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mercoledì 14 agosto 2013

GRAZIE NO-INC!

A 4 ANNI DALL'AUTORIZZAZIONE
 L'INCENERITORE DEI CASTELLI ANCORA NON C'È


(FOTO DI DANIELE CASTRI)
Era il 13 agosto 2009 quando venne autorizzata la costruzione del mega impianto di incenerimento di Roncigliano. A 4 anni esatti dall'autorizzazione dell'inceneritore dei Castelli da parte dell'allora presidente di Regione Lazio Piero Marrazzo, la sua costruzione ancora non è cominciata e, siamo sicuri, non comincerà mai. Per questo dobbiamo essere grati a coloro che da subito hanno lottato, e ancora lottano,  a costo di enormi sacrifici personali, affinché la natura e il nostro ambiente non venga violentato e compromesso per sempre. GRAZIE NO INC!

Chi invece non dobbiamo ringraziare, almeno dal nostro punto di vista, sono coloro che l'inceneritore lo volevano e che hanno firmato per averlo, alcuni di loro sono ancora sindaci dei Castelli Romani, o consiglieri comunali o regionali o hanno altre cariche. I loro nomi sono visibili nel documento sotto, la lettera nella quale di fatti chiedevano l'inceneritore a Marrazzo:
Oggi, però non dobbiamo neanche dimenticare chi si è aggiunto con autorevolezza a questa battaglia ambientale e ce lo ricorda con un comunicato stampa (che riprendiamo quasi per intero) il M5S di Albano Laziale: sono i deputati del Movimento 5 Stelle. Prima fra tutti per impegno l'On Federica Daga che il 26 giugno scorso con altri sette deputati del Movimento, depositarono presso la Camera dei Deputati un’interrogazione urgente (doc .1, Copia Interrogazione), a risposta scritta e orale - da discutere in aula - relativa ai famigerati fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. Il Ministro in carica per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto. Per quale motivo? Cosa c’è, in questo brutto “pasticciaccio di Roncigliano”, che non può essere reso pubblico?”


Gli otto deputati (Daga, Busto, De Rosa, Mannino, Segoni, Terzoni, Tofalo, Zolezzi), davvero a 5 Stelle, lo scorso 8 agosto, presso la Camera dei Deputati, hanno sollecitato la Presidenza, affinché l’interrogazione venga discussa urgentemente e pubblicamente, in aula, nel corso delle udienze già calendarizzate per il mese di settembre.”
QUI IL VIDEO IN CUI LA PARLAMENTARE FEDERICA DAGA SOLLECITA LA RISPOSTA DEL MINISTRO ZANONATO ALL'INTERROZAZIONE DA LEI STESSA PRESENTATA
I termini di legge per accedere ai Cip6, questa vera e propria valanga di fondi pubblici, come ormai abbiamo ben capito, sono ampiamente scaduti.

L’ultima parola, però, spetterà in ogni caso al Ministro in carica per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonanto. Che si è ben guardato, fin’ora, come abbiamo potuto constatare, di presentarsi di persona in aula a rispondere alle domande poste dai deputati–cittadini davvero a 5 Stelle che vogliono, giustamente, conoscere nel dettaglio l’esito delle relative operazioni amministrative, economiche, industriali e finanziarie.

L’inceneritore avrebbe dovuto essere costruito, come riportato testualmente nella convenzione Coema-GSE di giugno 2009 (da poco divenuta pubblica!), entro e non oltre il 31 dicembre 2008, e collaudato entro e non oltre febbraio 2011.

Spirati questi termini, viene meno la possibilità...  di utilizzare i soldi sottratti all’erario pubblico. 

Il comunicato si conclude con una semplice domanda per il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato: si vuole concedere o meno i soldi pubblici per la costruzione dell'inceneritore?
L'intero comunicato M5S è visibile QUI

venerdì 19 luglio 2013

FUORI TUTTO!


