Visualizzazione post con etichetta NoInc. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta NoInc. Mostra tutti i post

venerdì 27 febbraio 2015

Claudio e Simone alla Mezzamaratona contro le barriere architettoniche.

La Roma-Ostia è la mezzamaratona più partecipata d'Italia e una delle più famose e prestigiose del mondo.

Claudio e Simone al termine
della loro ultima impresa:
di corsa da Piazza del Popolo
a Genzano a Piazza Frasconi
Domenica prossima, 1 marzo 2015, ancora una volta una moltitudine di atleti scenderà in strada per questo grande evento sportivo che vedrà tra i partecipanti i nostri amici Simone Carabella e Claudio Palmulli che già tante volte si sono cimentati su percorsi anche molto più lunghi e accidentati.
Come sanno i lettori di ECO 16 che hanno seguito già altre volte le imprese dei nostri eroi, Simone spingerà Claudio, che è costretto su una sedia a rotelle, e lo farà come iscritto fra i partecipanti normodotati. Di certo avrebbero potuto iscriversi nella categoria degli atleti paraolimpici ed avere molte più possibilità di ottenere un ottimo piazzamento finale, se non di vincere, ma il loro obiettivo non è arrivare primi alla competizione, dove certamente metteranno tutte le forze a loro disposizione e tutto l’agonismo che merita l’evento, il loro obiettivo è partecipare, arrivare al traguardo e dimostrare, ancora una volta, che la volontà dell’uomo è superiore ad ogni avversità.
Simone, che neanche è in buona forma avendo un ginocchio quasi fuori uso, spingerà Claudio per tutti i 21 Km del percorso e, nonostante il dolore, lo farà nei tempi della maratona e con il sorriso sulle labbra. Questo gesto fuori dal comune deve far riflettere tutti coloro che si fermano; tutti quelli che trovano scuse per non compiere il proprio dovere; gli amministratori che abbandonano le nostre città al degrado; quelli che costruiscono barriere architettoniche invece di abbatterle perché questa è “la via più facile”; che inquinano l’ambiente solo perché più semplice che salvarlo… e magari in quel momento sembra che costi meno.
Simone è un attivista dalla parte dei “più deboli”, che si batte per un Paese alla portata di tutti, che vuole un’Italia a misura di disabile, perché un’Italia a misura di disabile e un’Italia per tutti, come ama dire l’amico Claudio.





Il programma della Gara:
08.00 – Ritrovo dei concorrenti alla partenza, Palalottomatica ( Roma Eur )
08.40 – Termine ultimo per la consegna delle borse personali
09.00 – Termine ultimo per entrare all’interno delle griglie di partenza
09.10 – Partenza della gara riservata agli atleti diversamente abili
09:15 – Partenza Prima Onda
09:22 – Partenza Seconda Onda
09:30 – Partenza Terza Onda
9:35 – Partenza non competitiva
10.15 – Primi arrivi
10.45 – Inizio della cerimonia di premiazione
11.00 – Ritiro premi in denaro e materiale sportivo presso lo stabilimento Sporting beach
12.40 Scadenza del tempo massimo di 3h 00
12.30 – Ripartenza Navette per gli ospiti degli Hotel
Partenza
Roma Eur Palalottomatica
Arrivo
OSTIA Piazzale Cristoforo Colombo (Rotonda)
Distanza
21,097 Chilometri / 13,112 Miglia
Percorso
Il percorso è vario, con lievi saliscendi, molto veloce.

Claudio e Simone
Claudio con me al Palacesaroni
di Genzano   





Claudio Palmulli, figlio del famoso Giuseppe Palmulli, Mr OK che da oltre trent’anni si tuffa nel Tevere a Capodanno, è un attivista impegnato contro le barriere architettoniche. Ha fondato l’associazione Italia a Misura di Disabile, ha organizzato con Carabella numerosi eventi eventi sportivi e sociali per accendere i riflettori sulle tematiche della disabilità. Importante la sua battaglia, iniziata propriodalle pagine di ECO 16, che denunciava le carenze dei trasporti urbani di Roma, in particolare della metropolitana e per la quale è stato ricevuto, con Simone e il consigliere Daniele Frongia (N5S) dal sindaco della Capitale.


