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venerdì 19 luglio 2013

LE LAVORATRICI DI MANIFATTURA ROMANA CONFEZIONI SRL IN REGIONE IN DIFESA DEL POSTO DI LAVORO. AD ACCOMPAGNARLE IL SINDACO DI ARICCIA.


DALLE LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA MRC RICEVIAMO 
E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO.

In attesa della prossima udienza fallimentare in programma al Tribunale di Velletri per il prossimo 17 settembre, una rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori della Manifattura Romana Confezioni srl di Ariccia di Righetto Nerina (MRC) ha incontrato stamattina, presso la sede centrale della Regione Lazio (via Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7), l’Avvocato Liliana Tessaroli, per conto dell’Assessorato Regionale al Lavoro e la Dott.ssa Francesca Rosati, per conto dell’Assessorato allo Sviluppo Economico. Un incontro durato, in tutto, circa due ore e mezza.
Presenti le sei lavoratrici della MRC, in rappresentanza di tutti i colleghi e colleghe, ed il loro avvocato. Con loro, però, anche il sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, che ha fortemente voluto questo tavolo regionale di confronto e trattativa, a cui a preso parte anche lo stesso “primo cittadino” dei Castelli Romani. Assente ingiustificata, viceversa, la proprietà della MRC.
In attesa della dichiarazione giudiziale di fallimento della MRC - che dovrebbe avvenire, presumibilmente, proprio martedì 17 settembre - il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, ha proposto di attivare tutti i canali amministrativi di competenza regionale e comunale - attinenti, ovviamente, le tematica del lavoro e dello sviluppo economico - affinché, subito dopo quella “fatidica” data, il sito industriale della MRC venga velocemente acquisito al patrimonio pubblico e riattivato - attraverso, tra le altre cose, la costituzione di una cooperativa sociale costituita direttamente delle lavoratrici - con lo scopo di rimettere rapidamente in moto la produzione tessile.
Per riattivare delle “maestranze artigianali” del settore - note e riconosciute professioniste della sartoria “su misura” - certo, ma anche per portare di nuovo lustro ad un’area industriale la cui produzione industriale ha rappresentato, per decenni interi, il simbolo del made in Italy nel mondo intero.
Una proposta che è stata accolta favorevolmente dalle “parti” presenti all’incontro. Già da oggi la parola d’ordine, per tutti, è: massimo impegno per il raggiungimento dell’obiettivo comune.
Per quanto riguarda, viceversa, il fallimento dell’azienda, tutto rinviato a martedì 17 settembre, per l’attesa della tanto auspicata dichiarazione giudiziale del fallimento della MRC e della contestuale nomina del curatore fallimentare.
Le lavoratrici ed i lavoratori della MRC.

lunedì 1 luglio 2013

I 24 DIPENDENTI DELLA MANIFATTURA ROMANA CONFEZIONI DOMANI IN SIT-IN SOTTO LA SEDE DEL TRIBUNALE DI VELLETRI


Domani, martedì 2 luglio, dalle ore 09,00 alle ore 12,00, tutti i 24 dipendenti della Manifattura Romana Confezioni s.a.s. di Righetto Nerina e C., terranno un nuovo SIT-IN sotto la sede del Tribunale di Velletri (sezione fallimentare), in Piazza Giovanni Falcone, in concomitanza dell’udienza in cui si discuterà, tra l’altro, del pre-fallimento dell’azienda e la nomina giudiziale del curatore fallimentare.
Il Tribunale di Velletri
Nonostante gli inviti reiterati più volte attraverso il nostro studio legale, la Manifattura Romana Confezioni s.a.s. non solo non ha, ancora oggi, depositato presso il Tribunale di Velletri i libri contabili aziendali, ma si è resa ancora irreperibile ed indisponibile a qualsiasi forma di dialogo.”

Nonostante la manifestazione dello scorso mese davanti ai cancelli d’ingresso della nostra “ex” azienda - che ha raccolto l’aiuto ed il sostegno della stampa e della società civile - i rappresentanti legali della Manifattura Romana Confezioni sas - con sede in Ariccia, Via Quarto Negroni n. 28/30 (zona Cancelliera) - non hanno ancora provveduto a saldare i debiti contratti, nel corso degli ultimi 12 mesi, nei nostri confronti: il pagamento di tutte le retribuzioni mensili arretrate, dei contributi previdenziali, dei trattamenti di fine rapporto-lavoro di tutti noi dipendenti.
Da ottobre 2012, difatti, come ricorderete, l’azienda ha di fatto cessato ogni attività di produzione in seguito al distacco coatto della corrente elettrica da parte dell’Enel. Da allora, inoltre, i rappresentanti legali dell’azienda si sono resi irreperibili.
Nonostante gli inviti reiterati più volte attraverso il nostro studio legale, la Manifattura Romana Confezioni s.a.s. non solo non ha, ancora oggi, depositato presso il Tribunale di Velletri i libri contabili aziendali, ma si è resa ancora irreperibile ed indisponibile a qualsiasi forma di dialogo.
Tutti noi 24 dipendenti della Manifattura Romana Confezioni risultiamo quindi, ad oggi, ancora in carico all’azienda, ovvero ancora dipendenti dell’azienda stessa, poiché la Manifattura Romana Confezioni s.a.s. non ha ancora inteso adottare, nei nostri confronti, i prescritti provvedimenti di legge né, tantomeno, intrapreso alcuna procedura volte a garantire la possibilità, per tutti noi, di accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.
Il protrarsi di questa situazione, non più sostenibile sia economicamente sia umanamente, ci ha costretti a dover presentare un’istanza giudiziale di fallimento nei confronti della proprietà dell’azienda presso il Tribunale Civile di Velletri, Sezione Fallimentare, la cui udienza pre-fallimentare è in calendario per domani, martedì 2 luglio, alle ore 9:30, anche se l'azienda ha già rappresentato che non presenzierà, ponendo così un ulteriore ostacolo alla concreta attuazione dei nostri diritti.
Per questo motivo domani, martedì 2 luglio, terremo un nuovo SIT-IN pacifico sotto la sede del Tribunale Civile di Velletri, Sezione Fallimentare, proprio in concomitanza con l’udienza fissata per le ore 09:30, al fine manifestare pacificamente e pubblicamente, la nostra situazione ormai all'orlo della disperazione, invitando gli organi di stampa e la società civile a partecipare e la Giustizia a risolvere questa incresciosa situazione.