"Fuori tutto! Non si tratta dei saldi stagionali, ma del tema di un'assemblea pubblica in programma ad Albano per sabato 20 luglio, ore 17,30, a Piazza Fagiolo, sotto la sede della casa comunale. 
Dopo che la convenzione preliminare (allegato 1) Coema-GSE che potrebbe permettere, ancora oggi, l'uso dei sussidi pubblici per costruire l'Inceneritore dei Castelli Romani, è stata tenuta nascosta dai soliti noti per 4 lunghi anni,  finalmente è divenuta pubblica grazie all'intervento, tra gli altri, di Federica Daga, cittadina-deputata (davvero) a 5 stelle presso la camera dei deputati. Federica, insieme ad altri, ha depositato inoltre, da pochissimi giorni, un'interrogazione parlamentare (allegato 2) per chiamare Flavio Zanonato,  attuale Ministro per lo Sviluppo Economico, a rispondere in aula, pubblicamente, proprio sulla questione dei fondi pubblici relativi all'Inceneritore di Albano.  Federica sarà presente all'assemblea pubblica promossa dal Movimento 5 stelle di Albano, insieme anche ai cittadini-deputati Massimo Enrico Baroni, Alessandro di Battista e Stefano Vignaroli. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare."
fonte articolo clicca QUI

venerdì 12 luglio 2013

OTTIMISMO DOPO L'INCONTRO DEL NO INC AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Tre momenti della giornata: Simone Carabella e Amodio Malizia con alcuni manifestanti sotto la sede
del ministero; Alessandro Di Battista, Emiliano Bombardieri e Enrico Stefano con la bandiera del No Inc;
Daniele Castri mentre illustra i risultati dell'incontro.

Oggi, Venerdì 12 Luglio, come avevamo immaginato è stato un giorno importante nella lotta contro l'inceneritore dei Castelli. Oltre cinquanta persone si sono riunite pacificamente sotto il Ministero dello Sviluppo Economico con l'intento di portare una delegazione alla presenza del ministro Flavio Zanonato per mettere su un tavolo la questione del rinnovo della convenzione Co.E.Ma-GSE, in sostanza, quindi, la questione della legittimità del finanziamento statale per quest'opera così discussa, discutibile e invadente e per la quale i termini per il finanziamento sono, a detta del No Inc, ormai scaduti da tempo.
Durante il Sit-in sono intervenuti a portare il proprio appoggio, e certo non è la prima volta, Silvana De Nicolò, consigliere regionale Movimento 5 Stelle, Enrico Stefano, consigliere M5S al Comune di Roma e il deputato Alessandro Di Battista sempre del Movimento 5 Stelle, movimento che si è espresso subito contro questo e contro qualsiasi altro inceneritore. A tal proposito ricordiamo quando Beppe Grillo venne proprio a Roncigliano a portare il suo sostegno davanti i cancelli della discarica.
È giunto al presidio anche Nando Bonessio, attivista ed ecologista che ci ha spiegato come questo passaggio al Ministero sia di importanza fondamentale, e non solo per la vicenda di Albano, ma per tutte quelle dove è necessario interrompere la catena economica, l'enorme flusso di denaro pubblico, che alimenta la scelta dell'incenerimento dei rifiuti, piuttosto che il recupero e il riciclo degli stessi.
A metà mattinata una delegazione di quattro persone del No Inc, Simone Carabella, Daniele Castri, Amadio Malizia ed Emiliano Bombardieri è stata ricevuta dal direttore e dal vicedirettore del Dipartimento Energie Rinnovabili, Leonardo Senni e Giampiero Castano.
In conclusione, come gli altri che sono stati ricevuti, Simone Carabella si è detto ottimista: La discussione é rinviata a Settembre ma la buona notizia è che c'è stata data garanzia che almeno fino al prossimo appuntamento , nessuna decisione verrà presa. Il bilancio positivo.
Daniele Castri ha poi aggiornato i presenti sull'incontro: “I dirigenti hanno rappresentato il loro stupore rispetto all'accelerazione che c'è stata da parte del Gse. Non hanno (i dirigenti ministeriali, ndr) conoscenza specifica delle dinamiche portate dal No Inc, e hanno chiesto, come anche al Gse, di presentare tutti i documenti utilizzati fino ad oggi per sostenere la nostra tesi, ovvero che i termini per finaziare con soldi pubblici l'inceneritore sono ampiamente scaduti. Lo faremo. Ci siamo aggiornati al mese di Settembre e quindi depositeremo tutti documenti in nostro possesso: le sentenze del Tar e del CdS, l'ordinanza di Marrazzo che aveva permesso la cantierizzazione fittizia e che è stata bocciata dalle due sentenze, depositeremo la convenzione finale Co.E.Ma.-Gse che prevederebbe ancora oggi il passaggio dei soldi pubblici per la costruzione dell'inceneritore. Siamo sicuri delle nostre ragioni. Siamo sicuri che la convenzione vada annullata. Speriamo che che al prossimo incontro ci ritroveremo qui sotto a festeggiare. Speriamo che nemmeno un centesimo dei soldi pubblici venga usato per costruire l'inceneritore!
Fabio Ascani

