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venerdì 17 maggio 2013

ARICCIA - CASTELLI ROMANI TERRITORIO SOTTO ASSEDIO 2


Gioiello dei Castelli Romani Ariccia ha un territorio complesso e piuttosto vasto che, negli ultimi anni, ha visto concentrare su di se una grandissima quantità di progetti, alcuni sicuramente buoni altri decisamente più discutibili, ma che nel complesso hanno comunque contribuito a catalizzare sulla cittadina grandissimi interessi economici. Tanto per fare qualche esempio, senza per il momento distinguere fra ciò che ci piace e ciò che non ci piace, ciò che è stato effettivamente realizzato, in fase di realizzazione, o stoppato: l'Ospedale dei Castelli Romani, l'Appia Bis, Il grande svincolo di Vallericcia, il nuovo depuratore, il "progetto ACE", il centro commerciale Panorama, la palazzina - parcheggio (sequestrata dalla magistratura) a Villa Ferrajoli e, dulcis in fundo, la centrale a biomassa - biogas della Biovis adiacente al centro commerciale della Nettunense a via delle Grotte n°4. Quest'elenco, che si può tradurre in centinaia di milioni di euro, è da considerarsi sicuramente incompleto ed è stato scritto senza pensarci troppo e senza fare ricerche specifiche eppure penso che possa dare un'idea del grande giro di denaro che ruota intorno ad Ariccia, del tipo di assedio al quale è sottoposta e della grave minaccia ambientale che esso può comportare.
L'ambiente è proprio la vittima finale, e noi con esso, dei progetti faraonici e non condivisibili di un'economia drogata e affamata. Consideriamo, poi, che i Castelli Romani sono un "tutt'uno" e ciò che accade ad Albano o a Castel Gandolfo, riguarda inevitabilmente anche Ariccia o Lanuvio, e ciò che accade a Lariano non deve lasciare indifferenti a Velletri, Genzano o Nemi. La discarica di Roncigliano è un problema per Albano Laziale come per Marino e Ariccia e ancor di più lo sarebbe il temuto inceneritore dei Castelli.

 L'ultima grave minaccia per il territorio e per la salute di tutti i cittadini sono le centrali a biomassa, ovvero a materiale organico, a rifiuti organici umidi o oli vegetali esausti, che stanno nascendo a macchia di leopardo su tutto il territorio della provincia di Roma, ben oltre cento centrali fra già costruite, in costruzione, autorizzate e in fase di autorizzazione. Un impatto enorme per l'ambiente e che ci colpisce pienamente: una centrale è prevista a Velletri, una ad olio vegetale esausto ad Albano, una nella confinate Pomezia, una ad Ardea, nella discarica di Roncigliano la situazione è nota, e una centrale è stata pensata anche per Ariccia in via delle Grotte n°4.

