo vastissimo repertorio, su temi come la guerra, la manipolazione delle menti da parte di governanti senza scrupoli e l’assenza della figura paterna che ha segnato la sua adolescenza e la sua intera vita; basti pensare ad opere come The Wall o The Final Cut. Da quest’ultima opera, estremamente intima e personale per Roger, ultimo progetto insieme ai Pink Floyd (il taglio finale), è stata estrapolata la frase (tratta dal brano Two Suns In The Sunse) che verrà incisa sopra la stele: Ceneri e diamanti, Nemico e amico, Siamo tutti uguali alla Fine.

Gianni Casciano


sabato 20 aprile 2013

LA MUSICA CON CASCIANO - ADDIO A STORM THORGERSON IL “SESTO” PINK FLOYD


Qualche articolo fa abbiamo parlato del 40° anniversario del mitico album dei Pink Floyd “The Dark Side Of The Moon”, caratterizzato dalla splendida copertina, ritenuta da tutti la migliore cover di tutti i tempi, e oggi invece ci troviamo a dare l’addio a

Storm Thorgerson, l’autore non solo di quella, ma di tante altre copertine dei Pink Floyd. Molti ritengono Storm come il sesto componente della band inglese, perché senza la sua arte i Pink Floyd non sarebbero stati quelli che conosciamo oggi.
Negli anni ’60 e ’70 la cover di un disco in vinile era importante tanto quanto la musica contenuta in esso, e spesso erano delle vere e proprie opere d’arte. Con l’avvento dei CD ed oggi della musica digitale, si è persa questa caratteristica, per colpa delle dimensioni ridotte delle copertine. Storm Thorgerson è stato sicuramente tra i più geniali artisti grafici nel campo musicale.
Oltre ad aver collaborato con i Pink Floyd, ha curato le cover di molti artisti come i Genesis, Peter Gabriel, AC/DC, Led Zeppelin, Paul McCartney, tanto per citarne alcuni.
Tutte le sue opere riguardanti i Pink Floyd vennero raccolte nel libro scritto con Peter Curzon “Pink Floyd. Visioni”.
Mi auguro di vedere al più presto una mostra dedicata a tutta la sua arte.

Gianni Casciano

giovedì 21 marzo 2013

MUSICA - IL LATO OSCURO DELLA LUNA COMPIE 40 ANNI


Il 24 marzo 2013 è il 40° anniversario dall’uscita in UK dell’album “The Dark Side Of The Moon” dei mitici Pink Floyd. Infatti questo concept album uscì nel marzo del 1973, dapprima negli Usa, e qualche settimana dopo, precisamente il 24 marzo, nel Regno Unito. E’ stato definito l’album dei record, oltre che per le copie vendute, si parla di 50 milioni, anche per la lunga permanenza nelle classifiche mondiali, e perché in qualche modo ha segnato un nuovo percorso dei Pink Floyd, sicuramente più melodico rispetto ai precedenti 7 album pubblicati dal gruppo inglese negli anni precedenti.
Le registrazioni iniziarono nel 1972 nello studio di registrazione Abbey Road Studios, diventato noto grazie ai Beatles. In realtà i Pink Floyd avevano l’abitudine di suonare dal vivo i nuovi pezzi prima di registrarli, in modo da sperimentare nuovi suoni, perfezionando e limando i brani. Quindi già nei live del ’71 si cominciavano ad ascoltare le melodie che poi avrebbero fatto parte di questo importante progetto.
Caratteristica fondamentale è stato l’utilizzo delle tecniche più avanzate di registrazione per quei tempi e l’utilizzo dei loop e dei campionamenti, tanto che ancora oggi, rimane un album assolutamente attuale, non dimostrando in nessuno modo i suoi 40 anni.
All’uscita fu record di vendite da subito e rimase in classifica dal 1973 al 1988. A tutt’oggi, nonostante la crisi del mercato discografico, ad ogni nuova edizione rimasterizzata, l’album registra ancora un gran successo di vendite.
Come in ogni concept pinkfloydiano, la principale fonte di ispirazione è stata la pazzia di Syd Barret, fondatore del gruppo, che per colpa degli acidi, iniziò ad uscire dalla realtà, impazzendo, e costringendo gli altri componenti, nel 1968 a sostituirlo con il suo amico David Gilmour. Da quel momento ogni brano scritto, in particolare da Roger Waters, è stato in memoria di Syd. Ed infatti in Dark Side Of The Moon si trattano temi come l’infermità mentale, la morte, l’importanza per ogni individuo di vivere la propria esistenza, priva di elementi futili, in una società basata sui soldi, sulla ricchezza e sul possesso.
Una curiosità sul brano “The Great Gig in the Sky” che vede protagonista Clare Torry, la cantante turnista che prestò la voce per la registrazione del brano. Questo è una metafora della morte, senza testo, composta solo da una complessa melodia accompagnata al piano, ed alla cantante venne chiesto di improvvisarla interpretando al meglio ed in piena libertà il tema. La registrazione venne realizzata in una sola notte. Per questo brano Clare fu pagata solo 30 sterline. Nel 2004 la cantante intentò una causa contro i Pink Floyd e contro la EMI, rivendicando il fatto che la melodia del brano è sua e che quindi deve essere considerata co-autrice insieme Richard Wright che scrisse e suonò il brano. Di recente si è conclusa la lunga discordia legale a favore di Clare, con la quale la EMI è giunta ad un accordo economico rimasto rigorosamente segreto, ma sicuramente milionario.
Cercando nel web si trovano le istruzioni su come ascoltare The Dark Side Of The Moon: prima di tutto, trattandosi di un concept-album, va ascoltato dall’inizio alla fine, come se si seguisse un film, essendo le tracce collegate l’una all’altra da un unico filo conduttore, con un certo ordine narrativo; inoltre occorre seguire i brani con i testi alla mano, come se fossero sottotitolati, possibilmente in cuffia e con luce soffusa. In questo modo si entrerà in intimità con l’album. Io mi permetto di estendere questi consigli sull’ascolto di tutta la musica dei Pink Floyd, e perché no, a tutta la musica in generale. Provare per credere.

