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mercoledì 29 luglio 2015

Economia - Corte dei Conti: bilanci in rosso in sette regioni fra queste la regione Lazio

La Corte dei Conti, nella relazione sulle partecipate locali di Luglio 2015, accende un faro su sette regioni nelle quali lo squilibrio tra utili e perdite è fortissimo. Si tratta del Piemonte, dell’Umbria, del Lazio, dell’Abruzzo, del Molise, della Campania, della Calabria e della Sicilia. Anche con riferimento al complesso degli organismi osservati, nelle stesse regioni, ad esclusione del Piemonte, si rileva una prevalenza delle perdite sugli utili, seppure meno accentuata.
È significativo il forte divario presente, nelle partecipate al 100% nel Lazio con perdite pari a 31,9 milioni contro i 4,4 milioni di utili.

La stessa tendenza si ripete nel complesso degli organismi osservati ove, nelle stesse 7 regioni, ad esclusione del Piemonte, si rileva una prevalenza delle perdite sugli utili, seppure meno accentuata e nel Lazio 54,8 contro i 32,7 milioni di utile. Il divario più forte si registra in Sicilia (perdite pari a 117 milioni contro i 36 milioni di utili).
Leggi le tabelle sottostanti a cura della Corte dei Conti.




mercoledì 28 maggio 2014

Dopo elezioni. Analisi dei risultati elettorali del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico

Il voto europeo ha disegnato un inedito assetto politico per il paese. Sul Movimento 5 Stelle si erano create forti aspettative per un risultato che, se pure non avesse superato quello del Partito Democratico, si sarebbe comunque avvicinato ad esso ad una di stanza almeno di 2/3 punti percentuale.  Questo non è avvenuto, il M5S si è fermato al 21,18% mentre il PD ha sfondato il 40%.
Com’è stato possibile ciò? Cos’ha portato così in alto il PD e cos’ha fermato l’ascesa del M5S, che comunque rimane la seconda forza politica del paese, distaccando la terza, Forza Italia, di 5 punti percentuale?
Del seno di poi son piene le fosse, diceva mia nonna con anziana saggezza, ed ora ogni ragionamento appare plausibile tutti son bravi a vedere gli errori di Grillo.
Ma quali errori avrebbe poi commesso il leader del Movimento: ha urlato troppo? Ha alzato i toni? È stato irriverente? Ha spaventato l’elettorato moderato?... Ma gli altri che toni hanno avuto nei confronti del M5S? Da quando i cittadini pentastelllati sono entrati in parlamento tutte le forze politiche e grandissima parte della stampa non ha fatto altro che cercare in tutti i modi di delegittimarli ritraendoli come giovani incompetenti e un po’ scapestrati.  Hanno detto: “Non hanno esperienza”. “Sono maleducati”. “Non rispettano le regole”. Il giornalista Augias in una trasmissione su La7, subito dopo un’intervista al deputato Di Battista, dove la Bignardi è riuscita a dare il peggio di se, ha evocato nei confronti di Grillo e del Movimento, idee di squadrismo e di fascismo. La presidente della Camera, in una trasmissione su Rai Tre ha definito chi frequenta il blog di Grillo potenziali stupratori e, in fine, in campagna elettorale, ad un’ipotetica vittoria di Grillo sono state associate idee di dittatura e violenza. Il top l’ha poi raggiunto il condannato Berlusconi che ha detto che Beppe Grillo è della stessa razza di Stalin o Hitler e l’ha etichettato come assassino! …Chi è che avrebbe alzato i toni?!

Se qualcuno avesse voluto conoscere la vera faccia del Movimento 5 Stelle non avrebbe dovuto fare altro che andare in piazza, in uno dei tantissimi appuntamenti con gli attivisti e i parlamentari, o con Grillo stesso, e respirare l’aria di novità, di pulito, di onestà, di non violenza che c’è in questi grandi appuntamenti pubblici, le agorà, unico luogo dove gli attivisti possono esprimersi e parlare con la gente senza l’intermediazione di una stampa in gran parte viziata e di parte.
Tv e giornali hanno spinto al massimo per cercare di demolire l’immagine di un movimento serio e onesto, anche riportando notizie false. L’ultima sul finire della campagna elettorale, quella sulla mensa nelle scuole di Pomezia, comune amministrato da Fucci, sindaco pentastellato, dicendo che l’amministrazione aveva discriminato fra bambini ricchi e poveri proponendo due menù, a 4,40 euro con merendina e 4,00 senza merendina. Falso. Questi erano i prezzi per l’amministrazione: i bambini provenienti da famiglie con difficoltà economiche avrebbero potuto avere la mensa a 50 centesimi o 55 con la merendina, così come chi ha un reddito buono può scegliere un menù con merendina, oppure senza, ai prezzi suddetti (4 o 4,40).  E, guarda un po’, uno dei pochi comuni dove il M5S ha tenuto è proprio Pomezia: li la verità la conoscono e sanno come governa il Movimento.