martedì 9 luglio 2013

NO ALL' INCENERITORE ALBANO LAZIALE: LETTERA APERTA AL MINISTRO ZANONATO DA PARTE DEI PARLAMENTARI DEL M5S SENATO: "INCONTRI I COMITATI DI CITTADINI"


I parlamentari al Senato del Movimento 5 Stelle, con primo firmatari il capogruppo Nicola Morra ed i rappresentanti del Lazio Elena Fattori, Paola Taverna, Ivana Simeoni, Giuseppe Vacciano ed i vice-capigruppo hanno inviato una lettera aperta al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

Al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato

"E' l'Europa che ce lo chiede". Quante volte ci siamo sentiti dire questa frase che viene abusata spesso per celare incongruenze tra la dormiente attività del nostro Parlamento e la direzione intrapresa dalle Politiche Comunitarie.
Oggi, Signor Ministro, abbiamo l'opportunità di dare seguito ex ante alle indicazioni che la UE impone, specificamente nella strategia Europa 2020, per un cambiamento del paradigma di sviluppo energetico.
La strada intrapresa è quella che porta a un maggiore rispetto delle risorse ambientali per porre l'accento su un modello di sviluppo che sia sostenibile e virtuoso.
Di questo ambito fanno parte anche e soprattutto i rifiuti e la gestione del loro ciclo completo che porti alla possibilità futura di poterli considerare finalmente risorse riclicabili e riutilizzabili e non come combustibile, non essendo fonti rinnovabili.
Immaginiamo sia perfettamente al corrente dell'arretratezza rispetto a questi concetti in cui verte il nostro Paese, un'arretratezza causata da una totale disattenzione nei confronti della collettività e della salvaguardia della salute che, troppo spesso, viene usata come merce di scambio per l'appianamento di quei debiti immorali derivanti dal giogo politico.
Fortunatamente i cittadini non rimangono inermi e anzi continuano a organizzarsi e a chiedere a gran voce e con tutti gli strumenti, pochi, a loro disposizione che il territorio, la salute, l'ambiente e le ricchezze agricole vengano salvaguardate.
La zona di Roncigliano nella quale è ancora previsto il costruendo inceneritore, ha proprio tutte queste peculiarità: zona la cui salubrità è messa in pericolo dall'esistente e discussa discarica, la presenza di presidi eco distrtuttori  nel raggio di pochi chilometri, l'alta caratura di tipo archeologico e culturale (la civiltà romana nasce proprio ai Castelli Romani), la tipicità delle produzioni agricole che rischiano di non vedersi più riconosciute le certificazioni di qualità e una salute pubblica il cui pericolo non è futuribile ma già esistente come dimostrano rapporti ufficiali (ad. Es. ERAS).
Dopo le azioni profuse da alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle sollecitati da cittadini e associazioni che non vogliono l'inceneritore di Albano Laziale, apprendiamo dalla stampa che  un  coordinamento Le abbia fatto richiesta di un incontro nel quale poter portare le proprie istanze in merito alla convenzione preliminare tra il ConsorzioCo.E.Ma, titolare del progetto dell'inceneritore, e GSE che sembrerebbe non avere più valore per l'accesso ai cosiddetti finanziamenti pubblici Cip6 come altresì sembrerebbe non esistere nemmeno il presupposto della "cantierizzazione" da dover esperire entro il termine del 31/12/2008.
In virtù di quanto esposto riteniamo sia opportuno che, come rappresentante del Governo, si apra al confronto diretto con i cittadini e che quindi accetti di incontrare loro e le associazioni che combattono contro la costruzione dell'inceneritore di Albano Laziale.
Ci teniamo a sottolineare come non sia intenzione del M5S presenziare,  ma che il Movimento si pone solo ed esclusivamente come elemento di stimolo all'incontro in qualità di forza politica rappresentante il 26% degli elettori che, sostenendo come da programma l'eliminazione di qualsiasi metodo di incenerimento e combustione dei rifiuti, ne ha diritto proprio in forza del mandato ascrittogli da 9 milioni di cittadini.
Nicola Morra,  capogruppo Movimento 5 Stelle Senato
Elena Fattori,  Ivana Simeoni, Paola Taverna, Giuseppe Vacciano,  Elisa Bulgarelli, Luis Orellana, Sergio Puglia, Maria Mussini, Vincenzo Santangelo.