giovedì 23 maggio 2013

MANIFATTURA ROMANA CONFEZIONI SIT-IN DI PROTESTA


La crisi si fa sentire ovunque in Italia e certo non sta risparmiando la zona di Roma Sud e dei Castelli Romani che con il loro importante distretto industriale ha dato negli anni lavoro a centinaia di migliaia di persone. Oggi le cose non vanno più bene come un tempo e anzi stanno cambiando decisamente in peggio: le aziende accumulano debiti; non pagano i fornitori; non sempre sono in grado di fornire gli stipendi; licenziano. Di fronte a tutto questo gli imprenditori dovrebbero adottare piani di salvaguardia dei dipendenti e adottare tutti gli strumenti che la legge fornisce per la tutela dei lavoratori.

Dai lavoratori della MANIFATTURA ROMANA CONFEZIONI
riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Domani, venerdì 24 maggio, dalle ore 09,00 am alle ore 12,00 am, i 24 dipendenti della
Manifattura Romana Confezioni di Righetto Nerina e C. s.a.s., con sede in Ariccia, Via Quarto Negroni n. 28/30 (zona Cancelliera), terranno un SIT-IN di protesta davanti all’ingresso dell’azienda, per richiedere l’immediata definizione del loro rapporto di lavoro ed il deposito urgente presso il tribunale di Velletri dei libri contabili aziendali.”
A Cancelliera è rimasta solo la discarica e, forse, il progetto dell’inceneritore. Chiude anche l’ultima azienda dello storico settore tessile di Cancelliera.”
Nel corso dell’anno appena trascorso, la Manifattura Romana Confezioni sas ha accumulato notevoli ritardi nel pagamento delle retribuzioni mensili dei dipendenti. Difatti, non riceviamo uno stipendio dal mese di maggio 2012. Stesso può dirsi per il trattamento di fine rapporto relativo a tre ex dipendenti andati, da allora, in pensione, che non hanno ricevuto neanche un centesimo della liquidazione maturata dopo una vita intera di lavoro e sacrifici.
Ad ottobre 2012, inoltre, l’azienda ha, di fatto, cessato ogni attività di produzione in seguito al distacco coatto della corrente elettrica da parte dell’Enel.
Nonostante tutto ciò, noi 24 dipendenti della Manifattura Romana Confezioni risultiamo, ad oggi, in carico all’azienda, ovvero ancora dipendenti dell’azienda stessa, poiché la proprietà non ha ancora inteso adottare, nei nostri confronti, i prescritti provvedimenti di legge né, tantomeno, intrapreso alcuna procedura volta a garantire la possibilità, per tutti noi, di accedere agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Tutto ciò, nonostante l’azienda stessa sia stata, più e più volte, invitata a farlo sia dal nostro rappresentante sindacale sia dal nostro rappresentante legale. Ci troviamo, quindi, in una situazione di stallo dovuta alla totale inerzia ed inadempienza della nostra azienda di lavoro. Ciò, inoltre, causa un grave danno per chi, come noi, vive solo di stipendio. La prosecuzione, da un anno intero, di questa situazione , sta portando molti di noi all’impossibilità di far fronte alle spese necessarie alle esigenze minime di vita quotidiana.
Vani sono stati, inoltre, i tentativi volti a sollecitare un intervento positivo da parte della Pubblica Amministrazione. Non ci resta altra scelta, quindi, che manifestare con un Sit- In, il nostro dissenso. Alla manifestazione parteciperà anche il nostro avvocato, Eugenio Francesco Melari.
Ci ritroveremo, quindi, tutti insieme, domani, venerdì 24 maggio, dalle ore 09,00 am alle ore 12,00 am, davanti ai cancelli di ingresso della Manifattura Romana Confezioni di Righetto Nerina e C. s.a.s., con sede in Ariccia, Via Quarto Negroni n. 28/30 (zona Cancelliera), dove terremo un SIT-IN di protesta per richiedere l’immediata definizione del nostro rapporto di lavoro ed il deposito urgente presso il tribunale di Velletri dei libri contabili aziendali.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...