Simone durante una manifestazione NoInc
Simone Carabella non ha bisogno di grandi presentazioni essendo un personaggio pubblico ben conosciuto, specie nei Castelli Romani, per il suo impegno nel Movimento NoInc con il quale insieme a Daniele, Emiliano, Federica, Andrea P, Aldo, Elena, Peppe, Andrea A e tantissimi altri è stato uno dei protagonisti della lotta contro l’inceneritore di Albano Laziale ed ora per la chiusura della discarica di Roncigliano e per la bonifica del territorio. Da cinque anni si tuffa nel Tevere ogni primo dell’anno per aumentare la platea di coloro che seguono le sue lotte per un  Paese migliore, per le vittime del sangue infetto, per il diritto alla cura, contro le barriere architettoniche, per una maggiore sicurezza dei cittadini. Simone, allenatore sportivo, mental coach e trainer, è un campione di culturismo, giunto quarto agli ultimi campionati mondiali ed oggi è uno dei candidati alla poltrona di sindaco di Albano Laziale. A questa competizione  per la poltrona di primo cittadino si presenta senza avere alle spalle nessuna forza politica ma la forza vera dei cittadini che lo conoscono, lo stimano e contano su di lui per un reale cambiamento nella vita della loro città, per la difesa del loro territorio.



Fabio Ascani

venerdì 9 agosto 2013

SONO I CITTADINI CHE CAMBIERANNO IL MODO DI GESTIRE I RIFIUTI


DOVE LE AMMINISTRAZIONI HANNO FALLITO I COMITATO SONO RIUSCITI
IL NO INC HA INCONTRATO RAPPRESENTATI DEL GSE, DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO E DELLA REGIONE LAZIO PORTANDO A CASA FATTI CONCRETI CHE SONO STATI CONDIVISI CON TUTTA LA CITTADINANZA.

LA QUESTIONE DEI RIFIUTI È UN FATTO GLOBALE CHE RIGUARDA TUTTI INDISTINTAMENTE E SI GIOCA A CARTE SCOPERTE, CHE SI VIVA A MALAGROTTA,  FIUMICINO,  FALCOGNANA,  ALBANO O ALTROVE

Chi negli ultimi anni si è mosso concretamente per la salvaguardia del territorio sono i cittadini organizzati e attivi in movimenti. 
Ad Albano Laziale i No Inc hanno impedito fino ad oggi la costruzione del mega inceneritore di Roncigliano, percorrendo strade legali, politiche e sociali. Negli ultimi due mesi ci si è recati presso il Ministero dello Sviluppo Economico con in mano la convenzione preliminare tra GSE e Pontina Ambiente, documento fondamentale per fermare l’impianto, che l’amministrazione di Albano non aveva mai ottenuto.  Ci si è incontrati con l’assessore regionale con delega ai rifiuti, Michele Civita al quale è stata chiesta la riapertura della procedura A.I.A e la caratterizzazione interna alla discarica di Roncigliano che, a detta dell’assessore dovrebbe essere di competenza comunale. Sono stati organizzati incontri con i cittadini per renderli partecipi degli sviluppi e per acquisire nuovi contributi. Ci si è incontrati a Piazza Fagiolo, nel centro di Albano, dove sono intervenuti alcuni parlamentari del Movimento  5 Stelle ascoltati da numerosi presenti molti dei quali hanno espresso la propria opinione. Ci si è incontrati ancora in occasione della quarta edizione del Discamping, a Villaggio Ardeatino, dove centinaia di persone, che ogni giorno subiscono la mal-aria della discarica, si sono organizzate dando vita ad una vera e propria festa di quartiere, servita, oltre che ad informare i cittadini, a creare socialità.

MA QUELLA DEI RIFIUTI È UNA QUESTIONE GLOBALE

Gli inceneritori possono essere tecnologici, immersi nel verde,
 inseriti nel tessuto urbano, luminosi, colorati e accattivanti
ma sempre bruceranno e immetteranno
nell'aria nanoparticelle talmente sottili
che nessun filtro (NESSUNO!) è in grado di fermare.
Nessun filtro tranne i nostri polmoni!
Se i Castelli Romani sono minacciati dal progetto del nefasto inceneritore  e colpiti dalla presenza di una discarica trentennale, la questione rifiuti appare sempre più come un problema globale. Non ci si può fermare al fatto locale ma si deve volgere lo sguardo più avanti. Bisogna aprire gli orizzonti oltre i confini territoriali. Quella dei rifiuti è una situazione da cui dipende il futuro delle generazioni che verranno. È ora il momento delle scelte e dell’azione!

