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venerdì 8 aprile 2016

Tasse e Strisce Blu alle stazioni di Albano Laziale - I Cittadini e i Lavoratori spremuti fino all'ultima goccia.

Secondo recenti stime della UIL  in due anni ci sono state 7 miliardi di tasse locali in più. Per l'ufficio studi del sindacato, la famiglia tipo ha speso 308 euro in più: 1.969 euro l'anno. In particolare, per l'Imu/Tasi per immobili diversi dalla prima casa, l'esborso medio è stato di 937 euro (+72 euro in 2 anni).
Ma oltre a tutto questo ci sono i balzelli vari che i comuni impongono ai cittadini già esausti e fra i più odiosi le strisce blu.

Le strisce blu, i parcheggi a pagamento, sono odiosi perché sono un’ulteriore tassa sui cittadini ed in particolare su coloro, la categoria degli automobilisti, probabilmente quella più “spremuta” dallo stato e dalle amministrazioni. Ancora più odiose diventano le strisce blu se sono anche per i residenti, nei pressi degli ospedali o delle strutture sanitarie, o nei parcheggi di interscambio auto-treno-mezzo pubblico: diventano una sorta di “ricatto” legale per cui il cittadino o si adatta e paga o riceve un danno ancor maggiore.

Ogni giorno sono moltissimi i cittadini di Albano Laziele, Ariccia, Genzano che devono recarsi a Roma con il treno delle che parte da Cecchina.  Anch’io sono un pendolare e quindi ho un abbonamento per il treno e la metropolitana che mi costa 404 euro l’anno, il METROBUS. D’ora in poi andare a lavoro mi potrebbe costare molto di più, ben 12,5 euro al mese o 125 euro l’anno, infatti questo è il prezzo, a tariffa agevolata per gli abbonati Metrobus, per poter parcheggiare alla stazione.
Il risparmio che mi dava l’andare in treno a lavoro piuttosto che in auto si è andato davvero assottigliando e se a questo si aggiunge che la linea ferroviaria Velletri Roma è lenta e piena di problemi dovuti al binario singolo, quasi quasi, sembra vogliano tentarmi a riprendere l'automobile fino all'ufficio!


nelle ore di mercato non si
può comunque parcheggiare.
Certo è che l’amministrazione di Albano Laziale, con in testa il sindaco Marini, è espressione del Partito Democratico che ancora una volta dimostra di non essere dalla parte dei cittadini e, se pur si comprende che l’amministrazione abbia bisogno di soldi per andare avanti, per trovarli ha scelto, come troppo spesso accade, la via più semplice: far pagare i cittadini, e i lavoratori che se vorranno rimanere in un budget di spesa accettabile saranno costretti a fare i salti mortali e inventarsi qualcosa. Come al solito.

giovedì 24 dicembre 2015

Traffico e polveri sottili a Roma. Il bel tempo non aiuta. Si va verso il blocco

Chi deve recarsi a Roma nei prossimi giorni è meglio che faccia bene attenzione, specie se deve andare con l’automobile. Le targhe alterne a fasce orarie sono state un vero flop, almeno dal punto di vista della riduzione delle polveri sottili. Su Roma continua il bel tempo senza piogge e senza venti apprezzabili e permane un’invisibile nuvola di aria cattiva, carica di sostanze dannose per la salute delle persone. Non sapendo più che pesci prendere l’unica soluzione appare ormai quella del blocco totale al traffico delle vetture private, decisione che già è stata presa per Milano dove le automobili non potranno circolare i giorni 28, 29 e 30 dicembre.

Solo qualche osservazione: una buona amministrazione avrebbe dovuto pensarci prima. Come? Roma, la mia città, è sporca e caotica e i trasporti pubblici non sono all’altezza delle esigenze dei cittadini che ivi vivono, lavorano, si spostano. È da quando ero un “monello”, come dicono qui ad Ariccia, dove mi sono trasferito da 23 anni, che si dice che andrebbe migliorato il trasporto pubblico della capitale, incentivato in tutti i modi possibili, così che le persone preferiscano l’autobus, la metro, il treno o il tram alla propria automobile. Passi avanti sono stati fatti. Troppo piccoli però e mai adeguati al crescere della Città!

Gli autobus (che sarebbe bene fossero elettrici) dovrebbero avere una frequenza tale da non dover far attendere i viaggiatori alle fermate più di 5/7 minuti; le metropolitane dovrebbero essere un po’ più efficienti: i ripetuti guasti e disservizi, specialmente degli ultimi mesi, certo non invogliano le persone a servirsene. I treni che collegano l’hinterland alla capitale, sono troppo spesso insufficienti, lenti (il treno Albano Laziale-Termini è il più lento d’Italia); inadeguati (la linea Velletri-Termini è a binario unico fino a Ciampino il che comporta frequenti e pesantissimi ritardi per le migliaia e miglia di persone di buona volontà che continuano ad usarla).

Poi c’è la questione economica: conviene viaggiare con i mezzi pubblici? Se si è in possesso di una tessera integrata come la Metrobus card si certamente: costa 404 euro l’anno e permette di usare il treno regionale, tutte le metro e gli autobus della città per un anno intero. Ho calcolato che rispetto a quando usavo la macchina per andare a lavoro il risparmio è di circa 1000 euro! Una tredicesima in più!
Ebbene questa Card, dal prossimo anno, se le notizie di stampa saranno confermate non  dovrebbe esistere più:  Trenitalia si sfila dal biglietto Metrebus. Vuol dire che dal 1 gennaio chi vuole viaggiare sui treni regionali metropolitani dovrà pagare una tariffa a parte. Dunque per i romani non ci saranno soltanto metropolitane che si bloccano e bus che si guastano lungo il percorso, ma anche un inevitabile rincaro dei costi del trasporto pubblico.
Ad annunciare la disdetta è lo stesso ad Vincenzo Soprano, con una lettera inviata ieri all'ad di Atac Danilo Broggi, l'ad di Cotral Arrigo Giana, agli assessori alla Mobilità della Regione Michele Civita e del Comune Stefano Esposito. "Nonostante il giudizio positivo del progetto - scrive Soprano - dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus". Da LaRepubblica del 24 ottobre 2015 

Invece di migliorare rischiamo seriamente di peggiorare. Intanto la salute delle persone è a rischio e le soluzioni che si  trovano sono solo dei palliativi!

Fabio Ascani

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...