
Oggi,
mentre Girone è ancora in India, Latorre è in Italia in convalescenza dopo aver
subito, poche settimane fa un intervento al cuore.
Dopo
tutto questo tempo, in cui in Italia abbiamo visto succedersi tre governi e
quattro ministri degli esteri, ancora non è stata annunciata una soluzione che
riesca mettere la parola fine a questa tormenta vicenda.
Stati che
si dichiarano civili non possono non avere una giustizia che funzioni; non
possono lasciare nell’incertezza del proprio destino due persone, due militari
che stavano compiendo il loro lavoro, e le loro intere famiglie.
Fino ad
ora i risultati della nostra diplomazia sono stati a dir poco insufficienti,
segno di quale peso abbia l’Italia sul piano internazionale.
A Massimiliano
Latorre e Salvatore Girone, come a tutti coloro che sono vittime di una
giustizia malata e inefficace o di
giochi di perversi potere, va la solidarietà di tutti i cittadini onesti
e rispettosi della legge, in Italia e nel mondo.
F. A.