ED ECCO IL VIDEO APPELLO DI SIMONE CARABELLA,   LANCIATO AI CITTADINI DALL'INGRSSO DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO, AFFINCÈ PARTECIPINO NUMEROSI AL SIT IN SOTTO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL 12 LUGLIO PROSSIMO ALE ORE 09,00 (VIA MOLISE 2, ANGOLO VIA VENETO). Siamo certi che, come anche auspica il Movimento 5 Stelle, il Ministro Zanonato riceverà una delegazione dei cittadini che da anni si battono con determinazione e tenacia  contro la costruzione dell'inceneritore.

VEDI ANCHE QUI: http://ecodiariccia.blogspot.it/2013/07/12-luglio-sit-in-no-inc-sotto-la-sede.html

lunedì 8 luglio 2013

SIMONE CARABELLA: "CON IL SOSTEGNO DEI CITTADINI VINCIAMO NOI!"


12 LUGLIO: SIT-IN NO INC SOTTO LA SEDE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO



È stato autorizzato il sit-in per venerdì 12 luglio sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. L'intento del No Inc è quello di riuscire a sensibilizzare il Ministro Zanonato affinché non rinnovi la convenzione preliminare Co.E.Ma. – GSE di giugno 2009 contrariamente a quanto si chiede in una lettera inviata da alti dirigenti del G.S.E  (doc. n. 3: clicca sopra “doc” per leggere) in modo chiaro ed esplicito: “… il consorzio Co.E.Ma. ha richiesto al G.S.E., più volte, l’aggiornamento della convenzione preliminare Co.E.Ma. – GSE di giugno 2009 … in relazione a quanto successo sino ad ora (ndr, circa l’Inceneritore di Albano), si richiede a codesto Ministero se considerare ancora operativa o meno, con riferimento alla Convenzione stessa, la deroga di cui al combinato disposto di legge … (ndr, relativa sia ai termini di avvio del cantiere entro e non oltre il 31 dicembre 2008 sia alla prospettata conclusione del cantiere e avvio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011) … visto in particolare l’ulteriore procrastinarsi del termine di conclusione dei lavori. E se, conseguentemente, il GSE possa procedere o meno all’aggiornamento della Convenzione Preliminare così come richiesto dal consorzio CO.E.Ma.” 