Dobbiamo renderci conto che il mondo è cambiato e quindi è impensabile continuare a far politica come la si faceva anche solo 10 anni fa. Non è più sufficiente fare atti amministrativi al solo scopo di accaparrarsi le prime pagine dei giornali locali, o col solo scopo di accrescere il proprio bacino elettorale. Mai come oggi c’è un bisogno assoluto di fatti. La situazione rifiuti è una bomba ad orologeria innescata che se non gestita nel migliore dei modi rischia di scoppiare in una rivoluzione civile. Serve un indirizzo chiaro suffragato da atti che concretamente vadano nella direzione della raccolta differenziata, nel riciclo dei rifiuti e del no assoluto ad impianti di incenerimento, impianti a biomasse o nuove discariche.

Dal punto di vista dei movimenti dei cittadini attivi è fondamentale comprendere che il territorio è uno solo e va difeso tutto: non esistono barriere di confine che possano impedire il passaggio di elementi inquinati da un quartiere all’altro, da una città ad un'altra. Un inceneritore ad Albano creerebbe danni ai Castelli Romani come a Roma o a Latina superando ogni limite geografico, così come la discarica di Falcognana potrebbe inquinare le falde acquifere del Divino Amore creando danni ai cittadini di Roma o di Albano.

È giusto lottare per il proprio territorio ma diventa controproducente nel momento in cui il problema lo si sposta oltre il proprio confine. Dobbiamo allargare gli orizzonti ed assumerci la responsabilità di cambiare in toto la gestione dei rifiuti. Per farlo serve coraggio e determinazione. In questa competizione c’è molto più in gioco della semplice vittoria: qui facciamo parte di "qualcosa", qualcosa che se portato a compimento cambierà le sorti dell’intera nazione. Chi tenta di strumentalizzare le battaglie sane dei cittadini,  portate avanti negli anni con grandi sacrifici, soltanto per trarne beneficio politico, tentando addirittura di mettere contro gli abitanti di frazioni confinanti, sappia che ha perso prima di iniziare. 

E i cittadini si incontreranno ancora martedì prossimo 13 agosto, alle ore 20,00, nei pressi di una vigna adiacente il VII invaso della discarica di Roncigliano (ingresso da Villaggio Ardeatino) dove il comitato No Inc terrà una cena per festeggiare i 4 anni trascorsi dal 13 agosto 2009 (A.I.A. n.B-3694 del 13 agosto 2009), senza che il cantiere sia ancora mai partito."
(Per info e prenotazioni, Paolo: 349-6803686.)

La strada presa è quella giusta, è questione di tempo e per il bene di tutti alla fine vinceremo noi. 

Simone Carabella – Fabio Ascani

giovedì 8 agosto 2013

IL NO INC INCONTRA L'ASSESSORE REGIONALE CIVITA

Oggi alle ore 10,30, una delegazione del comitato No Inc incontrerà l’assessore regionale all’Ambiente (delegato ai rifiuti) Michele Civita.
Il comitato formalizzerà all’Assessore la richiesta di revisione e di annullamento dell’Autorizzazione Ambientale (n. B-3694 del 13 agosto 2009) che, di fatto, ha dato il via-libero alla costruzione dell'inceneritore.
Un incontro che potrebbe essere importante e mostrare meglio le reali intenzioni della maggioranza regionale in tema rifiuti.

giovedì 6 giugno 2013

"NIENTE SOLDI, NIENTE INCENERITORE."



C’è voluto un anno e mezzo, ma finalmente è divenuta pubblica la “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E.(Doc. 1) che permetterebbe, ancora oggi, l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano.”

