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sabato 12 marzo 2016

La Fondazione Dani Di Giò assieme al S. Orsola di Bologna contro le infezioni ospedaliere

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sono migliaia ogni anno le morti da infezioni ospedaliere, un numero variabile fra 1000 e oltre le 2000, una cifra che l’ISS e il Ministero della Salute non sono in grado di quantificare. E’ come se ogni 12 mesi scomparisse un paese di medie dimensioni con tutta la sua popolazione. Una strage silenziosa che potrebbe essere fermata con un semplice gesto, quello che ci hanno insegnato le nostre mamme: lavarsi le mani.
Se tutti gli operatori sanitari adottassero la buona pratica di igienizzare le mani con una soluzione alcolica prima di entrare in contatto con il paziente si ridurrebbe drasticamente il numero di infezioni correlate all’assistenza (ICA) che attualmente variano fra le 200 mila e le 400 mila per anno.
Una mano pulita salva la vita: è questo il claim che il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna ha scelto per la sua campagna di prevenzione delle infezioni ospedaliere, campagna alla quale ha aderito entusiasticamente la Fondazione Dani di Giò.
Il S. Orsola, da sempre all’avanguardia nel controllo delle Ica, ha infatti scelto di partire dal nuovo Polo Cardio-Toraco-Vascolare, il Padiglione 23, fiore all’occhiello della prestigiosa istituzione bolognese, quale prima sede della campagna per l’igiene delle mani. Porte scorrevoli, ascensori, corridoi, sale d’aspetto, ambulatori, sala operatorie, bagni, porte, ambienti e pareti delle terapie intensive sono stati fregiati dalla livrea verde della campagna informativa.
Oltre alla parte informativa, si è fatto molto per la parte preventiva: ben 34 i pannelli informativi sono dotati di dispenser di soluzione idro-alcolica per consentire a tutti gli utenti, i pazienti, e personale sanitario di realizzarla.
Il team dedicato al controllo del rischio infettivo guidato dal dott. Fabio Tumietto ha, infatti, selezionato le aree che, descrivendo i percorsi all’interno del Padiglione, sono maggiorente visibili e più facilmente accessibili. Una presenza discreta ma capillare che renderà praticamente impossibile dimenticare a chiunque di compiere il gesto più importante.
La Fondazione Dani Di Giò -onlus, intitolata ad una giovane scomparsa a causa delle infezioni nosocomiali, che ha come obiettivo quello di promuovere la cultura dell’igiene nelle pratiche sanitarie, in questi anni ha collaborato con numerosi enti ed istituzioni che condividono lo stesso obiettivo.

“Puó sembrare strano di dover enunciare come primo requisito di un ospedale quello di non arrecare danno al malato.” (Florence Nightingale)
http://www.fondazionedanidigio.org | Fondazione Dani Di Giò – Onlus
scrivi@fondazionedanidigio.org | IBAN: IT 76 Y 05704 03219 000000 272500

Per 5 x Mille: codice fiscale 97777370582

martedì 26 maggio 2015

“Infezioni zero”: s’intensifica partnership tra il San Camillo e la Fondazione Dani Di Giò – Onlus

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

“Infezioni zero”: s’intensifica partnership col San Camillo e la Fondazione Dani Di Giò – Onlus
Altri 2 reparti assieme alla Fondazione Dani Di Giò per il controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA), al progetto collabora la Win-Win HealthCare
Roma 26/05/2015
L’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, si conferma come partner forte della Fondazione Dani Di Giò nella lotta alle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA). Due nuovi reparti, precisamente: Chirurgia Generale 1, diretto dal professor Pierluigi Marini, e Pneumologia e Infettivologia, presieduto dal professor Giovanni Puglisi, hanno aderito al progetto di “Prevenzione e controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza”.
Il più grande nosocomio pubblico della Capitale è da sempre all’avanguardia nella lotta alle infezioni e, dopo gli ottimi risultati ottenuti nell’Unità Terapia Intensiva Toracica (Direttore prof. Remo Orsetti), ha deciso di proseguire nella fattiva collaborazione con la Fondazione Dani di Giò, intensificando gli sforzi proprio in due reparti particolarmente sensibili, per la tipologia dei pazienti e per le patologie trattate, al tema delle ICA.
“Grande soddisfazione per una nuova sfida da vincere” è questo lo spirito con cui stata accolta in Fondazione la notizia della sigla dell’accorso“ E’ significativo che il San Camillo, un’ istituzione in prima linea per la salute di tutti i romani, abbia aderito con tanto entusiasmo a questa partnership per vincere la battaglia contro le infezioni”
Il dottor Beniamino Sadun, epidemiologo e responsabile scientifico della Dani Di Giò, sottolinea i successi già ottenuti anche in altri ambiti:”E’ una sfida che abbiamo già intrapreso con entusiasmo anche in altre realtà ospedaliere, sia pubbliche che private. Dopo un solo anno di attività della Fondazione, i risultati sono già visibili: in alcune Strutture che hanno aderito al progetto, il tasso di prevalenza delle ICA è stato abbattuto in maniera significativa, con particolare riferimento ad infezioni particolarmente temibili quali ad esempio le sepsi e le polmoniti nosocomiali”.
Ad affiancare la Dani Di Giò ci sarà la Win-Win HealthCare, società di consulenza specializzata in gestione del Rischio Clinico, che metterà a diposizione una Infection Control Nurse, ossia l’infermiera deputata al controllo ed alla prevenzione delle ICA. Tale figura si occuperà assieme ad un medico epidemiologo sia di istruire gli operatori delle due UOC del San Camillo sia di verificare i progressi raggiunti.
Due le fasi principali in cui si articola l’intervento della durata di circa 8 mesi: nella prima si effettuerà un monitoraggio settimanale delle infezioni denominato indagine di prevalenza e si formerà il personale sulle procedure di prevenzione; nella seconda verranno applicate praticamente le metodologie di prevenzione delle ICA e verrà misurato il tasso di compliance (ossia l’effettiva aderenza da parte del personale medico ed infermieristico alle misure di prevenzione delle ICA), nonché l’eventuale correzione di comportamenti non corretti.
La Fondazione Dani Di Giò ha da sempre come obiettivo quello di sostenere chi, come l’Az. Ospedaliera S.Camillo-Forlanini ed i suoi medici ed infermieri, adotta le buone pratiche per sconfiggere quel subdolo nemico rappresentato dalle infezioni nosocomiali. Pratiche semplici come il lavaggio delle mani con la soluzione alcolica, che possono salvare migliaia di vite ogni anno.
 Per effettuare donazioni l’IBAN è: Banca Popolare di Spoleto – IT 76 Y 05704 03219 000000 272500
 Per 5 x Mille: codice fiscale 97777370582

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...