Oggi il M5S appare sconfitto, e lo è, perché è passato da un 25,6% delle precedenti elezioni politiche al risultato delle Europee con 21,18% ovvero si è defilato tutto quel voto di protesta, privo di reale consapevolezza o voglia di partecipazione alla vita politica e sociale della nazione, a cominciare dal proprio territorio, dalla propria città, dal proprio quartiere, persone in buona parte che neanche sono andate a votare.

Sta di fatto che nei luoghi dove la partecipazione cittadina è particolarmente attiva nelle lotte per la salvaguardia  dell’ambiente, per esempio, i risultati per il Movimento sono stati migliori. Penso al mio di territorio, ai Castelli Romani, dove i cittadini si sono attivati in movimenti civici contro un inceneritore, contro l’espandersi di una discarica puzzolente, contro la cementificazione. Qui il Movimento ha avuto risultati superiori alla media nazionale.

Ma da dove giungono tutti i voti che ha preso il Pd? A questa domanda può contribuire a dare una risposta seria L’Istituto Cattaneo, specializzato nell’analizzare i flussi elettorali: Pochi i salti di campo fra sinistra e destra
Il successo di Renzi determinato dallo sfaldamento di Scelta civica e dal ruolo giocato dall’astensione
Il primo flusso di voti dominante è quello da Scelta civica al Partito democratico. Assistiamo a uno svuotamento dell’area della coalizione, che faceva capo a Mario Monti nel 2013, a quasi totale favore del Pd. Si tratta di flussi fortissimi nel Nord: a Torino, Brescia, Padova, Venezia oltre 5 punti percentuali di elettorato (che equivalgono a quasi il doppio in % su voti validi) si sono spostati da Monti a Renzi; quasi altrettanto forte è il flusso a Genova. Stessa tendenza a Parma, solo lievemente più modesta a Bologna e Firenze. Di intensità più moderata, ma comunque sempre rilevante nelle città del Sud studiate, Pescara, Catania e Palermo.

Il secondo flusso altrettanto chiaro ed evidente è quello che conduce voti dal Movimento 5 stelle all’astensione. Nel Nord è molto marcato a Torino, Genova e Venezia, più attenuato ma sempre ben evidente a Brescia, assente solo a Padova. Nelle regioni «rosse» è marcatissimo a Parma (si noti: 10,7% di elettori si spostano da M5s verso il non-voto nella città di Pizzarotti), assai evidente a Bologna e Firenze. E’ presente anche nel Sud, meno a Pescara, fortissimo in Sicilia (Catania e Palermo). …

 Quindi un ruolo importante è stato giocato dallo sfaldamento del partito fondato da Monti, mentre è soprattutto la bassa affluenza elettorale che ha influenzato il risultato del M5S.

Ora il futuro dei prossimi assetti politici è in gran parte nelle mani del Partito Democratico e del suo segretario Matteo Renzi che fino ad ora si è sostanzialmente alimentato di promesse e proclami. Quella degli 80 euro in busta paga in primis. 80 euro che arriveranno finché ci saranno le coperture economiche a garantirli. Sta di fatto che il Pd, che oggi si fa maestro e prodigo di insegnamenti sul perché i pentastellati non hanno vinto, è comunque e sempre lo stesso partito che non ha rinunciato ai rimborsi elettorali, che non ha diminuito lo stipendio ai propri parlamentari o consiglieri regionali, che non ha di fatto abolito le provincie. È ancora il partito degli F35, dei soldi alle banche; di Greganti implicato nello scandalo Expò e degli eletti inquisiti dalla magistratura (vedi caso Genovese). È il partito dei compromessi per governare ad ogni costo e delle alleanze con la destra, delle larghe (basse) intese, è il partito che fa una legge elettorale fuori dal parlamento con il condannato Berlusconi al il solo scopo di eliminare l’unico avversario valido e temibile: il Movimento 5 Stelle. È il partito di Renzi, condannato in primo grado dalla Corte dei Conti (vedi http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/renzi-promette-bene-condannato-dalla-corte-dei-conti-ha-dissanguato-le-casse-della-provincia-66003.htm ), che disse che non avrebbe mai governato senza prima passare per le urne, che disse all’“amico” Letta “stai sereno” e poi gli tolse la sedia da Primo Ministro.