Ora possiamo affermare con certezza che i presupposti su cui si basa questo documento sono stati smentiti dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 1640 del 22 marzo 2012 che ha vietato l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. Questa “convenzione preliminare”, quindi, deve essere immediatamente annullata dagli Enti competenti, affinché non diventi mai e poi mai una “convenzione definitiva”.”
Domani, venerdì mattina 7 giugno, ore 10,30, tanto per cominciare, andremo sotto la sede della Presidenza della Regione Lazio, in Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, per portare questa “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-GSE a Nicola Zingaretti e all’Assessore ai Rifiuti Michele Civita, affinché si impegnino, da subito, per ottenerne l’immediato annullamento.”
Era da un anno e mezzo che il comitato No Inc cercava di avere copia della “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E.. Un documento che, ancora oggi, potrebbe consentire l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione del contestatissimo Inceneritore dei Castelli Romani.
Ora questa “convenzione preliminare” è a disposizione del No Inc e dell’intera comunità dei Castelli Romani, grazie all’aiuto della Responsabile Ambiente presso la Camera dei Deputati, Federica Daga, e di altri suoi colleghi e colleghe, a cominciare dai firmatari della richiesta di accesso agli atti: Patrizia Terzoni, Claudia De Rosa, Alberto Zolezzi, Samuele Segoni, Mirko Busto e Angelo Tofalo (Doc. 2).
La “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E. del giugno del 2009, venne stipulata sul presupposto dell’esistenza di un provvedimento della Regione Lazio valido ed efficace che autorizzava la costruzione del famigerato Inceneritore. Il provvedimento “incriminato”, a firma dell’ex presidente della regione Lazio Pietro Marrazzo, ovvero l’ordinanza n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008, è stato però annullata, senza appello, dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 1640 del 22 marzo 2012.
Con l’ordinanza di Marrazzo decade, di conseguenza, anche la successiva cantierizzazione Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, che aveva avuto luogo esclusivamente sulla base di tale atto. “Cantierizzazione”avvenuta, guarda caso, appena entro il limite imposto dalla U.E. per l’uso della contribuzione pubblica per la costruzione di questa impiantistica industriale brucia-rifiuti, ovvero il 31 dicembre 2008. Cantierizzazione, tra l’altro, assolutamente “fittizia” perché consistita nella sola “posa di paletti e recinzione metallica del lotto di terreno interessato alla costruzione dell’impianto”. Niente a che vedere, inoltre, con l’attività di escavazione vera e propria del lotto di terreno, come previsto dalla legge.
Cantierizzazione”, quindi, che decade dal punto di vista degli atti autorizzativi e amministrativi, certo, ma che rappresenta anche, di fatto, il tentativo malcelato del Co.E.Ma. di accaparrarsi, costi quel che costi, i soldi pubblici per la costruzione di un Inceneritore inutile – perché potrebbe bruciare solo materie prime riciclabili al 100x100, a ciclo continuo ed a freddo - un Inceneritore costoso – ai danni delle tasche dei cittadini e cittadine contribuenti – e un Inceneritore dannoso per la salute umana e per l’ambiente.
I due verbali della Polizia Municipale di Albano, di aprile 2009 e ottobre 2010, rappresentano la contro-prova ulteriore, rispetto all’annullamento degli atti amministrativi e autorizzativi, che l’attività di cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo.
Ma la prova-provata della mancata cantierizzazione dell’area entro e non oltre il 31 dicembre 2008, “limite ultimo” imposto dalla UE per l’uso dei fondi pubblici per la costruzione e gestione degli impianti brucia-rifiuti, è lo stato attuale dei luoghi. Una lunga e meravigliosa distesa di erba verde, accanto al VII invaso di Roncigliano, che, per nostra fortuna, non ha nulla a che vedere con una cantierizzazione reale.
Niente soldi, niente inceneritore.
Spiace, certo, constatare che il Sindaco di Albano, Nicola Marini, ed il consigliere comunale delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, non solo non si sono recati il 10 settembre 2012 (doc. n. 3) a ritirare questa documentazione così importante per la vertenza contro l’Inceneritore ma, ancora di più, che non abbiano nemmeno pensato, quel giorno, di delegare a tal fine un dirigente comunale. E che, subito dopo - dal successivo diniego all’accesso agli atti del GSE intervenuto il 4 ottobre 2012 (doc. n. 4) - abbiano addirittura lasciato decorrere i termini di 30 giorni previsti dalla legge, senza presentare un ricorso amministrativo presso il Tar del Lazio contro una decisione dei dirigenti del GSE che pare, oggi più di ieri, davvero inspiegabile.
Inoltre, il sindaco e il delegato ai rifiuti non hanno neanche pensato di chiedere aiuto a deputati e senatori del Partito Democratico per cercare di fare pressioni proprio su quegli stessi dirigenti del GSE, al fine di rendere pubblica la “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-GSE. Pensiamo, ad esempio, al senatore in carica in quota PD, onorevole Bruno Astorre, molto legato al sindaco Marini. Ma, non da ultimo, allo stesso Ministro allo sviluppo Economico, in carica ed in quota PD, Flavio Zanonato.
Una manchevolezza politica, amministrativa e giuridica, che grava come un macigno sull’operato dell’Amministrazione Marini e, in modo particolare, sul sindaco di Albano, Nicola Marini, sul consigliere delegato ai rifiuti, Luca Andreassi e sull’assessore all’ambiente, Claudio Fiorani.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...