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mercoledì 24 gennaio 2018

#mettiamocelointesta: l'istruzione può salvare la vita e il futuro di un bambino rifugiato


 C'è più gioia nel dare che nel ricevere diceva la mia saggia nonnina quando ero ancora un bimbo. Sono passati tanti anni ma questo piccolo insegnamento mi è rimasto nel cuore e nella mente. La vita diventa migliore, più bella, se si può fare qualcosa per gli altri. Nel mondo ci sono milioni di rifugiati, tantissimi sono bambini. Se davvero vogliamo fare qualcosa di utile per loro, #mettiamocelointesta, dargli un'istruzione vuol dire provare ad assicurargli un futuro migliore e indipendente.

Dico: #mettiamocelointesta: l'istruzione può salvare la vita e il futuro di un bambino rifugiato.
Donare 2 euro all' con un SMS al 45516 è una piccola cosa che può avere un grande valore.

Oggi mi è giunta questa mail:

Entrare in classe al suono della campanella. Sedersi accanto al compagno di banco. Salutare la maestra, aprire il libro e iniziare la lezione. Per milioni di bambini in tutto il mondo, la scuola è la normalità.
Per 3,5 milioni di bambini rifugiati, invece, la scuola è solo un ricordo spezzato dalla guerra. Ma è anche la speranza di dimenticare il rumore assordante delle bombe e di ricominciare una vita normale dopo il trauma vissuto.

#Mettiamocelointesta. Solo l’istruzione può salvare la vita e il futuro di un bambino rifugiato. Guarda il video! >
SOSTIENI LA CAMPAGNA
Fino al 28 gennaio tutti possono fare la differenza nella vita di un bambino con un SMS al 45516 da 2 euro o chiamando da rete fissa lo stesso numero e donando 5 o 10 euro. I fondi raccolti andranno a sostenere il nostro grande progetto “Educate a Child”.
Dona al 45516
ATTIVATI ANCHE TU!
Applica il motivo di #Mettiamocelointesta alla tua foto profilo
Aiutaci a diffondere la campagna tra i tuoi amici e familiari! Fai subito un selfie con un libro in testa e modifica la tua foto profilo su Facebook. Ricorda di taggare UNHCRItalia e di invitare i tuoi amici a fare la donazione al 45516.
Cambia subito la foto profilo >
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mercoledì 8 marzo 2017

8 MARZO Le barriere all'istruzione delle bambine


La parità dei diritti fra uomini e donne deve cominciare dalla parità del diritto all'istruzione. Ho trovato molto interessante ciò che è scritto sul sito dell'Unicef e che qui riporto in con link alla pagina originale dove si può leggere il testo completo. Una riflessione opportuna nel giorno della festa della donna.





La principale causa dell'esclusione scolastica delle bambine è la discriminazione di genere.
Sia i maschi che le femmine devono spesso superare ostacoli nell'accesso all'istruzione: tuttavia, di norma, e a parità di altri fattori, gli ostacoli che incontra una bambina sono più frequenti e penalizzanti.
E questo per il solo fatto di essere nata femmina! Queste sono le più frequenti tipologie di cause alla base del divario fra maschi e femmine nelle scuole di molti Paesi in via di sviluppo.

Povertà familiare

Per una famiglia a basso reddito, ogni figlio che va a scuola è al tempo stesso una fonte di reddito sottratta al bilancio familiare e un aiuto in meno per le incombenze domestiche.
Quando poi la scuola diventa un costo netto, per via delle tasse di iscrizione o delle spese per i libri, l'uniforme o i pasti, è facile che una famiglia debba scegliere quali figli debbano continuare a studiare e quali no. Di fronte alla scelta di mandare a scuola il fratello o la sorella, è probabile che i genitori dedichino le scarse risorse disponibili all'istruzione del figlio maschio, convinti che questo sia l'unico investimento che renda a lungo termine.
Soltanto una scuola gratuita e obbligatoria è una scuola aperta a tutti. Per questo, l'UNICEF insiste affinché in tutti i paesi poveri scompaiano le tasse e gli altri costi indiretti che gravano sull'istruzione pubblica.

Bambine "fantasma"...

Le bambine sono sfavorite anche da circostanze esterne al mondo della scuola, ma che possono avere come effetto la loro esclusione dal diritto all'istruzione.
Ad esempio, la mancata registrazione anagrafica alla nascita si traduce spesso in una successiva impossibilità di essere ammessi nel sistema educativo nazionale. E le bambine costituiscono la maggior parte dei circa 50 milioni di esseri umani afflitti da questa condizione di "inesistenza legale".

...e spose bambine

Matrimoni e gravidanze precoci costringono ogni anno centinaia di migliaia di adolescenti, spesso poco più che bambine, a rinchiudersi in casa o ad abbandonare gli studi. Per loro, la condanna all'analfabetismo si somma al peso di una sottomissione quotidiana al marito e alla sua famiglia.
Continua: MAGGIORNI INFORMAZIONI E TESTO 

venerdì 26 settembre 2014

L'Arte nei Palazzi delle Banche


Palazzo Zacchei Travaglini
CASSE DI RISPARMIO DELL’UMBRIA

Nei palazzi storici delle banche sono custoditi tesori artistici di valore inestimabile e, per tutto l’anno non sono visibili al grande pubblico, tranne che per un giorno: il 4 ottobre prossimo torna “Invito a Palazzo”, il classico appuntamento dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana. In questa XIII edizione della manifestazione organizzata sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica e con il patronage dei ministeri del Turismo, Beni e Attività culturali, Istruzione, Università e Ricerca, l’Associazione apre le porte dei palazzi storici delle banche italiane su tutto il territorio nazionale e per un'intera giornata, dalle 10 di mattina alle 19, mette in mostra i "gioielli" custoditi negli istituti bancari, ossia opere d'arte o capolavori normalmente chiusi al pubblico perché collocati in sedi di lavoro. Sabato 4 ottobre, ha annunciato il presidente dell'Abi Antonio Patuelli durante una conferenza stampa in corso a Roma nella sede di piazza del Gesù, verranno aperti 84 palazzi di 54 banche in città italiane. Fra le novità di questa edizione, ha aggiunto Patuelli, ben 9 nuovi palazzi storici in mostra oltre a concerti, mostre di fotografie, quadri, sculture e arazzi che arricchiscono l'offerta culturale delle banche.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...