Clicca sulle immagini per ingrandirle
Sono davvero bravi i cittadini di Ariccia che, nonostante il costo del servizio, si adoperano per fare al meglio la raccolta differenziata, superando anche le difficoltà pratiche che questa comporta, specie per chi abita nelle piccole abitazioni del centro storico, dove come ha ricordato Augusto Di Felice in Consiglio Comunale, le case sono piccole e averci la mondezza dentro, in attesa del giorno per poterla gettare non è facile. Ricordo che su uno dei primi numeri di ECO pubblicammo una foto che mostrava i sacchi per la differenziata appesi ai fili per stendere i panni. Necessità fa virtù!
Eppure, come già scritto su questo Blog e su ECO 16 da Elena Taglieri (primi su tutti a dare la notizia) (vedi Qui), per Ariccia è stata progettata una centrale a “biogas” alimentata dal FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani), una centrale che non riteniamo affatto innocua, ma anzi dannosa, e che invece vorrebbe, e con un certo vigore, l'amministrazione Cianfanelli.
Nell'ultimo Consiglio Comunale l'assessore all'Ambiente Profico ha portato all'ordine del giorno la “Situazione relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti nel territorio”, ponendo l'attenzione sulla necessità che tutti i comuni di bacino della discarica di Roncigliano sviluppino la raccolta differenziata monomateriale porta a porta, che si solleciti il Presidente della Regione Zingaretti all'apertura di un tavolo permanente sulla gestione dei rifiuti ed a revocare le procedure per la costruzione del “gassificatore” (noi lo chiamiamo inceneritore).
Il consigliere di opposizione Roberto Di Felice ha chiesto allora di poter inserire a quest'ordine del giorno un emendamento: “Siccome si parla di ciclo dei rifiuti nel territorio e siccome si è parlato o ventilato di questo nuovo impianto che dovrebbe funzionare con il Forsu, propongo di aggiungere a quest'ordine del giorno che si dica no a qualsiasi autorizzazione di questo impianto in via delle Grotte e per quanto sia di competenza di altri enti si attivi affinché essi si esprimano con un rifiuto. ...”
Intervento di Roberto Di Felice in Consiglio Comunale 
Insomma i consiglieri di opposizione Roberto Di Felice e Indiati (Patto Sociale) e Franz Cianfanelli (Uniti per Cambiare), pur condividendo l'odine del giorno illustrato dall'assessore Profico, che infatti hanno poi votato a favore, chiedevano che sul territorio di Ariccia si bloccasse sul nascere qualsiasi possibilità di costruzione di una sorta di “mini inceneritore”, un impianto che brucerebbe gas derivato dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti umidi, un impianto totalmente sovradimensionato rispetto alla capacità di Ariccia, ma anche di tutti i Castelli Romani messi insieme, di produrre umido e che quindi dovrebbe importare! Un impianto che comunque brucerebbe gas 24h su 24h immettendo nell'aria sostanze nocive, anche nano polveri, come quelle prodotte dagli inceneritori e che convoglierebbe nella zona un notevole traffico dei mezzi pesanti che porterebbero giornalmente la “monnezza”.
Alle osservazioni di R.Di Felice ha risposto con un lungo intervento il sindaco Cianfanelli che ha detto quanto ritenga importante chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio, anche per rompere il regime di monopolio della Kiclos e portare un risparmio nelle casse del comune ed ha aggiunto: “gli imprenditori che hanno presentato la proposta alla Provincia e che hanno attivato la conferenza dei servizi per l'approvazione , hanno il mio appoggio personale e ritengo della maggioranza che mi sostiene per cercare di chiudere il ciclo dei rifiuti con certezza” e ha poi detto che tutto questo è condizionato al fatto che ciò non comporti alcun problema di inquinamento. Il sindaco ha anche aggiunto, tra le altre cose, che tra un impianto aerobico e uno anaerobico, secondo le loro ricerche è da preferire quello anaerobico perché l'aerobico “puzza” e scatenerebbe le ire di cittadini e comitati.
A quest'ultima osservazione il consigliere Indiati ha fatto osservare la contraddizione dell'amministrazione che incentiva i cittadini che possono a fare il compost casalingo, come dire mini impianti aerobici, e questi non puzzano?
L'emendamento di Roberto Di Felice, ad assoluta e preventiva difesa del territorio, non è passato, mentre l'ordine del giorno è passato all'unanimità, quindi anche con il voto responsabile di chi sa fare una reale opposizione costruttiva. (per leggere un estratto dei verbali del Consiglio comunale con gli interventi sopra citati clicca QUI)