Il tempo, a questo punto, gioca a favore del M5S che, con i suoi eletti e con i suoi attivisti, continuerà, nelle Aule solenni, come nelle piazze, a denunciare i comportamenti di una classe politica che persevera ad essere casta e a favore dei potenti più che della gente comune.  E c’è un’altra cosa: oggi il Movimento non parte più da zero ma da una base forte e sostanziosa: è la seconda forza politica italiana, una forza che ha commesso errori, specie di comunicazione ma che li sta analizzando, e che comunque rimane dalla parte dei cittadini e dell’ambiente, sempre e comunque in modo chiaro, senza compromessi e mai violento. Informarsi (davvero) per credere.

Fabio Ascani

giovedì 20 dicembre 2012

TEATRO COMUNALE, FORSE UNA PROGETTUALITA’ SBAGLIATA? STIAMO SCHERZANDO?


In una nota il capogruppo del Pdl,  Fabio Papalia, torna sulla questione del Teatro Comunale C. Levi: “Apprendiamo da un’intervista rilasciata dall’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Ercolani sul giornale on-line “Il Mamilio”, che l’attuale giunta comunale non ha soldi per completare i lavori del teatro-scempio C. Levi. La cosa ancor più grave e sconcertante è leggere che forse si tratta di una “progettualità sbagliata”. Il tutto sta assumendo un significato tra il drammatico ed il grottesco. Dopo 27 anni che le stesse persone governano Genzano, dopo aver speso tre volte di quanto stanziato , dopo non aver mai sostituito il direttore dei lavori dobbiamo sentire una frase del genere? Anche se a Carnevale manca qualche mese confidiamo comunque in uno scherzo!
Chi si assume la responsabilità di tutti quei soldi dei cittadini spesi inutilmente?
Si è descritta per anni come un’opera fondamentale per tutto il territorio dei Castelli Romani e ora ci viene detto che forse proprio quella struttura non è idonea per il nostro territorio?
Si parla di mancata previsione di un parcheggio?
Ma chi ha progettato il tutto e soprattutto chi lo ha finanziato con tutta questa superficialità??
Avete speso 5 milioni di euro (il triplo di quanto previsto) in 27 anni e ora ci venite a dire
che il tutto morirà cosi e che si è trattato di un errore??
Siamo in attesa di risposte dalla Corte dei Conti, ma forse è giunto il momento di convocare un’apposita commissione e consiglio comunale con tutti i responsabili e tutti coloro che hanno seguito i lavori in questi 27 anni. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità di fronte ai cittadini che per anni hanno pagato umilmente e inutilmente quello scempio”
FABIO PAPALIA
CAPOGRUPPO CONSILIARE – COORDINATORE
POPOLO DELLA LIBERTA’
GENZANO DI ROMA

martedì 30 ottobre 2012

ABUSO D'UFFICIO

Nell'inchiesta sull'uso illecito dei fondi pubblici sono stati  iscritti  al registro degli indagati  i membri del Consiglio di Presidenza della Regione Lazio con l'accusa di concorso in abuso d'ufficio. 


I membri dell'Ufficio di Presidenza della Regione Lazio, tra i quali Mario Abbruzzese, presidente,  Isabella Rauti Pdl e Bruno Astorre Pd, sono indagati a Roma per concorso in abuso d'ufficio. 
Il filone d'inchiesta, nell'ambito del fascicolo sui fondi regionali, riguarda la proroga dell'incarico al segretario generale del Consiglio. Nel registro degli indagati, oltre ad Mario Abbruzzese e Isabella Rauti, quest'ultima moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno, sono finiti anche , Gianfranco Gatti, Claudio Bucci e Raffaele D'Ambrosio. L'episodio nel quale sono coinvolti è relativo al 28 marzo 2012 e riguarda il conferimento dell'incarico a Nazzareno Cecinelli di segretario generale del consiglio regionale del Lazio in violazione delle disposizioni legislative sull'affidamento di incarichi dirigenziali a tempo determinato.

Sul caso, anche la Corte dei Conti ha avviato un'inchiesta contabile dopo aver ricevuto una segnalazione dalla Procura.

Consigliamo la lettura di pag 2 e 3  di ECO 16 ed in particolare l'articolo a firma di Elio Vergna SPRECOPOLI

Cos'è il DEF, Documento di Economia e Finanza

  Il DEF, o Documento di Economia e Finanza, è il principale strumento di programmazione economica e finanziaria dell'Italia. In esso il...