"Con l'aiuto dei cittadini ogni battaglia può essere vinta" per questo Carabella da appuntamento a tutti per venerdì 12 luglio alle 07.45  alla stazione di Santa Palomba o direttamente sotto il Ministero dello Sviluppo Economico in Via Molise 2, traversa di Via Veneto alle ore 09,00.
"Uniti si vince"!


IL VIDEO APPELLO DI SIMONE CARABELLA

VEDI ANCHE QUI: http://ecodiariccia.blogspot.it/2013/07/12-luglio-sit-in-no-inc-sotto-la-sede.html

martedì 2 luglio 2013

12 LUGLIO: SIT-IN NO INC SOTTO LA SEDE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

I SINDACI DI BACINO DELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO RISPONDERANNO ALLA LETTERA DEL COMITATO NO INC PER PER UNA RICHIESTA ESPLICITA AL MINISTRO ZANONATO DI NON CONCEDERE AL CONSORZIO CO.E.MA. I FONDI PUBBLICI CIP-6 E CERTIFICATI VERDI PER LA COSTRUZIONE DELL'INCENERITORE, QUELLO PER IL QUALE CHIESERO NEL 2007 AL COMMISSARIO MARRAZZO DI DARE IL VIA-LIBERA ALLA COSTRUZIONE? RICORDIAMO CHE DUE DEI SINDACI DEL 2007 SONO ANCORA IN CARICA:
EMILIO CIANFANELLI DI ARICCIA e PASQUALE BOCCIA DI ROCCA DI PAPA.