Riteniamo di dover dare qualche ulteriore spiegazione sulla questione della centrale a biogas di cui si è parlato in Consiglio Comunale e sugli impianti di questo genere.
La centrale pensata per Ariccia in via delle Grotte è una centrale per la produzione di energia elettrica derivante dalla combustine di gas, prevalentemente metano, che si forma per la fermentazione dei rifiuti organici umidi in ambiente privo di aria. (Vedi progetto QUI)
Quelli che a nostro avviso sono gli aspetti deleteri di questo impianto, e di impianti simili, è che comunque sia in essi avviene una combustione continua che inevitabilmente porta in atmosfera particolato e sostanze inquinati. Nel caso specifico, poi questa centrale per funzionare avrebbe bisogno di una quantità di rifiuti enormemente superiore a quella che è la capacità di produzione di Ariccia e di tutti i Castelli, quindi si sarebbe costretti ad importare rifiuti da fuori, con tutti i dubbi che ciò comporta: chi controlla la qualità del materiale in entrata? Di quanto aumenterebbe il traffico pesante nella zona, zona che ha fatto notare Indiati già trafficatissima si congestionerebbe? E l'inquinamento acustico di quale portata sarebbe? È giusto costruire un impianto di questo tipo in una zona così densamente popolata e frequenta? Emiliano Bombardieri, che ha studiato a fondo la questione ci ricorda che queste centrali oltre a peggiorare la qualità dell'aria possono essere soggette ad esplosioni (vedi QUI o ancor meglio QUI!).
Schema semplificato di centrale a biomassa ma attenzione,
ciò che produce la centrale non è energia e compost, come
alcuni vorrebbero far credere,  ma energia,  fumi di scarto
nocivi con presenza di particolato sottilissimo e FOS
ovvero Frazione Organica Stabile,  che non è compost
ma un rifiuto speciale,  come stabilito
da ben due sentenze!
Consideriamo adesso cosa realmente uscirebbe da questa centrale e dalle sue gemelle sul territorio: da una parte il gas che viene bruciato producendo energia elettrica e “fumi” di scarto; dall'altra il digestato, ovvero l'umido che ha subito la fermentazione anaerobica. Questa sostanza non è compost utile per l'agricoltura, come alcuni tendono a far credere in modo frettoloso ma un rifiuto speciale: “Il prodotto uscente, la normativa vigente, lo definisce FOS, ovvero (Frazione Organica Stabile). Due sentenze (Sentenza 5566/2012 del Consiglio di Stato, sentenza Tar Toscana 917/2011) lo definiscono già rifiuto speciale, ovvero non compost, ma materiale da conferire in discariche speciali, data la nocività, a prezzi per Tonnellata doppi rispetto allo sversamento del RSU (Rifiuti Solidi Urbani) il tutto chiaramente a carico dei cittadini” - (Emiliano Bombardieri). Dobbiamo anche considerare che questo FOS, all'uscita dalla camera di digestione, per i processi che ha subito, per l'aggiunta di sostanze chimiche quali flocculanti e coloranti, e l'alta percentuale di microorganismi dannosi formatisi durante la fermentazione, per esempio il Clostridium botulinicum, ovvero il botulino, non può certo essere definito compost!
Non dimentichiamo poi il gravissimo aspetto del proliferare di queste centrali e, solo nel ristretto territorio dei Castelli e ai suoi confini ne sono previste numerose (Ariccia, Velletri, Albano, Pomezia, Ardea, Colonna) e i loro effetti negatitivi andrebbero inevitabilmente a sommarsi!
Preciso che ci sono alcune ragioni per cui queste centrali stanno riscuotendo tanto successo: la prima è che per merito (demerito) della Legge Bersani l'energia da queste prodotte viene equiparata ad energia da fonti rinnovabili e quindi possono usufruire degli incentivi statali, detti certificati verdi, 0,28 cent. Kwatt/h prodotti, ovvero milioni di € l’anno, soldi che sborsano i cittadini con la bolletta e che quindi pagano quest'energia due volte; altra ragione è che queste centrali sono di dimensioni più piccole rispetto agli inceneritori e quindi riescono a fare breccia più facilmente nell'opinione pubblica, solo però se non si ha una visione d'insieme del territorio: nella sola provincia di Roma ne sono previste tra i 100 e 150, tutte di piccola taglia, non superiori ai 3 MW di potenza!
Non dimentichiamo poi che si usa come scusa per costruire queste centrali in fatto che producano energia elettrica, ma abbiamo bisogno di tanta energia? Secondo i dati forniti da TERNA pare proprio di no! (vedi l'artico QUI o l'ultimo rapporto TERNA QUI).
Ma allora cosa dobbiamo fare della raccolta differenzia dei rifiuti umidi? Come dicevamo all'inizio di quest'articolo i cittadini di Ariccia fanno un buon lavoro e producono un umido di qualità che potrebbe essere trasformato in compost di qualità seguendo le procedure naturali di compostaggio aerobico. Questo compost sarebbe davvero utile per un territorio come il nostro dove la buona agricoltura continua fortunatamente ad avere un aspetto rilevante. Al sindaco Cianfanelli, secondo il quale le centrali di compostaggio aerobico “puzzano”, consigliamo di informarsi sui moderni sistemi adottati, anche in città grandi come San Francisco, dove gli odori sono ridotti al minimo e i vantaggi per l'ambiente al massimo.
Certamente se nell'ultimo consiglio comunale si fosse approvato l'emendamento di Patto Sociale presentato da R. Di Felice avremmo fatto un favore al nostro territorio e saremmo stati d'esempio per altri comuni. Un'occasione persa.
Fabio Ascani

Per meglio comprendere la questione delle centrali a biomasse consigliamo di vedere i video dei medici Isde Dott.ssa Litta (QUI) e Dott. Mocci (QUI)



sabato 24 novembre 2012

ARICCIA LA GUERRA DEI MANIFESTI - ECO 16 n 33, da leggere.


