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mercoledì 14 agosto 2013

GRAZIE NO-INC!

A 4 ANNI DALL'AUTORIZZAZIONE
 L'INCENERITORE DEI CASTELLI ANCORA NON C'È


(FOTO DI DANIELE CASTRI)
Era il 13 agosto 2009 quando venne autorizzata la costruzione del mega impianto di incenerimento di Roncigliano. A 4 anni esatti dall'autorizzazione dell'inceneritore dei Castelli da parte dell'allora presidente di Regione Lazio Piero Marrazzo, la sua costruzione ancora non è cominciata e, siamo sicuri, non comincerà mai. Per questo dobbiamo essere grati a coloro che da subito hanno lottato, e ancora lottano,  a costo di enormi sacrifici personali, affinché la natura e il nostro ambiente non venga violentato e compromesso per sempre. GRAZIE NO INC!

Chi invece non dobbiamo ringraziare, almeno dal nostro punto di vista, sono coloro che l'inceneritore lo volevano e che hanno firmato per averlo, alcuni di loro sono ancora sindaci dei Castelli Romani, o consiglieri comunali o regionali o hanno altre cariche. I loro nomi sono visibili nel documento sotto, la lettera nella quale di fatti chiedevano l'inceneritore a Marrazzo:
Oggi, però non dobbiamo neanche dimenticare chi si è aggiunto con autorevolezza a questa battaglia ambientale e ce lo ricorda con un comunicato stampa (che riprendiamo quasi per intero) il M5S di Albano Laziale: sono i deputati del Movimento 5 Stelle. Prima fra tutti per impegno l'On Federica Daga che il 26 giugno scorso con altri sette deputati del Movimento, depositarono presso la Camera dei Deputati un’interrogazione urgente (doc .1, Copia Interrogazione), a risposta scritta e orale - da discutere in aula - relativa ai famigerati fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. Il Ministro in carica per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto. Per quale motivo? Cosa c’è, in questo brutto “pasticciaccio di Roncigliano”, che non può essere reso pubblico?”


Gli otto deputati (Daga, Busto, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Tofalo, Zolezzi), davvero a 5 Stelle, lo scorso 8 agosto, presso la Camera dei Deputati, hanno sollecitato la Presidenza, affinché l’interrogazione venga discussa urgentemente e pubblicamente, in aula, nel corso delle udienze già calendarizzate per il mese di settembre.”
QUI IL VIDEO IN CUI LA PARLAMENTARE FEDERICA DAGA SOLLECITA LA RISPOSTA DEL MINISTRO ZANONATO ALL'INTERROZAZIONE DA LEI STESSA PRESENTATA
I termini di legge per accedere ai Cip6, questa vera e propria valanga di fondi pubblici, come ormai abbiamo ben capito, sono ampiamente scaduti.

L’ultima parola, però, spetterà in ogni caso al Ministro in carica per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonanto. Che si è ben guardato, fin’ora, come abbiamo potuto constatare, di presentarsi di persona in aula a rispondere alle domande poste dai deputati–cittadini davvero a 5 Stelle che vogliono, giustamente, conoscere nel dettaglio l’esito delle relative operazioni amministrative, economiche, industriali e finanziarie.

L’inceneritore avrebbe dovuto essere costruito, come riportato testualmente nella convenzione Coema-GSE di giugno 2009 (da poco divenuta pubblica!), entro e non oltre il 31 dicembre 2008, e collaudato entro e non oltre febbraio 2011.

Spirati questi termini, viene meno la possibilità...  di utilizzare i soldi sottratti all’erario pubblico. 

Il comunicato si conclude con una semplice domanda per il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato: si vuole concedere o meno i soldi pubblici per la costruzione dell'inceneritore?
L'intero comunicato M5S è visibile QUI

venerdì 25 gennaio 2013

Tutti al sit-in organizzato dal comitato No Inc all'ingresso della discarica di Roncigliano

Domani 26 Gennaio dalle ore 8,00 alle ore 14,00 ci sarà un presidio dei cittadini di fronte i cancelli della discarica di Roncigliano, sulla via Ardeatina, contro il Decreto Clini che prevede lo sversamento di 50 mila tonnellate l'anno di rifiuti in più: sono i rifiuti provenienti da Roma.
Il punto è che la discarica di Roncigliano si sarebbe potuto e dovuto chiuderla già da molto tempo, o quanto meno si sarebbe potuto ridurne di molto la quantità di rifiuti che vi vengono portati se i comuni di bacino si fossero impegnati, in questi anni, con una seria e fruttuosa raccolta differenziata porta a porta. Sicuramente in tutti questi anni si sarebbe dovuto monitorare con maggior attenzione,  se  e quali fossero i danni che la discarica stava apportando all'ambiente, alle falde acquifere, all'aria. 
Ora ci ritroviamo a manifestare sulla via Ardeatina per contestare l'ennesimo atto che ci sembra davvero un sopruso, qualcosa di illegittimo e spregiudicato.
E ci saranno sindaci di bacino con la fascia tricolore a dire no al passaggio dei camion provenienti dalla capitale e soprattutto ci saranno i cittadini, quelli attivi, che non sono mai mancati e con non hanno mai smesso di lottare. Ecco, la loro è davvero una presenza che conta, loro davvero sono espressione della volontà popolare. Siamo a ridosso delle elezioni e il fatto che vedremo molti politici sfilare contro l'invasone romana della discarica di Albano è quantomeno sospetta, ma ben vengano ugualmente: ciò che conta, ora, è soltanto il risultato e l'unico risultato che si desidera è quello di riuscire a salvare il nostro territorio.

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