In vista del prossimo SIT-IN in programma sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico per venerdì 12 luglio, il comitato No Inc ha richiesto stamattina al sindaco di Albano, Nicola Marini, di farsi promotore, con urgenza, della convocazione d’una nuova conferenza dei sindaci di bacino – pubblica, da tenersi presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli - in cui tutti e dieci gli attuali amministratori di bacino sottoscrivano una lettera al Ministro Flavio Zanonato per rimarcare ciò che è, da tempo, sotto gli occhi di tutti i cittadini. Ovvero che i termini per costruire l’Inceneritore dei Castelli Romani a spese dell’erario pubblico sono ampiamente scaduti. Mostrando una precisa volontà politica non così lontana dalla società civile. Il comitato No Inc ha anche messo a disposizione dei dieci sindaci di bacino una proposta/bozza di lettera (doc. n. 1: clicca sopra “doc” per leggere).
Sarebbe un modo, questo, per sanare un grave errore politico che rischia, ancora oggi, di costare caro all’intera comunità dei Castelli Romani. Ovvero quello d’aver firmato, nel lontano luglio 2007, un documento (doc. n. 2: clicca sopra “doc” per leggere) in cui gli allora “primi cittadini” richiedevano al Commissario Marrazzo di dare il via-libera alla costruzione dell’Inceneritore di Albano. In questo modo, i sindaci di bacino potrebbero chiedere al Ministro Zanonato, ufficialmente e collegialmente, di non concedere, nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale, ed in continuità con le sentenze n. 36740 del 15.12.2010 del Tar del Lazio e n. 1640 del 22.03.2012 del Consiglio di Stato, i fondi pubblici per costruire e poi gestire l’Inceneritore i Albano. Un modo per auspicare che tutti questi fondi invece vengano dirottati verso la diffusione ed il radicamento dei processi di raccolta differenziata porta a porta, riduzione, riciclo “a freddo” e riuso dei rifiuti urbani.
Certo che lo stato della vertenza in fieri contro l’Inceneritore dei Castelli Romani mostra ora, senza alcun dubbio, che la “battaglia civile” contro il folle progetto s’è spostata, almeno per il momento, dalle aule dei Tribunali amministrativi al “campo politico”.
Non è un caso, difatti, se le “pressioni” del consorzio Co.E.Ma. per ottenere dal governo, ancora oggi, i soldi pubblici e costruire il contestatissimo forno brucia-rifiuti, continuano senza sosta. E sono dirette ora, attraverso alti dirigenti del G.S.E., niente meno che nei confronti del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e della direttrice generale per le energie rinnovabili per conto del Ministero, Dott. ssa Rosaria Fausta Romano.
Proprio a proposito dell’Inceneritore dei Castelli Romani, difatti, alti dirigenti del G.S.E., hanno recentemente inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, una lettera (doc. n. 3: clicca sopra “doc” per leggere) con richiesta tanto chiara quanto esplicita: “… il consorzio Co.E.Ma. ha richiesto al G.S.E., più volte, l’aggiornamento della convenzione preliminare Co.E.Ma. – GSE di giugno 2009 … in relazione a quanto successo sino ad ora (ndr, circa l’Inceneritore di Albano), si richiede a codesto Ministero se considerare ancora operativa o meno, con riferimento alla Convenzione stessa, la deroga di cui al combinato disposto di legge … (ndr, relativa sia ai termini di avvio del cantiere entro e non oltre il 31 dicembre 2008 sia alla prospettata conclusione del cantiere e avvio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011) … visto in particolare l’ulteriore procrastinarsi del termine di conclusione dei lavori. E se, conseguentemente, il GSE possa procedere o meno all’aggiornamento della Convenzione Preliminare così come richiesto dal consorzio CO.E.Ma.”
Il Ministro Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto ai dirigenti del G.S.E. né, tantomeno, alla richiesta d’incontro dei cittadini dei Castelli Romani, formalizzata con raccomandata A/R ben due settimane fa.
Proprio per questo stamattina Federica Daga, membro della commissione ambiente per il 5-Stelle presso la Camera dei Deputati, ha depositato un’interrogazione urgente (e una domanda diretta nello spazio “question time”), a risposta orale (ndr, direttamente in aula) e scritta, indirizzata al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. L’Interrogazione riguarda, in modo particolare, la ormai ben nota vicenda dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione del’Inceneritore di Albano. I termini per accedere a questa pioggia di contributi statali, come noto, erano legati a due vincoli: 1) l’avvio delle attività di cantierizzazione del sito entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2008; 2) l’ultimazione del cantiere ed il collaudo/messa in esercizio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011. Entrambi questi termini, come verbalizzato e certificato da ben due verbali della Polizia Municipale di Albano, sono venuti meno, facendo sfumare la possibilità per il Co.E.Ma. di accedere, legittimamente, agli aiuti di Stato.
In ogni caso, il comitato NO INC ha organizzato un Sit-In per venerdì mattina 12 luglio 2013, dalle ore 09,00 alle ore 12,00, sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma, in Via Molise n. 2. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

venerdì 14 giugno 2013

SULL'INCENERITORE LA PAROLA PASSA AL MINISTRO ZANONATO E IL NO INC CHIEDE UN INCONTRO URGENTE



Dal Comitato NO Inc riceviamo e volentieri pubblichiamo (CLICCA, nell'articolo, SUI LINK DOC1 DOC2 DOC3 DOC4 DOC5, sono attivi e mostrano i documenti di cui si parla nel comunicato stampa).