AD ARICCIA LA GUERRA DEI MANIFESTI
ALLUSIONI E FALSITÀ IN UN MANIFESTO DEL PD DI ARICCIA

Tutto è cominciato durante l'ultima campagna elettorale quando Emilio Cianfanelli rilasciò in alcune interviste delle dichiarazioni diffamanti nei confronti del suo avversario Roberto Di Felice e della sua coalizione, farneticando di malavita e illegalità. Poi le elezioni sono andate come sono andate e, dopo pochi mesi vengono annullate dal Tribunale Amministrativo Regionale, che ha rilevato sufficienti irregolarità. Il 14 dicembre prossimo il Consiglio di Stato potrebbe dare una parola definitiva a questa vicenda. Nel frattempo la coalizione di Di Felice non è stata con le mani in mano e ha pubblicato, nel corso dei mesi, una serie di manifesti, nessuno smentito, per quanto ci risulta, in cui sono evidenziati una serie di comportamenti irregolari e illegali della compagine ciafanelliana: nomine che non potevano esser fatte, lettere ufficiali dell'autorità sanitaria ignorate, cooperative favorite a scapito di altri soggetti, comportamenti di personaggi, mostrati in fotografia nei stessi manifesti, mentre usano auto di servizio per scopi privati.
Qualche giorno fa è apparso un nuovo manifesto, questa volta firmato dal circolo del Partito Democratico di Ariccia che attacca la compagine di Di Felice chiamandola “La compagnia dei Giravolta”. Il manifesto ci ha colpito in particolare per un passaggio che riportiamo per intero:
La Compagnia, approfittando del commissariamento del Comune, ha tentato, con la complicità dei suoi tutori regionali, gli assessori del centrodestra CIOCCHETTI e MALCOTTI, di smontare alcune importanti iniziative dell'Amministrazione comunale del centrosinistra, come il collegamento viario Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani e gli accordi di programma con le società McQuay e Panorama”. (il grassetto è nostro)
Osserviamo con stupore che il PD di Ariccia ritiene che si possa approfittare del commissariamento della città! In questo modo vogliono far intendere che la Commissario Caporale non è all'altezza del suo compito? O, forse peggio, collusa con la coalizione di Di Felice? PAZZESCO!
Per quanto riguarda poi quello che viene chiamato nel manifesto “collegamento viario Appia-bis/Ospedale dei Castelli Romani”, visto che è cosa della quale su queste pagine ci siamo occupati fin dalla nascita di ECO 16, sottolineiamo con ragion veduta e cognizione di causa, che l'opera della quale si parla è una variante dell'Appia-bis che passerebbe per Vallericcia, zona agricola tutelata, deturpandola e cementificandola, e alla quale si oppose subito il Comitato di Quartiere di Vallericcia. Allora c'era ancora in regione la giunta Marrazzo. Contro quella variante stradale che si vuol far passare come “importante iniziativa dell'amministrazione comunale” (ma che in realtà è una strada che tagliando in due la valle, perpendicolarmente a via di Vallericcia, condurrebbe dritti dritti, invece che all'Ospedale, per il quale basterebbe l'Appia-bis, nei pressi di un centro ippico di proprietà di famigliari di Cianfanelli) è in piedi un ricorso al TAR di cittadini e di appartenenti al Comitato di Vallericcia. Inoltre qualsiasi lavoro sull'Appia-bis, è fermo da ben prima che ad Ariccia subentrasse il commissario, tanto che neanche è stato completato il primo lotto della strada, quello dalla parte di Albano, altro che variante di Ariccia! MA DI COSA PARLANO!
Non facciamo osservazioni su ciò che è scritto e sui toni usati nel resto del manifesto, immaginiamo che gli interessati replicheranno senza troppi complimenti.