Gianni Casciano
Leggi anche ECO 16 n 35

sabato 10 novembre 2012

LA MUSICA CON CASCIANO - ECHOES PINK FLOYD - TRIBUTE BAND. OGGI ALLE 22 A GENZANO


Ormai è da un po’ che scrivo di musica su ECO16 e mi è capitato spesso di avere l’onore di parlare e intervistare artisti molto validi dei Castelli Romani, che però lamentano spesso il fatto che è molto difficile promuovere nei locali la propria musica originale. Questo oggi è ancora più vero per colpa della tante volte nominata “crisi economica”. Mettendosi dalla parte dei gestori di locali, si capisce che loro vogliono avere la sicurezza di ripagarsi almeno la serata, invitando un artista o un gruppo che faccia una serata live; e per questo spesso preferiscono invitare una tribute band o una cover band che, a detta loro, garantisce la presenza di più pubblico. Ma non per questo dobbiamo prendercela con chi nella vita ha deciso di dedicare la sua passione musicale ad un artista o un gruppo storico nel campo della musica mondiale. L’argomento è vasto e andrebbe trattato molto più dettagliatamente, e non escludo che presto proverò a farlo.
Io cerco di parlare sempre della buona musica, originale e non, e soprattutto di quei gruppi storici che sarà improbabile rivedere dal vivo. Quindi per chi non ha mai avuto la possibilità di vedere i Pink Floyd in concerto, o per chi ha nostalgia di rivivere quelle emozioni, suggerisco una band che da molti anni si è affermata come una delle migliori tribute band dei Pink Floyd dei Castelli Romani: sto parlando degli ECHOES. E’ garantita la massima fedeltà e la minuziosa ricerca dei dettagli in ogni brano. La loro caratteristica è quella di eseguire dal vivo, interi album, non tradendo quindi l’anima fondamentale della band inglese, la filosofia del concept album. Si potranno quindi ascoltare senza interruzioni, capolavori come Dark side of the moon o Animals o The wall, proponendo sempre una scaletta diversa e ricca, accompagnata da proiezioni video in sincrono con la musica.
Gli ECHOES sono composti da: Emiliano Giuliano (voce), Maurizio Canto (basso), Diego Campoli (tastiere e programmazione midi), Mimmo Messina (batteria, realizzazioni video), Simone Cozzetto (chitarra elettrica, chitarra acustica, lap steel), Giovanni Ambrogioni (chitarra elettrica, chitarra acustica, lap steel), Gabriele Capolli (sax), Giorgia Zaccagna (cori), Sonia Russino (cori).
Il loro prossimi live sono:


Gianni Casciano (gianni.casciano@gmail.com)
ECO 16

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...