IL MINISTRO FLAVIO ZANONATO
La famigerata “convenzione preliminare Coema-GSE” è finita, su impulso dei dirigenti del G.S.E., tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, che presto dovranno decidere se annullarla o rinnovarla.”
Per conoscere nel dettaglio quali iniziative il Ministero per lo Sviluppo Economico ha intenzione di prendere a proposito, il comitato No Inc ha richiesto, proprio stamattina, un incontro urgente col Ministro in carica Flavio Zanonato, con la dirigente del settore Rinnovabili Rosaria Fausta Romano, col Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con l’Assessore Regionale ai rifiuti Michele Civita.”
Domenica prossima 16 giugno, dalla mattina alle 9,00 a seguire fino a tarda serata, presso il Centro Sportivo O.K. Club di Cancelliera, giornata di mobilitazione, gioco e divertimento per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative No Inc. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.”
Neanche il tempo di archiviare i preziosi dati contenuti nella ”convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 (doc. 1), che nuove e minacciose nubi si addensano di nuovo attorno al progetto di costruzione dell’impiantobrucia-rifiuti più grande d’Europa.
Il Consorzio Coema (Pontina Ambiente srl di Manlio Cerroni, Acea ed Ama), difatti, sta portando avanti da mesi interi una vera e propria attività di “pressing asfissiante” sui dirigenti del Gestore del Servizio Elettrico, GSE (doc. 2, doc. 3, doc. 4). Con lo scopo di ottenere, nonostante i termini di legge siano ampiamente scaduti, un “aggiornamento” della ormai rinomata convenzione. Ovvero una “nuova” convenzione che, in sostanza, cancelli quella divenuta pubblica appena pochi giorni fa, e permetta in ogni caso al consorzio Coema di accaparrarsi, costi quel che costi, l’accesso ai fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi.
Come ricorderete, difatti, i fondi pubblici per la costruzione e gestione degli impianti brucia-rifiuti sono stati definitivamente messi al bando, per nostra fortuna, dalla U.E.. L'unica eccezione prevista riguardava gli impianti di incenerimento “cantierizzati” entro e non oltre il limite ultimo del 31 dicembre 2008. La “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E. del giugno 2009, venne stipulata sul presupposto di una “cantierizzazione” avvenuta il 29 dicembre 2008, sulla base dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008.
Cantierizzazione, tuttavia, assolutamente fittizia, in quanto consistente nella sola “posa di una rete metallica per la recinzione del lotto di terreno interessato”, come del resto certificato e verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano. La cantierizzazione, difatti, ha inizio secondo la legge solamente con “l’avvio delle attività di escavazione”. Ma in ogni caso, l’ordinanza di Marrazzo e la successiva Dichiarazione di Inizio Attività, la D.I.A. del Coema, sono stati annullati definitivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato di marzo 2012 (n. 1640 del 22 marzo 2012).
Come se ciò non bastasse, un ulteriore verbale della Polizia Municipale di Albano, di ottobre 2010, rappresenta la prova che l’attività di cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo entro il termine ultimo imposto dalla U.E.: “nessuna attività ediliziaè quanto viene dichiarato espressamente nel verbale. Lo dimostra, del resto, oltre ogni ragionevole dubbio, ancor di più, lo stato attuale dei terreni accanto al VII invaso, dove dovrebbe sorgere il contestatissimo inceneritore, dove si espande un’immensa e intonsa distesa di erba verde.
Questa “convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 è finita ora (doc. 5

), su impulso dei dirigenti del G.S.E. - stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” - tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.
Proprio il Ministro Flavio Zanonato dovrà decidere, molto presto, se indicare ai dirigenti del GSE di annullare, senza appello, la vecchia “convenzione preliminare Coema- GSE” di giugno 2009 o se, viceversa, avallare la stipula di una nuova (?!) convenzione in favore del Coema accettando così, di fatto, di considerare tutto il tempo trascorso sino ad ora, ben oltre il limite massimo imposto dalla legge europea e nazionale, una “causa di forza maggiore”, come pretenderebbe il consorzio guidato dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. “Causa di forza maggiore” determinata dall’ostinata opposizione all’impianto di incenerimento del Comitato No Inc e delle Amministrazione Comunali di bacino.
Oltre al danno, sarebbe questa una beffa per l’intera comunità dei Castelli Romani.
Il Ministro Flavio Zanonato ha quindi, in questo momento, la possibilità di annullare definitivamente l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano, nel pieno rispetto delle normative Europee e nazionali. Un’occasione davvero unica di mettere la parola fine a questo brutto pasticciaccio di Roncigliano.
Proprio per questo, il comitato No Inc ha richiesto, stamattina, un incontro urgente al Ministro Flavio Zanonato, alla Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’Assessore ai rifiuti Michele Civita.

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  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...