Su ECO 16 n 33

ECO 16 n 33 del 24 Novembre 2012

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martedì 9 ottobre 2012

Inaugura ta nuova sede dell'UDC di Ariccia



Alta partecipazione all'inaugurazione della nuova sede dell'UDC di Ariccia, sabato 6 ottobre, in via Rosa nel centro storico, “prova che essere sul territorio da frutti concreti”. “L'apertura di questa sede è il segno tangibile di come il nostro progetto politico vuole aprire le porte ai cittadini, farsi contaminare da chi come noi vuole rinnovarsi con serietà e sobrietà senza cedere a inutili populismi e scellerate contrapposizioni ideologiche”, parole del Vice Presidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti che al fianco dei rappresentanti locali del partito, Pietro Di Lazzaro e GianLuca Staccoli ha inaugurato i nuovi locali.

Presenti all'evento, tra gli altri, Pietro Sbardella, Michele Pagano, Giovanni Libanori, rappresentanti dell'UDC a livello regionale e provinciale e, fra gli ospiti, Roberto Di Felice ed Enrico Indiati di Patto Sociale per Ariccia e Franz Cianfanelli di Uniti per Cambiare Ariccia, liste civiche di grande seguito popolare in città.

Per visualizzare il video dell'inaugurazione cliccare qui.

domenica 7 ottobre 2012

DIFFERENZIATA: ANCHE PIATTI E BICCHIERI MONOUSO NELLA PLASTICA. I DATI SULLA RACCOLTA E LE DISCARICHE A CIELO APERTO AD ARICCIA

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Ariccia - Dal 1 maggio anche i piatti e i bicchieri monouso possono essere differenziati e conferiti insieme alla plastica, come possiamo leggere sul sito del comune di Ariccia e sui manifesti affissi da qualche giorno sulle plance della città. Questa è una buona cosa che può aiutarci a diminuire la quantità di rifiuti che va a finire in discarica. Purtroppo, però, accade che non tutti i cittadini differenzino e gettino nel modo migliore e, proprio oggi ad Ariccia, abbiamo scattato la foto che potete vedere in questo post: i rifiuti sono sparsi in terra, in mezzo alla strada, assolutamente indifferenziati. È un brutto spettacolo! Un male per tutti che si ripete da moltissimi mesi, ed in molti luoghi, anche da molto prima del commissariamento della città.
Insomma, nell'unica città del nostro territorio dove si fa la differenziata non la si fa sufficientemente bene. Come scritto anche nel portale del comune Ariccia non si raggiunge la soglia del 65 % ma ci si ferma al 62,81%, dato buono ma non sufficiente a raggiungere la percentuale minima annua del 65 stabilita dalle norme vigenti. E infatti Ariccia anche quest'anno non è entrata a far parte della lista dei “comuni ricicloni” stilata ogni anno da Legambiente. Un peccato, ma anche un impegno per tutti a migliorare questa situazione. Consumare meno, ridurre, riusare, riciclare con cura e gettare i rifiuti nel modo migliore è diventata una necessità alla quale dobbiamo porre la massima attenzione. L'alternativa sono discariche puzzolenti e inceneritori che inquinano l'aria e l'ambiente in modo irreversibile, col grave rischio di portare ad un pesante aumento di malattie respiratorie, infezioni e tumori.
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Per concludere solo una considerazione: l'ex sindaco Cianfanelli, in campagna elettorale e anche prima, ha sempre parlato di dati della raccolta differenziata decisamente più alti e favorevoli (vedi immagine tratta dal sito Lazionauta), sempre contestati da Roberto Di Felice, suo sfidante alle ultime elezioni, ma forse, invece di sparare le cifre poi dimostratesi sbagliate, sarebbe stato meglio sensibilizzare la popolazione per una differenziata ben fatta e premiare i cittadini meritevoli con una tariffa che diminuisse invece di aumentare, come purtroppo è accaduto e com'era stato previsto da Di Felice stesso.
Rimane il fatto che nessuno è giustificato, ma anzi è un barbaro, se tratta le nostre vie come una discarica a cielo aperto!


Fabio Ascani

martedì 5 giugno 2012

ECO 16 n 29 del 5 Giugno 2012

In distribuzione da questa sera il nuovo numero di ECO 16: ambiente, politica, cultura e sport per sane riflessioni sul nostro territorio, e non solo, e sulle dinamiche che lo animano.

domenica 6 maggio 2012

IL 30 OTTOBRE L'UDIENZA DI MERITO SU ARICCIA


(FOTO ECO 16)

È stata fissata per il giorno 30 Ottobre 2012 l'udienza di merito che dovrà stabilire in modo definitivo se ad Ariccia si dovrà tornare a votare o se dovrà tornare a sedersi sulla poltrona di sindaco Emilio Cianfanelli. Dopo che la giustizia amministrativa si è già espressa più volte sulle elezioni amministrative svolte nel 2011, ora i cittadini attendono un giudizio che sia conclusivo e metta la parola fine a questa vicenda. Fino ad ora tutti i pronunciamenti del TAR e del Consiglio di Stato sono stati sfavorevoli all'ex maggioranza, come si può leggere nei link di seguito.
TAR:
Consiglio di Stato:
Il fatto che si dovrà aspettare fino al 30 ottobre per l'udienza di merito è cosa che in “paese”, nel giudizio popolare, sembra essere vista a favore dei ricorrenti Di Felice, Indiati e Fabi. Ovviamente ognuno è libero di farsi l'idea che crede. Nel frattempo, ad Ariccia sta amministrando il commissario prefettizio Enza Caporale, che rimarrà in carica finché giustizia non sarà stata ristabilita. Se si dovesse tornare al voto, per la legge detta dell'Election Day (una legge pensata per ridurre le spese elettorali), le elezioni avverranno con la prossima consultazione elettorale, ovvero a maggio 2013.  

mercoledì 21 marzo 2012

Ariccia - Respinta la Richiesta di sospensiva

Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall'ormai ex maggioranza:
  “Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Roberto Di Felice ed Enrico Indiati, nonché di Paolo Ermini ed Emilio Cianfanelli; Vista l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dai ricorrenti, ai sensi degli artt. 56 e 98, co. 1, cod. proc. amm.; Uditi i difensori delle parti, convocati e resisi disponibili prima della emanazione del decreto ai sensi dell’art. 56, comma 2, del c.p.a., come da verbale in data odierna; Considerato: Che, in esecuzione della sentenza impugnata risulta essere stato nominato, con atto del Prefetto di Roma del 16.3.2012, il Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione del Comune di Ariccia, successivamente insediatosi; Che allo stato, valutati i contrapposti interessi e tenuto conto di detta circostanza, non appare sussistere un prevalente interesse delle parti appellanti alla prosecuzione della attività della Amministrazione eletta a seguito delle operazioni elettorali annullate ed ad essere reintegrati nelle loro funzioni tale da non consentire la dilazione fino alla trattazione della causa in camera di consiglio, fissata per il 3.4.2012; Che per le esposte ragioni la istanza di adozione di misure monocratiche provvisorie deve essere respinta”.
La camera di consiglio per la discussione è fissata per il 3 aprile 2012
 Cliccare il link per leggere la decisione del Consiglio di Stato
 http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio di Stato/Sezione5/2012/201201940/Provvedimenti/201201120_16.XML
Ne parleremo sul prossimo numero di ECO 16

venerdì 9 marzo 2012

IL TAR DA RAGIONE A DI FELICE

In seguito ai ricorsi proposti da Roberto Di Felice ed Enrico Indiati, rappresentati dall'Avv. Massimiliano Brugnoletti, e da Giorgio Fabi, rappresentato dall'Avv. Giovanni Corbyons (e altri), sono stati emessi, in data 9 marzo 2012, i dispositivi di Sentenza dal Tribunale Amministrativo per il Lazio che di fatto annulla le operazioni elettorali che hanno portato all'elezione a sindaco del dott. Emilio Cianfanelli. Adesso si aspetta la pubblicazione delle sentenze per leggere nei particolari le motivazioni della decisione del TAR, con la consapevolezza che il prossimo passo dovrebbe essere il ricorso in appello di fronte al Consiglio di Stato da parte del Comune di Ariccia. 
Ai link sottostanti si possono leggere i dispositivi del Tar 
201202403
201202404
 F.A.

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...